
È un giorno di festa nel paese, è il giorno del Santo patrono; sulle strade la gente urla devozione, giochi e superstizione, ma tu invece sei triste, vorresti rinchiuderti nel silenzio, nella solitudine..col cuore mi sforzo, ti convionco ad aprire la porta, a guardare insieme la sfilata dei carri, i fuochi d'artificio; sbocciano rose di colore sul tuo viso. Ma dopo l'amore, come per ogni cosa cè il suo tramonto e mi allontano, silenzioso e sconfitto, dalla tua stanza...ma mi concedo l' ultimo regalo: guardarti di sfuggita dalla porta, forse per l' ultima volta.(Danilo Carli Stranich)
Malincuore nel giorno del Santo
Non sbarrare la porta della stanza
la festa invade ancora i tuoi balconi;
stringi le braccia,sfiorami la bocca
scopriti del lenzuolo come lo scirocco
apre delicati varchi sopra il mare.
Piangi al sole delle ginestre,
alle onde di sale e di destino.
Nel giro nero e veloce degli occhi
colorati si ripetono i fuochi artificiali,
sospesa tra le grida violente della folla
una rosa di luce antica sale sul tuo viso.
Consumata reliquia di sogno
sopra colli biondi d'illusione,
il tramonto schiude i suoi rami corallo:
sguardo furtivo dalla serratura,
muore l'ultima voce sulle labbra.
apro le danze, anche se cè poco da dire; amo molto la poesia che parla dell'amore...ma l'amore, spesso bello e vivo, è fatto anche di chiusure, di paure, di silenzio.
RispondiEliminaquesta mia breve lirica parla appunto di questo, e sottolinea la contrapposizione tra festa (esterna) e malinconia (dentro la stanza)
dentro la stanza si celebrano spesso amori e passioni, ma a volte si sancisce la loro fine, nel silenzio.
Danilo
e mi sovviene una stanza diversa, dopo la festa, e un giovane disperato che si dibatte in terra, e piange, e grida, per non essere stato notato dalla sua amata nel giorno della festa in cui lei era felice e allegra tra i suoi corteggiatori...
RispondiEliminaspesso i momenti di gioia acuiscono il dolore, la sofferenza, la solitudine, il senso di estraneità.
grazie per questi versi insieme dolci e appassionati, perchè fanno rivivere emozioni che ognumo conosce e porta chiuse dentro di sè.
claudia de crescenzo
Molto malinconica e ben strutturata, la poesia svolge il tema dell'estraneità dopo l'amore, nel giorno della festa. La solitudine incombe, al di là di quella porta Gloria
RispondiEliminabella e delicata poesia, dedicata ad una donna amata ma triste in un giorno di festa. Il poeta cerca di consolarla col suo amore ma non vi riesce: non sempre l'amore può colmare i vuoti abissali che si spalancano dentro di noi.
RispondiEliminamentre tutto il paese è in festa, dentro una stanza finisce un amore.
Poesia dolce e scritta magistralmente.
Salvina Albanese
Un'immagine al tempo stesso malinconica e appassionata, si percepisce il dolore...
RispondiEliminamolto bella, complimenti
Mi ha toccato profondamente quest'immagine di festa esterna, paesana, che contrasta con la malinconia dell'abbandono e lo sguardo furtivo dietro la porta, forse per l'ultima volta, quel sospeso immalinconisce ancora di più
RispondiElimina(Tonu Lavenia)