
Rubo a casaccio
stracci di memorie
e poi le allaccio
in nodi stretti,
tiro fuori vecchie foto
dai cassetti,
le guardo
e mi rigiro tra le mani
sempre il mio ieri.
Non c’è mai domani.
Raccolgo scorie.
Brandelli di emozioni
un poco spurie,
banali come testi di canzoni
che durano una estate,
presto finite
e mai dimenticate.
Stagioni andate…
Riciclo i miei sogni
e di quanti,
dietro i ricordi,
nascondono i rimpianti.
Accordi dissonanti.
Trasparenti come fantasmi,
anche gli orgasmi,
li soffochi tra i denti,
metti il bavaglio al cuore
e poi ti penti
se il grido dell’amore
non lo senti.
Racconto storie.
Vere o false
la sa Dio,
ormai è quasi un mestiere,
fondo ciò che è tuo
con quello che è mio,
butto nel calderone
maschere d’occasione,
paura,
distrazione,
noia
e disperazione,
problemi che non hanno
soluzione,
mescolo tutto
e bevo la magica pozione.
Raccolgo storie.
Salvandone qualcuna
dall’oblio,
qualche ritaglio
da mettere in cornice,
anche uno sbaglio,
se sai ascoltare
dice.
E sono qui
già pronta ad ascoltare,
a medicare
con le mie parole,
a scegliere,
magari,
un bel finale.
Certo il passato
non lo so cambiare,
non ho la forza di modificare,
mi manca anche il coraggio
per osare,
riesco a malapena a
respirare,
ho smesso già da tempo di
pensare.
Solo una cosa sono brava a fare:
raccogliere storie
e raccontare.
Non mi fermare.
maryann mazzella
Bellissima Maryann, raccogliere e raccontare storie...salvandole dal oblio....è la cosa che anche a me piace di più
RispondiEliminaIl passato non si cambia? Il presente può essere utile per raccontare il passato e modificare il futuro? Solo noi siamo protagonisti del nostro vissuto!
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