(Tramonto a Mergellina-Francesco Galante)
L'ECO D''O TRAMONTO
Angele a schiera pittano 'o tramonto
dint''o vviola e 'o celeste 'e Margellina.
Nu pentagramma 'e luce, na scugliera,
e Villanova...scrive na canzona.
Voce 'e Sirena sta chiammanno 'a sera,
'a sera chiamma e abbraccia na Sirena,
e ll'onna murmulea vierze d'ammore
sott''o cielo che a poco trasculora.
E' nu mumento e 'o Sole nzerra 'a porta,
s'affonna a mmare, non se fa guardà
e'e stelle a' una a' una, nluntananza
stanno ntallianno primma 'e s'appiccia'...
Se fa campagna 'o mare chesta sera,
sapore 'e grano, na carezza 'e viento,
l'ombra d''a notte, ll'aria 'e primmavera
ntrecciano sciure e so'...catene argiento...
Catene e sciure,
uocchie 'e poesia 'e na femmena,
scetano suonne antiche doce e tiennere,
ca pe cantà nun servono 'e pparole:
appicciano p''e vvie funtane 'e sole!
Chitarre 'e viole, ll'oro d''e mmimose,
note 'e nu pentagramma 'e luce e rrose,
canzona nova e doce, sott'o Monte
segna int''a ll'uocchie l'eco d''o tramonto...
Chi non conosce Napoli? E chi non si è soffermato dalla scogliera di Mergellina ad osservare quel tratto di mare che parte dalla Punta della Campanella e s'infrange sulle coste di Capo Miseno. E' uno spettacolo perchè in quelle serate terse di primavera si riesce a vedere distintamente Capri mentre alle spalle di Miseno restano nascoste Procida e più in là Ischia. Basta girarsi ed avviene un altro miracolo : una parete a strapiombo che cade su Mergellina tutta ricoperta di erba e fiori con viottoli illuminati che di sera formano un pentagramma. In questo contesto, sin dall'antichità questo luogo è stato cantato da tutti i poeti passati alla storia da Gianbattista Basile a Giulio Cesare Cortese, da Salvator Rosa con michelemmà sino ai più grandi poeti dei giorni nostri. Provate a sedervi un sera di primavera lungo la scogliera del Faro di Mergellina, quando l'aria è tiepida i venditori di fiori pullulano e le coppie passeggiando si scambiano tenerezze. Vi assicuro è un'altra dimensione.Così è nata questa poesia, così ho inteso scriverla, così ve la propongo. A voi il parere.Mergellina mi darà sempre quella serenità necessaria per accettare tutto.
Era de' Maggio é un bellissima canzone scritta da Salvatore di Giacomo e cantata in questo video da Consiglia Licciardi
Postata nei commenti trovate la traduzione in italiano della poesia fatta dallo stesso autore. grazie
Poesie, Racconti e Musica d’autore
"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)
Viviamo assieme una poesia, un racconto, una canzone o un quadro d'autore, lasciate un vostro commento ai post, per noi sarà un piacere leggervi.
Preghiamo gentilmente tutti quelli che postano il loro commento scegliendo l'opzione 'Anonimo' di blogger di firmarlo, grazie. ros e massimo
Translate
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Disclaimer
A questo blog non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47, poiché l'aggiornamento delle notizie in esso contenute non ha periodicità regolare (art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62). Esso é un prodotto amatoriale e non rappresenta una testata giornalistica , i post editi hanno lo scopo di stimolare la discussione e l’approfondimento politico, la critica e la libertà di espressione del pensiero, nei modi e nei termini consentiti dalla legislazione vigente. Tutto il materiale pubblicato su Internet è di dominio pubblico. Tuttavia, se qualcuno riconoscesse proprio materiale con copyright e non volesse vederlo pubblicato su questo blog, non ha che da darne avviso al gestore e sarà immediatamente eliminato. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi a me, nemmeno se gli stessi vengono espressi in forma anonima o criptata.
L'Eco d''o Tramonto
RispondiEliminaTraduzione letterale e non poetica dal testo originale in napoletano.
Angeli a schiera dipingono il tramonto
dentro il viola ed il celeste di Mergellina,
un pentagramma di luce, una scogliera
e Villanova scrive ... una canzone.
Voce di Sirena sta chiamando la sera,
la sera chiama e abbraccia una Sirena
e l'onda sussurra versi d'amore
sotto il cielo che a poco trascolora...
E' un momento ed il sole chiude la porta
affonda a mare e non si fa guardare
e le stelle ad una ad una in lontananza
rallentano forte prima di accendersi.
Si fa campagna il mare questa sera,
sapore di grano, una carezza del vento,
l'ombra della notte, l'aria di primavera,
intrecciano fiori e sono...catene d'argento.
Catene e fiori,
occhi di poesia di una fanciulla,
svegliano sogni antichi dolci e teneri,
che per cantarli non servono le parole,
accendono per le strade fontane di sole!
Chitarre e viole,l'oro delle mimose,
note di un pentagramma di luce e di rose,
canzone nuova e dolce sotto il monte,
segna negli occhi l'eco del tramonto...
Bruno Zapparrata
La musicalità e l'arte del descrivere fanno di questi versi un capolavoro. Le immagini, dipinte con parole semplici ma ricche di espressività, rendono percettibile ogni verso, fino a mostrarci visivamente questo splendido tramonto... Come ho già avuto modo di osservare, Bruno ha la capacità di trasformare le immagini in emozioni e le emozioni in immagini, con la semplicità che solo un vero artista sa usare.
RispondiEliminaChitarre 'e viole, ll'oro d''e mmimose,
RispondiEliminanote 'e nu pentagramma 'e luce e rrose,
canzona nova e doce, sott'o Monte
segna int''a ll'uocchie l'eco d''o tramonto.
Ha la musicalità di una canzone classica napoletana, ma è anche di più, non ha bisogno di muscica che accompagna i versi, la musica è dentro i versi, i versi stessi sono musica. E' una canzone doce e nnova sotto il Vesuvio.
Concordo con Annamaria, sembra quasi di ammirare un quadro leggendo questa poesia, un bellissimo tramonto:
RispondiEliminaE' nu mumento e 'o Sole nzerra 'a porta,
s'affonna a mmare, non se fa guardà
e'e stelle a' una a' una, nluntananza
stanno ntallianno primma 'e s'appiccia'...
Complimenti Bruno.
Grazie a tutti Voi per il commento e grazie sia per la meravigliosa canzone ERA DE MAGGIO considerata da un maestro della musica Sergio Bruni la più bella canzone in Napoletano.Ottima Consiglia Licciardi che se non erro è accompagnata dal complesso diretto dal fratello. IL quadro poi ritrae Mergellina anni 40/5o con ancora le baracche di legno sulla spiaggia, deposito attrezzi e reti dei pescatori che tiravano il pescato attraverso la ringhiera di via caracciolo ed era uno spettacolo. Oggi è tutto differente. Sugli scogli c'è gittata di cemento per la passeggiata fino al Faro e la spiaggia è ripulita non è più così rustica, pescatori? sembra una favola : "C'era una volta il pesce e dunque i pescatori". Certamente Francesco Galante non avrebbe potuto ritrarre queste immagini oggi dove nello specchio d'acqua antistante ci sono tutti natanti di lusso, aliscafi etc.I miei complimenti e ringraziamenti a chi ha assemblato il tutto. Sono contento.
RispondiEliminaAllora a me Bruno, ;)! Scherzo, naturalmente, complimenti al poeta.
RispondiEliminaCertamente ros.:) sei fantastica Ciao Bruno Zapparrata
RispondiEliminaBruno, la musicalità di questi versi è trascinante e dolce come una barcarola...i versi quasi soavemente cullano chi legge e lo avvolgono con un "addiroso" abbraccio d'immagini e colori.
RispondiEliminaSembra di vedere quel sol che con mani di raggi ormai rossi di tramonto chiude la porta del giorno, e quelle stelle che ntalleano esitando ad accendersi...
Mergellina al tramonto, mentre in cielo i colori danzano mutevoli, ccome dipinti sa angelici pennelli, si intreccia con l'amore vissuto, ricordato, sognato...
Anche chi non conosce la magia di questo luogo cui solo la modernità arrogante ha inferto le ferite, può entrare a Mergellina, quella che una vecchia canzone definiva "paravise d'e nnammurate"...ma per chi ne ha ancora il ricordo bello e suggestivo che si squaderna davanti agli occhi del cuore, questi tuoi versi, belli, delicati e musicali donano l'anima intensa colorata armoniosa e innamorata di questo pezzo di sogno diventato terra e cielo e mare...
Non ho parole, a stento riesco a dirti grazie, un grazie affettuoso ad un napoletano anche se anonimo, come me.Quante verità in una parola hai detto sulla modernità di Mergellinna e anche il verso della canzone di Toto' inclusa nel film con Ave Ninchi dei due vedovi che si risposano, Margellina, paraviso d''e nnammurate"... Grazie e ciao, non posso chiamarti neppure per nome...
RispondiEliminaMargellina con due nn vogliate scusarmi
RispondiElimina@ Bruno.
RispondiEliminaPer un mio errore, il commento delle 19, 13 è stato postato come scritto da Anonimo...l'anonimo napoletano, è una napoletana, sono io, Maria Isabella
Scusami e, grazie anche per la stupenda canzone resa incanto puro nell'interpretazione della Licciardi.
Ma sei Mariella D'Autilio ? la stupenda poetessa della quale ho avuto il piacere di porre un commento alla sua magnifica lirica? Non poteva essere differente perchè anche nella composizione della risposta si notano a chiari lettere frasi altamente poetiche e lo facevo notare a chi accanto a me leggeva e me ne ha dato conferma. Mariella a quando leggerò un altro capolavoro tuo? A presto grazie, qualche volta metterò qualcosa in lingua però il mio amore è il napoletano, lingua tanto bella quanto difficile. Buona notte E' stato un piacere
RispondiEliminaSì Bruno, sono io Maria Isabella, Mariella per gli amici,D'Autilia...
RispondiEliminaLa tua poesi in vernacolo è davvero bellissima...mi piacerebbe sentirla recitare, ad esempio da Mariano Rigillo, grandissimo interprete anche delle poesie napoletane, come quelle, stupende di Di Giacomo...
Presto darò a Gloria un'altra mia poesia. Ma anche tu non farci troppo aspettare a dissetarci all'ambrosia dei tuoi versi
Mi scuso con Bruno per il ritardo, ma ciò che ha cantato in questi versi non ha tempo. Ho scritto cantato perchè in primo luogo vorrei esaltare la musicalità che Bruno, con maestria, riesce a dare ai suoi componimenti ed a questo in particolare.
RispondiEliminaNapoli è una bellezza da conoscere e vivere. Bisognerebbe, è vero, aver gustato almeno una volta gli attimi trascorsi nei posti che Bruno ci indica per osservare il meraviglioso golfo di Napoli. Non vi è salotto più incantevole.
Mia nonna mi narrava di queste "passiate", passeggiate, che lei e la famiglia facevano negli anni venti. Allora la natura non era intaccata e Posillipo era quasi tutta verde. Bruno ci riporta a quei tempi. E vi assicuro che l'animo si esalta ancor di più di quanto il poeta riesce egregiamente a darne idea.
Massimo mai scusarti e grazie... " a passiata" he, che bello anche qualche filone a scuola con la ragazzina del cuore... quanti e quanti ricordi. Grazie
RispondiElimina