
Ho visto cadere da un albero,come foglie d'autunno
i miei intrighi dell'anima
li ho raccolti
e deposti in un cassetto
prima che diventassero torba
Come fili ingarbugliati di un ricamo,
mi avevano intessuto l'anima
Sola,chiusa nel mio costume circense
rido,cammino e parlo
come un otre svuotata dall'acqua.
Ma ad un tratto guardandomi dentro,
ne sento ancora l'eco.
e mi volto
felice
a guardare
quel viale di foglie ingiallite dal tempo
Annamaria Fulgione
Una poesia coinvolgente per iniziare la giornata...
RispondiEliminaBenvenuta nel blog Anna Maria, piacere di conoscerti.
ps.:grazie Mario per la scelta.
grazie mario e grazie ros annamria fulgione
RispondiEliminaFigurati Annamaria...è un piacere..Mario
RispondiEliminaannamaria bella e malincolica, ma tu sai dominare la malinconia con la volontà di sorridere e lottare sempre. Grazie x come sei e per la forza che riesci a trasmettere.
RispondiEliminaadriana
Bella, gradevole, triste. Annamaria sa trasmettere con immediatezza, perché è nella sua realtà di donna "esplicita", sensibile (molto, troppo),sorridente anche nella sofferenza. Quel cassetto, però, a me pare non sia stato ben richiuso. Gli intrighi fuoriescono...e lei ne sente l'eco.
RispondiEliminagrazie amici carissimi vi voglio bene....annamaria fulgione
RispondiEliminaUna poesia davvero stupenda...melanconica pura bellezza...
RispondiEliminaGli intrighi dell'anima...quante volte riposti...quante volte riemersi...quanti nuovi intrighi in agguato...ed ogni volta riporli in un cassetto...ed indossare il voso dell'allegria, del sorriso...
Grazie Anna Maria...hai dato voce a tutte le anime squassate dagli intrighi...a tutti quei sorrisi che celano la fatica, il rimpianto, il riporli, prima che divengano torba...
meravigliosamente bella
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