Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

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domenica 15 febbraio 2015

COME CORIANDOLI di Pietro Vizzini





Un vento, forse lo stesso sogno
si fa leggero compagno,
chiacchiericcio irriverente
nel palcoscenico della strada,
sopravvive ad una maschera che passa.
Sole e pioggia
una sola faccia,
carta colorata i bambini
stropicciano ridendo
altre facce, altri occhi
nascosti da specchi.
Abbracci e carezze
tra mani chiuse
attendono di essere liberati,
come coriandoli
frammenti colorati di mille voci,
nel loro disordinato viaggio
percorrono strade diverse,
per un sorriso vero
di una vita che passa.
Oggi non togliere la maschera
è carnevale.




Breve commento del poeta:
Ci fanno compagnia i sogni, anche quelli mascherati alle volte cercano di sopravvivere alle irriverenti chiacchiere della strada.
Il bello e il cattivo tempo sono due facce della stessa moneta del tempo che ci percorre.
Forse soltanto i bambini nella loro ingenuità riescono a liberare un sentimento di generosa e spontanea tenerezza.
Tante sono le cose che noi adulti teniamo strette in pugno, abbracci e carezze rimangono intrappolati dentro sterili egoismi,
dietro maschere che forse facciamo finta di cambiare solo a carnevale.








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20 commenti:

  1. Buongiorno e buona domenica a tutti gli amici anche a nome di Ros che è in meritata vacanza.
    Oggi ritorna uno dei poeti che ha maggiormente contribuito al prestigio di questo blog: Pietro Vizzini. La poesia che ci propone esprime, attraverso la metafora delle maschere e del carnevale, la rigidità degli uomini ad uscire dal costume che hanno deciso di indossare nella vita. Invece i bambini sono liberi di cambiare a loro piacimento, inconsapevoli che gli adulti pian pian li educheranno ad essere come loro. A cambiare maschera solo a carnevale per poi tornare nella gabbia che loro stessi hanno costruito e di cui custodiscono la chiave.

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  2. Ehhh..mio caro Pietro,amico e poeta da svariati anni,,capisco il tuo dissenso e la differenza che c'è tra i bambini che in costume carnevalesco sono e rappresentano la vera fantasia e la bellezza della ingenuità,cosa che invece non si intravede negli adulti che usano da sempre una maschera per nascondere la loro vigliaccheria e a non mostrarsi come realmente sono.Che facciamo..li smascheriamo tutti?Forse tra i politici si può in qualche modo fare..e lo fanno,ma tra conoscenti,amici e parenti..NO! E prendiamo per vero quello che mostrano,poi sarà la loro coscienza il severo giudice.Una poesia che ho molto apprezzato e per le metafore abilmente messe al posto giusto e per la franchezza del testo.Un abbraccio di serena domenica a te e tuttiiiiiiiiiii!! A.Castellano.

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  3. Buona domenica a tutti gli amici, a te Massimo e un caro saluto a Ros che è in vacanza. Grazie per avermi dato la possibilità di ritornare un'altra volta con una mia poesia nelle pagine di questo meraviglioso blog. Mi auguro che la mia poesia sul carnevale possa lasciarvi anche un abbraccio e un sorriso di vera gioia.
    Pietro Vizzini

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  4. Grazie del tuo commento mia cara A. Castellano. Nella vita di tutti i giorni più o meno tutti recitiamo la nostra parte, con la consapevolezza che questa è la realtà della vita. Lo so, forse possiamo fare ben poco, ma almeno proviamo a insegnare ai bambini i valori della sincerità. Un abbraccio e serena domenica.
    Pietro Vizzini

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  5. Ottima metafora, espressa in una forma ermetica, decisa e fortemente sentita. Complimenti, Pietro, per la tua poetica, da tutti apprezzata e amata.

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  6. Pietro Carissimo in perfetto ermetismo una metafora bellissima in descrizione accattivante che si lascia leggere e pensare. Oggi la Maschera la portiamo ogni giorno, è il mondo che va alla rovescia, oggi restano i frammenti, i colori, il chiacchierio allegro di adulti e ragazzi nonchè bimbi con i loro variopinti vestiti a ricordarci questa antichissima usanza e allora usiamo la maschera di carnevale ma per coprire quella giornaliera, di carne, che in questo momento ha un brutto aspetto. Grazie Pietro, sei sempre un grandissimo poeta.Un abbraccio.

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  7. Grazie Annamaria Marconicchio, sono contento del tuo apprezzamento.
    Pietro Vizzini

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  8. Caro Bruno, grande amico mio, nelle tue parole trovo sempre la grande sensibilità, non solo dell'amico ma soprattutto del grande artista, che sa raccogliere con sentimento la bellezza che cercano di esprimere i miei umili versi. Grazie di cuore. Un abbraccio.
    Pietro Vizzini

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  9. Il buon vento può essere l'elemento idoneo per fare cambiare comportamento a chi spesso usa la maschera, nel senso metaforico, come leggo in questi versi elegantemente descrittivi.
    L'unica maschera che si può accettare, resta quella che indossano i bambini nel periodo carnevalesco, i quali con la loro genuinità ci invitano a sorridere .
    Che il "...disordinato viaggio..." possa cambiare binario, perché possa essere beneficio di chi viaggia e di chi si incontra nel viaggio.
    Complimenti, Pietro carissimo, grazie per questi tuoi versi -
    Grazia

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  10. Cara Grazia, che possa davvero il buon vento, far cambiare il comportamento di chi usa spesso la maschera. Grazie per il tuo graditissimo commento. Un abbraccio.
    Pietro Vizzini

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  11. Una bella lirica, scritta in uno stile elegante e superbo. Complimenti Pietro!

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  12. Grazie Francesco. Spero di rileggerti presto nelle pagine del blog.
    Pietro Vizzini

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  13. Ovviamente di rileggerti nel blog con una tua bella poesia caro Francesco.
    Pietro Vizzini

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  14. “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.” ...

    LUIGI PIRANDELLO

    §

    verità inconfutaile, namastè

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    1. E tra questi pochi volti, solo qualcuno con la luce negli occhi.
      Grazie Arimusa :-)

      Pietro Vizzini

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    2. Grazie a te, namastè (^________^)

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  15. Innanzitutto, mi scuso per il ritardo nel commentare, purtroppo mi sto appena riprendendo da una bruttissima bronchite e che mi ha tenuta lontana dal PC. Poesia molto sentita ed esposta con delicata sensibilità. Complimenti Pietro per questa sua riflessione sull'esistenza. Un tema questo, che ci accompagna da una vita e sovente ci pone domande e risposte come:
    Cos’è la vita che viviamo?
    Null’altro che una commedia,da noi recitata su questo immenso
    teatro, il mondo.Contenti o no, della parte che il copione ci ha riservato...
    Ci sono dei primi ruoli ,dei ruoli meno importanti ed anche e solo dei figuranti... Ognuno gioca il suo ruolo fino alla fine, per poi lasciare il posto agli altri in un eterno susseguirsi...
    Buona giornata e grazie.
    Anna Giordano

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  16. Buon pomeriggio a tutti, è un piacere entrare in quella che io definisco 'la mia oasi di pace' e trovare una poesia tua, caro Pietro.
    Condivido assolutamente quello che ha scritto Massimo: tu Pietro sei uno dei poeti più apprezzati in questo blog, le tue opere hanno dato lustro ai nostri post.

    Che mondo sarebbe se tutti gli esseri umani interpretassero semplicemente se stessi, senza filtri, senza plagi, senza maschere. Io credo sarebbe un mondo migliore.

    Non esiste maschera più bella di quella che mostra le nostre emozioni senza celarle così come accade ai bambini.

    Bellissima poesia. Grazie ancora Pietro.

    Un caro saluto a tutti.

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    Risposte
    1. Grazie Ros per avermi ospitato nel blog e per le bellissime parole che come sempre dimostrano il tuo grande apprezzamento.
      Un caro saluto
      Pietro Vizzini

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  17. Grazie Anna, molto gradito il suo commento. Buona domenica.
    Pietro Vizzini

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