(Coucher du Soleil à Giverny -Claude Monet)
NA CAREZZA 'E DIO
Vene 'a luntano 'a musica d''e fronne
mentre se stenne nu tramonto 'e fuoco,
l'ata parte d''o tiempo vene e va',
l'onna se ncrespa e torna a suspirà.
E chianu chiano se ne va' l'estate,
gocce d''o chianto 'e na tempesta 'austo...
o sole torna e tutto tegne d'oro
e comme volano avete 'e gabbiane...
Stanno cu me, nuttate 'e fantasia,
serate 'e luna quanno vierno trase,
quanno p''o cielo d''e malincunie,
"pe na carezza 'e Dio"
scelle 'e gabbiano, dint' 'a libbertà,
quanta penziere mieie se perdarranno
dint''o niente d''o tiempo,
fra 'e parole d''o mare,
c''o silenzio d''e stelle...
Poesia intimistica per un conflitto di pensieri non sempre pessimistici. Nella riflessione di una estate che va via, con le piogge di agosto inevitabili si va con la mente a quelle che saranno le giornate invernali, spesse uggiose, che non passano mai anche se su queste riflessione ritorna il sole e dipinge tutto d'oro e rinasce l'ottimismo. Mi sorreggerenno le notti di fantasia e le serate di luna sentendomi libero come l'emblema della liberta', il gabbiamo, dopo aver pensato alla fede, si pederanno i miei pensieri, nel nulla del tempo, fra le parole del mare del quale perennemente giungerà l'eco, ed il silenzio delle stelle. (Bruno Zapparrata)
Postata nei commenti trovate la traduzione della poesia in italiano fatta dallo stesso autore. Grazie a tutti. ros
Poesie, Racconti e Musica d’autore
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Traduzione letterale e non poetica della poesia NA CAREZZA 'E DIO di Bruno Zapparrata
RispondiEliminaViene da lontano la musica delle fronde
mentre si stende un tramonto di fuoco.
L'altra parte del tempo viene e va
l'onda s'increspa e torna a sospirare...
E piano piano se ne va l'estate,
gocce del pianto di una tempesta d'agosto...
Il sole ritorna e dipinge tutto d'oro,
e come volano alti i gabbiani...
Restano con me nottate di fantasia,
serate di luna quando entra l'inverno,
quando per il cielo delle malinconie
"per una carezza di Dio"
ali di gabbiano dentro la libertà,
quanti pensieri miei si perderanno...
Dentro il niente del tempo...
fra le parole del mare...
con il silenzio delle stelle...
Credo sia la prima volta che mi emoziono nel leggere la poesia nel testo originale, nella sua traduzione.... ma anche nella didascalia dell'autore!
RispondiEliminaAl di là delle parole -belle!- c'è una struggente nostalgia che mi coinvolge e sconvolge.
Mi piace!
Ros, avvertimi se per caso distrattamente dovessi perdermi altre liriche di questo poeta.
Un bacio
Queste poesie in napoletano di Bruno sono incantevoli, sia per l'uso del dialetto che per la musicalità. E anche per le emozioni che suscita.
RispondiEliminabellissimo,intimo, struggente e speranzoso uso del nostro vernacolo, che esso sì è na lengua, una lingua, come il sardo....
RispondiEliminaMichele Marseglia
Veramente bella, il testo, in napoletano, ha musicalità nelle sue stesse parole. M'è piaciuto assai.
RispondiEliminaRosaAnna Pironti
Cara Maria, sei distratta :), dello stesso autore ho già pubblicato cinque opere compreso questa. Se guardi nella barra laterale, sotto la dicitura 'Autori', le trovi. Grazie per essere passata, un abbraccio e a presto.
RispondiElimina'Dentro il niente del tempo...
fra le parole del mare...
con il silenzio delle stelle...'
Rimangono dentro di noi anche le emozioni che con questa tua poesia ci hai regalato. Grazie Bruno.
Buongiorno e Buona Domenica a tutti gli amici di questa splendida Oasi arricchita oggi anche da un meraviglioso tramonto di Monet.
Un perdersi nell'estate che va. Osservando la natura, l'animo del poeta entra in malinconia e cerca, in un viaggio immaginario, degli appigli che gli consentano di superare i tempi rigidi e scuri dell'inverno. Il tutto espresso con eccellente musicalità e napoletanità.
RispondiEliminaDevo dire che ho letto la traduzione letterale, forse perchè è situata prima di tutti i commenti, ma non ha nulla a che vedere con il testo dialettale, io non sono abituato a leggere il dialetto napoletano, ma da buon siciliano ne percepisco tutta la musicalità, assaporo i tuoi versi come una bellissima canzone dedicata all'estate che va via, arrivano giornate di pioggia e una dolce
RispondiEliminamalinconia prende il posto di tutti i pensieri.
Grazie Bruno, è stupenda.
Caro Pietro poi rispondero' a tutti ma tu meriti subito una risposta perchè giustamente la traduzione letterale è tutta un'altra cosa, non ha niente a che vedere con il testo originale. La trasposizione è fatta per far capire a chi il napoletano è ostico, il concetto della poesia ma essendo una lingua il napoletano al pari del siciliano (ti ricordo che sono figlio di siciliano di Vittoria RG) non ha sinonimi esatti per la traduzione e dunque non si può assolutamente fare, poi la grammatica napoletana ha delle regole, l'italiana la conosciamo tutti.La napoletana parte dalla fonetica e senza quella non si può nè scrivere nè leggere e poi ci sono tante altre differenze sulla doppia coniugazione verbale, c'è quella che si rifà prettamente allo spagnolo come vurria, putarria etc. Il Napoletano resta tale e va espresso a se stante che poi oggi se ne sta facendo uno scempio questo è un altro discorso. Ciao un abbraccio
RispondiEliminaNon è solo poesia, non è solo questione di misicalità: è l'intrecciarsi di tutte le arti che rendono questi versi un capolavoro. Al di là del significato artitico e letterale, già ampiamente commentato, vi ritrovo la freschezza descrittiva di alcuni dipinti. Come sapientemente tracciati da mani esperi, mi appaiono i colori del tramonto, la pioggia di fine estate e il volo dei gabbiani, come piccoli capolavori ad acquerello... Poi, il niente del tempo, porta via immagini e parole, lasciandomi il silenzio dei ricordi...
RispondiEliminaCaro amico forse sarò ripetitiva,ma leggerti per me è un grande onore,mi riporti nel mio mondo che amo,è come scoltare un violino che emette suoni abbinati a versi magnifici ,malinconici
RispondiEliminabellissima caro amico com sempre
ANNAMARIA FULGIONE