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adesso che un primo solco vedi
sulla tua fronte ardita
che nei tuoi occhi brillano
lampi d'acciaio e ansia di battaglia
va via di casa e corri verso il mare.
Sentirai la tiepida carezza
della brezza dei tropici
che spesso s'adira
e sferzerà il tuo viso
l'ondata gelida del mar del Nord.
Asolterai le musiche
e i ritmi caraibici
che una danza
metteranno nel
tuo cuore
E in tutt'altra parte del mondo
ascolterai in sul calar del giorno
il solenne cantare del muezzin.
Un giorno forse tornerai tra la tua gente
e verserai una lacrima tardiva
sull'impietrita fossa
di chi morì aspettando.
La poesia è autobiografica, nel senso che all'età di 17 anni mi imbarcai su una grande nave passeggeri della Grimaldi-SIOSA lines e mio padre e mia madre oltre che me stesso avevamo gli occhi lucidi, però il mio tempo in cui stavo sotto le ali di mamma chioccia
era finito.
Come commentare i versi di questa poesia.
Nulla, è la ruota della vita che procede e oggi sono io quel che ieri era mio padre.
L'importante non avere rimpianti, infatti mio padre e mia madre praticamente sono morti tra le mie braccia e io stesso ho chiuso filialmente i loro occhi.
E la ruota che va, e che mai i fermerà, oggi ad uno domani all'altro c'è sempre qualcuno per il quale suona la campana. (Franco Rubino)
(Dipinto: La speranza- Stefania Bruno)
Io mi imbarcai a 19 anni non su una nave ma su un aereo, caro Franco. Come vedi é una storia 'autobiografica' per molti di noi. Mi piace e sento mia questa tua poesia perché racconta anche la mia storia, l'ultima parte poi é veramente toccante. Grazie di cuore Franco, un abbraccio caro amico.
RispondiEliminamolto bella questa poesia, pervasa da un sottile velo di melanconia, l'amore per la propria terra, per i propri cari scomparsi, ma piena di speranza, quella speranza la quale nonostante le difficolta i dolori che la vita ci riserva non viene mai meno anzi rafforzata sempre di più dall'avvento di un mondo migliore e più ''colorato''. Sarà mera utopia? no io ci credo Grazie Franco un abbraccio
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