
mai ti udii perché non volli ascoltarti
mai mi parlasti perché non volli capirti
mai m'aspettasti perché non volli seguirti
Eppur presente eri nei miei pensieri
rinnegato ti ebbi nei miei peccati
non ti trovai perché non seppi cercarti
e mai m'accorsi della tua presenza
Divenne notte e t'avvicinasti
posasti le tue dita sul mio cuore
ti scoprii il volto cercando il tuo nome
raggi di luce accecaron i miei occhi
Tu che fosti da sempre il mio compagno
m'accettasti il giorno della mia venuta
ti prendesti cura dell'anima mia nascente
piccola stilla di future lacrime
Ora dolce il tuo profumo m'invade
tenero il tuo abbraccio mi circonda
non lasciar più da sola la mia mano
celeste amico di questa oscura valle.
La dottrina cristiana, a partire dal Medioevo e più precisamente nei Concili Ecumenici “Lateranense IV” (1215) e “Vaticano I” (1870), interpreta la figura degli Angeli, dall’ebraico mal’ak, come messaggeri della divinità e li definisce “puri spiriti” dotati di intelletto e volontà e liberi di scegliere tra il bene e il male.
Queste entità poste tra Dio e l’uomo, hanno il compito di vegliare su ognuno di noi al fine di custodire il nostro corpo e la nostra anima.
“Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli” (Matteo 18,10).
... Un giorno, all'improvviso, quando il "buio" stava per avvolgere la mia vita incontrai il mio Angelo custode.
Ritroviamo Carla Fortebracci che questa volta ci propone un testo di sua composizione e non di ispirazione medianica, come molti già sapranno.
RispondiEliminaIl tema è comunque spirituale. Parla del suo incontro col suo angelo custode. L'esposizione e la forma sono ben fatte.
L'angelo ci accompagna anche se non ce ne accorgiamo, anche nei momenti peggiori, solo che quando ne avvertiamo la presenza anche le difficoltà diventano più sopportabili e la serenità ci accompagna nel cammino della vita.
Cara Carla la prima quartina è di un filologico stupendo di lampante verità, ma tutta la tua poesia è un atto di fede, di riconoscimento a quella figura intermediaria posta da Dio tra noi e Lui...Spesso noi diciamo è la voce della coscienza ma chi guida la nostra coscienza? La nostra vita sulla fede è piena di interrogativi e non tocca a noi scioglierli, a noi deve bastare il condurre una esistenza nel più corretto dei modi, l'uomo ha ricevuto capacità di ragione per questo.Infine mi ci ritovo nei concili Lateranense IV del 1215 e Vaticano I del 187o, per aver letto nel collegio di Nemi dove sono stato un anno, qualcosa su questo argomento...Tu ci proponi sempre delle cose nuove e belle... Ti ringrazio per questo e per essere amica cara Carla, alle volte dai serenita' all'animo. Complimenti e bravissima. Bruno...Bellissimi la Figura dell'Angelo custode e della bimba nel lettino e la canzone di Ron Tutti quanti abbiamo un angelo, io ci aggiungerei la voce del fu Tony Del Monaco che cantava in una commedia musicale molto nota TU SORRIDI E PASSA UN ANGELO, A CAVALLO DI UNA NUVOLA... cOMPLIMENTI A TUTTI
RispondiEliminaCiao Massimo e grazie per aver postato questa mia poesia dedicata all'Angelo Custode. Questa figura così importante troppo spesso viene dimenticata ed erroneamente correlata a fanciullesche rimembranze, mentre, in realtà, la sua presenza è costantemente al nostro fianco per tutta la vita.
RispondiEliminaCaro Bruno sai quanto ti stimo ed apprezzo le tue opere, di conseguenza il tuo commento positivo e i tuoi complimenti sono per me motivo di gioia, ma soprattutto ciò che da felicità al mio cuore, è la consapevolezza di trasmettere, attraverso i miei versi, la serenità negli animi altrui.
RispondiEliminaGrazie e un sincero abbraccio.
bene!! bene!!! Io adoro tutto ciò che è riferibil e riconducibile agli Angeli Custodi....e son convinta che ci aiutano molto...nel corso dell'acquisizione degli elementi della vita..nella fase della conoscenza ...dell'apprezzamento ..ma soprattutto in quella del giudizio!!!Complimenti!!!
RispondiEliminaNon so se esistono gli angeli ma come anche dice Bruno sono atti di fede che non tocca a noi sciogliere so però con assoluta certezza che piu' di una volta sono stata salvata e in quel momento ho pensato che ci fosse una mano invisibile che non aveva permesso che la mia vita finisse in quel momento.
RispondiEliminaLa tua poesia carissima Carla é bellissima,
....non ti trovai perché non seppi cercarti
e mai m'accorsi della tua presenza....
forse é vero non vogliamo vedere e cercare perché non vogliamo trovarli.
Complimenti.
Ciao Rosellina, innanzi tutto ben ritrovata e grazie per i complimenti. In effetti, questi nostri compagni celesti invisibili ai nostri occhi, ma tangibili nella nostra anima, sono in ogni istante pronti ad aiutarci, a salvarci, a consigliarci, a guidarci ... sta a noi aprire il cuore per avvertire la loro presenza e prendere quella mano che ci aiuterà a superare gli impervi passaggi della nostra vita.
RispondiEliminaUn caro saluto.
“Su tutto il pianeta, con modalità diverse a seconda del diverso livello di comprensione umana, gli Angeli fanno risuonare nei piani della coscienza umana, la delicata nota del loro richiamo. Infatti, nel frastuono delle metropoli, nel silenzio dei templi, nelle scuole, nelle officine, ovunque vi siano esseri umani, è sempre maggiore il numero di coloro che riescono a percepire il richiamo di questi fratelli invisibili.”
RispondiElimina(N.d.R.)
Cara Ros, tu non sai se esistono gli Angeli però sai con assoluta certezza di essere stata salvata da una mano invisibile ... Il tuo Angelo custode!
Apri il cuore e un giorno quei dubbi diverranno certezze assolute e quella mano la sentirai stretta nella tua.
Grazie e un bacione!