Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

Viviamo assieme una poesia, un racconto, una canzone o un quadro d'autore, lasciate un vostro commento ai post, per noi sarà un piacere leggervi.

Preghiamo gentilmente tutti quelli che postano il loro commento scegliendo l'opzione 'Anonimo' di blogger di firmarlo, grazie. ros e massimo

Translate

domenica 29 maggio 2011

SERA di Bruno Zapparrata






















SERA

Sera ca nun me tiene compagnia,
me chiamme a' uno a' uno sti ricorde,
felicita' nun tuorne cu 'a poesia,
na musica 'e chitarra,ncoppa 'e ccorde...
Stelle ca nun se contano p''o cielo,
arena nfosa e 'a varca a cunnulia',
funtana argiento me cantava ammore,
e 'o cielo...accumminciava a suspira'...
Ogge so' arravugliato d''e ricorde,
e' ll'ombra, è 'o tiempo ca pazzèa cu mme,
nun ce sta niente 'a fa', nun me ne scordo,
e io chiano, soffro e penso sulo a te!
Passa na vita, passano 'e mumente,
passa stu tiempo ca nun puo' ferma',
catene ca t'astregnono 'e ricorde,
ricorde 'e tiempo ca nun turnarrà...


Traduzione Letterale di SERA a cura di Bruno Zapparrata

Sera che non mi tieni compagnia,
mi chiami ad uno ad uno questi ricordi,
felicita' non torni con la poesia,
una musica di chitarra sulle corde...
Stelle che non si contano per il cielo,
sabbia bagnata e le barche a cullarsi,
fontana d'argento mi cantava amore,
e il cielo incominciava a sospirare...
Oggi che sono avvolto dai ricordi,
è l'ombra, è il tempo che scherza con me,
ma non c'è nulla da fare, non me ne dimentico,
e piano soffro e penso solo a te.
Passa una vita, passano i momenti,
passa il tempo che non puoi fermare,
catene che ti stringono ai ricordi,
ricordi di un tempo che non tornerà...

Questa poesia ha poco da chiedere di commento, si spiega benissimo da sola..E' una delle tante sere napoletane che tengono compagnia in solitudine ad un'anima sola, il rimurginare dei ricordi di un tempo che fu, senza rimpiangere troppo il passato consapevole che il tempo non lo si puo' fermare e che non puoi cancellare, se pur volendo i ricordi, perchè le catene ti saldano ai ricordi ma si conosce che il tempo non potra' ritornare,BZ.



condividi il post su

domenica 22 maggio 2011

IMPROVVISO TRADIMENTO di Massimo Imperato


Seduto sul bordo
di un antico marciapiede
strappo petali di rosa.
Schiaccio sotto le scarpe
i nudi steli
ancora carichi di spine.
Non m'importava della verità,
eppur il fato
il volto le ha scoperto.
A me hai inviato
l'affettuoso testo
di un altrui messaggio.
Ci vuole un cinico coraggio
a spezzare il mio trasporto.
Ormai per te son morto.



La moderna tecnologia fa il bello e cattivo tempo nei rapporti di coppia. Se è vero che il telefonino cellulare favorisce le relazioni permettendo di dialogare a distanza verbalmente o via SMS, è vero anche che permette di svelare le tresche segrete che possono insidiare anche le relazioni più salde.
Ho voluto immedesimarmi in una situazione che idealmente esprime il dolore che questi eventi possono causare.
Massimo Imperato



condividi il post su

domenica 15 maggio 2011

Tempo di Filippo pio

Acrilico 70x100 Filippo Pio (Giugno 2005)



























Tempo

Tempo, assoluto,
fugace,
impiegato di Colui
che è,
sei vero padrone
di questo mondo.

Nascita e morte,
a te chiedon permesso
per divenire.

Esisti per conceder
ragione all'una
o all'altra,
senza regole di meriti.

Nel tuo da fare
irrefrenabile,
lucidi e mostri,
fiero alla storia,
i destini che meglio
hai forgiato.

La fretta
e lo splendore,
ti han sempre
infastidito,
cosicchè castighi
tutti coloro,
che in questo
non ti rispettano.

In te, con cura,
osservandomi,
ho ben compreso ciò,
ed ora, come mantide,
che dopo amplesso
non ha futuro,
ti rispetto e assecondo,
mentre, pian piano,
mi divori.

Prima poi, bene male, come una salita discesa, domanda risposta, azione reazione, la mia mente rimbecillita trottola.
Oh miseri noi, precipitati in questo mondo finito, ai quali non resta che avvertire e anelare altrove, il nostro bisogno di infinità. Filippo Pio




condividi il post su

domenica 8 maggio 2011

LA MIA ANIMA di Grazia Finocchiaro


G. Ciccia - 2008 - Riflesso dell'anima - tec mista su carta - cm 35x27



Da uno spiraglio
ho contemplato timorosa
prima di varcare soglia,
volevo scrutare
nell’intimo mio.

Di fronte a me
piccola anima, fragile, sguarnita.
Fiore dai petali in ombra
Racchiusa in fredda conchiglia,
Su di lei la mia carezza
ha ordito sollievo.

Ho teso la mano, all’anima mia,
su di lei ho posato lo sguardo
con leggerezza di piuma,
ho confermato scudo
battendo ciglia.

Più tenace ho ravvisato la mia anima,
l’ho stretta al cuore.
La terrò sempre con me
per non smarrirsi
tra deserti e maree.

Quando ho scritto questi versi, ho avvertito un forte bisogno di proteggere il mio intimo, proteggerlo da tutto ciò che accade attorno e che giunge alla nostra anima come un qualcosa che addolora.
Parlo della mia anima, come fosse un piccolo essere, che trattengo tra le mani e consolo, poiché nella fragilità in cui mi appare potrebbe essere offesa, calpestata.
Per la sua fragilità , la difenderò da ogni triste evento.

Auguro a tutti una felice giornata e ringrazio per l'attenzione che mi prestate. Grazia





condividi il post su
Share|

domenica 1 maggio 2011

L’ombra del canneto di PIETRO VIZZINI

Quasi senza suola
laceri sandali di cuoio
trascinavano i miei passi,
sterpaglie frusciavano spari e fiamme,
era laggiù la mia casa
tra cumuli di pietre e paglia
all’ombra del canneto.
Fuggiva lacerata la mia anima
dai latrati di bombe,
nelle mie tasche vuote
briciole di terra senza erba,
agrodolce primavera brulla.
Cantilena di sabbia e luna,
Samira, pelle di sole
mettevi le ali sopra il mare,
il tuo sorriso dolce
disperato sul barcone.
Credevo di morire
tra i miei deliri
travolto dalle lunghe ombre
di corrose braccia.
Come aquilone
risaliva sospeso il respiro,
brusio lontano
pezza velata di rosso
per indossare nuova terra.
Eravamo cumuli di uomini
con sacchi leggeri,
spaghi consumati
legavano ferite
che mai guariranno.
Cercavo l’alba
dietro le facce affamate dei miei fratelli
ma ho visto solo cotoni bruciati.
Crepuscolo di rame,
volavano basse le ombre,
un pò più avanti
nella cantilena delle onde
eravamo liberi nella nebbia.



condividi il post su

Disclaimer

A questo blog non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47, poiché l'aggiornamento delle notizie in esso contenute non ha periodicità regolare (art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62). Esso é un prodotto amatoriale e non rappresenta una testata giornalistica , i post editi hanno lo scopo di stimolare la discussione e l’approfondimento politico, la critica e la libertà di espressione del pensiero, nei modi e nei termini consentiti dalla legislazione vigente. Tutto il materiale pubblicato su Internet è di dominio pubblico. Tuttavia, se qualcuno riconoscesse proprio materiale con copyright e non volesse vederlo pubblicato su questo blog, non ha che da darne avviso al gestore e sarà immediatamente eliminato. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi a me, nemmeno se gli stessi vengono espressi in forma anonima o criptata.