Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

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sabato 21 novembre 2009

Nun chiammà di BRUNO ZAPPARRATA

Quanno 'a mente se perde,
luntano, mmiez''o vverde,
e'e stelle a' una a' una
appicciano sti suonne,
vaco cercanno 'a luna
sul'io mmiez''a chest'onne...
Silenzio pe stu mare,
sulo nu sciuscio 'e viento,
voce 'e nu marenaro
fra musica 'e turmiento...
E' nu mutivo chiaro,
sta musica è lamiento...
Ma che te cerco a fa', mmiez''a chest'onne
si' già cammine dint'a' n'ata via
e nun tremma' si tremma 'a voce mia,
nun appiccia' chiù suonne cu 'e buscie.
Nun te scetà stanotte, nun penza',
lassa ca 'a vita scorre e se ne vola,
lassa ca 'o tiempo ferma na parola,
suonne senza parlà, e nun chiammà...


Quante volte ci si è trovati nella nebbia mentale dei pensieri, quante volte si è agnognato l'oblio, quante volte ci siamo domandati che significato ha il luogo comune "siamo nati per soffrire" . Allora mi sorge un dubbio, vuoi vedere che siamo stati mandati sulla terra ad espiare con la cancellazione totale di chi eravamo realmente dal cervello? Fantasie, si fantasie che però portano a divagazioni ineluttabili, e la prima sofferenza dell'essere umano è la mancanza d'affetto la disperata ricerca dell'amore, non soltanto fisico come oggi impera nelle comunicazioni di massa piccole e grandi che siano e che spesso portano a far nascere dei malintesi sin dai primi approcci, ma di quell'amore che aiuta giorno per giorno a sopravvivere, che da speranza, che da quel poco di serenità che ad ogni essere umano è necessaria.Questa è una classica poesia napoletana con il concetto dell'amore sparito stilata in doppia musicalità usando due metriche diverse ma con l'identico afflato si da ricavarne un'unica melodia. Il concetto è appunto un grido disperato di dolore, tra una vana ricerca, tra gli elementi presenti ostili e la rinuncia forzata ma con un avvertimento che nelle pieghe traspare con amore, senza minacce ma dolcemente gli ultimi versi recitano con chiarezza il pensare e l'invito a sognare in silenzio e se caso mai qualche ripensamento... a non chiamare. (Bruno Zapparrata)




Postata nei commenti trovate la poesia tradotta dallo stesso autore, grazie.

47 commenti:

  1. Bruno Zapparrata Traduzione letterale e non poetica della poesia Nun Chiammà (Non chiamare)

    Quando la mente si perde,
    lontano in mezzo al verde,
    e le stelle ad una ad una
    accendono tutti i sogni,
    vado cercando la luna
    solo io, tra queste onde...
    Silenzio per il mare,
    solo un soffio di vento,
    voce di un marinaio
    tra musica e tormento...
    Ed è un motivo chiaro,
    la musica è lamento...
    Ma che ti cerco a fare tra queste onde
    se già cammini per un'altra via,
    e non tremare se trema la mia voce
    e non bruciare questi sogni con delle bugie...
    Non svegliarti stanotte, non pensare,
    lascia che la vita scorre e se ne voli,
    lascia che il tempo fermi le parole,
    sogna senza parlare e non chiamare...

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  2. Una poesia bellissima, che riassume in versi splendidi il pensiero di ognuno di noi..Volersi perdere a volte, in un sonno che non si sveglia, chiamando quell'amore che non è fisico, è come un velo che aleggia intorno a noi di cui abbiamo disperatamente bisogno per vivere..Un amore languido che sta nell'anima, trasparente, e lo si coglie con un sospiro, in una nave che si allontana, nel lamento di un gabbiano che cerca la sua fuga nel cielo. Grazie per l'emozione!
    Tatyana Andena

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  3. dolcissimo idillio di ascendenze culturali e stilistiche greche, precisamente teocritee, che fa ricordare di Teocrito il lamento alla luna nella seconda parte dell'Idillio II. Ma la Poesia di Bruno è più dolce....lo stesso romanticismo, la stessa languida nostalgia d'amore, ma non lo stesso risentimento.
    Nella seconda parte della lirica infatti si evidenzia lo "stile" personalissimo dell'Autore che non impreca, non ingiuria, non freme....forse sopraffatto dal senso di un amore impossibile, o forse ammansito da un filo indistruttibile d'amore nascosto tra le righe che gli impone di essere sempre gentile verso la donna amata. Tuttavia la chiusa è una preghiera...che la sua donna vada, continui a vivere la sua vita, non finga con un amore bugiardo passione che non c'è, non infranga sogni, rinunci alle parole e soprattutto non pronunci ancora una volta il nome dell'amato.
    Poesia tenera, dolce, signorile...piena di quela compostezza che sovente accompagna i sentimenti quando sono veri e profondi, positivi o negativi che siano.
    Adriana Pedicini

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  4. ovviamente.....quella non "quela"
    A.P.

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  5. Cara Tatyana, splendida persona che conosco da poco ma che poeticamente sembra che ti conosca da sempre, con la tua sensibilità di poetessa, di donna hai centrato il concetto in un modo perfetto. Cio' a dimostrare che spesso certi ermetismi non servono, non sono sempre necessari.Hai menzionato due cose che io amo, la nave che s'allontana, sombolo di non ritorno ed il gabbiamo, figura eccelsa di libertà che io spesso ho usato nelle poesie. Ti ringrazio e fraternamente ti abbraccio

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  6. Carissima Rosalba, ti ringrazio per tutto ed in particolare per l'immagine del pianoforte con le due rose bianche e la splendida canzone di Pino Daniele E' semp'sera...al ringraziamento unisco l'amico concittadino Massimo Imperato ed a Voi va un mio caloroso abbracccio.Bruno

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  7. Carissima Adriana Pedicini,se tu nel momento della stesura di questi pochi versi mi avessi letto nel pensiero, meglio dell'espressione regalatami dolcemente da te, non potevi. Hai collocato sillaba per sillaba in cio' che volevo dire io e che dopo i primi commenti ed in particolare il tuo mi fanno credere di esserci riuscito. Bellissimo il riferimento del lamento alla luna di Teocrito che mi riempie d'orgoglio e di sodddisfazione, ma la realta' più bella e grande è la tua amicizia che conservo gelosamente nello scrigno del mio animo. Grazie Adriana.Con la stima e l'affetto di sempre. Bruno

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  8. Grazie Bruno,è molto dolce questa tua poesia, e come sempre mi piace il tuo modo di esprimere le emozioni, di esprimere la gioia e la sofferenza, la malinconia per un amore impossibile.
    Le onde del mare, le stelle, la luna...immagini che accompagnano spesso incontri d'amore, ma l'unica compagnia di questa sera sono i pensieri, e un alito di vento porta la voce lontana di un marinaio...ed i pensieri si perdono...Bella Bruno...Grazie

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  9. Questa poesia mi fa pensare tante cose, scuote quel sentimento lasciato dentro di me da qualcuno......sei riuscito a suscitare in me una bella emozione perchè quando comincio a pensare a certe situazioni, come quelle splendidamente da te descritte, vedo un addio che è passato davanti la porta dei miei ricordi. Sei un maestro mio caro Bruno, grazie. Ti abbraccio.

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  10. Carissima Wanda hai perfettamente ragione, l'amore è come creare una grande torta, un grande dolce per il quale ci vogliono ingredienti e capacità adatte in un'atmosfera direi quasi perfetta, nell'amore diventa surreale e di sovente ci affidiamo ancora al mare, alla sabbia, ai Gabbiani, al cielo, alla luna, al sole, al vento e ai fiori tutti quegli elementi che sono alla base dei più grandi processi evolutivi della poesia nel tempo, sembrebbero involutivi ma restano indelebili nel tempo. Ti ringrazio con un forte abbraccio Bruno

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  11. Non svegliarti stanotte, non pensare,
    lascia che la vita scorre e se ne voli,
    lascia che il tempo fermi le parole,
    sogna senza parlare e non chiamare...

    Non illudermi piu', lascia che il tempo mitighi la ferita, non chiamarmi perché se lo fai tutto crolla, se lo fai svanisce quello schermo che mi sono costruito per difendermi!
    Bellissimi questi versi, caro Bruno, che invitano la persona amata a non creare piu' illusioni a non innaffiare un sentimento che non puo' crescere.....!Complimenti.

    Bella la scelta di Massimo sia per il quadro che per il video di Pino Daniele.

    Buon pomeriggio Amici, anche oggi sono stata assente per problemi inerenti la mia vita privata, ma ci sono e sono felice di vedervi. Un abbraccio caloroso a tutti col cuore.

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  12. Ecco il mio amico Pietro che anche lui sa leggermi bene nell'animo, i nostri discorsi telefonici a volte sembra servano anche a questo.Certo, sono d'accordo, questa situazione ne risveglia tante altre appartenenti ad altri soggetti perchè ancora comune a tutti. Hai centrato anche questa volta caro Pietro ed io ti ringrazio per l'affetto e per l'amicizia. Un abbraccio Bruno

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  13. E bellissima ..la sensazione del sentirti camminare tra ricordi...alla ricerca di chi...,oramai,sai che non c'è!!! Quello che mi affascina è il sentire tra le parole una sicura consapevolezza..di un rimpianto!!! Potrebbe sembrare presunzione....ma ,sono certa,che non lo è!!! E' ,semplicemente,un atteggiamento che assume chi sa di aver molto amato...e di averlo fatto così bene da non desiiderare NESSUNA FORMA di rimpianto!!! Nun chiammààà!!!Sento in questa parola ..una dolorosissima perentorietà...che non lascia scampo..ad ulteriori bugie!!Complimenti x i versi!!! Chopin la musicherebbe divinamente!!!

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  14. scusate non mio complimento mai x le musiche ed i dipinti accompagnatori!!Vorrei però chiarire..che sono tutti colpi andati a segno....DIVINAMENTE!!!

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  15. Carissima ros. devo rendermi conto anche dal tuo autorevole commento che il concetto della poesia è molto chiaro, in tutti i commenti, anche se per vie diverse, con ottiche diverse si arriva sempre alla stessa conclusione e questa è logica perchè nelle risposte di tutti, nella tua, ci riscontro perfettamente il concetto che funge da filo conduttore della lirica. Il mio ringraziamento va a te, al tuo affetto, alla tua amicizia sincera e solare. Grazie ancora...Bruno

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  16. Ed eccola Rosellina, l'amica che riesce a leggere perfettamente nei miei occhi senza conoscerli e vederli.Si, io spesso cammino tra i ricordi e ti assicuro, non sono passi perduti e se qualcosa di accettabile ho scritto, questo lo devo a questi passi nel passato, a questo vivere le gioie seppure in dietrologia, passate ed archiviate. Infatti, non rimpiango il passato, anzi lo ricordo con piacere pervaso da una dolcissima malinconia che a volte mi riporta fatti, epoche ed immagini che si concretizzano perfino sui muri e fioriscono come il glicine a primavera e forse solo allora mi ricordo, nonostante le avversità, chi sono stato e chi sono.Un fortissimo abbraccio Rosellina, tu non potrai mai essere un'ombra,le ombre sono altrove...

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  17. Francesca Vitellaro 21 novembre alle ore 15.37
    capita più volte al giorno di fermarsi,staccare la spina dalla realtà quotidiana,estraniarsi,non sentire chi ci parla,per guardarci dentro per guardare dove stiamo andano ,mentre il tempo passa incurante ,a riflettere sulle insoddisfazioni e sogni, solo un poeta capisce lo sguardo assente,il fermarsi ad assaporare le piccole cose ,la fatica di vivere.......

    Da me trascritta perchè giunta in posta privata

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  18. Grazie per il tuo commento molto qualificante e qualificato. dici delle sacrosante verità. E' stato un vero piacere. Ciao Bruno

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  19. Maria Isabella D'Autilia21 novembre 2009 alle ore 18:56

    Quanto immenso è quell'amore, che chiede di non essere più illuso con bugie che potrebbero accendere sogni che s'infrangerebbero (ancora una volta) lasciando posto solo al dolore...

    Una solitudine cullata dal mare che cerca la luna, canta la sua saudade napoletana nell'armonia inimitabile dei versi in vernacolo, un canto cui fa da controcanto la voce di un marinaio che canta il suo tormento...due canti, due tormenti che incrociano le note sul pentagramma notturno del mare, in quell'ora quando le stelle "appicciano sti suonne"...sogni temuti, perché evocati dalle "sue" bugie.
    E allora dopo la soavità lieve di una notte in cui s'incontrano canti sul mare, la poesia svolta, ritorna indietro, quasi curva le spalle sotto il peso della cognizione del distacco, doloroso, ma senza appello...Fine. Fine delle illusioni, dei sogni. Un "Va' per la tua strada e non voltarti indietro"...un "Fammi il regalo di lacerare, non continuando a tormentare..." Fine. Fine dei sogni illusori. Resta solo l'amore, disperato.

    Bella, come e più di sempre, Bruno. Quasi una ninna nanna per l'amore ferito, per un amore che disperatamente vuole vivere nel ricordo, senza più sanguinare

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  20. Clary Dionisio te l'ho già detto ma quì lo ridico, mi piace, la sento mia.. oh.. quante volte, specialmente se uno cammina vicino al mare che te vuole far pensà.. e non vuoi!!! mi hai fatto invece pensare ad una cosa, e magari sarai l'unico a saper ricosctruire il puzzle.. perso nel tempo.. ti scrivo in altra sede, un abbraccio forte!

    Da me trascritta dalla Bacheca perchè li giunta.

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  21. Bruno, la tua poesia è un canto dell'anima: silenzio, musica e tormento...
    grazie per questi stupendi versi!
    Vorrei dire tante cose, ma sciuperei la sua bellezza! Il mio pensiero l'ho trovato frazionato in diversi commenti.
    Complimenti ad Adriana Pedicini: la sua nota mi ha incantata: il riferimento al lamento alla luna di Teocrito è posto ad hoc!
    Meno male che in calce hai messo la traduzione, altrimenti non avrei capito un'acca!
    Con mia vergogna devo ammettere che le lingue regionali non sono il mio forte; a stento capisco qualcosa di siciliano, ma se lo leggo, sono dolori: il sanscrito sarebbe più comprensibile...!
    Ottima la scelta del dipinto, e il video incanta!
    Che dire?! Nella tua poesia mi rivedo a contemplare la luna e le stelle, a sognare l'amore, ad abbracciare il vento profumato del suo ricordo...
    Ti saluto con affetto
    Maria Savasta

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  22. Cara maria Isa, il tuo commento è una poesia nella poesia, delle espressioni stupende a segnare momenti indescrivibili ed indelebili, a volte come dici il mare fa da culla a noi napoletani senza ricorrere ad altri artifizi, noi abbiamo la fortuna di avere degli elementi naturali che ci permettono di farli nostri e cosi cantarli per un amore o per altre cose ma quando canti l'amore, questi deve essere sempre grande altrimenti non è amore e non va nè camtato nè rimpianto. E allora mi trovo perfettamente con le tue deduzioni, la consapevolezza di aver stracciato tutto nell'esclamazione NUN CHIAMMA'. Grazie Maria Isa, sempre grande. Bruno

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  23. Lina Andreozzi..."Ma che te cerco a fa', mmiez''a chest'onne
    si' già cammine dint'a' n'ata via..."
    Bellissima. Complimenti, Bruno!

    17 novembre alle ore 22.45

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  24. Una poesia quella di Bruno che è un canto.Un canto d'amore che nasce dalla consapevolezza di una distanza.E tutto ciò che lo circonda gli parla,gli fà presente il suo bisogno,gli fa da specchio al suo cuore.
    Un canto dolcissimo pervaso di malinconia ma pieno della bellezza del creato che gli riempie il cuore facendogli assaporare la bellezza del silenzio.Grazie Bruno.Sei un grande.
    Rita Elia

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  25. Cara Maria Savasta, come al solito un grande commento anche il tuo, ma le tue parole nella loro grandezza non potranno mai sciupare i miei versi anzi li arricchirebbero della tua classe, del tuo sapere, della tua fede.Io sono fortunato ad avere tanti amici altamente qualificati che mi onorano con i loro commenti. Sono d'accordissimo con te anche sul meraviglioso commento di Adriana Pedicini che nelle sue parole, come ebbi già a scrivere, mi lascia bere al calice della pura poesia.Nel ringraziarti ti abbraccio fraternamente nell'arte. Bruno

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  26. Cara Clary, sempre affettuosa e prodiga di parole per i miei versi. So che ami Napoli e i Napoletano anche se sei Francese e quello che mi hai scritto mi onora. Sono felice di averti conosciuta. Grazie di cuore Bruno

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  27. Bruno Zapparrata
    Tu sei un tesoro Lina, ma come hai fatto a diventare Ingegnere con questa sensibilità? Un abbraccio Ciao e grazie!
    17 novembre alle ore 23.16 ·

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  28. Rita Elia, un commento il tuo che mi inorgoglisce ancora di più vedendo che all'unanimita' questa poesia nei commenti ha rispecchiato perfettamente il concetto da me voluto.La dolce malinconia mi accompagna sempre e la musicalità cerco di darla con la mia anima. Ti ringrazio per l'apprezzamento e ti abbraccio nell'arte fraternamente. Bruno

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  29. Sgambati I miei complimenti per queste bellisime parole..rimangono impresse nella mente..La frase che mi ha colpito di più di questa poesia è "Nun te scetà stanotte, nun penza',
    lassa ca 'a vita scorre e se ne vola"...Belle parole ancora complimenti Sig. Bruno

    Trascritta da me perchè pervenuta in bacheca

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  30. Caro Salvatore, sempre gentile, sempre affettuoso, Grazie

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  31. Una solitudine palpabile che cerca "compagnia" nel vento, nel mare, nelle onde. Malinconica, com'è un amore che finisce. Che dire? semplicemente splendida, ed anche se ha una sua musicalità, leggendola sento un suono di violini.
    Grazie Bruno

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  32. Strazzullo Nunzio Bruno, un'altra grande perla che si aggiunge ad un monile, il tuo, ricco di opere eccellenti e di spessore, scritta da te che rappresenti un patrimonio della letteratura contemporanea e storica della lingua napoletana. La riconescerei tra tante, c'è il tuo stile, il tuo modo di vivere l'amore e la tua inconfondibile passione, il tutto contornato da... Visualizza altro una musicalità soave e scritta in un modo semplice, come te, che varrebbe la pena di musicarla. Nun chiammà... è un imperativo categorico, come voler dire: non farmi più soffrire. Nun appiccia' chiù suonne cu 'e buscie... non alimentare più sonni con bugie, non illudermi.... STUPENDI, questi versi, frutto di un amore tormentato, che chiede di dar fine a tanta sofferenza. Non basterebbero aggettivi per apostrofare tanta bellezza poetica, mi inchino a tanta arte complimentandomi sinceramente... T'abbraccio, fratè'.

    Ieri alle 8.24 ·

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  33. resto semplicemente commosso davanti a questa dimostrazione di stima e di affetto nei mei confronti. Detto poi da te che ormai, anche se hai i tuoi lavori celati ma stai facendo il grande salto nella poesia napoletana, mi riempie di soddisfazione. Ti abbraccio caramente Frate'..

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  34. Non lo faccio quasi mai ma questa volta, forse perché sono rimasta senza parole nell'ascoltare lo struggersi dell'anima in questa poesia -bellissima!!!-, ho letto alcuni dei vostri commenti prima di scrivere il mio. Concordo quasi in tutto quello che avete sottolineato ed espresso, eppure quel "e nun chiammà..." mi risuona come un grido disperato di supplica dell'amato che, pur nella consapevolezza dell'amara illusoria realtà, non brama altro che l'essere chiamato. Forse non vuole ammetterlo nemmeno a se stesso, parla a lei per autoconvincersi che è vano ancora sperare....ma come si fa a recidere quel legame così forte, quel sentimento intenso che ci ha pervaso e ci pervade? E proprio perché, come spiega lo stesso Bruno, non si tratta della ricerca-mancanza di un amore fisico.
    Complimenti! ...e grazie.

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  35. Cara RosaAnna Grazie a te, i suoi che ascolti di violini me li porto a letto più tardi, mi terranno compagnia visto che questa poesia ha il seguito che s'intitola "'O Curaggio 'e restà sulo" che devo ancora terminare come dico io. Anche tu hai centrato come tutti l'argomento. Grazie delle espressioni, bellissime riservatemi. Grazie RosaAnna Amica mia

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  36. Maria Briannì, dolce amica mia, impegnata anche ideologicamente, io ti seguo,Anche tu hai fornito una spiegazione bellissima a questa lirica scritta veramente con tutta l'anima. Hai dato una sintesi perfetta immedesimandoti nello stato d'animo dell'autore con il classico no per avere si...ma la vita spesso ci mette a confronto con la dura realtà e ti fa sposare un dilemma, vivere o morire e sempre si preferisce vivere, semmai male, ma vivere e non morire di incomprensioni, azioni ingiuste ed altro.Grazie cara Maria Briannì, grazie ed è giusta la tua conferma che quasi tutti avete data la stessa definizione e lo stesso concetto a questa poesia. Un abbraccio Bruno

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  37. Sorano Antonellaquesta tua poesia, che descrive un amore struggente con grande maestria , tanto che, immedesimandoci, proviamo la tua stessa sofferenza,la tua passione,è ricca di musicalità... .E ti vediamo solo,camminare in riva al mare,supplicando l'amore di non dirti bugie per illuderti ancora.Napoli può vantarsi di avere un poeta come te perchè in tutte le tue poesie fai riemergerela bellezza della lingua napoletana e la passionalita dei tuoi concittadini...ancora ho una promessa da mantenere nei tuoi confronti,ma sopravvenuti impegni letterari,mi hanno fatto accantonare...ma non ho dimenticato...un abbraccio.
    PS.COMPLIMENTI ...che bel ragazzo che eri! ciao ANTONELLA
    Ieri

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  38. Cara Antonella mi hai donato un commento bellissimo condividendo in pieno i contenuti di questa mia poesia. Non darti pena sdo' che appena potrai manterrai la promessa, senza alcuna fretta. Ti ringrazio dell'apprezzamento fatto alla mia immagine, adesso sono solo un po' ingrassato ma sono sulla strada buona per perdere il di più. Un abbraccio cara Antonella E grazie ancora di tutto... Bruno

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  39. La Pica Franco Caro BRUNO quando la passione c'è per la poesia c'è per sempre, non voglio ripetere le tue parole, ma le ho sentite profondamente, d'altronde ti ho sempre detto che tu scrivi le vere poesie e mi dispiace di averti un po perso ultimamente. Apprendo con piacere che questa tua è nata di recente, se non sbaglio era un pezzo che non scrivevi. Dirti bravo è poco, ma uno come te sono sicuro che si accontenta anche di questo poco. Ciao con tanto affetto.
    Ieri alle 22.28 · Elimina

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  40. caro franco non è che ci siamo persi di vista io ho continuato a seguirti per quel che il tempo mi ha concesso. Come al solito sei sempre prodigo di belle parole per me e ti ringrazio veramente di cuore. Vedi Franco non ho scritto solo questa ne ho scritto delle altre e ancora sto scrivendo., sperto solo di poter completare questo libro, ritornando allo scrivere tu sai che se non si ricevono emozioni, dispiaceri o gioie(pochissime) il nostro interno non si scuote e non porge ai lettori il meglio di se stesso... Un grande ringraziamento e un abbraccio. Bruno

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  41. Bruno, cuore amabile e sensibile di un anima poetica fine e romantica. La percezione visiva che si ha attraverso la lettura dei tuoi magici versi è fantastica.. per non parlare poi, della musicalità,come se fosse una dolce melodia che accompagna, chi ti legge, nel viaggio di quei tristi momenti.Sono felicissima che tu sia ritornato a regalarci, attraverso i tuoi versi, nuovi momenti di poesia ad altissimo livello.T'abbraccio affettuosamente, lasciandoti le mie più vive e sincere congratulazioni.

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  42. Nel Ricambiare l'abbraccio mia cara Alex ti ringrazio doppiamente, è per il meraviglioso commento e perchè ho letto i tuoi impegni di trasloco che spesso lasciano una tristezza ed un magone perchè si tratta sempre di una parte della nostra vita che si abbandona, almeno fisicamente.Ma tu, carissima amica mia non mi abbandoni mai, come mia prima amica per la poesia su Face sei sempre presente a sorreggermi e a darmi quella forza interna con il tuo credere nei miei versi. Grazie Alessandra, dottoressa in trasloco... Un abbraccio e grazie. Bruno

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  43. il mio amato dialetto...ma qui oltre il suono di una lingua intramontabile c'è l'anima di un artista che regala emozioni coinvolgendoci!
    Angela Olino

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  44. Grazie Angela e' il fine di chi scrive poesie e tu lo sai perchè ne scrivi di bellissime.Sentire che con i versi provochiamo emozioni e coinvolgimenti ci gratifica moltissimo. Ti ringrazio per la gentilezza e per le espressioni che hai voluto donarmi. Un abbraccio

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  45. Sono i versi della sofferenza d'amore.....che nella loro musicalità e nelle immagini richiamano in chi legge i ricordi personali che ognuno di noi porta dentro di se. Solo un grande poeta sa con i suoi versi suscitare emozioni palpabili.....grazie amico mio.

    Gabriele Nocera

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  46. Grazie a te amico gabriele che ti immedesimi sempre nei miei scritti. Ti ringrazio tantissimo e le sofferenze ? Qualche volta sono postume. Ciao e grazie

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  47. Caro bruno, la tua arte poetica trasmette attraverso la musicalità delle tue parole delle forti emozioni che fanno vibrare l'anima. La ritmica e i suoni fanno da perfetta cornice al messaggio che ci invii e dolce o amaro che sia tocca il cuore di chi ti legge.
    Amore e Sofferenza, le due facce del più nobile dei sentimenti ... con questa bellissima poesia hai colto il suo significato profondo.
    Grazie per questi regali.

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