
e tremolii di voce quando vedo
il viso tuo che guarda e mi consuma:
resisto un po’, ma poi a te mi cedo.
Se amor è malattia degli anni verdi
non so capire allora perché sento
le stesse sensazioni, ora che perdi
il nero nei capelli nel gran vento.
L’amore non guarisce mai con gli anni,
è malattia che tutti volentieri
si accetta sempre tra i miglior malanni.
Ti vedo come eri e come sei
e t’amo sempre come già t’amai,
se a settant’anni turbi i sogni miei.
"Qual brividi di stelle...", che si è classificata Prima al Festival dell'Arte di Martina Franca (TA), è dedicata alla migliore malattia: l'amore che non muore mai. Ed il poeta, un "giovane" settantenne, ancora oggi si culla nella sua malattia d'amore che lo vede felicemente sposato. Dedicata all'amore eterno.
Questa settimana un grande ritorno. Mimmo Martinucci uomo poliedrico autore di prosa e poesia di cui è anche fine stilista. Esperto di esoterismo e di telecomunicazioni.
RispondiEliminaLa poesia che ci propone oggi rappresenta le coppie, che, a dispetto delle tante separazioni e divorzi, vivono insieme tutta la vita restando innamorate anche in età avanzata. Mimmo si esprime in maniera magistrale le sue metafore e la perfetta metrica, raramente utilizzata dai tanti poeti contemporanei.
Chi volesse approfondire il suo stile può trovare notizie della sua ultima Pubblicazione "Frammenti d'Olimpo". Il link è:
http://www.facebook.com/home.php?ref=home#!/note.php?note_id=397349823753
Una poesia molto classicheggiante nella sua natura musicalita' perchè in perfetta metrica e rima.L'amore lo canti in mille modi ma sempre amore è e dunque secondo la sua ottica l'autore ha illustrato ai lettori uno spaccato del suo modo di vedere l'amore Bella la poesia...Le emozioni spesso attanagliano come esposto nei primi versi...Bruno Zapparrata
RispondiEliminaPerchè si possa avere conoscenza completa sul significato non detto nei versi, è opportuno sapere che: la donna in foto era la mia prima ragazza negli anni 1960-62. Poi ci lasciammo. Mi trasferii a Torino e sposai una ragazza torinese. Da allora nessun contatto più con la brunetta dei miei giovani anni fino a che, rimasto vedovo nel 2002, vissi in solitudine per due anni. Poi venne a galla nella memoria la brunetta di 42 anni prima. La cercai, la trovai, era vedova anche lei e... ci siamo sposati nel 2004. Il fuoco covava sotto la cenere e... la vita ci ha dato una seconda opportunità.
RispondiElimina"t'amavo come eri e come sei
se a settant'anni turbi i sogni miei".
Mimmo Martinucci
"L’amore non guarisce mai con gli anni,
RispondiEliminaè malattia che tutti volentieri
si accetta sempre tra i miglior malanni."
Che emozione questa poesia quanto siamo piccoli di fronte all'AMORE vero. Cosa c'è di più bello di una malattia da cui non si vuole guarire?
Grazie Mimmo sia per la bellissima poesia che per il tuo commento sono davvero onorata di conoscerti.