Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

Viviamo assieme una poesia, un racconto, una canzone o un quadro d'autore, lasciate un vostro commento ai post, per noi sarà un piacere leggervi.

Preghiamo gentilmente tutti quelli che postano il loro commento scegliendo l'opzione 'Anonimo' di blogger di firmarlo, grazie. ros e massimo

Translate

sabato 3 luglio 2010

Vommero Antico di BRUNO ZAPPARRATA





















Tiempo 'e tammorre, triemmolo p''e vvie,
cadono 'e ffronne e 'o cielo se fa scuro,
frusceàno ll'aria mille e cchiù buscie,
tremmano prete e Cristo nfaccia 'o muro.
A i' lloco, n'ata festa culurata
cu lluce, adduobbe e smargiassate 'e lusso,
dint''a na tratturia na tavuliata,
femmene cu 'o rrussetto mpont' 'o musso...
Vommero antico, n'albero 'e castagne
rimasto quase a pigno d''o passato,
quanno saglievo a pede p''e campagne
e ll'ommo nun t'aveva stravisato...
Mo ca 'e tammorre stanno nfunno, a mmare,
e'e tratturie hanno nzerrato 'e pporte,
stutata è 'a festa, e dint''e notte chiare
cadono 'e ffronne, sinfunia d''a morte...
Cadono 'e suonne mmiezo a cchesti vvie,
ll'urdema fantasia d''a giuventù,
e nun so' stelle ma, malincunie,
chelle ca staje vedenno pure tu.



Commentare per me questa poesia dovrebbe risultare essere facile, vomerese dall'età di Vent'anni sino ad oggi.Il Vomero località amena in collina a circa 300 metri sul livello del mare è stato il sogno e l'ispirazione di tante generazioni. Non a caso in una famosa poesia di Salvatore Di Giacomo si recita "Maggio na tavernella.." ebbene, quella tavernella nei pressi di piazza Vanvitelli, annessa alla stazione di una delle tre funicolari che collegano il centro della città con il Vomero, e precisamente quella di Chiaia che porta a piazza amedeo, Via dei Mille, c'era e sopravviveva sino ad una trentina d'anni fa questo ristorante che affacciava sui giardini della Floridiana, Villa Lucia e Via Palizzi . Mi rendo conto che per i napoletani, diciamo in esilio, questa descrizione è foriera di nostalgia e malinconia ma va, secondo me descritta. Poi tante canzoni hanno cantato l'amenità del Vomero, nome dalla punta dell'aratro perchè era tutta campagna una volta e predominavano i broccoli di foglie in coltivazione, vero è che i vomeresi venivano soprannominati père 'e vruoccule (piedi di broccoli)Per le canzoni una su tutte "Vommero prufumato Suonno d''e nnamurate, ca sagliono a dispietto ma...scenneno abbracciate" a dire che il vomero tutto leniva e faceva dimenticare riappacificando anime e cuori.Lo stadio di calcio che ci ha visto crescere, le piedigrotte al terzo giorno di festa e tante altre bellezze che con il tempo ed il modernismo sono andate estinguendosi rendendolo sempre bello, si ma convulso e quasi impraticabile. Io che al Vomero ho abitato dall'eta' di 20 anni e prima avevo la comitiva con colleghi dell'Istituto Tecnico Commerciale e poi Università, posso solo ricordare dei magnifici occhi moreschi, quanti amori e quali amori, accompagnati da splendidi voli di rondini tra i secolari alberi della Floridiana. Ecco perchè muoiono le ultime fantasie di una gioventu' che in un soffio di vento gia' se ne va...
Bruno Zapparrata



Postata nei commenti trovate la traduzione della poesia fatta dello stesso autore.

138 commenti:

  1. TRADUZIONE LETTERALE E NON POETICA DELLA LIRICA VOMMERO ANTICO di Bruno Zapparrata


    Tempo di "Tammorre" (°), tremore per le vie,
    cadono le foglie ed il cielo si fa scuro.
    Frusciì nell'aria di mille e più bugie,
    tremano pietre e Cristo sulle mura.
    Eccola, un'altra festa colorata,
    con luci, addobbi e ostentazioni di lusso,
    dentro una trattoria un'affollata tavola
    con donne con il rossetto sulle labbra.
    ...
    Vomero antico, un albero di castagne
    rimasto quasi a pegno del passato,
    quando ci salivo a piedi, per le campagne
    e l'uomo non ti aveva cambiato i connotati.
    Adesso che le "tammorre" sono in fondo al mare
    e le trattorie hanno chiuso le porte,
    spenta è la festa e nelle notti chiare,
    cadono le foglie, sinfonia della morte...
    Cadono i sogni in mezzo a queste vie,
    l'ultima fantasia di gioventù,
    e non sono stelle ma...malinconie,
    quelle che stai vedendo pure tu...

    (°) Tammorre = Tamburelli di varie grandezze usate da antichissima epoca napoletana per accompagnare classici balli di gruppo ed ancestrali come una per tutti, 'A ntrezzata.

    RispondiElimina
  2. Caro Massimo come al solito sei prodigo di gentilezze e di belle parole di apprezzamento nei miei confronti e diretti ai miei versi. Io sin dall'infanzia ho amato il vomero quando per Luca Giordano o per Antignano c'erano solo piccole villette e non i palazzoni come oggi, è stata sempre una delle mie mete preferite.Purtroppo i tempi cambiano, ringrazio sia per la bella immagine di un panorama visto dal Vomero e per la canzone Vommero mio cantata dal ricercatore di brani antichi e rari Carlo Missaglia Vomerese anche lui.Una cosa mi rammarico ma richiede un capitolo a se. Il Museo di san Martino e Castel Santelmo con un immenso panorama ai piedi che in una prossima occasione insieme alla Villa Floridiana descriveremo dettagliatamente. Grazie Massimo Grazie sempre a te e Rosalba che con tanto affetto ci ospita. Bruno

    RispondiElimina
  3. Quanta nostalgia in questa bellissima poesia di Bruno.
    Bruno, ti posso dire una cosa che mi sgorga dal cuore, io mi sono commossa a leggere questa poesia e per la prima volta l'ho letta e riletta piu' volte in dialetto per carpirne la musicalità che certamente non esprime la traduzione!

    È semplicemente meravigliosa, complimentissimi a te che con la tua poesia sai cogliere le bellezze e le altrettante brutture soavemente o come ha meglio espresso Massimo, senza urlare....come piace a me!

    RispondiElimina
  4. Buongiorno e Buona Domenica a TUTTI carissimi Amici dell'OASI.
    Leggete ascoltate e ammirate il tutto poi chiudete gli occhi e per un momento sognate!


    ps.: Bravo Massimo hai confezionato, come sempre, un bellissimo post. Grazie per la tua sensibilità nella scelta sia del dipinto che del video, tutto molto attinente ala bellissima poesia di Bruno!

    RispondiElimina
  5. ho conosciuto il vommero grazie a te ,la vita è fatta da microstore nel microcosmo,ma l'espessione dei sentimenti è delicata come di chi sa guardarsi fuori e dentro .....FRANCESCA VITELLARO

    RispondiElimina
  6. La poesia è bellissima, stilisticamente parlando inceccepibile, ma non avevo dubbi e sicuramente sei un grande maestro. Trovo che la profondità della tua poesia sia da ricercare, più nella malinconia del tempo che fugge, per il fatto che fai parte di una generazione che è l'ultimo anello di congiunzione tra il vecchi e il nuovo.. tra l'uomo sognatore, legato ai miti, ai valori di condivisione e tradizioni e l'uomo odierno, l'uomo - orcio, lo chiamerebbe un mio amico scultore. L'uomo che è solo perchè ha. L'uomo che non ha tempo per stare con se stesso, che vive solo virtualmente, che ha dato alla parola "ozio" una connotazione negativa. Ed ecco che si viene dilaniati dalla disperazione perchè, unici a vedere la disperazione verso la quale si sta andando. Unici a poter davvero comparare. Ultimi, solitari compagni, del vecchio castagno.

    RispondiElimina
  7. Carissima ed inimitabile Rosalba, per tutti noi ros., sei tu che mi stai facendo commuvere con un commento bellissimo su di una poesia che effettivamente io ho amato, e cosi' come si canta e manifesta l'amore per la donna amata cosi' si manifesta per luogi che hanno dato un indirizzo, un significato, un senso il più delle volte, alla vita. Questo è stato, è e sarà il Vomero per me, dalla Villa di Eduardo Scarpetta sita alla Santarella sino all'Arenella, Via Aniello falcone ed il meraviglioso centro con Piazza Vanvitelli che porta salendo al Museodi San martino con il famoso presepio napoletano che è uno schianto a vederlo e castel sant'Elmo.A piazza Vanvitelli si sono riuniti i più grandi poeti napoletani da Bovio a Di Giacomo, Russo, Murolo, Galdieri, Bracco e quanti più ce ne sono stavano tutti li quando non erano al centro di Napoli al Caffè Gabrinus che è sempre dove stava.In questa atmosfera, in queste sensazioni, possono essere scritte certe poesia che trovano consensi e commuovono sia chi le legge che l'autore nella reazione del commento. Grazie Rosalba, grazie a te e a Massimo per il certosino lavoro di ricerca insieme a te. Un abbraccio Bruno

    RispondiElimina
  8. Chiedo scusa come è venuto lo scritto ma Face questa mattina fa molti capricci Grazie

    RispondiElimina
  9. Grazie Francesca Vitellaro, anche se hai conosciuto solo un pezzetto del mio "Vommero" lo scopo di aver scritto la poesia è pienamente raggiunto. Ti ringrazio per le belle spressioni e ti porgo i miei saluti più fraterni. Bruno

    RispondiElimina
  10. Ciao Bruno, è stata un'emozione leggere questa tua poesia, dove racconti della tua terra, terra dove hai vissuto amori, passioni e malinconie...Io come sai non sono di Napoli, e non conosco molto bene la zona, ma leggere questa tua poesia mi ha dato forti emozioni e brividi sulla pelle, le tue parole sono pervase da un senso di dolce malinconia...
    E' molto bella...Grazie Bruno...Ciao Wanda

    RispondiElimina
  11. Cara Bianca Demontis, hai visto giustissimo, è un chiaro spaccato tra quello che va via e non si recupera più e le nuove situazioni che vengono a crearsi. Certo, la mia generazione funge da anello di congiunzione tra i vecchio ed il nuovo ma cio' che ci tiene legato al vecchio non è solo la nostalgia, la gioventu' che fugge, le persone che non si hanno più...ma il cambiamento violento voluto da una società senza scrupoli che rincorre solo il danaro a qualsiasi costo e pensa purtroppo solo ai fatti suoi congregandosi in Lobbyes, tenendo fuori chi non è con loro e rendendo valido il proverbio " Chi non è con me è contro di me". Questa con cui siamo costretti a vivere è una società settaria che non vede al di la' dei propri tornaconti, allora si diventa così, senza armi per poter combattere il malcostume dilagante e spesso in questo marasma non ci è consentito neppure sognare. La tua bellissima disamina con i meravigliosi apprezzamenti vado a stamparla per annoverarla tra i miei ricordi più cari non senza averti ringraziata e abbracciata fraternamente per cio' che questa mattina generosamente hai voluto donarmi. Grazie...Bruno

    RispondiElimina
  12. bellissimo viaggio visivo per me che non conosco Napoli ma ho imparato ad amarla attraverso le descrizioni poetiche di amici napoletani.Suscita un gran fascino su di me, abituata a paesaggi piatti e senza luci, Milano. Qui mi arriva il profumo di un Vomero colorato, vivo, acceso di allegria di tavole con amici e tovaglie colorate, di risate e panoramiche, onde del mare e chissà, limoni. La malinconia di Bruno, per una Napoli cambiata, come tutto sta, purtroppo, cambiando, restando sempre bello ma forse senza la delicata armonia del paesaggio di un tempo. Grazie per la passeggiata, una bellissima e nostalgica poesia Tatyana Andena

    RispondiElimina
  13. Lina La MattinaBellissima Bruno, complimenti!
    Se un giorno dovessi trovarmi in una giuria a premiare una delle tue tante bellissime poesie, avrei davvero l'imbarazzo della scelta, quindi contravvenendo alle regole credo che li premierei tutte. Ci sono su fb tantissimi e bravissimi poeti,
    ma tue insieme a qualche altro e altra di cui non mi azzardo
    a fare nomi ...

    RispondiElimina
  14. Bruno Zapparratacara Lina ti ringrazio, come sempre sei prodiga di bellissimi complimenti nei confronti e miei e della mia poesia. Che io concorra direi è quasi impossibile perch... Mostra tuttoè ci sono tanti motivi che costringono a non farlo, metto il quasi per tener fede al mai dire mai...Sei come al solito meravigliosa ed io ti apbbraccio e anche tu sei tra le mie poche preferite condivedendo il tuo pensiero.Lina per quanto concerne il profilo io non sono molto pratico, il link sta completo nella tua posta e di li che dovresti condividerlo nel tuo profilo.

    RispondiElimina
  15. Bruno Zapparratacara Lina ti ringrazio, come sempre sei prodiga di bellissimi complimenti nei confronti e miei e della mia poesia. Che io concorra direi è quasi impossibile perch... Mostra tuttoè ci sono tanti motivi che costringono a non farlo, metto il quasi per tener fede al mai dire mai...Sei come al solito meravigliosa ed io ti apbbraccio e anche tu sei tra le mie poche preferite condivedendo il tuo pensiero.Lina per quanto concerne il profilo io non sono molto pratico, il link sta completo nella tua posta e di li che dovresti condividerlo nel tuo profilo. Fammi sapre che cercheremo

    RispondiElimina
  16. Wanda Allievi, sempre gentile e prodiga di complimenti. Si anche nel commento ho descritto il vomero, per sommi capi perche ci sono tante cose da illustrare che deve essere fatto un racconto a parte. Affettuosamente ti ringrazio per tutto. Con un abbraccio Bruno

    RispondiElimina
  17. Cara Tatyana, il tuo intervento come gli altri mi gratifica non poco perchè la tua analisi è perfetta come se fossi stata al Vomero. Si i limoni, li hai aggiunti ma è vero, dai giardini che circondavano le piccole palazzine o le villette fuoriuscivano alberi di limoni ed ancora oggi verso P.zza Medaglie d'Oro o sulle strade più isolate che portano a San Martino ci sono ancora questi giardini con fiori e limoni e qualche albero di mandarini e arance.Residuato di un tempo che si è volatizzato come i nostri anni.E' la vita... Grazie Tatyana per le nellissime espressioni che mi hai regalate. Un abbraccio,,,Bruno

    RispondiElimina
  18. Conosco pochissimo Napoli, ma ogni volta che leggo i tuoi versi un'altra cartolina mi arriva da te, e così la guardo in tutta la sua bellezza, cerco di immaginare i luoghi e i momenti vissuti nel passato descritti splendidamente. Così mi fai respirare l'aria della tua terra, mio caro amico Bruno sono felicissimo di conoscerti, complimenti per questa poesia che è un capolavoro. Un abbraccio immenso. Pietro

    RispondiElimina
  19. Il felicissimo sono io di conoscerti. Con quanta gioia apprendo che stai conoscendo la mia Napoli attraverso le descrizioni che in tutta umilta' tra poesie e commento riesco a fare. Ti ringrazo per il tuo giudizio molto, molto lusinghiero per me detto poi da un grandissimo poeta ed artista come sei tu. Non posso che ricambiare l'abbraCCIO CON UNA FRATERNITà NELLA VITA E NELL'ARTE. cIAO pOETA.

    RispondiElimina
  20. che bell'acquerello !! la musicalità ,l'espressione ..che hai usato x la la descrizione di questo posto che io ricordo con piacere e nostalgia...fa invidia a qualsiasi cartolina!!! la minuziosità nel penetrare nei posti più reconditi...lascia spazio al dolore di come l'uomo ha saputo distruggere fisicamente e moralmente..piccoli paradisi!!! Pensare agli alberi di castagno...alle piante di broccoli...alla campagna intorno...lascia l'amaro in bocca ..Purtroppo è così...Ma Napoli...stringe i denti..e sopravvive !!!...Specialmente se a riscattarla ci sono versi come quelli delle tue poesie ..che le restituiscono..la dignità...che,fondamentalmente....questa città..,con la sua tenacia, non potrà mai perdere!!

    RispondiElimina
  21. Grazie Rosellina, Grazie a nome di Napoli e dei Napoletani a te che sei una napoletana che vive altrove. So' che questi versi toccano le corde della nostalgia per chi ha conosciuto anche attualmente questi luoghi. Ho gia' detto in un altro post che per raccontare e spiegare in
    il Vomero che fu e quello attuale, in comparazione ed in parallelo ci vorrebbe un post di due o tre pagine solo per cio'. Non è detto che non si possa fare un domani ove se ne presentasse la richiesta e la disponibilità. Per adesso gentile Rosellina ti ringrazio vivamente e ti porgo deferentemente i miei saluti. Buona serata e di nuovo grazie Bruno Zapparrata

    RispondiElimina
  22. Antonino Compagno la poesia à armoniosa e piena di nostalgia ed amore per la propria terra
    Bella anche la musica

    RispondiElimina
  23. Grazie Antonino sei gentile e affettuoso, grazie molto Bruno

    RispondiElimina
  24. Ogni aggettivo sembra essere non sufficientemente adeguato allo stato d'animo posto in versi lirici dal'autore.
    Carica di nostalgia la poesia, ma non triste, denuncia oggettiva dell'attuale stato in cui il quartiere, noto assai, si riversa.
    La descrizione di un periodo circosritto, comme quello della non lontana giuventù, denota, da parte dello scrittore, una capacità rielaborativa dettata non solo a livello emozionale, ma anche letteriara e poetica. Musicalità nei versi appena letti...la trattoria sembra trovarsi a Montmartre, un quartiere Parigino, che per vari versi assomiglia al Vomero che fu, frequestata da "donne con il rossetto" e habitué che fungono da cornice ad una zona circoscritta di una cottà dai mille volti: Napoli.
    Significativa le scena delle foglie caduche color dell'autunno, che per assonanza s'identificano con la ostentata decadenza del quartiere stesso............
    Bravissimo l'autore, nel coinvolgere il lettore e consentirgli una facile identificazione fisica nel luogo...........sembra quasi di vederlo con i propri occhi e di stare lì ad osservare incuriositi..
    La capacità di un vero scrittore e poeta, secondo me, sta nel rendere partecipi tutti, con un approccio linguistico e descrittivo che trascende la lettura stessa.....
    cordiali saluti
    Paola Maria Leonardi

    RispondiElimina
  25. errori di digitazione...pardon

    RispondiElimina
  26. Cara Paola Maria, nel tuo commento, poesia nella poesia si legge un passo meraviglioso, il Vomero come Montmartre. Bello l'accostamento anche se il Vomero non è stato mai bohemien solo residenza per gente ricca almeno per il passato. Oggi, A QUARTIERE INGRANDITO CI SIAMO TUTTI.Si, la poesia è triste ma è lo stato d'animo dello scrittore a renderla triste con i suoi malinconici ricordi come alla ricerca dell'arca perduta che non ritroverà mai più e vede i suoi migliori anni dissolversi in quell'aria frizzante che accarezza e punge nello stesso tempo. La chiusura di questo commento è un elogio all'autore che lo gratifica moltissimo e lo convince che, anche scrivere ancora versi, ne vale la pena quando si coinvolgono tante bellissime persone come te nello specifico. Grazie Paola Maria ti sono grato per il dono di questo commento. Bruno

    RispondiElimina
  27. Da napoletana, riesco ad interpretare tutte le sfumature che dai alla tua poesia. E' un quadro, ricco di particolari, la seconda parte c'è tutta la tristezza, puramente poetica, del tempo andato. E' pura emozione. Grazie Bruno
    RosaAnna Pironti

    RispondiElimina
  28. Bruno, come sai ho qualche difficoltà con i dialetti, e per una migliore intelligenza dell'opera mi sono aiutata con la traduzione , facendo poi il raffronto...
    Non conosco i posti meravigliosi di cui parli, ma mi ci hai portato per mano, nel tuo ieri e nell'oggi...
    Ho visto il castagno sentinella e testimone di antiche feste con tamburelli, danze e trattorie piene di gioia e bicchieri alzati...
    Ora 'e tammorre stanno nfunno, a mmare,' e
    '...Cadono 'e suonne mmiezo a cchesti vvie,
    ll'urdema fantasia d''a giuventù,
    e nun so' stelle ma, malincunie,...'
    Bruno ci sono poeti che confezionano la poesia, altri che la sentono, altri ancora che la vivono...
    Tu sei uno di questi: tu la vivi e sei POESIA!
    Tutto passa, ma la bellezza resta, e opere d'Antologia come questa resteranno fra le generazioni quale esempio di POESIA PURA!
    Grazie, sono fiera d'essere tua amica.
    Maria Savasta

    RispondiElimina
  29. Attraverso l'ineccepibile descizione poetica di un'immagine stupenda del passato, si intuisce la nostalgia dei ricordi e la tristezza per tutte le cose belle che non tornano più. Lo stile, la musicalità, unici e indiscutibili, creano commozione nel lettore, penetrando nell'animo e lasciando una traccia indelebile.

    RispondiElimina
  30. Cara RosaAnna, come al solito oltre all'affetto che dimostri di avere per i miei versi ne dai sempre una perfetta interpretazione in tutti i suoi lati e da Napoletana come me ne assimili tutte le cadenze e sfaccettature. Un abbraccio fraterno riconoscente. Grazie RosaAnna ...Bruno...

    RispondiElimina
  31. Cara Maria Savasta la tua disamina mi ha letteralmente commosso.Le sensazioni che hai provato come se stessi passeggiando per queste vie collinari dove spesso si riunivano i più grandi artisti dell'epoca, giustamente come sottolinei hanno avuto un ieri ed hanno un oggi, ma mi aguro che senza ulteriori scempi abbiano anche un domani perchè la varieta' di alberi e piante che hanno la Villa Floridiana, Villa Lucia,e a San Martino a valle del Museo e del Forte Sant'Elmo non abbiano a far posto a Palazzoni aridi e anonimi di cemento distruggendo anche gli ultimi polmoni di Verde. Camelie e Mimose al primo sole di Gennaio abbondano su questa collina che regala la prima voce di primavera.Per quanto mi dici io sono onorato oltre la commozione che mi pervade, si, io cerco di viverla la poesia, a modo mio e quindi qualche volta soggetta a discussione, ma la vivo e come per tua soddisfazione questa poesia, che oggi presento con qualche piccolissima modifica, è già in antologia a chiusura XX secolo (1999) ( E' sempre Poesia-Ed. La Botteguccia), nonchè pubblicata nella mia silloge, Nuttata 'e libberta' per le edizioni 2000.Sono io fiero di esserti amico e di averti conosciuta attraverso il grande Alessio Patti, da quel momento ho acquisito in poesia tantissimo. Ciao Maria e Grazie con un abbraccio fraterno ed affettuoso....Bruno...

    RispondiElimina
  32. Io ringrazio Annamaria che non riesco tra le tre più assidue a collocarne la figura.Forse avrò capito dallo stile chi è e ringrazio per le belle parole avute per i miei versi, infatti rileggendo il commento più di una volta viene fuori il modo e lo scrivere di uno stile inconfondibile di chi sa' di poesia e di stesura letteraria. Grazie, Riconoscente...Bruno...

    RispondiElimina
  33. Antonella Sorano CARO BRUNO...LEGGERTI MI STUPISCE OGNI VOLTA PER LA MUSICALITA' DEI TUOI VERSI ...PERL'ESPRESSIONE DEI TUOI SENTIMENTI...E PER IL TUO AMORE VERSO IL TUO LUOGO NATIO...TU SAI QUANTO IO AMI NAPOLI E I NAPOLETANI;FORSE SUBITO DOPO DI QUANTO AMI I PALERMITANI E PALERMO...PERCHE' SIAMO SIMILI NELLE PASSIONI CHE ABBIAMO...NEL FUOCO DELLE NOSTRE VENE...aNTONELLA

    RispondiElimina
  34. cara Antonella è vero quello che dici, lo stesso amore che io nutro per Palermo, i Palermitani ed i siciliani tutti essendo io figlio di un siciliano.Ti ringrazio per le bellissime esp'ressioni da te riservate a me ed ai miei versi. Unico rammarico che stando di frequente a Palermo è il non averti conosciuto prima ed aver fatta una trasmissione radiofonica insieme a te... Un abbraccio forte...Bruno

    RispondiElimina
  35. Sembra di veder materializzati i racconti di mio nonno e di mio padre, di rivedere quei luoghi come erano, di sentirne i rumori.....i profumi.
    Oggi è un luogo convulso ma, se guardi bene qualcosa è rimasto nei silenzi alberati della Villa Floridiane, negli scorci di S. Martino.....nelle ville di epoca Liberty.
    Solo Bruno poteva con i suoi splendidi versi rievocare tutto questo, solo tu potevi proiettarci in questa bellissima realtà.....del passato.
    Grazie amico mio.

    Gabriele Nocera

    RispondiElimina
  36. Grazie a te Gabriele Nocera, valido poeta in lingua italiana (peccato che non scrivi in napoletano, sai quanti bisticci!). Mi fa piacere che i racconti di tuo nonno e di tuo padre coincidano con quanto scritto da me, quello era il vomero e nel 1946 in una rarissima nevicata invernale, mentre noi al centro non ne avevamo idea, il vomero era pieno di neve, non ti dico poi nella famosa nevicata del 1956 che ci regalo' anche l'asiatica....Il Vomero è "Nu pezzullo 'e paraviso" messo qua insieme ad altri pezzetti che si chiamano, Posillipo, Camaldoli, Campi Flegrei etc.La poesia non deve essere solo l'amore nel rapporto che resta la fase predominante dei temi ma è anche descrivere quei luogi che ti hanno aiutato a crescere ed hanno impresso a fuoco nella mente e nell'animo il loro ricordo. Grazie Gabriele di essere sempre presente. Un abbraccio Bruno

    RispondiElimina
  37. Bruno... tiempe belle 'e 'na vota. Eppure ho quarant'anni e nonostante tutto non sia passato tanto tempo dalla mia gioventù, sento anch'io la nostalgia di un tempo che fu, forse perchè il ricordo del passato ci riporta alla memoria i anche i nostri cari e a quei momenti semplici vissuti con loro.Epoche in cui il consumismo non la faceva da padrone, e dove mille emozioni erano sentimenti veri. Ti ringrazio ancora una volta perchè, attraverso i tuoi versi, mi hai fatto vivere in un'istante, il Vomero del passato: bello, vivo, fatto di luci e canti e se solo pensi a quello che è ridotto oggi, la malinconia diventa ancor più forte nei ricordi. N'abbraccione fratè'.

    RispondiElimina
  38. Fratello mio quante verità hai detto in questo commento, quanti cari presenti fra di noi, che periodo spensierato, semmai da studenti con qualche lira (pochissime)in tasca e salire e scendere a piedi. Quante volte l'ho fatto appunto con la ragazza quando si marinava la scuola e si andava al museo di S.Martino, Certosa Fondata da San Bruno, con tutti i suoi tesori d'arte che ci facevano passare le 4 ore di scuola. Ti mandero' la poesia che ho pubblicata in Tu malincunia pecchè nun vola e parla di cio'.Circa il consumismo è vero, ricordo invece che m'incantavo alla vetrina di Red e Bleu, a Piazza Vanvitelli accanto Via Bernini in discesa per ammirare due camice una rossa ed un altra Bleu, bacchettate bianche e con le tasche in petto che mi piacevano e per averle misi in croce letteralmente mia madre. (Avevo si e no 16 anni). Ti ringrazio per lo stupendo giudizio che mi gratifica e mi fortifica, quando ci sei è un'altra cosa. Oggi al Vomero cerco di non andarci se non per cose necessarie. Un abbraccio Frate'... Ciao Nunzio Grazie

    RispondiElimina
  39. La Pica Franco Caro BRUNO non riesco ad intervenire nel tuo magnifico blog (non so se si chiama così), ma è bello come la tua poesia, la descrizione di un posto delizioso come lo ricordi tu, a proposito il castagno al Vomero esiste ancora? Nulla da aggiungere dopo le belle parole di LINA LA MATTINA e ANTONELLA SORANO. Tu conosci la mia ammirazione nei tuoi riguardi e il mio affetto. Ti saluto poeta dei poeti.
    10 secondi fa

    RispondiElimina
  40. Caro Franco, dcome vedi con il copia e incolla sei sul Blog (si chiama cosi'). Che sia bello questo blog fai felice oltre che me, la meravigliosa Rosalba Leoni che ne è la titolare e lo cura con tanto amore con la collaborazione di MaSSIMO IMPERATO. UN PLAUSO AD ENTRAMBI.Si in questo posto delizioso esiste ancora l'albero di castagne il vomero, i colli aminei, i Camaldoli (tutto Vomero Alto) ne è pieno e nella Floridiano ci sono gli Ippocampo, tra l'altro che danno castagne selvatiche belle e grandi a vedersi ma non commestibili.Ringrazio te per l'ammirazione ricambiata e per gli appellativi che accetto volentieri in tutta umiltà. L'affetto e l'ammirazione è altamente ricambiata per te. Grazie Franco Poetone e Sub.

    RispondiElimina
  41. Come sempre Bruno scrive le sue poesie dipingendo i suoi versi su tele, dando l'immediato impatto visivo al componimento. E' come se i suoi versi comunicassero un movimento, imprimendo nella mente del lettore, i luoghi, i colori, gli odori ...

    "A i' lloco, n'ata festa culurata
    cu lluce, adduobbe e smargiassate 'e lusso,
    dint''a na tratturia na tavuliata,
    femmene cu 'o rrussetto mpont' 'o musso..."

    Caro Bruno le tue poesie sono quadri animati.

    RispondiElimina
  42. Carissima Carla e se non fosse cosi' non potrei essere più io. Il mio modo di comunicare spero sia fatto d'immagini, di simboli perche' io racconto episodi, fatti, solo in cronaca, la poesia è la luce dell'animo e come tale va espressa come uno sente senza pretestuosità, senza costruzione, (vizio sovente), e soprattutto spontaneità e bisogna conoscere, almeno per il dialetto tutti i canoni precisi per poter scrivere una poesia altrimenti ci troviamo purtroppo davanti a volgari rimati e non è più poesia. Carla sei sempre qualcosa di speciale io ti ringrazio tanto della tua amicizia e partecipazione. Un saluto affettuoso. Bruno

    RispondiElimina
  43. E' stato -giustamente- detto tutto della tua poesia , caro Bruno. Cosa aggiungere? Forse che c'è una storia non scritta nei libri di storia ma documentata nei segni del tempo e nelle cose che del tempo sono i segni. Un paesaggio, il Vomero, che evoca attraverso la memoria i segni di un'atmosfera incantevole di cui la spensieratezza e l' allegria erano i leitmotiv. Nell'aria il fremito e la frenesia di chi sente il momento splendido delle carezze date cuore.
    Ma...panta rei...nulla è come una volta... i segni del tempo hanno inferto aride cicatrici:portoni chiusi, suoni spenti, sogni caduti alla prima folata di vento insieme a quelle del castagno rimasto quasi spettro di un passato finito per sempre. Non c'è possibilità di ritorno.....Straniere mani hanno divelto i muri, non c' è più posto per giorni di festa.....tacciono i tamburi....E' tutta una malinconia. E' la vita che se ne va......
    Adriana Pedicini

    RispondiElimina
  44. Bellissimo il tuo commento carissima Adriana. Uno specchio della verità, nulla piu' è come una volta e giustamente come sottolinei si vedono le enormi cicatrici lasciate da opere che hanno snaturato ambiente e atmosfera, i colpiti da improvviso benessere ne hanno preso possesso facendo e disfacendo a piacimento senza regole e chi sa' come son rimaste Via Scarlatti e Via Luca Giordano. Non c'è possibilita' di ritorno cara Adriana, dici splendidamente bene anzi c'è il terrore che gli ultimi polmoni verdi vengano sacrificati per far posto a smisurate costruzioni e Parlo a valle della Floridiana, Villa Lucia che va sul Bertolini al corso V.E. e tutte le terre che circondano l'Eremo di S.Martino, oggi museo, e Castel San'Elmo, in zona panoramicissima e da grandi affari. Speriamo di no! Io ti ringrazio con tanto affetto per aver condiviso questa mia malinconia mista a preoccupazioni. Grazie Adriana Pedicini

    RispondiElimina
  45. Maria Isabella D'Autilia2 dicembre 2009 alle ore 23:07

    Prima ancora di finire di leggere questi magici (poi dirò di quale magia) versi, mi è venuto in mente il Di Giacomo della Tavernella...poi leggendo il commento tuo, Bruno, ho sorriso...la tavernella che mi aveva, adolescente, affascinata nei versi c'era fino a trent'anni fa...
    E la magia dei tuoi versi, delle prime tre strofe ce la riporta, viva, ci riporta il Vomero, un tempo collina di delizia e di bellezza, com'era, vivo, pulsante di vita vera...ed allora trasportati dai tuoi versi bellissimi e sempre più musicali, sembra di esserci in quel Vomero di un tempo, di viverlo al suono 'e nu mutivo antico, 'e tanto tiempo fa.
    Erede del Di Giaccomo migliore, tu, poeta dell'anima e del cuore di una napoletanità senza napolitudine, fuori da ogni stereotipo cristallizzante, ci riporti vivo, l'essere partenopeo, mediterraneo, ci porti quel respiro ampio che dal golfo si espande e che nell'armonia del golfo porta il respiro del mondo e del tempo...

    Le ultime due strofe, con un salto di pochi anni, ma che sembra epocale, per la portata, ci descrivono un Vomero, oggi, quasi senza vita, in un contrasto stridente, antagonista, contrario ad ogni logica che vuole il passato morto ed il presente vivo...

    Oggi i luoghi muoiono e dove c'era vita, oggi c'è luce spenta e porta chiusa...Amara constatazione per noi che ci troviamo a vivere questo presente, dove le tamorre, non suonano più agitate da mani che le sapevano far vibrare accompagnando i balli dell'amore e della vita, ma giacciono nella bara del mare...

    Ed anche le stelle, che dall'alto vegliano, non sono, come con suggestione straordinaria tu dici, malinconie...

    Bella, bellissima un dolce atto d'accusa per chi ha permesso tutto questo...perle di lacrime in versi, struggenti e meravigliore perle di lacrime i tuoi versi...Grazie, grazie, grazie di esserci, Bruno...

    RispondiElimina
  46. Maria Isabella D'Autilia2 dicembre 2009 alle ore 23:13

    *errata*
    non: E anche le stelle, che dall'alto vegliano, non sono, come con suggestione straordinria tu dici, malinconie...

    ma:
    E anche le stelle, che dall'alto vegliano, altro non sono, come con straordinaria suggestione tu dici, che malinconie...

    RispondiElimina
  47. Come faccio a ringraziare per un commento che resta una poesia nella poesia fatto di poesia.Cara Maria Isabel, non solo mi dimostri di conoscere il Vomero almeno quanto me,se non meglio,ma mi hai regalato dei giudizi, dei pareri, dei passaggi cosi' belli che io inizio questo giorno con una dolcezza interna idicibile. Ho sofferto, si' per la trasformazione del Vomero,ho sofferto veder scomparire quei giardini angolari che adornavano palazzi in tutto il Vomero,le famose villette con i leoni all'ingresso di Via L. Giordano, un enorme polmone verde che si è andato sempre più assottigliando. Resta solo un'episodio storico storic, una processione il Lunedi' in Albis che rievoca l'incontro di Gesu' risorto con la Madonna e tre apostoli e si svolge tra via Luca Giordano all'inizio ed Antignano nel convulso però dei nostri giorni. Cosa dirti carissima Maria Isabel se non abbracciarti fraternamente non trovando parole per porti adeguatamente il mio ringraziamento. Sei grandissima in tutte le tue espressioni. Grazie M.Isabel Grazie...Bruno

    RispondiElimina
  48. Complimenti per la stupenda descrizione poetica.
    Se chiudo gli occhi,mi sembra di vedere la trattoria, le luci, gli addobbi, la festa....
    Meravigliosa! Un quadro poetico!

    RispondiElimina
  49. Lina Amica mia quale onore, è una gioia vederti affacciata su questo blog. Vommero antico è l'esposizione di due pagine separate per tempi diversi di come fu e come è il Vopmero. Ti ringrazio tantissimo e ti abbraccio fraternamente (sarebbe più proprio paternamente!). Grazie per le belle parole Grazie di Cuore per tutto. Ciao Bruno

    RispondiElimina
  50. Carissimo Bruno e cari lettori,
    devo affermare da napoletano in esilio che questi versi bellissimi ed in apparenza nostalgici sono invece un vero grido di denuncia del degrado attuale.
    Un grido espresso senza urlare. Un grido delicato. Un grido sussurrato evidenziando immagini lontane nel tempo. Un grido dedicato ad un bellissimo angolo di Napoli. Infatti dopo averci accompagnato in giro per il Vomero, dopo aver mostrato i suoi "angulille" e le sue tradizioni, ci riporta ad oggi con un verso tenero ma molto pungente, "Cadono i sogni in mezzo a queste vie,
    l'ultima fantasia di gioventù,
    e non sono stelle ma...malinconie,
    quelle che stai vedendo pure tu..."
    La guache i versi e la canzone si fondono in un tutt'uno di rara ed unica bellezza

    RispondiElimina
  51. Ho voluto ripubblicare questa poesia a me molto cara anche per la platea di amici nuovi che mi onoro di avere. Ringrazio Massimo per il bel commento regalatomi in apertura e tutti coloro che verranno a leggermi su questo bellissimo e professionale Blog..Grazie Bruno Zapparrata

    RispondiElimina
  52. E' vero il Vomero nell'ambito della città di Napoli era considerato quartiere alto.
    Io umile abitante del centro che era quello più povero ; quello dei lazzari per intenderci mi ricordo il profumo delle Nanasse (I Fichi D'India
    che noi ragazzi con la 10 lire appizzavamo nelle cassette)
    E allora perchè questa precisazione?
    Perchè la bellissima poesia di Bruno mi ha ricordato quei tempi
    Forse sono io che ho perso qualche cognizione?
    No Bruno possiede il dono della poesia pura di Napoli Quella che fa commuovere. perchè Napoli è un fenomeno irripetibile
    I veri Napoletani hanno sempre conservato nel cuore la convinzione essersi trovati in paradiso
    e oggi che tutto è finito vagano per le vie alla ricerca dei santi che avevano permesso questo miracolo.
    Mo ca 'e tammorre stanno nfunno, a mmare,
    e'e tratturie hanno nzerrato 'e pporte,
    stutata è 'a festa, e dint''e notte chiare
    cadono 'e ffronne, sinfunia d''a morte..
    Per me Bruno è un maestro vero e senza fronzoli inuti ed io spero che non sia l'ultimo
    Biagio Merlino

    RispondiElimina
  53. Il tempo cambia le cose ma non cambia i ricordi che restano in noi indelebili...e non ha mai cambiato il tuo essere grande poeta e signore..Grazie Bruno....leggere le tue poesie è come tuffarsi in quella napoletanità che solo certi artisti sanno trasmettere e far percepire anche a chi come me non è nata a Napoli ma crede profondamente che sia città unica e magica.
    Angela Ragusa.

    RispondiElimina
  54. Assunta Castellano Oso commentarti solo perche' sei un vero amico,altrimenti non mi sarei nemmeno permessa!!E come si fa a dirti quello che ha suscitato in me la tua stupenda poesia che e' un urlo al degrado e una struggente malinconia per quello che era il Vomero di una volta!!Sei un grande Bruno e non sono solo io a dirlo che non sono niente!! Ma i critici i tuoi amici e altrettanti poeti dialettali!!Un bacio se mi consenti e un grazie per avermi resa partecipe della tua insuperabile arte!!Assunta Castellano

    RispondiElimina
  55. Assunta Castellano Oso commentarti solo perche' sei un vero amico,altrimenti non mi sarei nemmeno permessa!!E come si fa a dirti quello che ha suscitato in me la tua stupenda poesia che e' un urlo al degrado e una struggente malinconia per quello che era il Vomero di una volta!!Sei un grande Bruno e non sono solo io a dirlo che non sono niente!! Ma i critici i tuoi amici e altrettanti poeti dialettali!!Un bacio se mi consenti e un grazie per avermi resa partecipe della tua insuperabile arte!!

    RispondiElimina
  56. Biagio Merlino un mio caro più che nuovo amico, napoletano come me, mi ha regalato un commento da commozione totale...Resto confuso dalle belle parole e dai giudizi espressi sul mio Vomero e sulla mia poesia in genere, un commento che tutti vorrebbero ricevere da un autentico studioso del napoletano della sua storia dei suoi grandi personaggi dal 400 in poi a partire dal Velardiniello passando per GianBattista Basile e Giulio cesare cortese sino ai giorni nostri...Biagio Merlino è un grande e Massimo, è napoletano come noi...Grazie biagio oltre ad archiviarmi il tuo scritto per riportarmelo in qualche pubblicazione lo portero' con me, sempre nel mio cuore. Bruno

    RispondiElimina
  57. Non conosco bene la zona del Vomero, tranne che qualche angolo, ma dai versi si respira quella che doveva essere l'atmosfera di un tempo, quando la festa popolare era un'occasione gioiosa di condivisioni, e anche una semplice passeggiata per le zone verdi era un toccasana per l'umore. Molta musicalità e ricchezza di colore nelle metafore e nel lessico, i miei complimenti a Bruno

    RispondiElimina
  58. Angioletta, Angioletta, detto da una grande poestessa come te queste parole mi gratificano e mi lusingano... No i ricordi non ci lasciano più, l'ho detto ampiamente nel commento di apertura, aiutano a vivere e ti danno un poco di esperienza in più...Angela ti ringrazio e ti abbraccio in attesa di vedere un tuo capolavoro pubblicato qui, in questa oasi di poesia Grazie a Rosalba Leoni e Massimo Imperato...Ciao Angela

    RispondiElimina
  59. Scrivi di luoghi e incanti di una città ineguagliabile e, in realtà, descrivi un paesaggio diverso: quello che è nel tuo, nel nostro cuore. E' vero, sono un esule e per me è anche doloroso ricordare. (Come lo è per te, certamente! Ma in modo diverso, credo, perché comunque, bella o brutta che sia, tu Napoli continui a viverla. E per me invece, dilegua in un sogno!)
    Ma la tua poesia è straordinariamente bella, tenera, dolce, caro Bruno, e di questo mi piacerebbe parlarti a lungo. Lo stile ineccepibile è il tuo, ti appartiene in tutta la sua interezza ed espressività, con i suoi suoni, le sue cadenze e le sue armonie. Ci parla di te, in fondo, anche se nessuno di noi si sente estraneo a te, e ci comunica con tocchi lievi la pesante malinconia del tempo che passa in un soffio assieme allo straziante stravolgimento di una realtà (a noi troppo cara per poter tacere)che è andata via via perdendosi, grazie a speculatori e costruttori vari. Complmenti e grazie, Bruno. Ma ne riparleremo, spero.

    RispondiElimina
  60. Un bellissimo commento osannante alla poesia napoletana e con una serie di apprezzamenti per l'autore..Io ti ringrazio dal profondo del cuore cara Assunta tu che ti fai piccola nella tua grandezza nello scrivere, sappiamo tutti che sei brava e che ami il napoletano... Che bella amicizia con te...sono contento..Grazie Ciao

    RispondiElimina
  61. Splendida disamina cara Rita Stanzione toccando corde reali, vere bastava un po' di verde e l'umore saliva e tutti quegli angoli con le villette ora demolite per far posto a mezzi grattacieli...povero vomero quando la conzone ti descriveva con questi versi : Vommero Profumato, suonno d''e nnammurate, ca saglieno a dispietto ma..scenneno abbracciate...Questo era il Vomero e ti ringrazio per l'affettuosa e precisa analisi Bruno

    RispondiElimina
  62. Grazie per questa poesia che può essere trapiantata in ogni angolo di terra. Nulla è più come una volta. Si cambia. In mome della modernità si sradica l'uomo dal suo contesto ambientale e si spezzano i fili che lo legano agli ambienti, alle atmosfere, agli amici del tempo passato. La rievocazione attraverso la poesia può essere un salvagente per far rivivere nell'arte ciò che si rimpiange in amara solitudine. Bellissima poesia. Complimenti!
    ( Albertina Piras )

    RispondiElimina
  63. Hai parlato come un innamorato che parla alla sua donna del cuore parlando della nostra citta, il Vomero rappresenta gli occhi di Napoli, situato in collina con i suoi panorami mozzafiato della Floriadiana e dal Museo nella Certosa di San Martino. Una espressione d'amore in un crescendo da farmi letteralmente commuovere e quante verità hai affermato, Napoli nel suo caos è unica. Per quanto concerne gli elogi resto molto ma molto lusingato e nel contempo felice perche' detti da un grandissimo poeta e non solo perchè anche i tuoi racconti, i tuoi ronanzi non ne sodo da meno..anche a me piacerebbe parlare con te di tante cose ed il tempo ci darà ragione e senz'altro lo permettera'. Ti ringrazio infinitamente caro Gabriele...quanto tempo ho perso senza comunicare con te. Grazie di tutto e per tutto. Bruno

    RispondiElimina
  64. Bellissimo commento cara ASlbertina sono felice della tua presenza ed è giustissimo cio' che dici, un analisi attenta ai risvolti derivanti dallo scempio fatto in mome della modernita' e io direi utilità per qualcuno sempre devastanti e tu hai centrato in pieno e allora facciamo rivivere un po' di tempo andato anche attraverso la poesia..Grazie amica Albertina sempre gentile ed affettuosa...

    RispondiElimina
  65. Carissimo Bruno devo dire che ho visto il Vomero mentre leggevo la tua stupenda poesia, l'ho letta con passione come farebbe un napoletano... non si può fare diversamente e per la lingua e per la tua indiscussa bravura mi verrebbe da chiederti di fare un video e recitarla per farci assaporare tutta l'essenza di questa tua meravigliosa dedica ad un luogo che nemmeno i forestieri possono dimenticare, figuriamoci i napoletani... voi i luoghi della vostra napoli li avete nel sangue,e se vi ricordano la gioventù è motivo di delicata malinconia che si legge sapendo quanto amate la vostra twerra,la gioventù assorbe dai luoghi dove trova i primi amori, le risate con gli amici tutti i profumi di essi e li sublima nei ricordi.
    Grazie per il tag Amico carissimo,
    Anna Maria Ciaurro.

    RispondiElimina
  66. Luisa Sordillo Ho letto questi incantevoli versi e pur non conoscendo n... Mostra tuttoè i luoghi, nè molto bene il vostro dialetto, ho colto in primis quell'amore grande che lega soprattutto voi napoletani alle vostre terre, effettivamente meravigliose. La tua bravura, a mio modestissimo parere, deriva dall'accortezza che riservi a ciascun verso, per permettere a chi legge, di rappresentarsi mentalmente un'immagine fotografica di quello che vuoi esprimere. L'utilizzo del vernacolo rende tutto più genuino, verace, coinvolgente. I lodevoli commenti di tutti testimoniano la tua maestria e l'eleganza del tuo stile. Complimenti!
    pochi secondi fa ·Luisa Sordillo ·

    RispondiElimina
  67. Carissima Annamaria Ciaurro, che bel commento che mi hai voluto regalare in una disamina perfetta del napoletano dei suoi sentimenti nella crescita e nell'assorbire i luoghi dovi hanno vito i primi albori di una vita reale e indipendente con i primi amori, le spensierate sortite ma non dimentico che al vomero sino al 1960 stava lo stadio del Napoli dove ne abbiamo visto partite di calcio.Il Napoli è il più grande amore per i tantissimi tifosi di questa citta'... Gente Magnifica Gente una volta si che la si poteva cantare ma c'era la magnifica gente e la canzone non era ancora nata. Un forte ringraziamento Anna Maria Grande Amica...Bruno

    RispondiElimina
  68. Luisa Sordillo, pero' io ho pastato la trasposizione in italiano appunto per la difficolta del dialetto, certo la trasposizione non puo' essere poesia ma ne spiega il significato.Mi hai donato un commento bellissimo anche tu affermando in maniera concreta il mio modo di comporre che risulta essere come dici, giusto, molta accorto, io sono uno molto severo quando si usa il dialetto napoletano che è una vera lingua ed ha la sua grammatica, la sua letteratura, il suo vocabolario...Mi trovo anche sull'immagine fotografica dei ricordi...sei stata bravissima come lo sei nelle tue poesia che mi onoro di commentare spesso. Grazie Luisa sei stata molto gentile Bruno

    RispondiElimina
  69. caro bruno versi bellissimi,sembra quasi che a posta di scriverla la poesia la dipingevi su un tela di mille colori cn un risultato di un quadro che non poteva essere descritto cn tante parole ma si poteva solo ammirare.Meravigliosa sei un grandePOETA......TIZIANA COCCI......

    RispondiElimina
  70. Lirica di notevole afflato poetico, intrisa di nostalgico ritorno ad un tempo felice quando si poteva ammirare la bellezza del Vomero con i suoi colori, la sua vegetazione, i locali alla moda, le ragazze modaiole, e ...sogni da rincorrere o realizzare; ora che,tutto è cambiato, per incuria, ed anche per rapporti sociali diversi, rimane il poeta a cantare la bellezza di un tempo passato...rimasto solo nella memoria! Bravo

    RispondiElimina
  71. Deborah Mega 04 luglio alle ore 0.53
    E' sempre bello leggere le tue poesie, caro Bruno.
    Io non conosco bene il Vomero, ci sono stata solo una volta da turista interessata ma frettolosa. Tuttavia penso di aver colto le emozioni che hai voluto trasmettere, la malinconia espressa con delicatezza soave. Mi hai resa partecipe come sempre avviene quando leggo i tuoi capolavori. Ho visto quella trattoria, le luci e gli addobbi della festa, il castagno che ricorda gli splendori del passato, quando l'uomo non aveva modificato tutto demolendo per costruire di nuovo senza alcun rispetto per l'ambiente, i ricordi e il passato.
    Adesso la festa è finita come sono caduti i sogni dei giovani di allora. Restano solo i ricordi e la nostalgia!
    Bellissima Bruno, complimenti davvero!

    Deborah Mega

    RispondiElimina
  72. Infatti cara Tiziana, contro il mio modo di esporre questa poesia è molto oleografica ma zeppa anche di bellissimi ricordi anche in epoca più recente...Come al solito il tuo commento e' sempre preciso, dettagliato e mi porta querl calore che solo una grande amica puo dare...Grazie Cara Tiziana è sempre una gioia sentirti...

    RispondiElimina
  73. cara Rosa CasseseProf, il tuo bellissimo commento che mi onorgoglisce per le affertmazioni in esso contenute che dimostrano una perfetta conoscenza di quello che fu il grande Vomero, nome preso dall'aratro perchè collina altamente amena ed agricola una volta.Tutto millimetricamente perfetto nella tua dotta disamina che mi lusinga e mi rende orgoglioso della tua amicizia..Cara Rosa, grandissima persona di cultura, che fortuna conoscerti. Grazie con stima e riconoscenza..Bruno

    RispondiElimina
  74. Cara Deborah, altro commento altamente bello e significativo, espresso con molta chiarezza e senza giri di parole. Il Vomero, anche se in maniera frettolosa, si lascia ammirare, amare gustare con i suoi panorami che a dir poco sono mozzafiato, l'eleganza e lo stile architettonico ne fanno un gioello e Via Scarlatti e Via Luca Giordano con le loro innumerevoli adiacenze. tutte intestate a celebri Pittori.La tua disamina tra il vecchio e il nuovo è stata illuminante ed io aggiungo che queste strade non hanno nulla da invidiare a Piccadilly Circus per la bellezza e la varieta' dei negozi di alta classe che vi stazionano.Mi è dispiaciuto di una cosa, che tu a Napli ed io non ti ho salutato...questo è un rammarico per me..sarà per un'altra volta.Ultima cosa la trattoria di cui parliamo è quella che ha ispirato di Giacomo nella celebre NA TAVERNELLA ed era adiacente alla funicolare di Chiaia angolo Via cimarosa formata da un giardino e du vagoni ferroviari quelli per la carovane dei giostrai bellissimi, erano un sogno tra il verde della Floridiana, sembra ancora sentire con i fiori il profumo della frittata che si raffreddava nel piatto per l'incanto della serata...Debora il tuo commento questa mattima mi ha realizzato veramente e internamente mi sono sentito vero poeta con l'animo avvolto dai sogni andati ma che restano, come in ognuno di noi vivo e presente a farci continuare una vita a volte non troppo benevola..Ti ringrazio dal profondo dell'animo Bruno

    RispondiElimina
  75. Quando il poeta scrive della sua città lo fa sempre con nostalgia(con quel velo di lacrime che diventano sorrisi quando poi si rilegge la meraviglia che si è scritta)Oltre al contenuto struggente e "condiviso"(da buon napoletano quale sono pur se di provincia)quello che mi emoziona è il gesto poetico, notevole. La poesia napoletana è stata il mio primo amore ed è un piacere leggere queste rarità.Grazie Bruno.A presto:-)

    RispondiElimina
  76. Grazie a te Vincenzo, non puoi immaginare la gioia di vederti in questo meraviglioso Blog che resta un grande mezzo di divulgazione straordinario che va oltre l'Europa al di la del valore dei singoli nelle pubblicazioni...Tu mi hai regalato delle parole bellissime che non dimentichero' facilmente, quando si hanno complimenti cosi' belli ed apprezzamenti validi da un amico che ti legge per la prima volta resti commosso e un po' frastornato chiedendoti spesso ma l'ho scritta io??? Ti abbraccio Vincenzo fraternamente ed affettuosamente...Bruno

    RispondiElimina
  77. Carissimo Bruno,mi sono immersa nella tua poesia che mi evoca ricordi di una vita fà,quando camminavo per le vie del vomero ero giovane allora c'era l universià gli amici l amore i sogni ........io adoro napoli e il vomero e tè che emani profumi attraverso i tuoi versi che non scorderò mai.........grazie

    grazie grazie grazie grazie

    ANNAMARIA FULGIONE

    RispondiElimina
  78. I poeti sono il sale del mondo. Solo il cuore di un poeta può descrivere tanta bellezza. Napoli è bella e, tu la "reciti" senza difetti; come chi guarda con occhi da innamorato. Anche questo è sud. La tua poesia fa bene al nostro sud.

    RispondiElimina
  79. Quanto sei bella nelle tue espressioni Annamaria. Sapevo dei tuoi trascorsi napoletani ed io vomerese che non ti ho mai conosciuto prima, questo è un caso più unico che raro cosa mi sono lasciato sfuggire...ci conoscevamo tutti..Hai visto cosa mi sono perso..forse perchè porti un nome bellissimo che a me non mi ha mai giovato, ho solo pessimi ricordi di persone che portavano questo nome, tu sei l'eccezione che conferma la regola. Grazie del magnifico commento amica mia, le tue parole sono state bellissime, una vera carezza in questo pomeriggio dedicato al PC perchè per circa 2 gg. non ci sono stato, un vera carezza dicevo come la felicita' che ti regala un volo di rondini quando si annuncia la primavera. Grazie Mia Grande ROM....Un abbraccio

    RispondiElimina
  80. Mio Caro Carmine eccoti puntuale e preciso con il tuo gesto di amicizia e di affetto come sempre... Una persona come te cosi' impegnata, che mi dedica anche solo un minuto effettua un gran gesto ed un atto di amicizia per me e di amore per la poesia...Sei una gran persona Carmine ed io nell'immensa stima che ho di te ti sono grato. GRAZIEEEEEEEEEEEE!!!

    RispondiElimina
  81. Andrisani Paola dice: Non so comporre poesie.Amo molto le poesie e questa tua Bruno mi piace moltissimo.Illustrare e cantare il Vomero cosi' ci fa conoscere le realta' di tanti anni fa.Sarebbe bello che i giovani Napoletani cantassere il Vomero di oggi per farci conoscere Napoli di oggi.Tu gia' lo fai.......

    RispondiElimina
  82. Cara èpaoletta, ti ringrazio di questa bella dissertazione sul Vomero, una volta èlite di Napoli come Roma aveva i Parioli, poi lo stato sociale della gente è cambiato e a scapito della signorilita' del professionismo e qualche residuo di nobilta' hanno preso piede affaristi e commercianti ed il ceto si è stravolto...Io ho sempre amato il Vomero, l'ho sempre amato tanto è vero che abito sulla parte più alta del Vomero... Mi auguro che ci siano giovani che possano cantare il vomero attuale anche se purtroppo secondo me non da molte ispirazioni e poi ho delle riserve perchè la fretta che invade i giovani non consente la continuazione del Napoletano..non hanno voglia di studiarlo lo improvvisano...Ho visto una composizione (perchè non è poesdia) scritta in Napoletano da far paura, è uno scempio...Il Napoletano è una lingua a tutti gli effetti e non lo vogliono capire...Grazie Paoletta per il tuo affettuoso e graditissimo commento

    RispondiElimina
  83. Maria Pezzica dice: caro Bruno la nostalgia fa parte della sensibilità della tua anima, ti capisco, i tuoi versi parlano e in essi si legge quello che senti scrivendo.
    Bellissima poesia, posti che ricordi belli e sentimentali, pieni di amori e di pranzi in allegra compagnia nella trattoria del luogo.
    Ora tutto è traffico, automobili, rumori, solamente un vecchio castagno rimane a ricordo del passato.
    Molti posti che tutti ricordiamo deliziosi ora non lo sono più
    Bruno carissimo scrivi in modo delizioso e mi gusto i tuoi versi nel tuo bellissimo dialetto anche se alcune parole le devo meditare.
    Ti abbraccio.
    Maria

    RispondiElimina
  84. Cara Maria un commento bellissimo come le tele che proponi alla nostra attenzione. Hai Ragione la nostalgia fa parte della mia sensibilita' depositata nell'animo. Vedi nel linguaggio bisognerebbe essere sempre accorti perchè ci sono vocaboli poetici e vocaboli meno poetici, quando si improvvisa non si fa caso a questa sottigliezza che invece diventa macroscopica, tu me lo insegni, non è facile fare poesia in dialetto con un lessico di al massimo 1000 vocaboli contro l'infinita' della lingua italiana...Nel dialetto non si fa contrabbando Viene fuori subito..Se tu immaginassi solo la gioia e la gratificazione che mi hanno dato le tue parole in questo commento...Ricambio l'abbraccio e ti ringrazio dal profondo dell'animo Grazie Maria grandissima pittrice...

    RispondiElimina
  85. Caro amico,
    è bello vedere la nostalgia
    che cammina tra i borghi antichi
    nella gioia del godere del ricordo indelebile
    di gioventù, che gode della parte più
    bella dei paesi
    purtroppo spesso dimenticata e trascurata
    realtà che a volte riduce i nostri bei borghi in un fatiscente luogo di abbandono
    bella poesia esaltata dalla mano poetica di un Napoletano doc...
    kiss kiss

    Giusy Carofiglio

    RispondiElimina
  86. Caro amico,
    la nostalgia della gioventù
    esalta il ricordo
    meraviglioso delle passeggiate nel borgo antico
    quando tutto era più
    bello
    e la gente si voleva bene...
    Mi è piaciuto passeggiare con te in quelle strade di nostalgia...
    Bravo Bruno!
    Il napoletano doc...
    kiss kiss

    RispondiElimina
  87. ANDRISANI PAOLA. TU RICORDI IL vOMERO COME IO RICORDO I MIEI SASSI:CAVEOSO E BARISANO,IN PRATICA LA MIA FAMIGLIA SPARPAGLIATA FRA I DUE SASSI.SE LO SAPESSI FARE ANCH'IO LI CANTEREI.pERO' A VOLTE PENSO:CI PIACCIONO COSI' TANTO QUESTI RICORDI,NON SARA' PERCHE' IL PASSATO COME SEMPRE SI COPRE DI UN VELO ROSA?

    RispondiElimina
  88. Grazie Giusy per i due commenti bellissimi che hai postato, sento ancora la tua presenza della passeggiata fatta al Vomero nel 1950/55 quando tu non eri nata ed io avevo 10/15 anni...Il tuo commento è stato bellissimo, pregno di verità, oggi non solo è tutto trascurato ma ci hanno tolto letteralmente l'aria pulita per respirare oltre tutto il resto..Ti ringrazio affettuosamente Giusy

    RispondiElimina
  89. Anche il commento anonimo, il secondfo penso sia tuo e ho dato la risposta sopra con un nuovo ringraziamento Bruno

    RispondiElimina
  90. Cara Paola, nel nostro animo resta sempre tanta nostalgia e tanto rimpianto per quello che doveva accadere e non è accaduto...Pura Utopia...La vita si svolge tutta ed il contrario di tutto e non ti lascia mai la liberta' di poter operare delle scelte in piena serenita..C'è sempre un ma...un se... ed un però...ed ecco a ricordare il Vomero io e tu i celeberrimi Sassi...Paoletta il necessario esserci ed aver seminato nel migliore dei modi..tutto il resto è storia dei sogni che si sono infranti strada facendo...Un abbraccio Bruno

    RispondiElimina
  91. Mi hai fatto fare una bellissima passeggiata nella tua amata Terra, chiudendo gli occhi, la lieve malinconia se ne va lasciando l'Anima vibrare di emozioni... senti i rumori, i profumi...
    Meravigliosa poesia. grazie Bruno

    RispondiElimina
  92. Grazie Mara, un bellissimo commento quando le poesie danno questa sensazione come la passeggiata e fanno vibrare l'animo allora ti rendi conto di aver fatto una cosa seria e importante...Grazie per l'affetto Mara...

    RispondiElimina
  93. Questa poesia e' densa di nostalgici ricordi e amore per il luogo di nascita.Napoli pero' non e' solo "Vomero" zona "bene" ,e' tutto!!!!!!!!!!!Napoli e' fatta da Napoli,cio' non toglie che mi hai accompagnato per le strade di un tempo ,con questi versi stupedi.Grazie Bruno...Con simpatia Gabriella

    RispondiElimina
  94. Cara Gabriella innanzitutto benevenuta sul Blog tenuto con classe da veri intenditori ed esperti come Rosalba Leoni e Massimo Imperato.Sono pienamente d'accordo con te, Napoli non è solo il vomero, Napoli è tutta...ma in quella poesia ho voluto parlare di uno spaccato evidente della mia adolescenza, della crescita sino all'immissione nella vita attiva quello era il Vomero ed oggi è!!! Napoli è tutta siamo d'accordo come siamo un po' tutti a cantarla. Mi fa piacere della passeggiata per le strade di un tempo e ti ringrazio per l'apprezzamento veramente lusinghiero sui miei versi. Ricambio la simpatia ritenendomi a disposizione per qualsiasi cosa tu abbia a presentare o per altro, sono qua anche per gli amici. Grazie Gabriella...sono contento veramente di questo tuo gratificante intervento.

    RispondiElimina
  95. Marina Poddighe 05 luglio alle ore 16.23
    Caro Bruno.... E' sempre un grande piacere leggerti.... Mi ritrovo ad apprezzare la tua Napoli così bella, vista attraverso i tuoi occhi.... a passeggiare per strade sconosciute eppure così familiari.... riesco a vederne i colori e sentire i profumi che accompagnano le tue parole...
    Tu sai quanto io gradisca e apprezzi le tue poesie....
    Per questo ti ringrazio... ogni volta, con ammirato affetto.... Marina Poddighe

    RispondiElimina
  96. Cara Marina,il piacerè mio sapere e vedere che ci sei. Condivido perfettamente la tua disamina e i versi scritti tendono ad avere esattamente il risultato che tu descrivi cosi amabilmente.Le tue parole gratificanti per il mio modo di fare poesia mi commuovono e mi rendono molto orgoglioso perchè conosco la generosita' degli abitanti nativi di questa bellissima terra di Sardegna e ti ringrazio con lo stesso affetto di sempre nel pieno rispetto della tua bella perona.Grazie Marina

    RispondiElimina
  97. Antonietta Mennitti 04 luglio alle ore 13.57
    Grazie l'ho condivisa sul mio profilo

    RispondiElimina
  98. nostalgia del tempo passato...malinconia di giorni felici...ora tristezza e dolore...tutto descritto con grande maestria come solo un grande poeta sa fare,facendoci vedere i luoghi già andati colorati dal sole della giovinezza e dalla forza della vita...bravo Bruno Franca Capasso
    5 luglio ore 16,30

    RispondiElimina
  99. Grazie Franca che non ricordo tu chi sia ma prima o poi lo sapro'...sono lusingato dalle bellissime parole regalatemi...Si in questo spaccato del Vomero c'era il sole della giovinezza e la forza della vita...Grazie Franca

    RispondiElimina
  100. caro bruno, la poesia m'ha commosso, molto, versi bellissimi, endecasillabi degni di un grandissiomo poeta. Scrivo anch'io di tanto in tanto qualcosa in napoletano, e quindi nessuno meglio di me può capire la tua poesia. Sono vissuto a pozzuoli con la mia famigliafa, negli anni 7o, al tempo del bradisimo.e ho vinto anche un primo premio con una poesia in napoletano, che presto posterò su facebook; Sono innamorato di napoli, del suo dialetto e delle sue meravigliose visioni.
    Complimenti vivissimi, marcello de santis

    RispondiElimina
  101. Grazie Marcello per quanto scrivi, per quanto mi dici, per gli elogi che posti. Prendo nota dei tuoi trascorsi che non possono che allietarmi .Siamo tutti innamorati di Napoli che consideriamo la nostra Madre putativa... Ti ringrazio per l'intervento e ti saluto con tanta cordialita'

    RispondiElimina
  102. Gianfranco Jannuzzo Bruno.... la tua poesia mi sembra comunque molto bella!

    RispondiElimina
  103. Gianfranco Jannuzzo Attore, Bruno.... la tua poesia mi sembra comunque molto bella!

    RispondiElimina
  104. Gianfranco Jannuzzo Attore Complimenti Bruno. E grazie ancora, Gianfranco

    RispondiElimina
  105. Grazie Gianfranco, detto da un attore come te, mi fa pensare e meditare molto oltre alla gioia provata. Grazie Grande Attore, Orgoglio Italiano

    RispondiElimina
  106. A Gianfranco Iannuzzi che per questioni tecniche non è potuto entrare nella mia bacheca ne essere taggato mi ha voluto far giongere il suo parere per posta che io doverosamente riporto qui. A Gianfranco Iannuzzo, carissima persona e grandissimo attore va il mio ringraziamento e la mia riconoscenza per essersi occupato anche se per un minuto della mia poesia ed avermi permesso di annoverarlo in questo prestigioso Blog...Grase Gianfranco, ti conoscero' di persona a Napoli quando sarai qui per lo spettacolo...Grazie un cordiale abbraccio...Bruno

    RispondiElimina
  107. detto da te' caro gianfranco e' realizzarsi in una nuvola d'onore.avere il commento da un grande attore come te' e' realizzarsi.anche se' x motivi tecnici sei andato sotto il link. ti ringrazio e ti abbraccio, bruno.

    RispondiElimina
  108. Questo è il quarto commento che sparisce dal blog in risposta a Gianfranco Iannuzzo Attore...Penso ci sia qualcosa che non va,,,,Ringrazio Gianfranco e resto gratificato dal suo pur breve commento perchè con la risposta al mio link ha dimostrata tutta la grandezza della sua persona Grazie Gianfranco...Bruno

    RispondiElimina
  109. E’ molto malinconica, si sente l’amore per i luoghi che sono stati importanti nella tua vita. Ma non è solo malinconia per i bei giorni andati, di quando si era giovani e pieni di voglia di vivere, è anche amarezza per un cambiamento di società che ha sostituito i valori di una volta con la frenetica rincorsa al denaro per cui non ci si fanno troppi scrupoli. E’ come sentirsi togliere la sella da sotto il cavallo per galoppare, ci sentiamo sempre più stranieri nella nostra stessa terra. Grazie Bruno per avermi reso partecipe di questo tuo sentimento. Voglio condividere con i miei amici di facebook questa bellissima poesia. Carmen Auletta.

    RispondiElimina
  110. Cara Carmen hai centrato pienamente, con bravura il tutto in una disamina perfetta evidenziandone anche i motivi.Si, è proprio come dici con chiarezza, il mio rammarico, oggi ho postato la canzone L'ISOLA CHE NON C'E'...eccola non solo per il Vomero ma per tante altre località che in nome di un modernismo hanno dato il via alla più grossa speculazione distruggendo un Paradiso Terrestre...Grazie per quanto fai per la mia poesia...Sei bravissima

    RispondiElimina
  111. Questo è il sesto intervento per rispondere alla cortesia di Gianfranco Iannuzzo Attore che mi ha onorato del suo breve ma sentito commento.Gianfranco è un grandissimo attore della TV a livello internazionale di grande estrazione sicula e non solo...Benvenuto sul Blog...Bruno..Non so' perchè gli interventi precedenti, dopo essere usciti, spariscono..mi auguro che questi restino...

    RispondiElimina
  112. Ringrazio tutti gli intervenuti per l'elevata qualità dei commenti. Ringrazio ancora Bruno per aver catalizzato con la sua bravura ospiti vecchi e nuovi, oltre che a nomi noti del teatro italiano.

    RispondiElimina
  113. Allora spero che il Blog abbia messo giuduzio cambiando Browser. Ringrazio l'Attore Gianfranco Iannuzzo per il suo breve ma significativo commento di apprezzamento alla mia poesia. Gianfranco è un grandissimo attore a livello europeo e della TV. Gli sono grado per il piacere che ha voluto donarmi dimostrandosi una grande persona...Grazie Gianfranco

    RispondiElimina
  114. Cara Carmen la mia risposta di Prima è stata mangiata dal Browser e Dio sa i miracoli che sto facendo...Adesso ho cambiato con altro Browser e ti ringrazio del bellissimo commento ringraziandoti per quanto fai per la mia poesia che puoi postare liberamente come vuoi...La tua disamina è perfetta e mi rende orgoglioso. Grazie Carme bravissima poetessa

    RispondiElimina
  115. gentile carmen, qui face non consente il fermo dei nostri post, questa e' la quarta volta che cerco di risponderti, spero che resti. Sono d'accordo con te e ti ringrazio per le belle parole dette. Sei una brava poetessa, lo sai, e a me il tuo intervento fa piacere...Un abbraccio e un grazie

    RispondiElimina
  116. Un grazie a Gianfranco Iannuzzo Attore che ha voluto farmi dono di un suo preve ma significativo commento nel link ed io l'ho trasportato qui in blog perchè ci tenevo alla sua presenza. Gianfranco è un grandissimo attore a livello TV nazionale, teatro, e quant'altro..., è un onore averlo con me qui...Grazie

    RispondiElimina
  117. Cara ros. è una gioia vederti nel blog c'è stato qualcosa che respingeva i post...Mi dispiace che adesso ci sono doppioni ma si legge chiaramente che c'è stato un problema tecnico. Grazie Ros. Grazie a te e a Massimo..Resta un blog meraviglioso il tuo...Bruno

    RispondiElimina
  118. Ciao Bruno, scusa la mia assenza, sono giorni di fuoco per me sotto tutti i punti di vista.
    Vorrei congratularmi con te e con tutti i tuoi amici per i bellissimi commenti a questa tua meravigliosa poesia. Non sò i motivi che oggi hanno ostruito i commenti, certe volte la piattaforma di blogger fa le bizze, forse sente il caldo anche essa :).
    Ringrazio di cuore anche Massimo, il mio scrupoloso collaboratore, per avermi segnalato l'intoppo che ha causato questo disagio.

    Per ultimo vorrei dire a Gianfranco che sono una sua fan e che ho assistito alle due ultime piéce teatrali a teatro Manzoni di Milano.

    Grazie di cuore a tutti perché riuscite a rendere questa 'Oasi' meravigliosa!

    RispondiElimina
  119. Cara ros. grazie per tutto e di tutto.Capisco il tuo da fare, impegni di lavoro, casa, figli e quantaltro ma mi sei stata sempre vicino ed anche in questo momento hai fatto tanto...Quello che mi ha dato in meno di due anni il tuo blog, non l'ho raccolto un 40 anni di poesia attraverso le manifestazioni che pure sono state foriere di successi..Circa l'inconveniente siamo con l'elettronica e basta una sovrapposizione di schede e si blocca qualcosa il necessartio sia andato tutto bene mi spiace alla fine per qualche post doppione. Mi fa piacere che ti piace Gianfranco Iannuzzo che reputo insuperabile nei suoi monologhi siciliani, è una favola ma in tutto è un grandissimo attore e si è dimostrato con me una persona amabilissima come lo ha dimostrato anche Paolo Ferrari. Nel prosieguo mi aspetto il commento di Paolo Ferrari che gia' nelle mie note me lo ha donato. Grazie di cuore ros. con un forte abbraccio da parte mia ed un abbraccio anche a Massimo che è di un'amicizia e gentilezza unica. Grazie ancora. Bruno

    RispondiElimina
  120. L'ARTISTA E' COLUI CHE CON OPERE, VERSI O COLORI
    RIESCE A COGLIERE UN EMOZIONE E TRAMUTARLA IN QUALCOSA DÌ TANGIBILE ...
    BRUNO ZAPPARATA CON LA SUA GRANDE SENSIBILITA’ E LA MAESTRIA DEI SUOI VERSI IN “ “VOMMERO ANTICO” RIESCE A RAPPRESENTARE UNO DEI PIU’ BELLI E RINOMATI QUARTIERI DÌ NAPOLI… A RENDERLO VIVO … DESCRIVENDO IL TEMPO CHE FU …
    VERSI CHE RIESCONO A COINVOLGERE IL LETTORE AL PUNTO TALE CHE QUASI SI SENTE PROIETTATO TRA LE STRADE DEL QUARTIERE … NE RESPIRA IL PRUFUMO… SEMBRA QUASI RIESCA A TOCCARE L’ALBERO DÌ CASTAGNE … CHE POSSA PARLARCI CON QUELLE DONNE CHE SI INTRATTENGONO FUORI LA TRATTORIA …
    UN PASSATO FATTO DÌ COSE SEMPLICI E GENUINE…
    MA AIME’ TUTTO PASSA… ED IL VOMERO … COME L’INTERA CITTA’ PERDE QUELLA SUA GENUINITA’ … VIENE SACRIFICATO ALL’ALTARE DEL PROGRESSO IN NOME DEL DIO DENARO … LASCIANDO A TUTTI UNA PROFONDA SENSAZIONE DÌ MALINCONIA.
    GRAZIE BRUNO RIESCI SEMPRE AD EMOZIONARE …
    CHE POSSO AGGIUNGERE ANCORA SE NON CHE I MIEI RICORDI D’INFAZIA SONO TUTTI VOMERESI ? LA SCUOLA VANVITELLI IN VIA LUCAGIORDANO .. IL MERCATINO DÌ ANTIGNANO … E NON SO’ PERCHE’ … MA QUANDO DESCRIVI LA TRATTORIA … IO PENSAVO A “PUCA” … ORMAI CHIUSA DA DIVERSI DECENNI …
    ANCORA GRAZIE

    MARIO FELICIOTTI
    ISCHIA 07.07.2010

    RispondiElimina
  121. Grazie Mario una grande disamina di alta qualita' la tua...Sono veramente felice e lusingato per quel che hai cvolto attraverso i mievi versi e li hai porti a me ed ai lettori in maniera così encomiabile...La Vanvitelli, Antignano dove c'era una signora che vendeva l'Aqua Ferrata con il limone ed io di ritorno dall'Ufficio mi ci fermavo sempre a bera la famosa limonata, Acqua Ferrata, Limone e una punta di bicarbonatyo...era grandiosa e spesso ci trovavo il noto attore UGO D'ALESSIO cher tanti film ha fatto con Totò ed altri...La Trattoria c'era puca, c'era Sica ma io ricordo con tenerezza quella nei due vagoni nei giardini adiacenti la funicolare di Chiaia Inizio Via Sanfelice o Imbriani che porta alla Santarella...quella era la trattoria di DI GIACOMO nella poesia Na Travernella..Mario un Abbraccio sei sempre molto cortese ed affettuoso e anche se ti assenti per lungo tempo i sensi di stima e di amicizia restano immutati nel tempo..Grazie e un abbraccio a ISCHIA che prima o poi ci ritorno...poi ne parliamo...Grazie

    RispondiElimina
  122. Carissimo Bruno,la mia famiglia ha origini napoletane,esattamente del Vomero...quante passeggiate da bambina nella Floridiana,il profumo degli alberi,i colori di uno spazio incontaminato,le corse d'inverno x comprare caldarroste all'angolo di via Luca Giordano..Grazie di aver scritto questi meravigliosi versi,mi hai fatto fare un tuffo nel passato.M.Rosaria.

    RispondiElimina
  123. Grazie Maria Rosaria, ben tornata e ben trovata...si sul vomero ci sono tanti grandi ricordi che appartengono un po' a tutti. Ti ringrazio dell'affetto e della tua signorilita'...Grazie

    RispondiElimina
  124. Bruno, dopo aver letto i commenti a questa tua stupenda poesia, posso solo dire bellissima...
    mi sembra di vedere questo angolo della tua amata città...e di sentirne i profumi ma anche di "sentire" una sottile e dolce malinconia...

    "cadono le foglie, sinfonia della morte...
    Cadono i sogni in mezzo a queste vie,
    l'ultima fantasia di gioventù,
    e non sono stelle ma...malinconie,"

    Grazie Bruno...mio poeta preferito...Wanda

    RispondiElimina
  125. Che piacere vedere questo tuo commento cara Wanda, per quello che hai esposto, per quello che hai detto per l'ultimo verso scritto...Sono lusingato e felice in quanto mi trovo al cospetto di un'eccellente poetessa che sta mietendo successi a ripetizione ed è giusto che sia cosi' e stai pubblicando bellissime sillogi....Ti sono e ti saro' sempre grato per la limpida amicizia che mi regali....Grazie cara Amica Wanda:-))))) Bruno

    RispondiElimina
  126. L'amore per le tradizioni del cuore.....e sono vissute nella più totale semplicità...serve credere solo all'amore.....ma sogni e stelle sono troppo lontani......
    commovente malinconia....
    bellissima Bruno...bellissima !
    Patty

    RispondiElimina
  127. Patty amica mia ti aspettavo, io nell'amicizia, anche se virtuale ci credo, virtuale perchè, la lontananza ci permette di usare questo strumento per accorciare le distante...Forse tra tutte sei la persona che conosco da più tempo in altro Forum...Ti ringrazio delle bellissime parole che hai speso per me, qui su questo blog nei commenti siete tutti grandissimi poeti ed io mi fregio dei vostri pareri con un enorme pregio. Ti ringrazio di cuore e ti abbraccio...Bruno

    RispondiElimina
  128. Sublime lirica che può nascere solo da un grande poeta

    Tiziana Capaccio

    RispondiElimina
  129. Cara Tiziana, grazie del lusinghiero e felice apprezzamento.
    Da una dolce persona come te, vale il doppio.
    Grazie con la simpatie e la stima di sempre.

    Bruno

    RispondiElimina
  130. Andrisani Paola.
    Ho rivisitato il tuo vomero......sempre + nostalgica sono..........di tutto.........e soffro!

    RispondiElimina
  131. Che dire? Leggendo rimango sospesa tra le tue parole...ammutolisco e le assaporo come acqua fresca,beandomi di tanta capacità espressiva ed evocatica.Bruno,ti dico soltanto una cosa:mi ritengo fortunata di conoscerti,di avere la tua amicizia e di godere della poetica di cui fai dono.Un abbraccio affettuoso.Rita Elia

    RispondiElimina
  132. Questo è un meraviglioso commento per il quale ne è valsa la pena aspettare ma da una grande come te impegnata su vari fronti bisogno aspettarsi l'impossibile che puntualmente esegui...Lo ripeto ancora una volta, il mio rammarico è che siamo molto lontani si poteva insieme far molto con e per la poesia...Ti ringrazio sorella nell'arte, con tutto il cuore e con tutti i sentimenti che forse il mio animo in questo momento non ti sa' esprimere o non ti puo' esprimere.Un forte abbraccio Bruno

    RispondiElimina
  133. Cara Paola ho rivisitato anc'io iol mio vomero e la nostalgia mi stringe più forte il cuore...dove stanno quegli occhi blu cielo dove tutte le stelle di napoli a sera gli si spezzavano dentro si da farne un pentagramma, un foglio di musica eccellente, negli occhi di quel lontano amore io ci leggevo la piu' bella canzone che non è stata ancora pubblicata. Grazie Paoletta,Bruno

    RispondiElimina
  134. Carmo amico , qui ti riconosco e ti ritrovo più che mai ; nella dolce malinconia del ricordo di ciò che è stato, nella consapevolezza di ciò che non ritornerà. Il tutto permeato da profumi, note antiche e colori . Il tuo passato è un quadro di sentimenti veri , di valori semplici che mai passano e che sono i soli che restano . Grazie per averla condivisa .
    Luigia

    RispondiElimina
  135. se non ricordo male, la trattoria in vagone ferroviario alla Santarella era 'LA PAGLIARELLA'.

    RispondiElimina

Disclaimer

A questo blog non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47, poiché l'aggiornamento delle notizie in esso contenute non ha periodicità regolare (art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62). Esso é un prodotto amatoriale e non rappresenta una testata giornalistica , i post editi hanno lo scopo di stimolare la discussione e l’approfondimento politico, la critica e la libertà di espressione del pensiero, nei modi e nei termini consentiti dalla legislazione vigente. Tutto il materiale pubblicato su Internet è di dominio pubblico. Tuttavia, se qualcuno riconoscesse proprio materiale con copyright e non volesse vederlo pubblicato su questo blog, non ha che da darne avviso al gestore e sarà immediatamente eliminato. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi a me, nemmeno se gli stessi vengono espressi in forma anonima o criptata.