Il tuo respiro,
un foglio di carta crespa accartocciata,
che piano si riconcede,
al suo interno
le tue parole,
[poeta.]
Vita vissuta,
o quel poco che ne resta.
Sogni, speranze,
timide riflessioni
a cui concedi la mente
per uscirne,
anche solo un minuto,
e ritornarvi
sempre meno convinto,
ma sempre più uomo.
Un uomo si misura
dalla capacità di assimilare il dolore?
Se cosi fosse, tu,
saresti un grande uomo,
[poeta].
Ma chi può dirlo?
Molto semplice da presentare questa poesia. E' sempre in primo piano questa lotta contro qualcosa di ignoto, qualcosa che non conosci, ma che mai può prendere il soppravvento. E se il poeta fosse solo un uomo? o viceversa.
Buongiorno agli amici di tutte le "OASI"...
RispondiEliminaOggi riviviamo il tema della lotta alla FIBROSI CISTICA di cui ci occupiamo da tempo, a supporto della infaticabile azione di uno dei suoi principali promotori: il poeta GUIDO PASSINI.
Buongiorno a tutti! Sono felice di tornare su queste pagine. Fatico a prendere tempo per scrivere e leggere ultimamente, novembre è e sarà un mese tosto per quel che riguarda le presentazioni di Senza Fiato. Ma oggi sono contento di essere qui, con voi.
RispondiEliminaun caro saluto
Ciao Guido.
RispondiEliminaSe hai un calendario delle presentazioni postalo quì nel blog.
Grazie.
Un uomo si misura dalla capacità di assimilare il dolore?
RispondiEliminaBella domanda questa, intima e struggente anche se sarebbe bello affermare che un uomo si misura con la capacità di vivere le sue gioie, i suoi traguardi, ma sopratutto si misura con la sua voglia di dare senza chiedere nulla in cambio. Ecco chi sei tu caro Guido, sei un eroe che tutti i giorni combatte una battaglia per se ma soprattutto per gli altri senza chiedere nulla in cambio tranne che far conoscere questa terribile malattia e incrementare i fondi per la ricerca.
Sei encomiabile, grazie per tutto quello che fai, un abbraccio.
Buongiorno a tutti gli amici dell'OASI, invito tutti accogliere la richiesta di Guido e cliccare sul link 'Fibrosi Cistica' posto nella barra laterale sinistra della home, per aiutare, con un contributo anche piccolo, la ricerca contro questa malattia. Grazie di cuore e col cuore.
- Domenica 29 novembre 2009 – ore 15,00
RispondiEliminaPresso Teatro Savoia - Campobasso
- Martedi 8 dicembre 2009 – ore 15,00
Presso Ex Cinema di Alberese - Via Fante - Alberese (GR)
- Sabato 9 gennaio 2009 – ore 17,30
Presso Centro Culturale San Francesco - Forli (FC)
Queste le date confermate ad oggi. Ma a breve dovrei avere notizie dalla Sardegna.
Partendo da un foglio di carta crespa accartocciata la poesia si snoda attraverso un filo logico con delle riflessioni da dilemma e sconcertanti. Lottare contro l'ignoto come si fa' quando il nemico bisogna inquadrarlo per sconfiggerlo... Io dico vita vissuta e tanta che ne resta e poi la misurazione dell'uomo nella capacita' di assimilare il dolore. Il dolore non si assimila lo si sopporta è li la vera capacità che ti riconosco in questo tuo modo di lottare che deve essere d'insegnamento, di dirittura morale a chi si lagna per un semplice mal di testa, tu ne stai dando prova di grande capacità con tutti i mezzi, anche con la poesia, con questi versi belli, semplici ma efficaci come orchidee che tu ci offri su questo Blog, tavolo immaginifico di tanti bravissimi poeti come te. Vai Guido che sei forte... Bruno con un fraterno abbraccio.Domenticavo, il poeta prima di essere poeta è un uomo e smette di esserlo quando compone con i suoi voli di fantasia per poi ritornare allo stato iniziale come ha voluto madre natura. Bello il Bambino dormiente sul libro, sembra il piccolo scrivano fiorentino di Deamicisiana memoria e che dire della canzone del sempreverde Battisti? Grazie Guido
RispondiEliminaGrazie Guido per questi versi delicati e coraggiosi come coraggioso sei tu che il dolore lo abbracci come si fa con un amico. Tu hai saputo fare della tua sofferenza uno strumento per aiutare gli altri e ciò ti rende forte anche per te stesso. Il poeta è sì solo un uomo, ma un uomo che più degli altri "sente" e regala agli altri ciò che sente.
RispondiEliminaSalvina
ciao Guido!! é bello leggerti...!!! la tua poesia chiede di porsi qualche domanda!!....Io non so se,effettivamente..,un uomo si misura in relazione all'asimilazione del dolore!!! Quello che posso dirti ,con certezza,..è che un UOMO lo si può misurare ,semplicemente , pensando a te!!Respira...respira!!! Noi lo facciamo con te!!! Colgo l'occasioe x dirti che ogni anno x Natale preparo una Merenda x le mie amiche a scopo benefico!!! Quest,anno...il ,seppur,modesto contributo..sarà devoluto alla causa di cui tu ,ben sai!!!un abbraccio!!!
RispondiEliminaIl dolore è qualcosa che si vive sulla pelle, e percepire quello del prossimo è qualcosa che va oltre la sensazione del proprio dolore, sentire il respiro della sofferenza, condividere l'ansia di un malessere che non ha mai fine è come accarezzare con un gesto d'amore la persona che soffre. Grazie Guido, un abbraccio.
RispondiEliminaRingrazio tutti, di vero cuore, per i commenti, per le dolci parole che avete espresso.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti voi.
Guy
CONDIVIDERE IL DOLORE E LA SOFFERENZA ALTRUI è UN GESTO CHE ONORA L'ESSERE UMANO. CREDO NE DIA SIGNIFICATO D'ESSERE. CON AMMIRAZIONE PER LE PAROLE ED IL GESTO, FABRIZIO DI PALMA
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