
Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto il male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.

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E' incredibile l'attualità di questi versi che ormai hanno quasi cinquant'anni. La nostra classe politica e tutti gli apparati che ad essa si adeguano producono solo degrado. Il degrado di quella che è sempre stata una nazione con una forte identità. Uno scempio sociale che non si è mai arrestato.
RispondiEliminaGrandissima l'interpretazione di Vittorio Gassman
Che interpretazione, questa del grande Gassman, chi meglio di lui poteva così interpretare una poesia di Pasolini, in cui parla di un grande e schifoso degrado del passato, ma che abbiamo sotto i nostri occhi giorno dopo giorno, corruzione, fallimenti, sfruttamenti, parlando di degrado "psicologico-sociale" e poi di quello materiale, iniziando dal grande problema spazzatura, che si compra,che si vende, che nessuno la vuole togliere, che tanti la voglio trattenere, che per un governo debole, ne sono offesi gli abitanti onesti e lavoratori di un'intera regione, bellissima e tanto maltrattata.
RispondiEliminaMassimo, complimenti e grazie per questa proposta per questi versi di Pierpaolo Pasolini.
Grazia Finocchiaro
Questo si chiedeva il grande Pasolini più di quarant'anni fa e mi sembra sia cronaca d'oggi! Scrivendo 'Alla mia Nazione' Pasolini esibiva quello che di più corrotto regnava nella politica di quegli anni. Nel frattempo nulla é cambiato, nulla si é modificato, semmai si é evoluto, si c'è stato un'evolversi esponenziale di corruzione e degrado dei politicanti e della politica. Gli ideali a cui ispirarsi (specialmente per i più giovani) sono stati derisi e calpestati.
RispondiEliminaGrazie Massi per questa pubblicazione e Buona Domenica a tutti gli amici dell'Oasi!
RispondiElimina.Anche se Pasolini non è più in vita, restano di lui, come testimoni del suo pensiero, i libri, ma soprattutto le sue idee, che trovo sia di una attualità sconcertante.
RispondiEliminaHo piacere che tu Rosalba, da persona attenta a colta quale sei, abbia voluto voluto in risalto, la figura intellettuale, umana e di riferimento Letterario che identificabili in Pasolini, un grande dello scenario Italiano culturale.
Quello che oggi riferisci, è purtroppo ancor valido. Gli ideali cui i giovani si ispirano, sono calpestati dalla demagogia sotterranea e dalla corruzione.
So che le parole hanno un loro preciso significato, e le sottolineo, per rimarcare con forza, che siamo alla mercè di quattro scellerati che amano solo il Potere, emarginando i più deboli, e soprattutto il bene della nostra Patria.
E' inquietante constatare, che non solo non è cambiato niente, ma che si registra un netto peggioramento, difficilmente arginabile.
Il tuo scritto, ci induce ad una attenta riflessione, stimolando la fuoriuscita di quella coscienza sociale, politica che troppo spessa viene posta in un angolo oscuro e senza speranza.
Grazie per averdi dato il modo di una espressione che assomiglia ad uno sfogo condivisibile, credo da moltissime persone.
ciao Rosalba-un caro saluto
ci sono errori di trascrizione perchè ho scritto senza occhiali!! gulp
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