Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

Viviamo assieme una poesia, un racconto, una canzone o un quadro d'autore, lasciate un vostro commento ai post, per noi sarà un piacere leggervi.

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domenica 28 novembre 2010

Rossastre arsure di Pietro Vizzini

(foto di Pietro Vizzini)















Rossastre arsure

Fermentano strisce
grumi di gente
rossastre arsure
scheggiato oriente.
Giorno che passa
scorcio sospeso
e me stesso
scia sulla sabbia,
ricerco il sentiero
del mio volgere inquieto,
guardo un cielo suadente
illusione di occhi
dove si sfaldano dune
cavalli sussultano,
roventi sabbie
inghiottono spade,
specchi di battaglie
ricoperte d’argilla
tacciono al pellegrino
il non ritorno.
Urla nella notte Qadesh,
scudi di bronzo
respingono serpenti,
maschere d’oblio
carovane distanti
divorano morte,
piegate ginocchia
delle donne in lutto
avvolgono sudari,
tersi granuli ritornano
ancora muri terribili
e colonne di fumo
ombre immutabili,
altre illusioni.

Fermentano strisce di terre nell’arsura di un Medio oriente, dove la gente che vi abita chiede di poter restare e trovare un identità di pace. Il deserto trasmette al pellegrino l’inquietudine della sabbia, del silenzio, racconta di battaglie sepolte nel passato, ma ci sono guerre che ritornano, si ripresentano con nuovi abiti e sono sempre gli stessi invasori che non danno mai tregua, infieriscono colpi di spade e costruiscono muri di ombre dove non far passare la luce della pace.Pietro Vizzini

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venerdì 26 novembre 2010

Poesie per sempre: IL SABATO DEL VILLAGGIO di Giacomo Leopardi

La donzelletta vien dalla campagna,
In sul calar del sole,
Col suo fascio dell’erba; e reca in mano
Un mazzolin di rose e di viole,
Onde, siccome suole,
Ornare ella si appresta
Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
Su la scala a filar la vecchierella
Incontro là dove si perde il giorno;
E novellando vien del suo buon tempo,
Quando ai dì della festa ella si ornava,
Ed ancor sana e snella
Solea danzar la sera intra di quei
Ch’ebbe compagni dell’età più bella.
Già tutta l’aria imbruna,
Torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre
Giù da’ colli e da’ tetti,
Al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
Della festa che viene;
Ed a quel suon diresti
Che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
Su la piazzuola in frotta,
E qua e là saltando,
Fanno un lieto romore:
E intanto riede alla sua parca mensa,
Fischiando, il zappatore,
E seco pensa al dì del suo riposo.
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
E tutto l’altro,
Odi il martel picchiare, odi la sega
Del legnaiuol, che veglia
Nella chiusa bottega alla lucerna,
E s’affretta, e s’adopra
Di Fornir l’opra anzi il chiarir dell’alba.
Questo di sette è il più gradito giorno,
Pien di speme e di gioia:
Diman tristezza e noia
Recheran l’ore, ed al travaglio usato
Ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Garzoncello scherzoso,
Cotesta età fiorita
È come un giorno d’allegrezza pieno,
Giorno chiaro, sereno,
Che percorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio: stato soave,
Stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vò; ma la tua festa
Ch’anco tardi a venir non ti sia grave.



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domenica 21 novembre 2010

Esiste l' Amore di Karen Tognini

Esiste l'amore
è come un'alba sul mare

L'amore
poggia sull'anima

la colora
con pennellate
d'oro

La riscalda
con la luce
del sole

L'amore è un abbraccio
eterno...

Come il vento
muove tutto

scompiglia

accarezza

urla!

L'amore
ha grandi ali

Vola alto oltre
questo
cielo

Dove il silenzio
canta le
stelle!




Scrivo con il cuore..esce l'inconscio..a volte
scrivo in modo ermetico e a volte stento a capirmi...
Scrivevo da ragazza...poi ho smesso x molti anni..
ho ripreso da un anno circa....

Ho riportato dei flash emotivi che provo quando
comprendo che sono anch'io parte dell'amore
sperando di riuscire a trasferire le mie sensazioni.
Karen Tognini


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mercoledì 17 novembre 2010

Poesie per sempre: Se non avessimo amato di Oscar Wilde

(Il bacio-Henri de Toulouse Lautrec-1892)














Se non avessimo amato

Se noi non avessimo amato
chi sa se quel narciso avrebbe attratto l'ape
nel suo grembo dorato.

Se quella pianta di rose avrebbe ornato
di lampade rosse i suoi rami!

Io credo che non spunterebbe una foglia in primavera,
non fosse per le labbra degli amanti che baciano.

Non fosse per le labbra dei poeti che cantano.


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domenica 14 novembre 2010

Un po' di me di Grazia Finocchiaro

(Ambiguità di Bruna LaBruna)



















Un po'di me

Vagabondo nei meandri
del mio pensiero,
corda staccata da violino
bicchiere vuoto di memorie
solitarie mani,
un pò di me ho smarrito.

Nessun battello in approdo,
quanto tempo ancora...
per ritrovare l'ego...

Se l'aurora annuncerà il mio ritorno,
forse questa gelida stagione,
che tra scogliere si frantuma,
risorgerà dal poggio rifiorita
ed io celebrerò me-stessa,
con due coppe di champagne.

Particolari stati d'animo mi conducono spesso al bisogno di trasferire i miei pensieri su carta, componendo dei versi.
In questa poesia descrivo come un suono stonato lo smarrimento di una parte di me stessa anche se non perdo mai la speranza di ritrovare un'alba fiorita che mi riporti la luce.
Quale modo migliore può esserci per celebrare il ritrovo di quella parte persa se non quello di due coppe di bollicine spumeggianti? Una per me, una per il mio l'ego. Grazie a tutti coloro che mi staranno vicini. Grazia

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mercoledì 10 novembre 2010

Poesie per sempre: Alle fronde dei salici di Salvatore Quasimodo

E come potevano noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.




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domenica 7 novembre 2010

ALTRA FARSA di Maria Savasta

S'abbassa il sipario.
Incompiuta tragedia tace.
Teatranti strascicano passi...
umanizzati, chiudono scena.
Domani
altra farsa,
atto dovuto.
Domina severa notte
su folli giri di giostre
giochi di vita
su ali di morte.
Non ti illudano le tenebre
e l'ombre non ti streghino...
Tutto passa
e luce fu.


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La mia poesia "Altra farsa" è uno sguardo al palcoscenico della nostra vita, dove ci muoviamo, soffriamo, amiamo nella nostra 'commedia umana'
Alla sera della nostra vita come teatranti stanchi abbandoniamo lentamente "strascicando il passo" la scena che abbiamo calcato... Spesso abbiamo giocato da incoscienti con la vita come adolescenti su montagne russe o ubriachi di notti folli... 
E non è teatro la nostra vita personale, ma anche quella collettiva, sociale, politica... dove marionette ci lasciamo illudere dalle tenebre e dalle ombre. Noi giochiamo come infanti innocenti e danziamo l'amore, e pugniamo con le ideologie e il pensiero e chi riteniamo ci sia nemico... siamo tragiche maschere che senza accorgerci corriamo incontro al buio, alla fine...
Ma tutto passa, domani altri teatranti prenderanno il nostro posto e i giri di giostra continuano...
E dopo le tenebre prepotente è Luce.

Maria Savasta






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lunedì 1 novembre 2010

Bambino di Alda Merini

Oggi ricorre l'anniversario della scomparsa di Alda Merini, la grande poetessa che ha lasciato in ognuno di noi un ricordo indelebile. Noi, in questa Oasi, desideriamo ricordarla e omaggiarla con questa sua tenerissima poesia. Grazie Alda per tutto ciò che ci hai regalato.



























Bambino di Alda Merini

Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia
legalo con l'intelligenza del cuore.

Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.

Fa delle tue mani due bianche colombe
che portino la pace ovunque
e l'ordine delle cose.

Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell'acqua del sentimento.






Insegnare ai bambini a scrivere con gli occhi rivolti ai sentimenti, istruirli a inseguire la fantasia come fosse un aquilone, proteggerli con le foglie di una pianta in un giardino incantato, tutto questo e molto di più si coglie in questa meravigliosa opera di Alda Merini. I bambini sono esseri da proteggere e presenvare, esseri indifesi a cui insegnare una vita migliore, priva di egocentrismo e avidità.ros





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