Figlia di nessuno sola nella notte
giovane vita sfinita su un prato
neve infuocata sui tuoi capelli
rivoli di sangue bagnano i tuoi seni
Gorgheggi nella tarda sera
di mille trame mai sentite
di uomini senza rimpianti
di soste di millenari affanni
Freschi ricordi di generose fiabe
violata poi per sempre la tua innocenza
teneri abbracci non conoscevi
scevra ti accingevi al tuo carnefice
ruvide mani fendevano il tuo corpo
lacrime amare solcavano il tuo volto
muto allo scempio restava il tuo grido
mentre corpi brutalmente infierivano
boia ti prego uccidi ...
... questa belva che distrugge
"Ho scritto questa poesia come sempre di getto dando sfogo a sensazioni recondite provate in modo "empatico" ... quei volti che apparivano nella mia mente con quelle espressioni di paura, sgomento, incredulità... erano evanescenti, sconosciuti... ma dopo, solo dopo ho riconosciuto in quei volti le "Sara" le "Yara", le "Melania", le "Elisa" e le tante altre giovani innocenti immolate sull'altare della violenza, colpevoli solo del fatto di essere "Donna"!
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Come dice la stessa autrice nel suo commento, questa poesia nasce di getto da 'sensazioni recondite provate in modo empatico...'
RispondiEliminaBeh cara Carla, ti posso dire che anch'io quando ho lettola tua poesia sulla tua pagina fb (http://www.facebook.com/pages/Sogno-dEstasi-Infinita-di-Carla-Fortebracci/204173362981966) ho provato un tuffo al cuore e mi sono molto emozionata e non solo perché sono donna e mamma quasi nonna e neanche per l'argomento che tratta anche se é una piaga sociale che ha radici nella notte dei tempi. Mi sono emozionata semplicemente perché secondo me (che non sono una tecnica della poesia ma semplicemente una fruitrice), i tuoi versi trasmettono quello che tu provavi mentre la scrivevi, emozioni.
Ti faccio i miei complimenti Carla e sono orgogliosa di avere in questa 'Oasi' poeti come te. Grazie.
Buona Domenica a tutti quelli che ci seguono con assiduità ma anche a quelli che per la prima volta entrano e respirano la nostra aria di serenità! Grazie a tutti.
struggente,emozionante,triste,ma bellissima.
RispondiEliminaGrazie Ros per l'attenzione e per aver colto il senso di questa mia poesia ..."Emozioni"! Man mano i versi si componevano, non riuscivo a trattenere le lacrime, sentivo con i sensi dell'anima quelle ruvide mani che profanavano quei corpi innocenti e in me soffocava il loro grido.
RispondiEliminaOnorata di essere citata e di far parte di questa "Oasi".
Un saluto affettuoso.
carla
ringrazio l'anonimo per il commento positivo.
RispondiEliminaSentiero oscuro, tracciato da belve di uomini. Bestie di uomini che lanciano spine nelle carni di donne innocenti.
RispondiEliminaMolto sentita questa poesia, complimenti Carla per la tua grande sensibilità.
Buona Domenica Ros e a tutti gli amici di questa "Oasi".
Pietro Vizzini
Ti ringrazio Pietro per le belle parole e per i complimenti fatti da un "Grande Maestro della Poesia"! Grazie a Dio non tutti gli uomini sono "bestie"!
RispondiEliminaUn abbraccio.
Carla.
Bellissima Poesia toccante un tema abbastanza attuale che come facente parte di questa societa' mi ripugna al massimo...Togliere la speranza, la dignita', la vita per motivi sessuali è abberrante e non sono simili alle bestie questi rifiuti della societa', le bestie hanno un codice e un canone di corteggiamento, non dimentichiamolo.Carla che dirti, la poesia è bellissima hai messo il cuore nel comporla, ma tu sei come sempre bravissima.
RispondiEliminaGrazie Bruno , leggere i tuoi commenti sulle mie poesie e i tuoi apprezzamenti è sempre un grande onore per me ...lo sai quanto ti stimo e quanto sia grande la considerazione che ho nei tuoi riguardi!Hai detto bene "le bestie hanno un codice e un canone di corteggiamento"... non saprei dare un appellativo a questi individui ... Purtroppo la natura umana ha dei lati oscuri dove non esistono codici, canoni ... e spesso troppo spesso quel lato oscuro che si chiama "MALE" fa risvegliare il drago che risiede nei luoghi più reconditi dell'anima e da lì ... "lo scempio"! Un abbraccio caro Bruno.
RispondiEliminaCarla.
Ho aspettato il momento giusto per concentrarmi e commentare i versi di Carla alla quale sono legato da una sottile energia che mi permette da tempo di comprendere il suo modo di scrivere e di ispirarsi.
RispondiEliminaLa sua sensitività apre improvvisamente delle finestre che le consentono di vivere personalmente ciò che poi descrive. E come se la poesia STUPRO fosse stata scritta personalmente da una entità che racchiude tutte le povere anime che hanno subito questa crudele ed estrema esperienza. Ecco che allora la descrizione diventa coinvolgente e realistica. Ecco che il grido finale di dolore, assume una forza struggente che punta dritto il suo monito verso le forze del male. Verso la "belva" che non riuscirà mai a trionfare definitivamente, ma che in maniera meschina compie i suoi malefici nella vana speranza di farsi largo tra gli spiriti lontani dalla Luce.
Grazie Carla per divulgare il tuo mondo interiore in forma di versi. Ti seguo sempre nelle tue pubblicazione ed invito tutti gli amici del blog ad approfondire la sua lettura.
Grazie anche a te Ros per aver dato ancora una volta il giusto spazio che Carla Fortebracci merita nella nostra "OASI".
Caro Massimo,la tua profonda analisi, come ogni volta, coglie in maniera esatta ciò che accade quando compongo. Questa, come tutte le mie poesie è figlia dello stesso impulso ... un moto interiore mi spinge a veicolare le particolari sensazioni che improvvisamente e prepotentemente palpitano dentro di me e si traducono in versi. Probabilmente per molti è uno strano modo di poetare ... io non cerco la poesia ... è la poesia che trova me.
RispondiEliminaTi ringrazio di cuore per il bellissimo commento nonché per l'attenzione e per la stima che mi dimostri da sempre.
Un caro saluto al grande cesellatore di versi!