
In sul calar del sole,
Col suo fascio dell’erba; e reca in mano
Un mazzolin di rose e di viole,
Onde, siccome suole,
Ornare ella si appresta
Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
Su la scala a filar la vecchierella
Incontro là dove si perde il giorno;
E novellando vien del suo buon tempo,
Quando ai dì della festa ella si ornava,
Ed ancor sana e snella
Solea danzar la sera intra di quei
Ch’ebbe compagni dell’età più bella.
Già tutta l’aria imbruna,
Torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre
Giù da’ colli e da’ tetti,
Al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
Della festa che viene;
Ed a quel suon diresti
Che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
Su la piazzuola in frotta,
E qua e là saltando,
Fanno un lieto romore:
E intanto riede alla sua parca mensa,
Fischiando, il zappatore,
E seco pensa al dì del suo riposo.
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
E tutto l’altro,
Odi il martel picchiare, odi la sega
Del legnaiuol, che veglia
Nella chiusa bottega alla lucerna,
E s’affretta, e s’adopra
Di Fornir l’opra anzi il chiarir dell’alba.
Questo di sette è il più gradito giorno,
Pien di speme e di gioia:
Diman tristezza e noia
Recheran l’ore, ed al travaglio usato
Ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Garzoncello scherzoso,
Cotesta età fiorita
È come un giorno d’allegrezza pieno,
Giorno chiaro, sereno,
Che percorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio: stato soave,
Stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vò; ma la tua festa
Ch’anco tardi a venir non ti sia grave.
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Ho scelto questi versi perchè mi sono particolarmente cari in quanto rappresentano il ricordo della mia prima poesia "lunga" che ho imparato a memoria da bambino. Nel tempo poi ho imparato ad apprezzarla nella sua grandezza.
RispondiEliminaIl tema dell'attesa che ha maggior intensità rispetto alla realizzazione di un evento è estremamente importante. E' un tema che ci apre le porte alla relatività delle emozioni e ci indica che la vera molla emotiva è dentro di noi.
Leopardi riesce ad esprimere questi concetti con tanti piccoli ritratti individuali incorniciati in una scena rurale vissuta durante un giorno pre festivo. Una delle poesie più belle mai scritte.
è la rappresentazione della vita. In assoluto una delle più belle poesie mai scritte (parere personale)
RispondiEliminaChe bella sensazione sentire declamare questa bellissima poesia dal grandissimo Carmelo Bene.
RispondiEliminaHai ragione Massi questa poesia ci riporta all'infanzia, quando ci sembrava lunghissima ma ci sarà pure una ragione per cui ancora adesso dopo una vita ne ricordiamo a memoria i versi.
"Godi, fanciullo mio: stato soave,
Stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vò; ma la tua festa
Ch’anco tardi a venir non ti sia grave"
Complimenti per la scelta Massi.