Poesie, Racconti e Musica d’autore
"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)
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mercoledì 23 dicembre 2009
Dov'è il tuo Dio? Di Maria Savasta
Dov'è il tuo Dio?
Cerco
la “casa del pane” *
d’esultanza
santuario,
pia grida
canto.
Ma smarrita
è la cometa
nel labirinto
dei dannati:
surrogate luci
fanciulle della notte
follie di droghe
e suoni;
forme d’uomo
smemorati
da scienti saggi
sotto vecchi giornali
di ieri,
ripudiati
dormono.
“Dov’è il tuo Dio?”
urla Giobbe,
da nudo
tepore antico
pietoso letame
scalda:
verme e anima !
Eppure
all’orma tua
il mio piede
stava attaccato
e al vico delle indecenze
giungo,
malinconico trapestio!
Lontano,
festoso clero
e gioie di pastori,
santi epuloni
d’una notte,
osannano
giubilanti :
“è Natale,
non si soffre più”!
Strascico passo
su zacchere
di pianto.
*riferimento a Betlemme, il cui nome in aramaico vuol dire: "casa del pane"
Ho scritto questi versi all'inizio del periodo natalizio, era notte, la città brillava di luci e gioie effimere...
nell'aria il gemito dei senzatetto e il grido degli ultimi...Luoghi sacri colmi di gente esultante e girando l'angolo si muore!
Si gira lo sguardo per non vedere e si canta felici "è natale non si soffre più", per una notte ci si sente santi e giusti imbandendo le tavole di superfluo e parole lasciando qualche spicciolo per gli Ultimi.
Ipocrisia dell'occidente ricco e opulento!
Che la Luce del Natale illumini i nostri cuori e le nostre menti e come i poveri pastori o i ricchi magi, condividiamo con la stalla il nostro amore e il nostro pane. Maria Savasta
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Ho scritto questi versi all'inizio del periodo natalizio, era notte, la città brillava di luci e gioie effimere...
RispondiEliminanell'aria il gemito dei senzatetto e il grido degli ultimi...Luoghi sacri colmi di gente esultante e girando l'angolo si muore!
Si gira lo sguardo per non vedere e si canta felici "è natale non si soffre più", per una notte ci si sente santi e giusti imbandendo le tavole di superfluo e parole lasciando qualche spicciolo per gli Ultimi.
Ipocrisia dell'occidente ricco e opulento!
Che la Luce del Natale illumini i nostri cuori e le nostre menti e come i poveri pastori o i ricchi magi, condividiamo con la stalla il nostro amore e il nostro pane.
Maria Savasta
Versi di raffinata bellezza cara Maria, come sarebbe bello risorgere dall'azzurro delle proprie ceneri ma la fede puo' fare anche questi miracoli almeno per il solo spirito ed è questo che ti dona quella spiritualita' che colpisce anche il più scettico. Grazie Maria per donarci sorsi di fede a noi distratti che spesso trattiamo il sale della vita come cosa di ordinaria amministrazione perchè cosi' ci hanno insegnato. La Fede è il sale della vita e ce ne dovremmo ricordare tutti sempre, non solo in caso di aiuto o di pericolo. Grazie Maria un abbraccio Fraterno. Bruno
RispondiEliminaLe immagini postate sono stupende e Adeste Fidelis non ha bisogno di commento, è uno dei simboli del Natale...Complimenti alla mia amica ros. molco precisa ed oculata nellescelte, come sempre.
Il mio Dio è nella dimensione divina del sentire.. Il mio Dio è la pietà, il non sapermi voltare altrove... donare e non volere un grazie. Solo per dovere morale. Che sento dentro. Il mio dio è umana sintesi. E' qui e oggi. Rifugge da ipocriti incensi e nenie di rosari lanciati in aria come orgasmo collettivo. Il mio Dio non giudica... ma guarda e comprende.. non minaccia e non offende.. il mio Dio non nasce e non muore... E quando esce per strada .. è sempre Natale...
RispondiEliminaPoesia ed immagini da lacrime...brividi nell'ascoltare il video...non servono molte parole..........ma ogni tanto ricordare......Grazie Wanda
RispondiEliminaGrazie Bruno, hai ragione, la Fede può fare miracoli! e se le mie piccole poesie aiutano qualcuno, c'è da ringraziare il Cielo che le ispira.
RispondiEliminaTi abbraccio augurandoti un felice Natale
Maria Savasta
Grazie Bianca, il tuo Dio è il mio Dio e tu mi sei d'esempio...!
RispondiEliminaUn forte abbraccio
Maria
Grazie Wanda, ogni giorno della nostra vita dovrebbe essere Natale!
RispondiEliminaUn forte abbraccio e buone feste
Maria
Michele Leotta
RispondiEliminail mio DIO è in cielo in terra ed in ogni luogo. è in tutti i cuori e non ha distinzioni di colore. è nel cuore dei bambini, è nel sorriso d'ogni cuore da dove nasce l'AMORE.......il mio DIO è
Michele
Io che ho perduto per strada la fede, gioisco assaporando quella che nutrono persone oneste come sei tu, Maria...
RispondiEliminaE' la mia maniera di tentare di riavvicinarmi a quel Dio che mi ha creato...
Ti ringrazio d'avermi invitato qui a leggerti ed a rileggerti. Lentamente, parola per parola, verso per verso, fino in fondo...
Vittorio Fioravanti
Caracas
Il Natale, festa della Vita che nasce, ogni volta promettendo pace e amore. Ma dalla tua profonda poesia e dagli sguardi sul mondo vediamo che non è sempre così. Laceranti stridenti contraddizioni oppongono gli ultimi ai ricchi epuloni....mentre ai primi la vita sfugge tra fame e freddo...agli altri il Natale porta l'euforia della dimenticanza. Dimenticanza che si vive sotto un unico cielo, che ci attende un solo traguardo, che Colui che sta per nascere non inutilmente verrà a insegnare ancora una volta il senso di fratellanza e pace agli uomini di buona volontà. Non rimane che sperare che il miracolo si compia per asciugare, Maria, le lacrime di persone sensibili come te nel sapere tanta miseria e tanto dolore.
RispondiEliminaLe foto urlano disperazione, il video induce alla gioia....In mezzo c'è la speranza...Auguri Maria!
adriana pedicini
La tua meravigliosa poesia Maria mi ha letteralmente coinvolto poichè è quello che io penso del Natale. La corsa agli insensati acquisti ci fa perdere di vista cosa rappresenta questa festa. Dov'è la spiritualità? Non c'è, é persa. Il Natale dovrebbe essere una festa d'Amore, con la A maiuscola, una festa del dare, indipendentemente dalla propria fede personale e invece veniamo abbagliati dalle luci colorate e ci giriamo dall'altra parte per non vedere la miseria.
RispondiEliminaCara Maria, dov'è Betlemme? Dov'è il tuo Dio? *_*
La presenza di Dio esiste soprattutto negli uomini che vivono nella povertà... Uomini che godranno la senerità eterna....Maria hai un cuore aperto verso le persone che non hanno nulla e si trovano ogni giorno ad affrontare problemi di sopravvivenza. Grazie, bellissima!!
RispondiEliminaGrazie Maria per le riflessioni che fai fare a tutti noi, sulla ricchezza e la povertà sugli sprechi dell'occidente opulento e i bisogni del mondo povero. Ma io questo natale mi sento vicina a tutti quelli che hanno perduto una persona cara, e sono tanti, che non hanno il cuore sereno per l'assenza di coloro che amavano.
RispondiEliminaUna preghiera particolare la rivolgiamo a loro che per il dolore vorrebbero litigare con Dio, a loro che si sentono soli e infelici, di non perdere la fede.
Salvina
Maria... "Zacchera di pianto".....é vero, c'è egoismo, consumismo imperante , che ci fà girare la faccia di fronte a chi ,Povero ..dorme fuori all'addiaccio... a chi non ha più nulla, solo la dignità di essere umano... Questo il risvolto di tristezza angosciante che mi ottenebra il cuore... pochi , ancora pochi quelli che: il cuore nn ci regge a questi drammi....Bellissima la tua Lirica ... commovente , e coraggiosa.. Sai che stima ho di te... Donna e Poetessa .
RispondiEliminaE Dio nel settimo giorno si riposò (Genesi,2,2)
RispondiElimina-Il giorno più lungo-
Ancor riposa il Dio che ci ha creato
e dei poveri suoi figli non si cura
che stupiti e confusi si volgono altrove.
Gilberto Fanfani
Ammiro Maria Savasta e i suoi versi sono sempre occasione di meditazione. Al di la del suo stile e della sua cadenza poetica, sempre accattivante.
RispondiEliminaSono pochi quelli che riescono a vivere il Natale in comunione con coloro che soffrono. Molti ne sentono il bisogno, ma non riescono a concretizzare con interventi concreti la voglia di amare ed aiutare i più sfortunati.
E così si finisce attorno ad un tavolo a festeggiare il proprio Natale mentre fuori chi soffre continua a farlo in maggior isolamento.
Grazie Michele, le tue parole sono sacrosante...!
RispondiEliminadove c'è amore, c'è Dio!
Grazie Vittorio per la tua sincerità, forse sei più vicino a Dio di quanto credi...!
RispondiEliminaTi ammiro e ti stimo, e il tuo commento mi ha commossa.
Ti abbraccio con affetto
Maria
Che bel commento Adriana, grazie!
RispondiEliminaHai ragione, immagini tristi, musica gioiosa, nel mezzo c'è la speranza: speranza che i ricchi epuloni si accorgano dei poveri Lazzaro, i pingui amici di Giobbe ascoltino il suo lamento, e i piccoli Gesù nati nelle stalle d'oggi non abbiano a patire fame, freddo, malattie, ignoranza...
Che il Signore cambi il nostro cuore di pietra in un cuore di carne e festeggi un gioioso natale di condivisione tutti i giorni della nostra vita!
Ciao, un forte abbraccio
Maria
Cara Ros, il mio Dio è nelle stelle, nella stalla, nella strada; il mio Dio (che è il Dio di tutti) si chiama Amore.
RispondiEliminaDice l'Apostolo Giovanni: "come puoi dire d'amare Dio che non vedi, se non ami il fratello che
vedi?!"
Indipendentemente dal credere o non credere, quando si ama donando e donandosi si è nel Suo Amore: lo trovi nella "casa del pane, sul Golgata, negli ultimi...
Ho conosciuto persone meravigliose, atei e credenti, molto più vicine a Dio di quanto possa esserlo io.
Quello che L'Amore non sopporta è l'ipocrisia e l'egoismo.
Grazie Ros, ti sento vicina e ti abbraccio con affetto.
Felice Natale
Maria
Daniela, hai colto nel segno!
RispondiEliminaDio è negli Ultimi, nei Piccoli...
Egli dice per bocca del suo Cristo:
"ogni cosa che avete fatto ad uno di questi piccoli, l'avete fatto a me..."
ciao, grazie.
Baci, Maria
Carissima Salvina, il Natale festa della vita, porti un po di serenità a chi dalla vita si è sentito tradito...!
RispondiEliminaI lutti sono difficili da accettare, e spesso si litiga con Dio.
Dalla mia fanciullezza percorro i sentieri dei camposanti dietro chi amavo e amo.
Capisco ed è duro accettare.
La spada che trapassa l'anima colpisce quando meno te l'aspetti, tutti: atei e credenti.
La luce della fede colorata di speranza aiuti e dia sollievo e conforto a chi è nel dolore.
Grazie, condivido il tuo pensiero.
Un abbraccio affettuoso e auguri di un sereno Natale
Maria
Grazie Carmen, la stima è reciproca...
RispondiEliminaauguriamoci di non strascicare i nostri passi su zacchere di pianto di chi soffre e di chi tante volte pur nell'empatia non ha i mezzi per aiutare e le sue lacrima si confondono e si fondono con quelle degli Ultimi, e la pozza è sempre piena.
Un forte abbraccio e buone feste
Maria
Maria,grazie per la tua dolcezza e la tua forza.
RispondiEliminaGrazie per avermi fatto capire che al mondo,nonostante tutto,esistono ancora persone meravigliose...!
Ma, forse,Dio è morto....
Grazie per questa bellissima poesia d'Amore e di denuncia...
Maria Cattaneo
Grazie Gilberto per il tuo commento poetico.
RispondiEliminaUltimo giorno, primo, Eterno Presente... Dio è al di fuori del tempo e dello spazio: Egli E'.
Ha affidato la creazione all'uomo e si fida di noi: siamo le sue braccia, i suoi piedi, le sue mani..., se viviamo nell'amore siamo in Lui ed egli in noi e siamo quindi anche il suo cuore.
Lui nel suo riposo continua ad amare e ad occuparsi di noi, in noi. Dio vuole la nostra collaborazione.
Cristo nel miracolo della moltiplicazione dei pani disse ai suoi discepoli: "date voi stessi da mangiare" trovarono due pani e cinque pesci e mangiarono in cinquemila.
Ecco il miracolo: se l'uomo collabora avvengono i prodigi!
Ciao, ti abbraccio forte forte
Buone feste a te e famiglia
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPietro Vizzini "Vorrei andare oltre le mie parole, avere il coraggio di regalare un sorriso, anche una semplice carezza, potrebbe far gioire chi guarda dalla polvere e con la fame negli occhi tende una mano in attesa... ma io distratto dal mio egoismo girato l'angolo mi asciugo le mani con l'indifferenza...."
RispondiEliminaGrazie Maria per la tua grande sensibilità, ti voglio bene.
Pietro
Un ulteriore ringraziamento a tutti, compresi gli amici che hanno commentato la poesia privatamente o su facebook...
RispondiEliminaa tutti auguro un felice Natale
Maria
eppure DIO onnipotente e di facile preghiera, un colpetto al cuore e ti risorge il sole.la splendida poesia comprende tolleranza ai facili costumi baldoria ed ignoranza.nel guscio d'una notte lo splendido natale;e nel proseguire ancora strascico di pianti.che poesia meravigliosa
RispondiEliminaMichele Leotta
i Casa del pane... un pane che oggi è sempre più amaro, sempre meno spezzato, sempre meno umano... Non vi sono più mani che impastano la farina di Dio, tutto è relegato all'industria e tutto si è raffredato, il cuore umano, il pane non più pane e la capacità di amare attraverso il più grande gesto di tutti i tempi: lo spezzare il pane dell'amore.
RispondiEliminaGrande Maria, mi inchino alla tua poesia!
Alessio Patti
.Maria,grazie per la tua dolcezza e la tua forza.
RispondiEliminaGrazie per avermi fatto capire che al mondo,nonostante tutto,esistono ancora persone meravigliose...!
Ma, forse,Dio è morto....
Grazie per questa bellissima poesia d'Amore e di denuncia...
Maria Cattaneo
Grazie ancora a Michele, Alessio, Maria; e a Ros e Massimo per la squisita ospitalità nel blog.
RispondiEliminaA tutti un caro saluto e abbraccio,
Maria
Ultima delucidazione per tutti coloro, amici e no, che si sono sentiti infastiditi dal titolo della poesia: "Dov'è il tuo Dio?"
RispondiEliminaIl titolo della poesia "Dov'è il tuo Dio?" forse può sembrare provocatorio, in realtà si riferisce ai milioni di Giobbi della terra che lanciano il loro grido silenzioso a Dio e all'uomo, perché si sentono abbandonato da tutti, dal cielo e dalla terra...!
Non hanno voce, non hanno lacrime, non hanno sorriso... sono ricchi solo della loro povertà e malattie causa prima dell'indigenza...
E' un invito alle nostre coscienze per un Natale più vero: natività e condivisione d'amore!
Raccontava Madre Teresa che in un villaggio colpito dalla carestia a chi si presentava con la Bibbia i capi dissero: "date prima da mangiare ai nostri figli, poi ascolteremo le vostre parole...!
Un sorriso e un abbraccio a tutti, dall'Ultimo al primo ♥