(Torri di Babele-Filippo Pio-2007)
Torri di Babele.
Persone e cose scadenti per tempi e sensi,
plagevoli di costruzioni iperboliche d’aspetti
per momentanee e miserevoli funzioni.
Torri di Babele variopinte e griffate,
mosse da cervelli insensibili e prevedibili come orologi
all’opera per esistenze da copertina.
Puntuali forme ed apparenze,
colorano stupidi ragionamenti, facilmente irretiti
da menti impigrite dalla moda.
Propositi poco trasparenti, per ideali distratti ad antichi sogni,
trattenuti ed avviliti nelle sabbie mobili
di passioni e desideri estemporanei.
Aria servita in effimere atmosfere,
e farcita di sensazioni, troppo immediate,
per essere riflesse.
Imperituri ragionamenti indipendenti,
trattengono un pensiero arrugginito,
nero oramai come il carbone.
Granelli di intolleranza e convinzione, per attrito di presunzione e vanità,
cadono inevitabilmente dalle alte torri, divenendo in basso,
per continua rimessa, valanghe travolgenti e distruttive.
Sempre e solo quanto per interesse è previsto, poi…..
ordinarie stanche domande ed ipocrite considerazioni di rito
sulle impervenibili responsabilità delle tragedie.
Eccezionali telecronisti della morte
insuperabili nella diretta,
da bocciare in comprensione.
Stermini e catastrofi nulla ha presa
né tanto meno lascia effetto, al ricordo come al presente,
all’ombra di una disarmante convenienza.
Poca storia per un ago
perso nel pagliaio della tecnologia
delle forme dell’inutile.
Poco stupore
per le meraviglie
del mondo.
Ovunque incontrastata è insaziabile voglia adrenalinica
mentre sguardi innaturali ed ossessivi, cacciano,
negli infiniti presidi di materia uno spirito nomade e sfuggente.
Torri di Babele "..oramai non ha alcun interesse se una cosa serva o meno, l'importante è che sia lucida e veloce...tanto quanto non interessa cosa si dica, fondamentale è da dove si parla....così pian piano diviene superfluo se si creda o no in qualcosa.....basta darne solo una sensazione....."(Filippo Pio)
Poesie, Racconti e Musica d’autore
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Inquietante e attualissimo lo scenario in questa poesia di Filippo Pio:
RispondiElimina'Persone e cose scadenti per tempi e sensi,
plagevoli di costruzioni iperboliche d’aspetti
per momentanee e miserevoli funzioni.'
Una corsa instancabile e insaziabile alla distruzione, un soddisfare un ego nel peggiore dei modi, rubando alla natura che sicuramente si riapproprierà del suo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Bellissima poesia di denuncia questa di Pio come meraviglioso il quadro dello stesso Autore, Complimenti veri.
Buongiorno a tutti gli Amici dell'OASI e buon commento a tutti.
Nella sua poetica Filippo Pio descrive con attenzione il mondo attuale e le sue varie sfaccettature. Oggi ci presenta una precisa visione del consumismo sfrenato che si manifesta come una sorta di fiera delle vanità. Purtroppo i protagonisti di questo mondo, che abitano una sorta di torre di Babele, invece di sminuire le vanità le considerano come momenti importanti del progresso. Ne scaturisce un mondo decadende. E l'autore ricama nelle sue terzine una serie di immagini emblematiche degne del miglior stile futurista.
RispondiEliminaOttimo l'utilizzo musicale di Bennato e molto interessante il dipinto dello stesso autore a cui faccio i miei complimenti.
Commento con dei miei versi scritti qualche mese fa, sullo stesso argomento.
RispondiEliminaLacrime d'Anima
Piange Babele
il suo danno:
ritagli
d’orizzonti feriti
da torri,
mille e mille…
spezzato cerchio
d’infinito!
Caos di cementi
tronfi e irriverenti
mutilano
spazio e cielo…
Eliotropiche
radici d’aria
navigano
folli di sole
come falene
che bruciano
felici
nella luce…
Chi fà il lamento
a desolati
cimiteri di fiori
e sepolta
erba viva?!
Sussulta
terra deflorata
su lacrime d’anima…
e, non vuol essere consolata!
Ciao Filippo Pio, ti abbraccio
Maria Savasta