mentre a luna cade a piezze,
quanno chiano scenne 'a notte,
solitudine ch'astregne.
Janca e fredda, sulo neve,
sott''a luce 'e nu lampione,
se fa lacrema d''o tiempo
nfaccia 'e llastre d''o balcone...
Guerra contro nu destino,
che tempesta tutt''e jurne,
comm''è friddo stu cuscino
pe stu ggelo ca sta' attuorno.
Desiderio 'e vulà forte
comme fosse n'aquilone,
mbraccia 'o viento ca me porta,
comme ajere, a fa' 'o guaglione...
Ma guardanno sempe 'o cielo,
na cannela diinto 'o viento,
vola, torna e se fa niente...
Cade a piezze 'a luna argiento...
Commentare questa poesia mi sembra quasi inutile.Io che ne sono l'autore in tutta umilta' ne conosco verso per verso ed il suo significato.Pero' alcune considerazioni si possono fare sullo stato d'animo che induce una persona ad esprimersi in certe forme e in una certa maniera. Quando si è avvolto da pensieri traditi nei loro intenti e disperatamente se ne cerca la soluzione allora nascono mille sensazioni utopistiche di quello che doveva succedere e che non è successo. I pensieri non fanno dormire, rendono insofferenti e nervosi e tutto da' fastidio, allora, solo allora nascono le sensazioni della vita da ragazzino, quando la si poteva cambiare crescendo e facendo meglio le scelte, volare, volare,nei cieli infiniti in tanto spazio e non incontrare gente della quale spesso ne serbi un cattivo ricordo. Si ritorna a guardare il cielo, la neve sui vetri delle finestre e la luna e ci si paragona ad una candela nel vento, nella sua effimera bellezza ma nella sua enorme fragilita' e riporto doverosamente cio' che mi ha scritto un mio carissimo amico poeta, il Dott. Nunzio Strazzullo il quale afferma che siamo tutti delle candele nel vento, fragili ed effimeri e ce lo dovremmo tutti ricordare nello splendido verso delle Ceneri che recita in latino :
"Memento homo, qui pulvis es et in pulvere reverteris"...Saremmo tutti un po' migliori. Grazie
Bruno Zapparrata
Una candela (traduzione letterale e non poetica di NA CANNELA di Bruno Zapparrata, proprieta' dell'autore)
E guardando sempre il cielo
mentre la luna cade a pezzi,
quando piano scende la notte,
solitudine che attanaglia...
Bianca e fredda, solo neve,
sotto la luce di un lampione,
si fa lacrima del tempo
sopra i vetri del balcone...
Guerra contro un destino,
che tempesta tutti i giorni,
come è freddo questo cuscino
per il gelo che mi circonda...
Desiderio di volar forte,
come fossi un aquilone,
tra le braccia del vento che mi porta
come ieri, ad essere ragazzo...
Ma guardando sempre il cielo,
una candela dentro il vento,
vola, torna... e poi...è niente...
cade a pezzi la luna d'argento...
E guardando sempre il cielo
mentre la luna cade a pezzi,
quando piano scende la notte,
solitudine che attanaglia...
Bianca e fredda, solo neve,
sotto la luce di un lampione,
si fa lacrima del tempo
sopra i vetri del balcone...
Guerra contro un destino,
che tempesta tutti i giorni,
come è freddo questo cuscino
per il gelo che mi circonda...
Desiderio di volar forte,
come fossi un aquilone,
tra le braccia del vento che mi porta
come ieri, ad essere ragazzo...
Ma guardando sempre il cielo,
una candela dentro il vento,
vola, torna... e poi...è niente...
cade a pezzi la luna d'argento...
Bruno, questa poesia è stupenda...non ho parole per esprimere le emozioni che mi ha dato leggendola...Posso solo dire che i brividi hanno percorso il mio corpo, e questo è ancora più vero delle parole...grazie Wanda
RispondiEliminaDimenticavo di dire che le parole che hai scritto come presentazione sono altrettanto belle e vere...con stima Wanda
RispondiEliminaCarissima Wanda resto commosso dalle tue bellissime parole di apprezzamento, noi siamo poeti spontanei e dunque trascriviamo con esattezza il nostro pensiero. Grazie carissima Wanda, onorato di questo commento...Bruno
RispondiEliminaBruno,è come se tu sapessi ciò che nessuno sa... Non riesco a dirti altro ora... bacio Rosanna
RispondiEliminaAvevo già apprezzato questa malinconica poesia sulla fragilità umana, ma qui mi piace sottolineare il tuo desiderio di volare alto sulle ali del vento, come un aquilone, che ci fa sentire tutto il senso di libertà che hai dentro.
RispondiEliminaNon perderlo mai questo senso, come la capacità di scrivere in napoletano che è già di per sè una musica.
Salvina
Di una dolcezza che scioglie l'anima....
RispondiEliminaLa lama tagliente della solitudine che percorre il tempo e attanaglia il cuore,è quì descritta con una dolcezza e una delicatezza poetica ,che trasforma anche la tristezza e il gelo nei colori più dolci e più caldi di una poesia meravigliosa....
E' bellissima Bruno,grazie!!!!!
Maria Cattaneo
Nel complesso, ma anche frequentissimo (è certamente un segno positivo: dobbiamo ammetterlo, valicando i confini dell'egotismo) "gusto" del poetare, ci vuole ben poco a cogliere quel quid che distingue una composizione dall'altra. Il mettere in versi i propri stati d'animo è semplice, soprattutto se si sa manipolare la parola. Ma ciò non è Poesia. Poesia è ciò che riesce a creare il "sublime" che è emozione complessa che commuove il cuore e fa guizzare l'intelligenza del lettore. Ciò che commuove ed emoziona solo i sentimenti potrebbe portare alla paralisi degli stessi. (Uno dei testi letterari più criticati negativamente è il libro "Cuore" che ci ha fatto tanto piangere da bambini).
RispondiEliminaQuesto lungo excursus per dire che la Poesia di Bruno è piena di sfumature filosofico- esistenziali che solo l'intelligenza del lettore sa cogliere, perchè i grandi assilli sono stemperati in una delicatissima composizione pittorica dove elementi della natura e spicchi di vita creano, intrecciandosi, un'atmosfera che sa talvolta di solitarie notti lunari , altre volte di giornate di gelo invernale che agghiaccia la solitudine.
Tuttavia non vi è il ripiegamento dell'animo indebolito dal "male di vivere". In un guizzo la fantasia vola ad afferrare il volo libero d'aquilone, metafora del desiderio tanto irrefrenabile quanto impossibile di ritornare alla spensieratezza giovanile.
Ma a che tornare indietro?.....il nostro destino è segnato....la nostra fragile umanità ha i passi contati....E, qui, si dilata l'esperienza individuale ad abbracciare la condizione umana. E nella tenera immagine della luna che cade a pezzi è adombrato il crollo dei sogni, delle speranze, dei progetti di una vita per noi esseri..."di breve durata". Grazie Bruno.
Adriana Pedicini
Come sempre bellissime le tue rime e ricche di emozioni oggi,io sogno sul serio ma oggi le tue parole di presentazione fanno riflettere ..............grazie grazie grazie stupendo amico
RispondiEliminaannamria Fulgione
Carissima Rosanna, se vero è, credimi, quanto avrei voluto sbagliare...Un fraterno, fortissimo abbraccio e grazie per il tuo intervento sempre significativo. Bruno
RispondiEliminaGrazie Salvina per il tuo incisivo e gratificante commento, si è vero, si sogna sempre la liberta' che si perde inevitabilmente sin dalle scuole più impegnative per poi accedere al Servizio Militare, al lavoro, ed infine alla famiglia nel cui amore si lascia tutta la libertà per far posto ai doveri...Ti ringrazio sempre per la cordialità e la precisione negli interventi, Ciao Bruno
RispondiEliminaMaria, Come al solito un commento bellissimo nel succo di pochi versi ma che riflettono tutto il significato della poesia.La tua disponibilità per cio' che mi regali mi commuove. Grazie Maria Cattaneo, Grazie di cuore...Bruno
RispondiEliminaGrazie a te carissima Annamaria Fulgione, neppure io smetto mai di sognare ma quando è il momento di tenere i piedi ben piantati per terra immediatamente mi adeguo.Il regalo lo fate Voi tutti a me con i Vostri pregiati commenti che al di la delle belle parole racchiudono in certi casi tanta classe.Grazie anche per l'apprezzamento al commento...devo molto al mio amico Dr. Nunzio Strazzullo, poeta anche lui, che nello scrivermi disse che tutti eravamo fragili candele nel vento ed è, purtroppo, la verita'. Grazie Annamaria Fulgione, Bruno
RispondiEliminaCara, carissima Adriana Pedicini, il tuo commento come al solito è ricco di poesia nella poesia,di considerazioni che denotano ad ampie lettere tutta la profonda conoscenza della letteratura latino/greca/Italiana per citarne tanti esempi e tanti passi. Tu ci dimostri cosa è la poesia, cosa vuol essere la costruzione che non è poesia,per riportarmi indietro citando quel meraviglioso capolavoro, il libro CUORE che ancora oggi resta impresso nel cuore e nella mente. Poi, in una analisi dettagliata e perfetta hai toccato tutti gli argomenti della chiusura della lirica che meglio non si poteva.Che dirti, sono un fortunato ad esserti amico e a beneficiare di questi commenti che sprigionano classe in ogni loro sillaba in ogni composizione di concetto.Io ti ringrazio dal più profondo dell'animo, amica mia carissima, commosso da tanta considerazione... Grazie ancora Adriana. Bruno
RispondiEliminaVersi dai toni malanconici, accompagnati da una musicalità narrativa tutta napoletana, che trasmette con senso immediato, brividi e sensazioni bellissime, legate principalmente allo stato di regressiva memoria, messa in atto dall'autore, per ritrovare, quella purezza, e quell'incanto legati alla giovinezza, che di per sè è portatrice di potere di cambiamento, che altrimenti non sarebbe possibile.
RispondiEliminaL'impotenza di fronte allo stato delle cose, ci rattrista e ci rende inermi, non reattivi, perchè misurarsi con un destino già segnato è impresa impossibile......l'unica alternativa è la fuga dalla realtà, attraverso il volo, a ritroso nel tempo, dove la giovinezza, di per se, rappresenta,l'unico elemento di cambiamento possibile di fronte ad un percorso già tracciato.
La metafora della candela che si piega al vento, sembra essere calzante, alla stessa stregua del vento, che con il suo soffiare incarna le avversità della nostra esistenza terrena, contro cui ci scontriamo autoconferendoci quella consapevolezza capace di farci guardare la vita con gli occhi di chi sa a cosa sta andando incontro.
L'unica possibilità di cambiare lo stato delle cose, è data dal volo, per autoproiettarci in un tempo impossibile, e darci nel contempo la possibilità di opzioni alternative a quelle già prefissate.
Descrizione, in questa tua bella Poesia, dell'ineluttabilità degli eventi che, sotto la giurisdizione del Destino, non consente alcun cambiamento sostanziale, se non quello della capacità di immaginazione, senza la quale non si potrebbe vivere.
Bravo Bruno, ancora una volta e grazie per la condivisione
Un caro saluto
Paola Maria Leonardi
Grazie a te Paola Maria per la perfetta analisi di quanto da me scritto in versi, è la trasposizione reale di cio'che ho voluto esprimere in questa lirica. Tu sei una bravissima poetessa e dunque capisci a volo gli stati d'animo di quando un autore, anche in metafora esprime un concetto..e la triste realtà della irreversibilità di un destino al quale nessuno di noi si puo' sottrarre ma con molta forza, contro tutto e tutti a volte lo si puo' almeno modificare, altrimenti si sogna e basta, come perfettamente dici attraverso la capacità di immaginazione. Grazie carissima Paola Maria, di cuore, veramente...
RispondiEliminaIolanda Garritano ..la Poesia è magia del cuore.. armonia delle parole.. ci fà sognare.. ci illumina..la mente..! bellissima.. complimenti !!!!
RispondiEliminacirca un'ora fa ·
Ritrascritta perchè non assimilato ancora come si entra in blog.
cara Iolanda, se la mia poesia riesce anche minimamente a fr questo posso ritenersmi contento sia della poesia che del tuo intevento graditissimo e gratificante. Grazie Iolanda Bruno
RispondiEliminaè uno stato d'animo che conosco bene. tu l'hai descritta con la tua maestria e la tua magia. grazie x le belle sensazioni suscitate, maryann
RispondiEliminaGrazie a te per avermi gratificato del tuo intervento e di aver condiviso nel tuo stato d'animo il mio scritto. Grazie Maryann, di cuore...Bruno
RispondiEliminaSai Bruno, ho appena accettato l'amicizia di una persona che mi aveva lasciato la richiesta. Leggendo le info sul suo profilo ho notato che riportava un'scrizione al sito:"NO ALLA MOSCHEA A FIRENZE", le ho risposto che non condividevo la sua scelta perchè essendo io nata a Istanbul, ero cresciuta in mezzo ai Musulmani che ho sempre considerato persone esattamente simili a noi e non tutti terroristi; che i miei parenti erano stati rispettati e lasciati liberi di professare la loro religione nelle diverse Chiese cattoliche costruite in parte anche dai miei nonni.La Tua poesia stupenda ci ricorda che siamo tutti delle candele nel vento, fragili ed effimere ce lo dovremmo ricordare quando disprezziamo e rifiutiamo il fratello che non la pensa come noi o che non ha il nostro colore della pelle ed è povero,affamato, bisognoso. Molti si definiscono cristiani invece dimenticano le parole del vangelo sbattono la porta in faccia agli immigrati e qualche volta anche una spranga sul cranio.
RispondiEliminaa volte si vorrebbe essere un acquilone x volare da tutto è da tutti è andare tra quelle nuvole dove nessun male ci possa tokkare,bruno i tuoi versi esprimono tutto ciò che riguarda la vita è io resto incantata credimi nn sn parole fatte o dette ma vengono dal mio profondo della mia anima grz che regali tanta emozione un forte abbraccio
RispondiEliminaCara Wanda Mantero condivido in pieno il tuo pensiero pensandola esattamente come te. Sono felice che hai ricavato dai miei versi delle considerazione non fatte dai più pur richiamandoti alle fragili candele nel vento che si spengono al primo alito e dunque è giustissima la tua deduzione. Ti ringrazio per il "bellissima" riferito alla poesia e che mi rende orgoglioso.Sei una cara persona e sono felice di conoscerti ed esserti amico anche se virtuale...Ti ringrazio affettuosamente Bruno
RispondiEliminaRingrazio l'Anonimo al secolo Tiziana Tocci che ha incontrato delle difficolta nel postare il commento, la prossima volta avrà imparato. Ritornando cara Tiziana, non ho pensieri per esprimerti la mia riconoscenza ed il mio apprezzamente per le parole bellissime che hai voluto donarmi. La tua spontaneità è una grande virtu' ed io sono felice di esserti amico. Grazie Tiziana...Bruno
RispondiEliminaHo volontariamente procrastinato il mio intervento per dare la riprova che in questo spazio la qualità, e Bruno ne ha da vendere, si afferma da sola senza spingere o richiedere interventi di sorta.
RispondiEliminaCommentarti, mio caro amico, diventa un piacere intellettuale. Riesci in questi versi ad accompagnarci nei meandri della tua sensibilità, a farci vivere il meccanismo di azione e reazione. Il tutto con una capacità espressiva molto elevata e di massima qualità.
Fuggire i momenti negativi riprendendo le vie fanciullesche. Le illusioni mascherate da speranza, la capacità di perdersi per eludere la realtà nascondendola con sogni fantastici sapendo di avere tanto tempo avanti per realizzarli.
Invece la realtà ritorna inesorabile e
"guardanno sempe 'o cielo,
na cannela diinto 'o viento,
vola, torna e se fa niente...
Cade a piezze 'a luna argiento..."
Rosaria Carfora 16 gennaio alle ore 21.17
RispondiEliminaBruno e'bellissima..un 'animo nobile e'comme''a poesia non invecchia mai,,,con stima Rosaria Carfora
Caro Massimo, il tuo commento mi lascia entusiasta e preoccupato per il futuro nel fare ancora poesia. Io sono del parere che non bisogna mai regredire e se l'ultima nata non è efficace almeno quanto le precedenti non esito a tenerla da parte per poi riprenderla a tempo debito ed è il caso di tantissime poesie che stanno dando vita alla silloge in preparazione. Sei stato meraviglioso nel commentarmi, mi hai attribuito tanti meriti che mi sento un po' in imbarazzo ma uno l'avro' di avere amici come tutti voi, di una squisitezza ed una gentilezza d'animo difficile a trovarsi. Lo ripeto, stupendo il tuo commento, non mi resta che dirti, a te eccellente poeta, la parola più semplice, Grazie Massimo, per il commento, l'amicizia ed il tuo comportamento leale di sempre.Grazie ancora Bruno. Volevo accomunare nell'ultima parte anche Rosalba che non ho sentito ma che è sempre presente in ogni dove anche nei pensieri quando si tratta di poesia e del Suo Blog. Ciao ros.
RispondiEliminaRispondo all'attrice Rosaria Carfora anche Lei per inesperienza ha lasciato in posta il suo commento (inesperienza al Blog). Rosaria Carfora tra i protagonisti della LA SQUADRA, UN POSTO AL SOLE ed altri sceneggiati e parecchi film di primo piano ma soprattutto poeta napoletano anche Lei. Autrice di un Libro che a sentir dire, perchè ancora non l'ho letto, ottimo.Mi ha gratificato con un rigo significando nello stesso tutto cio che c'era da dire. Rosaria io ti ringrazio molto affettuosamente, sono felice di conoscerti. Bruno
RispondiElimina"Memento homo, qui pulvis es et in pulvere reverteris"ehhhh!!! Dopo questa citazione...tutto diventa difficile!!! commentare i tuoi cammei...voglio che resti sempre,x me, qualcosa di, estremamente, piacevole !!!!! Il finto buonismo...ci soffoca quotidianamente...dando libero arbitrio all'ipocrisia da cui fuggo...appena posso!!!Questo fa si che ci dimentichiamo che siamo polvere e che dovremo ritornare ad esserlo!!!Nella tua poesia ,piena di rimpiantO, in cui vive il desiderio di poter essere un aquilone x andare indietro nel tempo...io voglio trovare il buono....!!! Voglio poter pensare....che il vento possa smettere di soffiare..e permettere alla luce delle candele..di brillare ed irradiare questo zoppicante futuro!!Vorrei dirti ancora tante cose....ma ciò che ha scritto Wanda.è davanti a me...leggo e condivido..con forza ..tutto ciò che ha scritto...!!!Nessuna GRANDE parola ma solo parole grandi.....le sue!!Vorrei aggiungere una sola cosa al suo pensiero ..! Cara Wanda...noi disprezziiamo e rifiutiamo il fratello DI UN ALTRO COLORE....COLPENDOLO A SPRANGARE...sai perchè???? Perche non sappiammo amare neanche il fratello che ci vive accanto!!!Distruggiamo questo sentimento....con le ipocrisie..e la malvagità ..che sono in circolo...ed avanzano con presuntuosa avvenenza!!!
RispondiEliminaCade a piezze 'a luna argiento...lo so....ma a me piace pensare che si sia adagiata su un'onda..e domani il sole DOVRA'sorgere ancora...e chissààà ..???Bravo Bruno...come sempre!!!
I poeti sono il sale del mondo. La tua è una poesia bellissima. Come è bella la prefazione. Al mondo serve "bellezza", per riscattarlo da tanto abbrutimento. "....vorrei essere un aquilone..." e, da lassù vedere le bellezze del mondo, apprezzarle, fino a "piangere" di esse! Un abbraccio fortissimo. Leggendoti mi convinco che un mondo migliore è possibile! largo ai poeti..
RispondiEliminaChi tra i lettori di questa meravigliosa e semplice poesia, non ha almeno per una volta, desiderato di cambiare qualcosa...? Qualcosa di proprio, che fosse nella vita o del proprio essere...ma di così intimo, da starci male e desiderare-desiderare e desiderare ancora un cambiamento che desse e portasse pace al cuore? Sono i poeti di solito a struggersi e si struggono all'inverosimile proprio perche' forti dei loro pensieri. Pensieri che appartengono un po' a tanti altri, che sappiano o meno su di un foglio bianco lasciare traccia del proprio passaggio! "Stu' cielo".. che riflette il destino nell'animo del poeta e "mentre 'a luna cade 'a piezze",l'insieme di un qualcosa che non torna, che non appaga e che per scontato secerna amarezza! La volonta' ingenua in un animo buono "e vula' forte" e la consapevolezza di un uomo " ma guardanne sempe 'o cielo" di non poter sognare... Dici bene Bruno quando sottolinei che bisogna tenere i piedi ben saldi a terra, una terra che puo' apparire immatura e dare invece frutti inaspettati, o addirittura presentarsi fertile per dannare e deludere chi pieno di se' erroneamente l'ha calpestata. Forse e' vero...siamo un po' noi quelle candele ma potremmo anche essere semplicemente l'alito delicato che ne devia la fiammella a destra e a manca?! Riuscire a tenerla accesa e' di vitale importanza, solo quello conta realmente e tu dolcissimo poeta contemporaneo ci sei riuscito finora e ancora ci riesci...lasciando integra la tua "luna d'argento"! Un abbraccio Liza Bennett
RispondiEliminaPer te nulla è difficile, tu sei il vero monumento alla cultura e dunque qualunque cosa si possa scrivere tu darai sempre l'esatta risposta ed avrai sempre la giusta collocazione per tutto come hai fatto in questo commento, stupendo che ha avvolto anche quel capolavoro di considerazione di Wanda Mantero su i fratelli neri e sull'Islam e la tua risposta che deve far meditare un po tutti è stata esemplare nel perchè si colpisce a sprangate il fratello nero è perchè non si ama e non si accetta anche il proprio fratello ed è giusta la tua deduzione nessuna grande parola ma solo parole grandi per toccare un argomento abberrante. Detto questo cara Rosellina mi inchino al tuo etichettare il finto buonismo e l'ipocrisia in un contesto che vede diuturnamente protagonista la sopraffazione da parte di tutti, legale e non, che finisce per soffocarci tutti.Cade a piezze 'a luna 'argiento, ma anche a me piace pensare che si adagi su di un onda e che domani il sole dovrà sorgere ancora... Speriamo Rosellina, Speriamo...Un abbraccio ed un ringraziamento particolare a te, amica mia...Bruno
RispondiEliminaAnche se la scritta è anonima Mio caro Carmine io ti ho riconosciuto benissimo da una tua frase: I poeti sono il sale della vita e sono onorato della tua partecipazione ai commenti sulle mie poesie. Eccezionale la compartecipazione ai versi che hanno colpito un po' tutti, essere un aquilone, dove io voglio ritrovare me stesso ti invece da buon amministratore vorresti essere sull'aquilone per goderti un mondo più giusto e contemplarti la sua bellezza, aprendo le porte alla speranza di un mondo in futuro migliore. Infatti secondo me questa situazione abnorme presente è alla frutta, dovrà cambiare. Grazie Carmine ricambio il fortissimo abbraccio con fraterna amicizia e mi ricordo di te ogni giorno quando incontro il tuo omonimo in parrocchia o per la stessa strada dove abitiamo. Grazie ancora Bruno
RispondiEliminaCarissima Liza un esordio nel Blog più felice di così non poteva esserci. In questo meraviglioso commento emerge subito la stoffa di un altrettanto meraviglioso poeta con tutte le precise ed adeguate considerazioni che avvolgono il lettore in un interesse non comune.Si, ti do' ragione, quando si scrive, i pensieri, gli accadimenti, le situazioni, devono essere un po' comuni a tutti per un totale coinvolgimento nella lettura della lirica, non puo' essere solo un fatto personale, la poesia è di tutti, il poeta la scrive, la pensa ma una volta finita essa diventa di dominio di tutti ed è il vero scopo di crearla altrimenti finiremmo per tenercele chiuse in un cassetto. Dici benissimo come il poeta con il suo foglio bianco dove traccia i primi versi e compartecipe della stesura della storia in quanto in certe poesie antiche anche nel lessico ci trovi usi, costume istruzione, cultura che ha attraversato epoche prima di giungere a noi e noi siamo per il futuro nonostante gente che, come dici giustamente, pieni di se calpestano indebitamente il,buono sotto la metafora della terra fertile rendendoci flebili fiammelle nel vento ma forse le nuove generazioni sapranno reagire a questo stato di fatto che oggi è tremendo e certamente non fa onore alla razza umana. Liza io ti ringrazio, sei stata meravigliosa, sei la benvenuta su questo Blog anche a nome della Titolare Rosalba Leoni e di Massimo Imperato, napoletano come noi ma in "esilio" per lavoro...Poi ci risentiremo in chat o in posta per altre delucidazioni. Sei stata grandissima. Bruno
RispondiEliminaCandele al vento, che qualsiasi folata più forte può spegnere...Fragilità esistenziale che si frantuma in moille e mille emozioni...E nelle poerie di Bruno queste emozioni assurgono al sublime attraverso versi che si dipanano come sull'onda di melodie, spesso struggenti, accompagnati da un vernacolo armonioso che ne potenzia le suggestioni.
RispondiEliminaIn questi, quasi accompagnati dalla cadenza silenziosa della neve sui vetri e lai frammenti di luna frantumati, si sente un lontano alitare del rimpianto per "le rose che non colsi (...) le cose che potevano essere e che non furono" rimpianto che si traduce in lacrime del tempo ed in un gelo che avvolge ogni cosa e si stempera nel desiderio di essere nel vento come aquilone, e non come candela che "se fa niente".
Come sempre Bruno con i suoi versi, come un arciere eccezionale, riesce a colpire dritto al cuore...
Amo le sue poesie amo leggerle e rileggerle...ed ogni volta trovarvi qualcosa di nuovo.
Questa è bella in modo particolare...un pianto muto dell'anima che si traduce in versi che sono preziosi petali di perle...
I tuoi versi sono meravigliosi, mi lasciano dentro una grande emozione, grazie Bruno sei un grande.
RispondiEliminaCarissima Maria Isa, come al solito il tuo commento è una poesia nella poesia e riceverlo e' molto ma molto gratificante. Anche tu, e non poteva essere diversamente, hai inquadrato alla perfezione il concetto della poesia e le tue considerazioni mi lasciano pensare molto, forse con un po' di dietrologia come nelle "rose che non colsi" che comunque nella vita è un accadimento che ricorre di sovente, quante rinunce, quante cose che dovrebbero accadere e non accadono...ed ecco le lacrime del tempo che pero' si trasformano in un sorriso nel leggere l'apprezzamento fatto da te sulla mia poesia, cosi' come da tante altre amiche od altri amici, che mi rendono soddisfatti e felice di essere tra di voi. Con i sensi della massima stima ed affettuosamente ringrazio la tua generosità nel commentarmi. Un abbraccio Bruno
RispondiEliminaCaro Pietro ti ringrazio sempre per le bellissime parole con le quali mi gratifichi. Quando un poeta grande come te si interessa ad un altro poeta significa che una qualche simbiuosi esiste come filo invisibile nell'arte ed io ne sono felice...Un forte abbraccio e un grazie Bruno
RispondiEliminaDolcemente malinconica, senza grandi clamori o recriminazioni, trasmette uno slancio leggero quasi come un soffio di vento, verso un passato visto come l'età dell'oro in cui tutto poteva avvenire... Tuttavia, io credo che la tua luna d'argento sia qui e oggi, costruita con la tue evoluzione morale ed intellettuale e non si frantumi per la perduta giovinezza ma, al contrario, si compia proprio adesso.
RispondiEliminaGrazie per il bellissimo commento Bianca, sarà anche cosi' senza dubbio perchè le cose migliori, quelle materiali, le ho ottenute, come tutti, dopo aver compiuto delle scelte il più delle volte dolorose, in antitesi a quell'anelito di libertà che alberga nell'animo di ognuno di noi. Senza dubbio c'è stata una evoluzione morale ed intellettuale ma anche una netta involuzione sulla spontaneita' che mi ha accompagnato, in ogni istante, nell'adolescenza e che mi faceva sentire vivo. Oggi, per ottenere anche i tuoi sacrosanti diritti si va incontro a vessazioni e cattiverie di ogni genere e le devi anche commettere se non vuoi soccombere.Bello il tuo commento, bellissima la tua amicizia. Grazie Bianca...Bruno
RispondiEliminaAdriana Ingrassia Bellissima...Versi intensamente profondi...struggente ogni notte..dove ripercorriamo le nostre vite..Il desiderio di volare ..come un aquilone..♥ La solitudine ..ci spaventa..ma è anche una grande compagna..Grazie Bruno eccellente, come tutta la tua lirica....Un bacio
RispondiEliminaRitrascritta da me con il copia e incolla perchè postata sul link.
RispondiEliminaGrazie Adriana Ingrassia per il giudizio più che lusinghiero, per il cuore al verso dell'aquilone, per la solitudine e l'eccellente...sono lusingato Grazie e ricambio il bacio...affettuosissima Bruno
Si, questi sono i momenti di introspezione, di silenzio, qualche volta di angoscia, che ci fanno rientrare in noi stessi e ci spingono a guardarci dentro per disintossicarci e che poi ci fanno ritornare con lo sguardo ripulito dall'acqua dell'anima a riguardare le stelle con occhi di bambino e ri-scoprire che nulla è cambiato nel cielo, solo noi.
RispondiEliminaUn bellissimo tema caro Bruno, tanta maestria, tanta eleganze e tanto sentimento che solo la lingua napoletana riesce a dare così magnificativamente a tutto ciò che si veste d'arte. Complimenti maestro. Un caro abbraccio!
Alessio Patti.
Complimenti a te per il bel commento che hai voluto donarmi e per le logiche e concrete, come sempre, deduzioni, che mi onorano in quanto danno conferma che i versi talvolta dicono anche qualcosa.Vedi caro Alessio io sogno sempre di tornare ragazzo per cambiare gran parte della mia vita salvandone solo una piccola fetta come la famiglia e i figli ma tante cose, tante persone di sicuro non l'avrei incontrate che spesso hanno costellato la mia vita di ipocrisia, ingiustizia e prevaricazione costringendomi a difendermi e dunque ad usare lo stesso metro... Grazie Alessio Ti abbraccio e ti saluto cordialmente... Bruno
RispondiEliminaCaro Bruno,mi hai emozionata e commossa.Non ho voluto leggere altri commenti se prima non ti do atto dello stato d'animo che mi ha preso il cuore leggendoti.Tristezza e malinconia e condivisione al tuo sentire poichè in "Na cannela"c'è tutta la fragilità del nostro essere.Si scioglie la candela e si fa lacrima del tempo cosi come le nostre vite.
RispondiEliminaPotessimo essere aquiloni per innalzarci e tornare alla leggerezza giovanile!
Ma lo sei Bruno!
Lo sei..tutte le volte che ti innalzi sulle ali della poesia!
E diventi aquilone che si libbra leggero,che non sente il peso delle zavorre che ci portiamo appresso ed acquisti la leggerezza dell'essere spirituale e ci regali perle di luce come queste!Ciao Bruno, poeta speciale!
Rita Elia
Caro Bruno
RispondiEliminabellissima questa poesia e i sentimenti che la pervadono:nostalgia,senso di solitudine,bisogno d'amore,rimpianto; ma passa il mondo ,passano gli anni ma chi ha amato non passa mai....
Carissima Rita, sentirti commossa mi contagi perchè sei poeta e dunque proprio questa sera ho detto qualcosa di particolare su tutti voi paragonando l'ambiente cittadino nostro e quel che avvenuto nel tempo, penso una involuzione mentre qui ci sono punte di cultura altissime e di tutta Italia, non circoscritte in un circolo, salotto o Bar dove albergano fratrie e crocchie.Si hai fatto una disamina di questa lirica perfetta solo che come tu dici mi resta soltanto la penna per librarmi in uno con l'aquilone ma il tempo va e i giorni si allungano e dunque e quella leggerezza anche spirituale a volte si appanna. Ti ringrazio tantissimo per l'affetto e la considerazione che mi regali ampiamente ricambiata ed al piacere di leggerti sempre ti abbraccio fraternamente...Bruno
RispondiEliminaCaro Antonino chi ha amato sul serio o chi ama sul serio resta un problema perchè gli amori non sono eterni e sono gestiti da due persone ed alla fine di tutto restera' a soffrire solo uno...Il senso di solitudine è un po' comune a tutti perchè è interno ed è fine a se stesso. Ti ringrazio per la gentilezza di sempre e ti abbraccio ringraziandoti...Bruno
RispondiEliminaAdriana Ingrassia Bellissima...Versi intensamente profondi...struggente ogni notte..dove ripercorriamo le nostre vite..Il desiderio di volare ..come un aquilone..♥ La solitudine ..ci spaventa..ma è anche una grande compagna..Grazie Bruno eccellente, come tutta la tua lirica....Un bacio
RispondiElimina17 gennaio alle ore 0.50 ·
Grazie Adriana Ingrassia, ho fatto il copia e incolla, capisco le difficoltà per chi non conosce il blog. Ti ringrazio affettuosamente per il tuo bellissimo intervento. Bruno
RispondiEliminaAnnamaria Marconicchio Mentre il gelo della solitudine ti stringe il cuore, cerchi di combattere contro il destino con l'unica arma che ci resta: sognare... Il desiderio di essere un aquilone, per poter volar via, dove ci aspettano i ricordi più intensi, la nostra giovinezza... Ma i sogni sono così lontani dalla realtà e si spengono come candela al vento, mentre la luna tramonta nel freddo mattino... Ecco, io questi versi li leggo così, nella loro intensità interiore, come un dipinto antico dai colori cupi. Ne sento la tristezza e ne vivo l'emozione che solo versi stupendi possono dare.
RispondiElimina17 gennaio 2010
Era sotto il Link forse per difficolta' tecniche...l'ho trascritto...
RispondiEliminaGrazie Annamaria per essere sempre presente nei momenti dove la poesia conta. Ti ringrazio per l'analisi chiara e profonda. Grazie Bruno
Si trascrive dal Link anche questo per rispetto all'autore Nunzio Strazzullo Strazzullo Nunzio Come candele al vento, fragili e non riparate, sono le nostre anime, avvolte e immerse nella solitudine... ed il gelo che penetra attraverso la pelle, non riesce a scaldare quel cuore che batte ancora forte per un grande amore. Sei riuscito ancora una volta, attraverso i tuoi incantevoli versi, in una giornata gelida come questa, a scaldare il mio animo. Stupenda e superba la tua opera, mi inchino ancora una volta Maestro a tanta arte.Ti avvolgo in un forte abbraccio, restituendoti con affetto il calore che mi hai saputo donare. Nisciuno maje s'adda scurdà', ca simmo tutte... cannele dinto 'o viento. Cià fratè
RispondiEliminallo:
Bruno Zapparrata Nunzio, caro amico mio, come al solito sei prodigo di affetto e di belle parole nei commenti..ti abbraccio e ti ringrazio sempre...Eh si, siamo tutti candele nel vento...Un caro abbraccio Frate'...
RispondiElimina18 gennaio alle ore 13.59 ·
Un cartissimo Saluto va ad Annamaria Cusani che rispondendomi in posta con il suo intervento mi ha riempito il cuore di tenerezza. Grazie e Ciao Annamaria Cusani, Un fortissimo abbraccio...Bruno
RispondiEliminaGrzie anche all'amico Toni manero la cui analisi è stata efficacissima sempre in posta e quante logiche verità ha detto. Grazie Toni
RispondiEliminaAntonella Sorano nostalgia che assale la notte chi è solo e non puo' fare altro che abbracciarsi al cuscino,ahimè pur esso ghiacciato ...e chi non l'ha provato questo desiderio di gioventu' ...quando tutto era più facile ...ora non ci resta che guardare il cielo, dove una volta la luna ci era complice e ci spiava, mentre ora cade a pezzi come il nostro cuore ciao
RispondiEliminaBRUNO VERO POETA CHE DA' LUSTRO A NAPOLI,COME FRANCO LO DA' A TAORMINA
Antonella
18.o1.2010
Grazie Antonella, meravigliosa persona, io quando posto nelle Note o sui Blog mi rendo conto amaramente di certe cose che mi portano a fare dei tristi paragoni con altri ambienti della mia città. Su queste pagine io ho incontrato ed incontrerò ancora persone meravigliose, con una grande sensibilità ed una grandissima cultura in grado di arricchire chiunque nell'animo e nello spirito e tu sei una di queste persone, senza dubbio. Ti ringrazio per le bellissime considerazioni e ti abbraccio Bruno
RispondiEliminaMi scuso per il ritardo, purtroppo il mio vecchio computer è pieno di acciacchi,ora si è danneggiato il file Windows che mia figlia ha cercato di ripristinare, ma ho perso tutto... (meno male che i miei lavori li avevo memorizzati in chiavetta...!)
RispondiEliminaBruno la tua poesia mi è entrata nell'anima toccando tutte le corde che la fanno vibrare di
emozione, gioia e stupore.
Il fiocco di neve che sui vetri si fa lacrima del tempo..., il cuscino gelido che mi fa pensare alla solitudine o ad un amore che non c'è più..., la libertà dell'aquilone..., la candela nel vento...!
Mi incanta leggere le tue poesie, per me è come scoprire i segreti di un cuore fanciullo, puro, baciato da Calliope con il dono della poesia!
Sei un vero poeta che sa guardare oltre i ricordi o il presente vedendo tutto con lo sguardo di chi ancora sa stupirsi!
Grazie Bruno, sono fiera d'essere tua amica.
Maria Savasta
Nessun ritardo solo il piacere e la gioia di leggere queste bellissime espressioni che immeritatamente mi sono attribuite. Mi hai detto delle cose bellissime cara Maria, hai toccato in 5 frammenti di versi tulla la poesia dimostrando che poeta sei anche tu e l'incanto se incanto è per quello che scrivo ti assicuro è reciproco perchè io ti leggevo e ti conoscevo gia' prima della nostra amicizia tramite il comune amico Pietro Vizzini, tu sei tanto grande in poesia quanto semplice d'animo e ad essere felice e fiero di esserti amico sono io...Grazie Maria grazie di tutto e per tutto...Bruno
RispondiEliminaCarissimo Bruno, le tue parole corollano il testo come petali di un fiore raro, sei riuscito ancora una volta a mettere su una grandissima opera di spessore, trascritta in modo semplice e magistrale; una tempesta di emozioni, che lascia trapelare il tuo animo dolce e sensibile, che come candela al vento, non nasconde la sua fragilità. Complimenti infiniti caro amico mio, t'abbraccio con caloroso affetto.Ale
RispondiEliminaAle, proprio questa sera mi preoccupavo perchè non ti sentivo e vedevo più su face e questa è la prima bellissima cosa di questo tuo intervento poi come al solito il tuo commento è pregno di benevolenza nei confronti dei miei versi che mi emozioni.Per scrivere certe sensazioni le devi vivere, sensazioni che appartengono solo a noi stessi e che sempre non vengono condivise con nessuno, si è soli contro il destino, contro il fato, contro la cattiveria e la caparbieta' a volte assurda solo per il gusto di far male.Allora si diventa una candela nel vento pronta a spegnersi dimostrando tutta la sua fragilita'. Grazie Alex grazie per il meraviglioso commento..Un forte abbraccio Bruno
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