
Se più non sfioro ghirlande di luminosi frutti
dono d’anima e generoso corpo d’amante
se lenti rintocchi da ligneo mio cuore odi
e se nuda ancora sei ai miei occhi dispersi
oggi che cieco sono e perso ho il sole
stringi corpo languente
che lamentoso corre
incontro a sepolcrale cielo
bacia mie labbra
Se più non sfioro ghirlande di luminosi frutti
dono d’anima e generoso corpo d’amante
se lenti rintocchi da ligneo mio cuore odi
e se nuda ancora sei ai miei occhi dispersi
oggi che cieco sono e perso ho il sole
stringi corpo languente
che lamentoso corre
incontro a sepolcrale cielo
bacia mie labbra
lascia segno e ricordo
riempi come ampolla mio cuore
di liquorosi sorrisi
lancia grido forte, forte
come forte è destino
e ferma amara sorte
trattienimi un giorno
un giorno ancora un solo giorno
perché possa amarti ancora
e tu lasciare
traccia di tuo calore in me
prima che sole muoia
prima che tuo grido si spenga
e prima che cielo dispieghi
azzurro suo mantello
a nuova luce vita nuovo amore.
Ho espresso il personale tormento dell'uomo che ama e avverte non lontana la Fine. Una situazione nella quale credo che ciascuno di noi ci si potrebbe riconoscere: la morte porta via non solo noi, ma anche tutti i nostri sogni, strappandoci all'Amore.
(Gabriele Prignano)
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