Esplosioni sento
ardere nelle curve
e gli anfratti
delle mie assopite membra.
Sorpreso mi desto
alla vana ricerca
di una nascosta Santa Barbara.
Ove ti celi
misteriosa cagion
di tanta smania?
Perplesso muovo
i primi passi del mattino.
Sul davanzale,
arzillo conviene
cinguettante un uccellino.
E spalancando imposte
appare lontano l'orizzonte,
ultimo punto visibile
del verde e vario panorama
di colli fioriti e seminati campi.
Nuovi profumi
riempion le narici
e forte il sole
trionfa fino a sera.
Finalmente è primavera.
La primavera ha una gestazione nell'animo umano che altre stagioni non hanno. Si insinua pian piano un fervore che poi esplode insieme ai segnali forti che la natura ci offre copiosi.
E' come la liberazione da una lunga attesa nel momento in cui tutti gli elementi naturali tornano al posto che la primavera assegna.
Caro Massimo a te Napoletano DOC rispondo : S'è spalancata 'e botto sta fenesta purtanno a surze ll'aria 'e primmavera...
RispondiEliminaLa primavera fa rinascere tutto, la vita nei suoi minimi termini, i giorni si allungano e tutto torna a nuova esistenza. Tu caro Massimo l'hai esposta in maniera inequivocabile fotografandola. Hai dipinto un quadro d'autore. Complimenti anche per Spring Song dell'eccelso Mendelssohn autore della nota marcia nuziale...e il canarino sul mandorlo o ciliegio è tutto un programma. Ciao Massimo bellissimo il tutto
Si...i profumi,i fiori, le piccole foglie verdi appena nate, di un verde intenso e brillante, le sensazioni impalpabili, inafferrabili che ci emozionano con una strana euforia...e che non sappiamo quasi spiegare...si questa è la primavera...
RispondiElimina"Ove ti celi
misteriosa cagion
di tanta smania?"
Grazie Massimo, è proprio bella...
E' proprio il risveglio dei sensi, della natura che ci circonda, ad esplodere nel tutto intorno. Mi piace moltissimo questa primavera che annunci in maniera stupenda. Grazie Massimo.
RispondiEliminaLa poesia di Massimo disegna il risveglio della natura a primavera che coincide con una certa smania che Egli ha addosso e di cui sembra stupirsi. Vorrei dire che non c'e modo più diretto e sentito di parlare di un tema fin troppo ovvio. Noto le stupende sensazioni mirabilmente descritte da Lucrezio allorchè attribuiva all' "alma Venus" il risveglio primaverile. Venere, dea dell'amore e datrice di vita,"incutiens omnibus per pectora blandum amorem", fa sì che si compia ogni volta il miracolo della vita. E' questo che sente il Poeta ed è un gran vanto dichiararlo .
RispondiEliminaI miei complimenti.
Adriana Pedicini
Eccomi caro Massimo, beato te che puoi dire: "finalmente è primavera"!
RispondiEliminaQui c'è un freddo dicembrino e piove ininterrottamente da tre giorni.
Per vedere il sole e sentire gli odori e le essenze emanate dai fiori e della terra, mi devo leggere la tua poesia, ed allora sì che vedo anche il pettirosso sul davanzale, vispo e cinguettante che freme per il risveglio della natura...!
Grazie, è una bella poesia che dà ottimismo e speranza di stagione fiorita d'amore e riscalda il cuore e l'anima.
Maria Savasta
Anche nei commenti riesci a scrivere dei bei versi. Grazie Bruno. Spero che sia lo spunto per una tua nuova bellissima composizione.
RispondiEliminaRingrazio Wanda e Pietro per la gradita attenzione che mi dedicano sempre.
RispondiEliminaLeggo con orgoglio il profondo e dotto commento di Adriana. Il tema è centrato: la scoperta quasi innocente delle sensazioni vitali che la primavera induce col suo incedere. E sono daccordo nel dire che mi vanto di gridare al mondo le mie sensazioni.
RispondiEliminaGrazie Adriana.
CARA MARIA,PURTROPPO ANCHE DA ME IL TEMPO E' POCO PRIMAVERILE PERO' E' IL MOMENTO DI COGLIERE QUEL FERMENTO INTERIORE CHE POI PORTA AL FIORIRE DELLA PRIMAVERA. COSI', COME TU DICI, POTREMO SCALDARE IL CUORE E L'ANIMA. GRAZIE
RispondiEliminaMagnifiche esplosioni di colori, profumi e sensazioni, è la primavera che tu ci fai esplodere dentro con allegorie danzanti tra le profumate strofe che ci inducono alla rinascita dopo il torpore silente della stagione ancora capricciosa e lenta al congedo.
RispondiEliminaLa natura cattura sempre il poeta che voglioso prende in prestito da essa i caleidoscopici colori, e le raffinate essenze sublimate da melodiosi canti.Grazie Massimo
Il tuo commento suona bene. Sembra un'altra poesia.
RispondiEliminaGrazie ho molto gradito.