RICCARDO VERDE - Riva fiorita a Posillipo
A te che mi seducevi con sorrisi
crespi di solitudine nel vespro.
A te che mi riempivi delle profondità
dei tuoi abissi.
A te che conducevi lo sguardo mio
nell’immensità della tua luce;
dedico questo scritto, per non
dimenticarti,
ora che vivo lontana dal tuo sguardo
azzurro.
Mi manca la tua luce che cerco di
barattare col blu del cielo
e il verde dei campi...
Dio come sei bello, mare!
Come sei perfetto nonostante le tue
rughe,
e le fossette porose disegnate dal
vento;
il destino delle tue onde
si arresta ai piedi delle rocce.
Gabbiani dominatori,
sulle sommità delle colline in
pietra,
adottano gli atteggiamenti di un
pensatore africano.
Mi piacerebbe viaggiare nella loro
anima,
per vivere anche soltanto un attimo,
il loro sguardo su di te.
Pescatori in cerca di solitudine,
assaporano la tua tranquillità
seduti sui tuoi marciapiedi,
tappeti di mosaici rocciosi…
Amo quei marciapiedi che
perpendicolari si slanciano verso il tuo infinito.
Mare, sei il solo viso che conosco,
la cui bellezza pare eterna,
che piova, faccia bello,
soffi il vento o l’aria non respiri,
sei sempre là,
vestito d’espressioni diverse
ed infinitamente seducente…
Che tu gioisca o no dei raggi solari
o lunari,
lo sguardo tuo resta,
terribilmente luminoso d’emozioni.
Incantata dai tuoi movimenti,
a ogni istante le tue onde si
spingono nel mio profondo,
ne sento l’odore ed il rumore e l’eco
dei tuoi passi,
come musica inedita,
vestiti di grazia in me si ripetono,
regalandomi l’eleganza di una danza,
di cui lo stile dimora indefinito.
Breve commento del poeta:
Sono molto affezionata a questa
poesia, la scrissi un po' di tempo fa, in seguito al trasferimento in una zona
di montagna. Ne soffrii tantissimo e in questa poesia riposi tutto l'amore che
nutrivo e nutro per il mare, quasi a volermi scusare con lui per averlo
abbandonato...
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Buongiorno amici del blog. Anche oggi un tocco di napoletanità ci accompagna anche se i versi proposti da Anna Giordano sono in lingua italiana.
RispondiEliminaIl mare. Chi vive e cresce nelle città marinare avrà sentito che esiste la malattia del mare. In primo luogo colpisce i pescatori e i marinai i quali non possono farne a meno neanche quando vanno in pensione. Poi colpisce chi vi ha vissuto nelle vicinanze. E' questo il caso della nostra poetessa che riesce a cucire dei versi penetranti; nostalgici ma non pietosi, celebrativi ma non mielosi. Anna ci dona l'essenza del sentimento che pervade chi è abituato a scrutare il mare, ci mostra che è possibile acquisirlo come un elemento quasi corporeo. Il mare può sicuramente diventare un'espansione della nostra coscienza se vi entriamo in simbiosi. Allora è possibile arrivare in qualunque luogo. Un viaggio infinito nei mari dell'universo dove le conoscenze si fondono e il senso di appartenenza all'Umanità diventa vivo.
Ho voluto proporre una gouache di un artista contemporaneo che a mio avviso non lascia rimpiangere i dipinti d'epoca.
Grazie ad Anna Giordano di averci proposto i suoi versi anche in italiano ed un abbraccio domenicale a tutti gli abitanti della nostra Oasi.
Nostalgici ricordi, intense emozioni costruiti con sapiente utilizzo delle parole, senza esagerare,. Brava
RispondiEliminaLo stile indefinito della sua danza veleggia all'infinito e lo fa ad oltranza. L' amore per la natura è come dolore.che di te si cura. Bella mi piace
RispondiEliminaLa Nostalgia, la malinconia sono belle nei ricordi ma non aiutano a far star bene...Un ricordo intenso e bello . complimenti.
RispondiEliminaBuona Domenica Massimo e Rosalba, sono io che ringrazio voi per avere ospitato questa mia poesia su questo bellissimo blog per cui sono onorata di condividere questo spazio insieme a poeti contemporanei di grande bravura. Grazie.
RispondiEliminaUn elogio per la scelta del dipinto dell'all'artista contemporaneo Riccardo Verde a chi faccio i miei complimenti. Un dipinto che esprime nell'insieme uno sguardo nostalgico rivolto al passato e che trovo in simbiosi col pensiero espresso nei miei versi.
Grazie Annamaria Marconicchio per aver dedicato del prezioso tempo alla lettura di questa mia poesia e per avere espresso le tue sensazioni.
RispondiEliminaGrazie Andrea Alfo Moretti, un gentile commento e di buon auspicio. Vero, la natura, in generale, si cura di noi tutti. Peccato che l'uomo non si curi della natura deturpandola e mancandole di rispetto, spero vivamente che coloro che la feriscono si avvedano della loro noncuranza e prendano sul serio ad iniziare a rispettarla. Grazie.
RispondiEliminaGrazie Bruno, gentile come sempre è sempre un piacere leggere i tuoi commenti. La nostalgia come tu dici, può fare male è vero, ma a volte è la nostalgia che ci permette di esprimere il meglio dei nostri sentimenti.
RispondiEliminaBuona settimana alla prossima.
Buona sera Anna, buona sera Massì e buona sera a tutti.
RispondiEliminaLeggo questa bellissima poesia e la sento mia, perché anch'io ho sofferto molto la lontananza da mio mare. Sono partita tanti, tanti anni fa dalla mia Sicilia ma ha un'immagine che non dimenticherò mai, lo scorcio di mare che vedevo dalla terrazza di casa mia.
'Dio come sei bello, mare'.
Grazie per avermi regalato questa emozione Anna. Bellissimo anche il dipinto di Riccardo Verde e la musica del grande Pino, il nostro Pino.
Buona sera Rosalba, ti ringrazio per questo tuo gradito commento. Mi fa piacere che tu senta tua questa poesia, è uno dei complimenti che più gratifica chi scrive, ti ringrazio. Hai ragione, Pino Daniele è grande e la sua canzone è stupenda. Ciao a presto.
RispondiEliminaComplimenti Anna, amo il mare in tutte le sue forme e ritrovarlo nella malinconia dei tuoi versi mi regala una bella emozione. Grazie
RispondiEliminaTi ringrazio Pietro, fa sempre piacere condividere, e quando, in più, viene apprezzata non può che farmi piacere, per cui sono io che ringrazio te. Buon pomeriggio, ciao.
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