
Tempo
Tempo, assoluto,
fugace,
impiegato di Colui
che è,
sei vero padrone
di questo mondo.
Nascita e morte,
a te chiedon permesso
per divenire.
Esisti per conceder
ragione all'una
o all'altra,
senza regole di meriti.
Nel tuo da fare
irrefrenabile,
lucidi e mostri,
fiero alla storia,
i destini che meglio
hai forgiato.
La fretta
e lo splendore,
ti han sempre
infastidito,
cosicchè castighi
tutti coloro,
che in questo
non ti rispettano.
In te, con cura,
osservandomi,
ho ben compreso ciò,
ed ora, come mantide,
che dopo amplesso
non ha futuro,
ti rispetto e assecondo,
mentre, pian piano,
mi divori.
Prima poi, bene male, come una salita discesa, domanda risposta, azione reazione, la mia mente rimbecillita trottola.
Oh miseri noi, precipitati in questo mondo finito, ai quali non resta che avvertire e anelare altrove, il nostro bisogno di infinità. Filippo Pio
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Buongiorno e Buona Domenica a tutti.
RispondiElimina'In te, con cura,
osservandomi,
ho ben compreso ciò,
ed ora, come mantide,
che dopo amplesso
non ha futuro,
ti rispetto e assecondo,
mentre, pian piano,
mi divori.'
Questi ultimi verdi di questa poesia che definire bellissima mi sembra poca cosa, mi appartengono o meglio appartengono a quello che sono oggi o più precisamente a questo particolare momento della mia vita. Non voglio dire che accetterò ancora per molto che il tempo mi divori, sono stata sempre io la padrona del mio tempo, ma in questo periodo mi lascio trascinare e in qualche modo cullare.
Caro Filippo che bello ritrovarti dopo tanto tempo, é sempre un grande onore e piacere averti nel nostro spazietto virtuale, grazie per esserci e complimenti ancora per la tua poesia!
Un bellissimo tema esistenziale: il tempo e l'eternità. Filippo Pio ci trascina in un vortice di sensazioni provocate dal dialogo, in prima persona, con il tempo. E' proprio questo modo di soggettivarlo che ci costringe al confronto, mettendoci in guardia a non sfidarlo. Anzi, bisogna assecondarlo ed abbandonarsi alla sua inesorabile presenza che pian piano ci divora.
RispondiEliminaGrazie anche a Ros per aver scelto ancora una volta un ottimo componimento.
Dimenticavo di dare il giusto riconoscimento anche al dipinto di Filippo che a mio avviso vuol rappresentare le distanze incolmabili. Inoltre la cromaticità del blu è ben rappresentata in molte sue gradazioni.
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