Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

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domenica 26 luglio 2009

Questa folle solitudine di Gloria gaetano



Questa folle solitudine

misteriosa come un bambino

triste più di un albero sotto la pioggia

dolorosa come una pugnalata

Questa folle impalpabile solitudine

che si trascina impenetrabile come un tuo pensiero

vuota più di un attimo di silenzio

ossessionante come una campana

testarda più di un mulo

oscura come un peccato nascosto

crudele quanto una tua parola

Questa folle solitudine che ci accompagna e ci divide struggente

noiosa più di una mosca, assurda come una risata

improvvisa quanto la morte

inutile più della pioggia caduta sul mare

dolente come un’umile preghiera

Sì, questa folle solitudine, lo sento

non può aver fine

ma se tu piangessi sopra le mie spalle

umanamente mi sentirei

nell’universo


Solo l’amore per la vita e per gli altri evita che il nostro deserto interiore imploda e la nostrà interiorità ci autodistrugga.
Nella solitudine si ritrova se stessi, la propria capacità di pensiero e di rcerca, di elaborazione. Dopo il mare c'è il 'deserto' della solitudine,che può essere riempita solo dalla forza vitale del'amore

12 commenti:

  1. Esiste nella mente d’ogni uomo un angolo nascosto che possiede una grande energia. In quella parte della mente si annidano delle sensazioni molto intense, sopite per la maggior parte del tempo quotidiano ma dirompenti quando la barriera della coscienza cede all'imperativo espressivo. Una di queste sensazioni è proprio la solitudine. La pesantezza della solitudine interiore è un po' come la morte, si può dimenticare, ma non cancellare. E dimenticarla è la strategia migliore, coprendola con tanto amore. Bisogna amare, amare ciò che si fa, amare se stessi, penetrando dentro l'amore e fondendosi con esso fino a dimenticare tutto ciò che ci circonda (solitudine compresa!). La solitudine è un sentimento misterioso quanto affascinante: amata, odiata, o ricercata ma sicuramente necessaria. Della solitudine, dunque, non ne possiamo fare a meno. Ci riconduce ad una perdita, ad un sentirci lontano da ciò che desideriamo, da ciò che amiamo. Ciononostante, guardando il veloce fluire degli eventi quotidiani, ci appare strano che esista la solitudine. Viviamo in un mondo sovraffollato. Le città sono caotiche, le strade ingombre d’auto, gli spazi vitali sempre più ristretti. Riusciamo a ritrovare una dimensione più “umana” quando troviamo un angolo verde, tranquillo, dove siamo “soli”. Tutto ciò sembra un paradosso. Fuggiamo dalla solitudine e viviamo in città compresse, ma ritroviamo noi stessi quando siamo soli. Probabilmente, la solitudine ci appartiene e ci protegge, come la nostra pelle. Quindi pur essendo dolorosa e forse negativa, non è detto che da essa non possa nascere qualcosa di positivo. Gli orientali affermano che “dal fango può nascere un fior di loto”. Noi, possiamo affermare con altrettanta enfasi che “dalla solitudine può nascere la creatività”. E ci sarebbero tanti esempi che si potrebbero portare, ma non è questo il luogo. Possiamo solo dire che essa ci spinge a conoscere il nostro io più nascosto, ad analizzarci, ad amare noi stessi prima di tutto e poi il mondo intorno. In questi casi la solitudine può diventare, allora, una compagna amica. Bellissima poesia, come sempre Gloria. Mi spigni a riflettere su temi importanti della vita e di questo ti ringrazio. Sei una persona sensibile e profonda. un bacio Pierangela

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  2. Hai fatto un commento bellissimo, Piera angela. Mi hai capito perfettamente.. Percciò mi sei cara, perchè mi sei affine..Tanti baci

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  3. ...buona giornata Gloria, stempera la solitudine nel tuo "mare dentro", nei pensieri dei molti che ti vogliono bene.
    Pierluigi

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  4. Le tue poesie sono sempre viaggi bellissimi. Luigi Mariano

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  5. ,adagiando sul nostro cuore le tue parole,sentiamo quei colori dell'alba che ci accompagneranno nel nostro lungo viaggio alla ricerca di noi....Nelle tue parole,la dolcezza di una speranza che dalla notte,dal buio , dalla nostra solitudine cercata,emerga la risposta alle nostre inquietudini....
    Grazie,sei davvero GRANDE...!!!!!!
    .Maria Cattaneo

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  6. Grazie cmq per rendermi sempre partecipe della tua grande sensibilità d'animo attraverso le tue opere. Profonda la poesia di oggi...come tutte le altre del resto. :D Maria

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  7. difficile oggi un commento sensato. No, non è una battuta (...trattandosi di "follia"!). Allora ne vorrei capovolgere il senso, cioé, meglio, trovare al suo interno il suo senso vero e diverso, o almeno quel che ognuno di noi, come lettore, avverte, percepisce, fa suo. Bello il commento di Pierangela, così articolato che un po' ammutolisce, ma che invita anche a leggere con maggiore attenzione, per trovarvi qualcosa che manca o qualcosa che non si condivide. E io, ad esempio, non condivido l'affermazione di Pierangela che "troviamo noi stessi quando siamo soli". Non la condivido perché l'essere nostro vive e si giustifica nella relazione con l'altro. Perdiamo forse, invece, noi stessi definitivamente quando siamo soli? E trovo conforto a questa mia idea proprio nei versi di Gloria, sia perché definisce "folle" (che è perdita di sé?) la solitudine, sia perché intravede che la folle solitudine potrebbe aver fine "se tu piangessi sopra le mie spalle / umanamente mi sentirei / nell’universo." "TU" cioé l'altro. Può darsi anche che non vi sia rimedio, perché - folle solitudine - dimensione esistenziale. Be' può esserne una lettura... Ma anche la sola lettura delle parole di Gloria, quel susseguirsi di definizioni e metafore, dà di per sé sola, senso e giustificazione. Ma allora, se questo è vero, il solo gesto dello scrivere e condivideree il corrispondente leggere cancella o contraddice l'ineluttabilità.
    Manlio

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  8. la solitudine nne reale lei nn si spekkia nn si fa vedere produce angosce lievita infelicita si nasconde negli abbissi del mare della mente e affiora come sottomarino sopra un porto ormai abbandonato nn le puoi scagliare una pietra x far si ke ritorni giu e troppo debole e l unica speranza ke ai e ke il capitano lo riporti li dove era x dare luce agli okki e serenita all anima .....ciao mia cara angela

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  9. Può farsi, manlio che la nostra ricerca e la nostra dimensione sia soprattutto relazionale, ma la relazione serve solo da stimolo, mentre le elaborazioni si atuano in solitudine. Così il pensiero cresce storicamente, non condizionato solo dalle influenze esterne, ma anche dalla meditazione esistenziale e individuale...

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  10. Molto bella questa poesia,mia cara Gloria penso che la solitudine a volte ci trascina verso la disperazione e a volte ci fa meditare.....è una condizione che nella giusta misura non può mancare nella vita di una persona.
    Pietro

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  11. perle di saggezze le tue ma ake lei la solitudine se in qualke modo puo essere saggia io nn me ne sono accorta io ricevo stimoli percepiti dalla tue parole nn da lei io patisco la solitudine nn voglio sia mai mia coniuge mi reco spesso da lei nn volendo forse ci sto bene ma ne o paura e se mi concedo a lei x stankezza mentale o x inebriarmi solo del mio io.........angela

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  12. Sai cogliere esitazioni, vuoti e profondità immense dell'animo.Dolce, amara e fluttuante in un'atmosfera da Prevert. Ti abbraccio. Placida

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