
ANIMA VAGANTE
Un dì m’accorsi d’essermi perduta
mentre vagava l’anima mia fra i sensi
d’un tratto l’armonia si fece muta
si spensero quei giorni fatui e melensi
l’eden m’avea accolta un dì lontano
stordito s’era il cor di tanto ardore
ignara m’inoltravo piano piano
nell’incantato bosco dell’amore
donai anima e corpo senz’indugio
certa che il fato fosse un re clemente
giammai cercai riparo né rifugio
scevra d’inganni abbandonai la mente
mille o più di mille furon quei baci
quelle carezze languide e suadenti
magiche notti scandevan ore audaci
l’oblio fluttuava libero tra i venti
non seppi allor capir colui chi fosse
quel volto che m’avea sì tanto amata
cosparsa m’ebbe la via di rose rosse
io gli credetti e fui così dannata
passaron sul mio corpo i mesi e gli anni
lasciando i segni delle vane attese
la gioia cedette il posto a quei malanni
il cor s’inaridì ma non s’arrese
fuori dall’uscio stetti come un cane
fedele attesi briciole di vita
m’accontentai di acqua e poco pane
riempir la ciotola per lui fu cosa ardita
negate allor mi furon le speranze
sgorgaron dai miei occhi lagrime amare
cessò la melodia con le sue danze
rimasi sola avvinta al mio fervore
furon momenti d’atroce smarrimento
fitti quei rovi m’infliggean dolore
il corpo mio fu avvolto dal tormento
trovai il coraggio e strappai dal petto il cuore.
La poesia è tratta dal libro "Viaggio autobiografico nel paranormale". Questa poesia come le altre facenti parte del capitolo dedicato alla scrittura automatica e alle poesie ispirate, è stata da me composta in uno stato d'estasi e in pochi secondi senza riflettere, né sapere cosa stavo scrivendo, come se qualcuno mi dettasse quei versi che scaturivano senza sosta dalla mia penna. Contemporaneamente alla scrittura, nella mia mente si avvicendavano le immagini che poi ho ritrovato nel testo del componimento.
Buongiorno a tutti gli amici del Blog. Un saluto affettuoso a Ros che ha approfittato del ponte per staccare un poco la spina.
RispondiEliminaOggi ospitiamo nuovamente Carla Fortebracci con i suoi versi medianici, ovvero frutto di scrittura automatica o ispirata.
Invito ad una attenta lettura e a fare domande all'autrice.
Buona giornata.
La poesia poesia di oggi dal titolo "Anima Vagante" è tratta dal libro "Viaggio autobiografico nel paranormale" della stessa autrice.
RispondiEliminaSotto l'editore e l'indirizzo web dove trovarlo.
Edizioni Creativa
Fonte: www.edizionicreativa.it
Poesia esistenziale sulla fine di un amore tra mille sofferenze e rinunce. Sembrerebbe una prosa per sfociare invece in una poesia classicheggiante con tutti i canoni e le regole del caso.Che dire su questi versi dettati dal cuore su un fatto probabilmente reale...complimentarsi con l'autrice che ha avuto il coraggio di raccontarlo anche se non personale ma di qualche altra persona che cerca conforto nel prossimo. Complimenti Bruno
RispondiEliminaGrazie Massimo per avermi dato ancora uno spazio per far conoscere queste mie poesie del tutto particolari.
RispondiEliminaLa cosa che più mi ha emozionato è che tu abbia scelto per accompagnare la mia poesia proprio il mio compositore preferito "Chopin" nonché "Notturno" opera sulla quale, mentre la ascoltavo per l'infinitesima volta ho scritto senza riflettere d'istinto, una delle "mie" poesie dal titolo "Notturno".
Ma niente è a caso!!
Ps: rileggendo il post mi sono accorta di aver usato il termine infinitesima ma in realtà stavo pensando "all'infinito e la millesima volta" e ho scritto infinitesima che potrebbe rendere l'idea ma che nulla ha a che vedere con il vero significato della parola: Infinitamente piccolo".
RispondiEliminaStrazio d'amore per una persona che fa di noi quello che vuole...ci fa soffrire pene indicibili fino a quando abbiamo il coraggio di aprire gli occhi e strapparci dal petto il cuore.
RispondiEliminaLa forma forse un pò antiquata, ottocentesca, ma se così fluivano i versi, così doveva essere...
Salvina
Caro Bruno, tutte le volte che mi è capitato di scrivere poesie di questo "genere" a parte il particolare stato d'animo e le forti emozioni che provo nello scriverle, come ho già detto in una manciata di secondi, la cosa che mi colpisce subito dopo averle rilette, è proprio quella trasmissione di pensieri che fluttuano nell'etere che non so da chi provengano ma che sicuramente cercano uno sfogo e soprattutto, come tu stesso hai detto, un conforto.
RispondiEliminaGrazie per i complimenti.
Ciao Salvina piacere di conoscerti, le mie poesie "ispirate" per la maggior parte sono rivestite da un ottocentesco alone, non so dare una spiegazione certa, ma secondo la mia teoria (bizzarra per alcuni) potrebbe trattarsi di fatti accaduti proprio in quell'epoca.
RispondiEliminaGrazie per avermi commentato.
bei versi che scaturiscono da una luce misteriosa e si irradiano arrivando con delicatezza all'anima. La nostra essitenza ha questi appauntamenti e l'autrice li ha descritti magistralmente. La musica e il quadro sono la giusta cornice
RispondiEliminaANTONIO LANZA
Si rimane a bocca aperta nel leggere questi tuoi versi. complimenti. eccellente. brava Carla. Fabrizio DI PALMA
RispondiEliminamamma mia è bellissima questa poesia, sembra arrivare da un'altra epoca, altri affanni...mi ha colpito la descrizione minuziosa delle sofferenze, delle attese, delle illusioni...e il tempo, il tempo lento a guarire quelle spine inflitte nella carne, conosco quel dolore e lo hai descritto cosi bene. Complimenti vivissimi, Tatyana Andena
RispondiEliminaQuesta poesia mi è piaciuta moltissimo, però avrei preferito leggere versi scritti da te e non ispirati in uno stato paranormale, Carla, ho visto che nella tua pagina hai pubblicato poesie tue bellissime.... complimenti e grazie.
RispondiEliminaCiao Antonio, è vero questi versi scaturiscono da una luce misteriosa che proviene probabilmente da altre dimensioni anche se io, come la maggior parte di noi, ha vissuto sulla propria pelle quella sofferenza che è data ...nel donare anima e corpo senza indugio certi che il fato fosse un re clemente... in nome dell'amore.
RispondiEliminaGrazie per le tue parole.
Ciao Fabrizio, amico nonché autore della copertina del libro "Viaggio autobiografico nel paranormale" da cui è tratta questa poesia, la tua stima e i tuoi commenti sono per me "cosa preziosa".
RispondiEliminaUn abbraccio e un grazie per aver dato la precisa immagine a questo fantastico viaggio.
Ciao Tatyana, ti ringrazio per i complimenti, mi fa piacere che questi versi "ispirati" ti abbiano colpita e al contempo mi spiace di aver fatto riaffiorare amari ricordi... Ma questo è l'amore... che a volte ti fa librare nell'aria e poi ti scaraventa nell'abisso del dolore.
RispondiEliminaUn caro saluto.
Ciao Pietro, mi fa molto piacere incontrarti su questo blog ed avere il tuo prezioso commento. Di poesie ne ho scritte moltissime e sono tutte gelosamente conservate nella mia scatola di latta, sono veramente contenta che tu ne abbia letta qualcuna sulle mie note ed abbia dato un parere così positivo. L'intento di aver postato questo particolare tipo di poesia nasce dalla volontà di far conoscere un altro aspetto del modo di comporre anche se in forma medianica, in modo tale da aprire uno spiraglio per cercare di comprendere quel mondo astruso che è l'emisfero paranormale.
RispondiEliminaSarò lieta se Massimo vorrà postare anche le mie poesie "normali", tuttavia i due modi di comporre scaturiscono comunque da forti sensazioni .. le mie sensazioni o quelle che riesco a cogliere nell'etere.
Grazie di cuore e a presto.
Questi versi provengono da un piano di realtà diverso dal nostro. Chi si esprime è spirito e non mente. E la comprensione del testo deve tenere conto di ciò.
RispondiEliminaUscire dall'armonia, allontanarsi dall'eden. E' il prezzo da pagare per cedere all'amore che pian piano offre le sue tentazioni. Subentra allora la dannazione per aver ceduto alla tentazione. E allora inizia una vita dalla dimensione umana. L'amore diventa pentimento e la vita diventa sofferenza. Solo la morte mette fine a tale tormento. Solo il ritorno all'armonia riporta la serenità eterna.
Mia cara Carla hai ragione nulla è casuale. Le grandi energie si incontrano. La tua poesia è frutto di una ispirazione tua ma non "tua". Il tuo essere è diviso ma tutt'uno. Così noi siamo divisi ma parte del tutto o tendenti al tutto. E quando parte di noi si fonde col tutto ci accorgiamo che idee, pensieri, interessi confluiscono senza esserne coscienti. Ecco allora che io scelgo Chopin, che entro in contatto con la poesia di Carla, che riconosco in questa ispirazione paranormale la stssa ispirazione che in altri poeti viene filtrata dal proprio essere "umano".
La poesia come la musica e l'arte figurativa fluisce nell'energia che alimenta le nostre anime. Solo chi riesce a cogliere in maniera più o meno forte le vibrazioni in essa contenute le traspone al proprio essere e forgia la propria arte.
In Carla manca la trsposizione con il suo essere. Le vibrazioni prendono corpo così come provengono dall'energia che lei percepisce.
Ma comunque fanno parte a pieno titolo della stessa poesia che i più compongono.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro nel tracciare i due modi di comporre che in Carla Fortebracci sono presenti.
RispondiEliminaNaturalmente per completare e meglio chiarire le due strade saremo felici di ospitarla ancora con i versi trasposti dal suo essere "umana".
Ho letto con interesse la poesia di Carla, e il lamento di un'anima illusa dall'amore: tutto ha dato e tutta si è data, cuore, corpo, passione...
RispondiEliminafinché s'accorge d'essere rimasta sola col suo fervore e con grande coraggio decide di strapparsi il cuore, inteso come strapparsi dal cuore colui che ha tanto amato, ma che l'ha fatta tanto soffrire!
Rispecchia una realtà ricorrente, ma che spesso per timore o dipendenza non si ha la forza di rompere.
Brava Anna, versi fluidi e scorrevoli, avvincenti.
Un affettuoso saluto
Maria Savasta
Errata corrige:
RispondiEliminaè (con l'accento)il lamento ecc..
Cuore asciutto di una donna, che dopo tanto amore si ritrova, un giorno, a non capire chi fosse lui. Un'amore non più corrisposto. Spera ad un suo ritorno, ad un cuore che arde, ma l'attesa è vana e strazziata dal dolore, si "strappa il cuore". Bellissima, complimenti! Ciao Carla!
RispondiEliminaCaro Massimo, con la tua profonda sensibilità sei riuscito a spiegare minuziosamente e in maniera egregia i miei due modi di comporre. Infatti per molti ciò risulta anomalo e difficile da comprendere ma tu hai dato l'esatta interpretazione a ciò che io stessa, per molto tempo, non sono riuscita a dare una spiegazione logica. MI succedeva e basta. Poi nel corso degli anni e a seguito di altri fenomeni paranormali che mi sono capitati, ho iniziato a studiare l'argomento e da lì è nata la voglia di scrivere il libro "Viaggio autobiografico nel paranormale" in modo da rendere partecipi anche gli altri a quel contesto che è "l'ignoto" nascosto nei meandri dell'inconscio, dove la logica non aiuta a capire ma che inconsapevolmente sappiamo che "potrebbe" esistere" ....L'EMISFERO PARANORMALE.
RispondiEliminaUn grazie particolare insieme ad un fraterno abbraccio.
Ciao Maria, mi fa piacere che tu mi abbia commentato ed abbia letto questo componimento con interesse, poiché il mio intento è proprio quello di suscitare attenzione e coinvolgimento a questo particolare modo di comporre versi.
RispondiEliminaGrazie ancora e ricambio il tuo saluto affettuoso.
Ciao a te Daniela e piacere di incontrarti sul blog, il tuo commento centra in pieno il significato della "poesia ispirata", ciò che mi è stato trasmesso è proprio il lamento di un'anima che ha preferito la morte al rifiuto e all'indifferenza da parte di colui al quale si era donata anima e corpo "Fuori dall'uscio stetti come un cane, fedele attesi briciole di vita..."
RispondiEliminaGrazie per i complimenti e a presto.
Cara Carla, la tua bellissima poesia pur essendo una poesia che parla d'amore é una poesia difficile da capire per me soprattutto per la tua spiegazione. Poesia ispirata, poesia dettata dall'inconscio, da uno stato di trance. Dovrò comprare il tuo libro per leggerlo, solo così riuscirò ad interpretarla bene.
RispondiEliminaLeggere la tua poesia sulle note di Chopin intensifica le emozioni che essa stessa trasmette.
Grazie Massimo per la scelta e grazie per la tua presenza.
Buongiorno a tutti e scusate la mia assenza dall'OASI, da domani inizieremo a pubblicare le vostre bellissime poesie. Grazie a tutti.
Ciao Ros e ben tornata,mi dispiace di non essere riuscita a spiegare in modo esaustivo il "concetto" di questo particolare genere di poesie, ma mi rendo conto che per coloro i quali non hanno mai avuto approcci con l'emisfero paranormale e con le relative fenomenologie che ne conseguono, comprenderne appieno il significato sia una cosa molto difficile da attuare. In effetti tale "concetto" va interpretato sotto una chiave di lettura che dovrebbe andare oltre le proprie concezioni abituali.
RispondiEliminaSicuramente per capirne di più bisognerebbe, come tu stessa hai ben detto, leggere il libro del quale mi permetto di dare un piccolo assaggio relativamente alla "Scrittura automatica o ispirata":
"Nella parapsicologia, la Scrittura Automatica è lo scrivere messaggi di senso compiuto senza usare la volontà durante uno stato di trance o di veglia e riguarda la capacità psichica del soggetto attraverso la quale riesce a percepire le onde ipostatiche (inerenti alla rappresentazione concreta di un fatto astratto).
Inizialmente i messaggi hanno uno scarso indice di leggibilità pur avendo a volte un senso logico ma, in seguito, man mano che il grado di crescita spirituale del soggetto aumenta e la pratica della scrittura automatica si intensifica si passa ad un grado superiore, ossia il messaggio viene percepito interiormente e poi trascritto, implicando così la partecipazione della propria coscienza. In tal modo la scrittura automatica assume l’aspetto di scrittura ispirata, pur sempre di natura automatica."
Un grande abbraccio e un saluto affettuoso.