
non perseguo nulla.
Illuso, porto il mio essere con me.
Non so di comprendere,
né so se devo essere,
niente essendo, ciò che sarò.
A parte ciò, che è niente, un vacuo vento
del sud, sotto il vasto azzurro cielo
mi desta, rabbrividendo nel verde.
Aver ragione, vincere, possedere l’amore
marcisce sul morto tronco dell’illusione.
Sognare è niente e non sapere è vano.
Dormi nell’ombra, incerto cuore.

Fernando António Nogueira Pessoa (Lisbona, 13 giugno 1888 – Lisbona, 30 novembre 1935) è stato un poeta e scrittore portoghese.
È considerato uno dei maggiori poeti di lingua portoghese, e per il suo valore è comparato a Camões. Il critico letterario Harold Bloom lo definì, accanto a Pablo Neruda, il poeta più rappresentativo del XX secolo.
Avendo vissuto la maggior parte della sua giovinezza in Sudafrica, la lingua inglese giocò un ruolo fondamentale nella sua vita, tanto che traduceva, lavorava, scriveva, studiava e perfino pensava in inglese. Visse una vita discreta, trovando espressione nel giornalismo, nella pubblicità, nel commercio e, principalmente, nella letteratura, in cui si scompose in varie altre personalità, note come eteronimi. La sua figura enigmatica interessa gran parte degli studi sulla sua vita e opera, oltre ad essere il maggior autore della eteronomia.
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Un poeta che ha lasciato il segno. Bel blog complimenti.
RispondiEliminaPattyrose
http://patriziaportoghese.wordpress.com/
Grazie Patty per aver sottolineato l'imponenza della poesia di Pessoa.
RispondiEliminaRitengo che egli abbia scritto tutta la sua opera con un piede in un altra dimensione. Ricordiamo infatti che utilizzava degli "eteronimi" in base ai quali differenziava i suoi componimenti. E' come parlare e pensare mettendosi nel punto di vista di più persone contemporaneamente.
Inoltre la profondità analitica che è riuscito a raggiungere rispetto a qualsiasi tematica non ha eguali.
Meriterebbe molto di più di quanto gli sia stato già tributato.
L'autore, morto a 47 anni aveva la tristezza nell'animo e pure un questa danza del nulla, del niente si evince una poesia profonda all'inverosimile.La capacita' di cui di cui dice Massimo e' qualcosa di oltre il naturale e non è facile trovarla in altri esseri umani...Questa poesia rispecchia anche la difficolta' di certi tempi per l'essere umano gia' di per se stesso a vivere. Grazie Massimo di avercelo fatto conoscere. Bruno
RispondiEliminaQuesti versi mi destano davvero un interesse particolare per il procedimento poetico che avverto.
RispondiEliminaDopo il grande conflitto dell'essere, il cuore incerto riposa, all'ombra...
Grandissimo POETA!
Grazie Massimo per questo bel regalo, d'ora in avanti leggerò più spesso i componimenti di Pessoa, mi avvincono!
Grazia Finocchiaro
Meriterebbe di piu', ha ragione Massimo. Fernando Pessoa è un poeta che apprezzo molto, sarebbe stato il mio prossimo poeta se Massimo non l'avesse pubblicato.
RispondiElimina'Non so di comprendere,
né so se devo essere,
niente essendo, ciò che sarò.'
L'incertezza che alberga in ogni essere umano è magistralmente rappresentata in questi pochi versi.
Grazie Massimo e un caro saluto a tutti.