Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

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mercoledì 1 settembre 2010

Poesie per sempre

Come promesso inauguriamo oggi il post settimanale dedicato ai poeti 'più conosciuti': quelli che hanno accompagnato la nostra vita, quelli che ci hanno fatto piangere e sognare, quelli che ci hanno stupito ed emozionato. I poeti le cui poesie occupano un posto privilegiato nel nostro cuore.

Quello che vi chiediamo cari Amici, assidui frequentatori di questa 'Oasi di Pace', é di collaborare con noi magari indicandoci anche il vostro poeta preferito (potete farlo anche con un semplice commento, ricordandovi di firmarlo).

Buona poesia a tutti.ros e massimo





SAN MARTINO di Giosuè Carducci

La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

va per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.

Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppietando:
sta il cacciator fischiando
sull'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.






4 commenti:

  1. Per aprire questo nuovo ciclo di commenti agli autori classici ho scelto una delle poesie più conosciute e recitate. Scelta dettata dal motivo che ha reso queste rime così popolari: la metrica.
    Uno dei motivi della facilità di apprendimento mnemonico di questa lirica e della permanenza nella memoria di molti di coloro che l'hanno studiata dipende certamente dalla sua struttura metrica e dal suo andamento ritmico. Si tratta di versi settenari, degli stessi versi, cioè, che molto spesso si incontrano nelle filastrocche e nelle conte infantili.
    La lirica è composta da quattro quartine di settenari, i primi tre di ogni strofa sono piani, l'ultimo è tronco; in ogni quartina il primo verso è libero di rima, il secondo e il terzo rimano tra loro; il quarto verso rima con gli ultimi versi di ogni strofa. Lo schema delle rime è dunque ABBC. Il fatto che l'ultimo verso di ogni strofa ha la stessa rima crea come una melodia di sottofondo che tende a tenere unita, musicalmente, tutta la breve composizione
    Naturalmente i commenti potranno centrarsi su altri aspetti. Comunque è l’occasione per dibattere sull’importanza dell’uso della metrica e del ritmo nella poesia moderna.

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  2. CIAO,MASSIMO, poesia approrpriata, andiamo verso l'utunno e già siavverte la magia dei miei luo-ghi d'infanzia e le emozioni che Carducci ha provato e trasmette
    Antonio Lanza

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  3. Quanti anni sono passati dalla prima volta che lessi questa poesia, una vita direi. Ricordo che non feci nessuna fatica ad impararla a memoria, allora le poesie si dovevano imparare a memoria e a dire il vero quell'obbligo ci toglieva (secondo me) un po' quella voglia di amarle.

    Bello quell'odore di festa, di gioia, di focolare acceso, bella anche quella nebbia che copriva un paesaggio quasi fatato.

    Complimenti per la scelta Massi e compimenti anche per il video, davvero accattivante.

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  4. La scelta di questa poesia mi ha riportato in classe con il prof d'italiano che mi teneva interrogata finché non recitavo la poesia senza cantilena. Ragazzi, questa sì che è emozione forte! A leggerla adesso sento anche odore d'autunno e di scuola.
    E' una poesia che mi porto dentro, soprattutto "..stormi d'uccelli neri, com'esuli pensieri, nel vespero migrar"
    Grazie Massimo. Grazia Finocchiaro

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