Dipinto di Alfonso Restivo
forse ti chiami destino?
sei la luce che s'infiltra nelle mie lenzuola
la giovinezza ridesta ogni mattino
la follia che ho seppellito,
Sei l'alchimia che non si consuma
quel calore che mi sveste,
la paura che mi copre.
Taci !
lascia che il silenzio sia peccato,
mi lascerò cadere nelle tue braccia,
berrò la tua dolcezza
mescendo la mia passione.
Sono ghiaccio rovente
sulla tua schiena nuda
e onde improvvise nelle tue sere solitarie.
Chiamarmi perdizione
e non dirmi mai il tuo nome.
Nel suo genere, che è quello erotico, questa lirica è un congegno perfetto, un sogno inebriante è solipsistico, dove la poetessa identifica l'amato con il suo ideale d'amore e lo esalta attribuendogli le qualità gloriosa dell'onnipotenza:la luce, la giovinezza, l'immortalità("Sei l'alchimia che non si consuma") e infine la forza che scalda e distrugge. Divisa in due strofe, entrambe imperiose, la prima aperta da due interrogazioni rese retoriche dalle immediate risposte e la seconda imperativa e propositiva, auspica e prospetta l'archetipo del maschio guerriero e predatorio, dominante e tutorale. Il nono verso è un piccolo gioiello di misteriosa sensualità :"Lascia che il silenzio sia peccato", e il lungo verso conclusivo, enfatico e struggente, invoca l'assenza di ogni identità ("Chiamami perdizione e non dirmi mai il tuo nome") a tutela dell'integrità dei sensi. (Luciano Domenighini)
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Leggendo la sua poesia la prima emozione è stata di venirne rapita dai suoi versi.
RispondiEliminaDa quel ‘Chi sei? Forse ti chiami destino?
Non è necessario che tu me lo dica, perché si quello che mi sconvolge.
Ecco, in questi due versi, io ho riscontrato una affermazione, non una richiesta di conoscenza.
Il desiderio di amare intensamente sapendo che la persona ‘deve’ essere quella che voglio, poi che duri il tempo di un amplesso o tutta la vita non importa.
Tutto si trasforma, si inerpica, si trasforma e poi si evolve, non è necessario che tu mi dica chi sei perché si quello che mi sconvolge…..
‘Chiamami perdizione e non dirmi mai il tuo nome’
Desidero fare i complimenti ad Anna per questa sua opera veramente coinvolgente in ogni suo verso. Bravissima Anna.
Un grazie speciale al bellissimo quadro di Alfonso Restivo che Anna ci ha fornito per completare il suo post.
carissima Ros, essere coinvolti da un testo è qualcosa di magico, se e quando avviene questo, credo sia il complimento massimo che chi scrive possa sentire perchè le sue parole hanno preso la consistenza forte eppur leggera dell'emozione... grazie. AnnA B.
EliminaIl tema erotico dei versi di Anna Bonarrigo scivola con eleganza senza mai trascendere nella banalità e nel volgare. Anzi, la sessualità con la spiritualità sono i più grandi tabù che condizionano l'umanità e l'utilizzo della poesia esalta il senso costruttivo ed evolutivo che l'autrice riesce ad imprimere.
RispondiEliminaAffrontare il rapporto intimo, erotico o sensuale, è per tutti una sfida esistenziale. Molti si portano dietro il condizionamento della riproduzione e del matrimonio. Ma per conoscere la vera essenza della sessualità bisogna sperimentarla in tutte le sue sfaccettature, senza dogmi o condizionamenti.
I versi di oggi descrivono il primo tratto di un percorso lungo e pieno di scoperte. Il silenzio della scoperta, il piacere e la paura che si fondono, la consapevolezza che si sta compiendo un'alchimia di cui però si ignora il senso. Non ha importanza soffermarsi sul senso di ciò che si compie ma è fondamentale perdersi nei sensi, Prima o poi qualcosa d'altro accadrà.
Complimenti anche per il dipinto di Alfonso Restivo.
Grazie Anna per la tua presenza in questo blog e buona domenica a tutti i lettori.
Il tuo commento Massimo svela e spoglia questo testo, una recensione che sa raccontarne il senso ben oltre il primo impatto carnale. In realtà la forza sensoriale d'esso va ben oltre... la passione non è querlla che fa il ritratto di due corpi ma l'energia che si propaga nel mutu di una stanza ma anche di un segreto pensiero... Ho molto apprezzato il tuo calarti dentro nei vari e variegati aspetti e ripeto.. posso solo dirti che lo hai fatto con cognizione ma anche con molta sensibilità, la stessa che so ricoscere in chi scrive e sente.... Grazie !! AnnA B.
EliminaTaci! Lascia che il silenzio sia peccato...
RispondiEliminaquesto verso mi ha colpito particolarmente, in quanto il silenzio da sempre mi affascina. Ed è proprio il silenzio che rende tutto possibile, pensabile e realizzabile...
Complimenti all'autrice per la forza di questi versi.
Il senso del silenzio. quello che amiamo d'esso, quell'alone di mistero che avvolge e cattura, che seduce e ammalia..forse il vero protagonista del testo perchè in esso tutto si compie... grazie per aver colto quest'aspetto Fiammetta... AnnA B.
Elimina"Chi sei? Forse ti chiami destino?" La consapevolezza che le potenti emozioni siano frutto di se stessi...".Lascia che il silenzio sia peccato" Come se trattenere le parole intensificasse le sensazioni..."Chiamami perdizione e non dirmi mai il tuo nome" Sai cosa senti...cosa dai....dimentichi chi....e sei! L'amore che illumina...rinnova...riscalda e muove...In ogni tuo verso leggo amore puro... Splendida Anna !
RispondiEliminaPatrizia, conosco la tua sensibilità e ti ringrazio per le tue parole
EliminaAnna
"Chi sei? Forse ti chiami destino?" La consapevolezza che le potenti emozioni siano frutto di se stessi...".Lascia che il silenzio sia peccato" Come se trattenere le parole intensificasse le sensazioni..."Chiamami perdizione e non dirmi mai il tuo nome" Sai cosa senti...cosa dai....dimentichi chi....e sei! L'amore che illumina...rinnova...riscalda e muove...In ogni tuo verso leggo amore puro... Splendida Anna !
RispondiEliminaCogliendo l'attimo della perdizione dei sensi... sei unica cara Anna
RispondiEliminaGrazie Adolfo, gentilissimo!
EliminaAlma
RispondiEliminaNitida
Naufraga
Ancorata
Brividi
Esposti
Lungomare
Lacrime
Assorte
Nate
Improvvise
Mutano
Alate
Laura Mucelli Klemm, Francia ad Anna Bonarrigo coll’anima aperta……tra Sole e Luna…sei , sei stata e sarai cara.