"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)
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giovedì 13 agosto 2009
FERIA D'AGOSTO di Ennio Figuratisescrivoilcognome
Ed è il pensiero che già trasforma la realtà, in uno stato di sonno-veglia, le cose appaiono in una luce diversa, meno drammatica e coinvolgente. Ai bordi della storia.(Gloria Gaetano)
disegno di Piera Angela Corsaro
FERIA D'AGOSTO
Vago ronzare d'ali ai bordi della storia, palpebre reclinate, fili spogli di ombre e ombre a venire sparsi sul pavimento gracchiano che ci sono. Giaciglio, il pensiero, riposa con se stesso e non cerca domande. Lirico, il domani, oggi non è ancora, ma nell'attesa chiara timido, un pensiero, trasforma già le cose.
L'anelito a liberarsi dell'ingombrante razionalità e realtà è comune a tutti. Abbandonare la mente...Come si fa? Già pensarlo è frutto di un'elaborazione mentale, infondo siamo animali pensanti, questo è il nostro guaio, ce ne sobbarchiamo le conseguenze nel vivere. Siamo ciò che pensiamo. A volte però,se vuoi conoscere veramente chi sei nella realtà, devi imparare ad arrestarti in quanto mente, devi imparare come arrestare il pensiero. Questo abbandono ti renderà consapevole, perché ti darà la prima esperienza di te stesso e forse anche nel momento in cui tu credi di trovarti in una fase di "non pensiero", sarà proprio in quell'istante stesso che la mente trasformerà la realtà, lasciando dietro le ombre del passato e addentrandosi in quelle del futuro. Bella poesia, sognante, pacifica e un pò maliconica. Mi piace molto. E poi ringrazio Gloria per aver associato il mio ritratto a questa poesia, credo che si addica molto all'aria che esprime il viso del Che, quella sognatrice di "eroe romantico". :-) Per me è un onore e un piacere far parte, anche in piccolo, di questo progetto. Un abbraccio Piera Angela
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L'anelito a liberarsi dell'ingombrante razionalità e realtà è comune a tutti. Abbandonare la mente...Come si fa? Già pensarlo è frutto di un'elaborazione mentale, infondo siamo animali pensanti, questo è il nostro guaio, ce ne sobbarchiamo le conseguenze nel vivere. Siamo ciò che pensiamo. A volte però,se vuoi conoscere veramente chi sei nella realtà, devi imparare ad arrestarti in quanto mente, devi imparare come arrestare il pensiero. Questo abbandono ti renderà consapevole, perché ti darà la prima esperienza di te stesso e forse anche nel momento in cui tu credi di trovarti in una fase di "non pensiero", sarà proprio in quell'istante stesso che la mente trasformerà la realtà, lasciando dietro le ombre del passato e addentrandosi in quelle del futuro. Bella poesia, sognante, pacifica e un pò maliconica. Mi piace molto. E poi ringrazio Gloria per aver associato il mio ritratto a questa poesia, credo che si addica molto all'aria che esprime il viso del Che, quella sognatrice di "eroe romantico". :-) Per me è un onore e un piacere far parte, anche in piccolo, di questo progetto. Un abbraccio Piera Angela
RispondiEliminaGrazie, Piera, è proprio questo il collegamento che intendevo...
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