Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

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domenica 13 dicembre 2009

SALVIAMO I BAMBINI di Massimo Imperato

Basta col seminare
ai piedi dei fanciulli
l'odio e l'indifferenza.
Nutriti con veline e videogiochi
crescendo all'ombra di Vegeta,
smarrita hanno la via
del vecchio campo di periferia.
Lì, dove due pietre son l'unica meta
per infilar la palla ed esultare.
Non più un abbraccio
tra teneri bambini,
non più una zuffa
per non restare in porta.
Tutto diventa serio
anche se hai pochi anni.
Stronchiamo i messaggini,
le fascinose chat.
Stringiamogli le mani,
portiamoli nei prati
a chiacchierare insieme
gaurdandosi negli occhi.
Indi poi incontro al buio,
sotto le amiche coltri,
senza televisore,
attiveranno i sogni
di chiacchiere e pallone.

La società di oggi stà distruggendo l'innocenza dei bambini. Quel periodo felice che resta nei ricordi di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di poter fare i "bambini". Una fase dell'esistenza dove davvero prevalgono i buoni sentimenti, dove ancora si vive in funzione dell'amore. Se distruggiamo i "bambini" distruggiamo l'amore. Ecco il grido che traspare in questi versi. Educhiamo i bambini all'amore, distogliamoli da tutto ciò che li allontana dalla loro fantastica innocenza, solo per il gusto di vederli "grandi" prima degli altri. Salviamo i BAMBINI.

7 commenti:

  1. Buongiorno amici del blog.
    Oggi dedichiamo la nostra attenzione ai bambini figli della nostra civiltà occidentale e non solo.
    Raccogliamo le reazioni che i miei semplici versi provocano nell'animo del lettore.
    Buona domenica.

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  2. bellissima e serissima riflessione, che ci riguarda tutti. Stiamo perdendo infanzia, valori, spiritualità, in nome di qualcosa non tangibile e non veritiero. e' necessario un ritorno alle cose autentiche, grazie per la riflessione, la sento molto, ho una figlia di quasi 15 anni.
    un caro saluto, Tatiana Andena

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  3. Hai ragione! la tecnologia è una bellissima porta che si apre al mondo, ma che ci porta alla visione globale di tutto il bene e il male...
    Non è colpa dei piccoli se usano e abusano di cellulari e PC, loro sono la vivacià incarnata e correndo sempre anche nei sogni, tendono a semplificare e abbreviare sms e colloqui in messenger. Sappiamo che dopo 160 caratteri, anche per una sola lettera in più l'sms si paga il doppio, rimpicciolendo le parole possono scrivere di più non sforando il messaggio, e questo a mio avviso è una prova d'intelligenza da parte dei giovani, infatti sono stati loro a inventare i xchè, i t.v.b. ecc..
    Il guaio è che spesso trasportano il loro linguaggio in classe e si disabituano alla lettura e alla scrittura classica...
    Impensabile che i piccoli stiano ore al PC! Qui è tutto virtuale, anche le amicizie, i fiori, i campi, le colline, i boschi dove spesso possono incontrare l'orco cattivo vestito in doppiopetto che adesca...!
    E' obbligo dei genitori seguire i figli, prenderli per mano, guardarli negli occhi, far capire loro il bene che gli vogliono, giocare con piccole cose, discutere, non proibire ma spiegare e seguirli discretamente nei loro movimenti...
    Non demonizziamo la tecnologia, dono di Dio all'umana intelligenza, ma inculchiamo nei giovani l'amore alla natura e all'attesa nel saper cogliere ad ogni stagione i propri frutti.
    Ciao Massimo, grazie per la riflessione che tutti noi genitori dovremmo fare!
    ti saluto con affetto
    Maria Savasta

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  4. Tutto nei dovuti modi deve essere fruibile anche dai bambini ma mai sostituire con un video giochi o con un ammennicolo qualsiasi un abbraccio, una passeggiata mano nella mano con il proprio figlio. Chiacchieriamo e confrontiamoci anche sul modo di vivere. In fondo oggi quello di cui i nostri ragazzi necessitano é come sempre l'amore e la vicinanza di noi adulti. Complimenti Massimo per l'argomento trattato in questa poesia.

    Buon giorno e buon inizio di settimana a tutti voi cari Amici dell'Oasi.

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  5. Bravo Massimo, sempre così attento a cogliere con la tua estrema sensibilità quelli che sono i veri problemi che dovrebbero starci a cuore più degli altri. Questi ignari fanciulli che si inoltrano nel mondo degli adulti a volte così pericoloso e ostile, che si affacciano alla finestra del mondo già smaliziati e con quella assoluta certezza che oltre la "finestra" sia tutto facile e bello. Ma la colpa è solo nostra ... è colpa dei grandi che presi dalla frenesia del progresso e dai frenetici impegni, non abbiamo il tempo di raccontare ai nostri figli quei giochi innocenti fatti di pallone, di soldatini e di bambole di pezza, abbiamo dimenticato di raccontare ai nostri figli la nostra infanzia, di quando giocavamo a guardia e ladri ... li lasciamo soli, sempre più soli a giocare in quel mondo "virtuale" dove tutto è simile alla realtà ma dove non potranno mai gustare il profumo dell'erba di un campo di pallone.
    Grande Massimo che con i tuoi versi dettati dalla tua saggezza e dalla tua bravura riesci a trasformare i tuoi pensieri e le tue sensazioni in un canto dalle note poetiche.
    Perfetta la scelta del mitico De Gregori.

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  6. Ringrazio le mie amiche poetesse per aver colto con attenzione un messaggio che forse a molti altri non è apparso importante.
    I figli rappresentano il futuro che noi non vivremo, ma a cui potremo dare un'impronta attraverso i nostri insegnamenti ed esempi.
    D'altra parte se il fenomeno descritto è rilevante si deve proprio a questa mancanza di attenzione che nel nostro piccolo è dimostrata dalla scarsità degli interventi.
    Comunque dal mio canto vale la pena insegnare bene ai figli "l'essere" e non "l'avere".
    Un grazie di vero cuore agli intervenuti.

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  7. Massimo, solo adesso mi accorgo di questo tuo scritto sul blog, non avendo trovato nulla in bacheca e come si dice meglio tardi che mai mi appresto a commentare come doverosamente fare. Hai toccato un argomento chiave del nostro costume, delle nostre abitudini, della nostra educazione.Quando la TV è nata il direttore un certo Rizzi o Razzi che poi divento' Frate, era cosi' rigido nei costumi e nel linguaggio che noi siamo cresciuti in un'altra maniera. Mi ricordo Alba Arnova cacciata dalla TV perchè il costume, dico costume intero sino alla caviglia era color carne e a corpo e la trasmissione soppressa, e ci fu una inchiesta sulla canzone che Jula De Palma canto' a S.Romo dal titoli TUA... che venne giudicata troppo sensuale.Mina fu cacciata perchè ebbe un figlio senza essere sposata e via dicendo, abbiamo dovuto aspettare le TV cosidette libere che da Libere sono divenute Libertine per il luridume che fanno vedere ancor oggi in tutte le fasce ed il guaio che con la mescolanza politica quelli delle TV Libere o Libertine passano alla RAI proponendo e riproponendo gli stessi canovacci che oggi in una trasmissione qualsiasi stracarica di ragazze discinte mi sembra di varcare una di quelle case....penso che mi abbia capito, E non parliamo della cinematografia anni 7o un vero inno al sesso con studentesse e docenti femmine tutte disponibili facendo inculcare alle menti giovanili che quella doveva essere la scuola.Come vengono su questi bambini??? Oggi la scuola si affronta solo con tagli al personale e grravi vari, ma questo lato, nocivo alla ditaditta e allo sviluppo dei ragazzi , nessuno ci ha pensato? Come sono d'accordo con te Massimo. Ciao Bruno

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