Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

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domenica 18 ottobre 2009

ANGELE PE N'INFERNO di Bruno Zapparrata




















ANGELE PE N'INFERNO

Prete stracciate,lava d''o Vesuvio,
pe lastrecà cu 'e llacreme sti strate,
addò 'a ggente cammina e si cammina,
cammina lenta, a passo 'e trapassata. (1)
Crisciuto cu l'essenza 'e ll'oleandro,
stu populo, c'ha scritto 'a meglia storia,
scurdanneso d''o suono d''a tammorra,
è addeventato...populo 'e camorra.
Angelo pe n'inferno
ca, mentre ncoppa 'a spalla porta 'o Santo,
stregne mmano 'o curtiello spuorco 'e sango...
mmiezo a sti mmura, scure, senza cielo,
addò se magna pane e se jastemma,
pecchè nasceta e morte so' una cosa,
pecchè a vent'anne muore pe "overdose".
Aneme cu 'e faccelle sarracene,
radecate int''e viche, mmiezo 'e ppene,
cu ll'uocchie nire, uocchie d'odio eterno,
Angele senza scelle, pe n'Inferno...


Trapassata, balletto effettuato dai condannati a morte dopo il 186o che andando dalle carceri del Pendino sino a Piazza Mercato per essere giustiziati effettuavano camminando questa sorta di movimento di tre passi in onore di quelli già giustiziati certo che gli sventurati che subivano dopo la stessa sorte lo avrebbero fatto per loro. Si dice TRAPASSATA o TRAPAZZATA

Chi a Napoli non ha subito l'influsso nefasto della trasformazione morale che dagli anni 60 in poi è andata sempre deteriorandosi sino a sfociare nella cancrena odierna quando ormai non c'è più rimedio. La situazione Napoletana è sotto gli occhi di tutti, un lassismo generale, una corsa all'arricchimento lecito e illecito, le istituzioni che vanno li solo per lucrare e litigare e i bimbi che crescono. Ma come? con il padre in galera, la madre che deve arrangiarsi per procurare finanche il latte, in vicoli e abitazioni grondanti acqua per l'umidita', arrangiandosi e covando odio sin dalla piccola età per questa società che nulla ha voluto o saputo dare. Qui si passa per ladri ed e' vero, scippi, rapine sono all'ordine del giorno, ma le rapine e gli scippi che ha subito Napoli dall'unità d'italia ad oggi dove le mettiamo? Non è bastata neppure la bonifica di De Pretis, che distrusse il Ventre di Napoli tanto ben descritto da Matilde Serao ma che poco ci ha ricavato nel tempo quando sussistono ancora i famigerati quartieri spagnoli costruiti per l'acquartieramento delle soldataglie al seguito dei vice Re che governarono o per meglio dire malgovernarono Napoli.Di qui nasce Angele pe n'Inferno, una spietata denunzia verso tutti, in prima fila le istituzioni che non hanno saputo o voluto dare ordine a questa città tanto bella ma tanto sfortunata. Bruno Zapparrata




Postata nel commenti trovate la traduzione della poesia fatta dallo stesso autore.

31 commenti:

  1. Traduzione letterale e non poetica della Poesia ANGELE PE N'INFERNO di Bruno Zapparrata

    Pietre stracciate dalla lava del vesuvio
    per pavimentare con le lacrime queste strade,
    dove la gente cammina e se cammina,
    cammina lenta a passo di trapassata (*).
    Cresciuto con l'essenza dell'oleandro,
    questo popolo che ha scritto la storia migliore,
    dimenticandosi del suono dei tamburi
    è diventato popolo di camorra.
    Angeli per un Inferno,
    che mentre sulle spalle porta il Santo
    stringe in mano il coltello sporco di sangue,
    in mezzo a queste mura scure, senza cielo
    dove si mangia pane e si bestemmia,
    perchè nascita e morte sono una cosa,
    perchè a vent'anni si muore per "overdose".
    Anime con le faccine saracene,
    nutriti con il latte tra i vicoli a luna piena,
    con gli occhi neri, occhi d'odio eterno...
    Angeli senza ali...per un Inferno !

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  2. Crisciuto cu l'essenza 'e ll'oleandro,
    stu populo, c'ha scritto 'a meglia storia,
    scurdanneso d''o suono d''a tammorra,
    è addeventato...populo 'e camorra
    Sì, Bruno, la nostra città,che ha avuto una storia importante , che ha avuto momeni gloriosi anche nella Resistenza, ora vive il suo declino di illegalità e prevaricazione...

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  3. atmosfera cupa, da tragedia greca, in cui sempre l'essere umano si dibatte tra cuore e ragione, sentimento terreno e senso del divino. Una dura condanna sembra pesare su questo popolo, condanna estrinseca ed interiore, dove la vita fiorisce insieme alla morte, dove nei meandri del cuore circolano sentimenti di odio, di vendetta verso chi o verso cosa non sempre è definibile:il destino, il caso, il potere.... , ma l'uomo ha necessità di oggettivizzare ed allora sarà questo o quel nemico, questa o quella divinità. Non a caso le minacce sono rivolte perfino al santo dei Santi, Gennaro, con ingiurie e offese se non si compie il miracolo della liquefazione, segno di speranza. Proprio come nella tragedia greca, gli antichi splendori della città sono rovinati in macerie difficili da smaltire perchè questa volta sono radicate anche nell'anima; invano si cerca la salvezza, o forse non la si cerca neppure più in un luogo sul cui lastricato le gocce di pioggia sono le lacrime delle madri e di figli, dove la giovinezza spesso non esiste come fase della vita, dove il pane è avvelenato dalla disperazione.Allora -dice bene il Poeta- si tratta di Angeli, angeli decaduti, senza ali, scesi nell'inferno, per scontare il quale la pena più grande è viverci dentro...finchè ce la faranno. E qualora ne usciranno vivi...altra catarsi non è possibile.
    E' stata una grande sofferenza leggere questa poesia, che ha il coraggio di denunciare il male di vivere in questa bellissima città -almeno in alcuni settori della popolazione e in alcuni strati sociali- mentre ancora una volta se ne fa un disgustoso dipinto oleografico che la riduce alle consuete immagini stereotipate. Basti ascoltare le ultime trovate pubblicitarie.
    Adriana Pedicini

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  4. già, angeli senza ali, angeli neri, disperati nella disperazione, spietati nella spietatezza, bene Bruno, credo che si debba con tutti i mezzi mantenere sempre desta l'attenzione.
    MANLIO

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  5. annamaria marconicchio18 ottobre 2009 alle ore 14:27

    Mentre leggo, ho l'impressione di udire il ritmo di tamburi che accompagnano un condannato a morte... Mai descrizione di una città e stata così dolorosamente realistica... Aldilà della musicalità poetica, questi versi fanno riflettere su ciò che siamo diventati, in questa città che tanto ha data, all'arte e alla storia, e che oggi fa quasi paura...Ecco la grandezza di un poeta: non cantare solo l'amore e la natura, già belli di loro, ma riuscire a mettere in versi anche le brutture in un cantico di amore e sofferenza per la propria terra...

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  6. Ecco caro bruno...questa poesia fa accapponare la pelle...da quanto è veritiera e condivisibilee!! In pochi versi c'è tutto il degrado in cui si è riusciti a condurre la nostra Napoli!! Non è necessario andare lontano..nella storia...Ci ridurremo a banalizzare concetti..che sono già tali!! Ogni popolo vive con un presupposto di crescita...ma,oramai,chi dovrebbe alimentarla... preferisce ..ABBUFFARSI DA SOLO!!!Sarebbe bello,però, che in ognuno di noi si rafforzasse la volontà del tentativo !! Provare..ad essere migliori nel nostro piccolo...potrebbe essere una strategia...sto delirando??? Forse..si!!!L'umanità non dovrebbe avere classi...Napoli non dovrebbe avere strati...la vita non dovrebbe avere vinti...solo...che la legge vuole così....ed io oltre al dirti che ancora una volta hai superato te stesso nella descrizione visiva...di Napoli e dei suoi problemi!!Mi sento di sperare che...Napoli continui ad essere E...MILL CULUR..ed in cui emerga prepotente..il colore..della SPERANZA!!!

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  7. caro amico un bella poesia ma questa diversa di denuncia quasi..........la speranza che ci si possa salvare e riemergere ...........grazie come sempre piena di musicalità e colore la tua prosa

    annamaria fulgione

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  8. napoli....a 1000 sfaccettature....ma tanto matura,tanto criticata,tanto condivisa,amata,odiata,serena,lunatica,pazza,napoli e prima ,napoli e dopo,napoli e tutto,ki e nato in quel paese,e pronto a vivere con semplicita in ogni paete del mondo,pronto a capire tutte le lingue e a farti capire gesticolando,si e vero forse ci sono angeli senza ali d orate,e il male domina x invidia,ma solo ki e nato a napoli a diritto di criticarla xk lo fa con cuore.......grazie signor bruno e straordinaria la sua poesia .........angela castello

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  9. Grazie a :ros., a Gloria,a Manlio, i quali hanno inquadrato perfettamento lo spirito della mia composizione.La loro assidua presenza per me è sempre molto gratificante. Grazie Per la bella immagine del Vesuvio sul Golfo e per Napul'è del magnifico Pino Daniele.Bruno Zapparrata

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  10. Un ringraziamento a te Annamaria Marconicchio che dimostri di amare la mia poesia sin dai tempi in cui non ero neppure in Blog ed hai per me parole sempre molto lusinghiere. La mia riconoscenza e gratitudine. Ciao

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  11. Il tuo commento carissima Adriana Pedicini è molto più che una recensione toccante tutti gli argomenti che questa lirica ha voluto tracciare.E' una tragedia cara Adriana, vissuta diuturnamente dal sapore greco ma dall'attualità purtroppo tutta napoletana per il modo di agire, per il modo di presentarla e per il modo di concluderla.Posso confessarti che leggere e vedere la gente coinvolta oggi nella camorra ed averla vista piccola, innocua fa un certo effetto, per me, che sui quartieri spagnoli ho vissuto sino all'età di 23 anni frequentando scuole, oratori, ritrovi di quella zona sino all'università senza avere comunque mai il minimo fastidio. Vederli oggi è triste.I bimbi di un certo ceto nascono angeli e finiscono diavoli... Grazie Adriana per la gioia di avermi donato tale commento.Bruno

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  12. Rosellina, Rosellina, Innanzitutto ti ringrazio con molta riconoscenza, per le belle parole spese per la mia lirica e ti dico che nel nostro piccolo ognuno di noi per la sua branca rafforza lo spirito di riscatto, ma è un muro di gomma che torna indietro e fa male divendando la classica utopia cioè di quello che dovrebbe accadere e non accade. Giusto rifacendomi al commento di Adriana Pedicini oggi le informazioni di massa si ostinano ancora a farne un quadro disgustosamente oleografico di questa città aggiungendo menzogne e falsita' e quant'altro. Tu giustamente fai riferimento ai MILLE CULURE della Splendida canzone denunzia di Pino Daniele e dunque il quadro è completo in antitesi alla bellezza di quello postato in questa poesia. Rosellina, avere delle amiche come voi e farne parte della cerchia è quanto di più gratificante possa avere una persona e la mia paura e quella che come tutte le cose belle improvvisamente possa finire. Un caro saluto.

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  13. Angela Castello ti ringrazio innanzitutto per il signore, ma qui grazie a Dio facciamo a meno dei titoli qualunque essi siano e fraternamente ci diamo del tu chiamandoci per nome. Tu hai centrato un altro aspetto di questa poesia che parte da lontano, dalle processioni di spagnolesca memoria (ca mentre ncoppa 'a spalla porta 'o santo stregne mmano 'o curtiello spuorco 'e sango) non dimenticando che Napoli e la Sicilia sono state oggetto di dominazioni terribili nei secoli e di averne acquisiti molti malcostumi.Comunque ti ringrazio tantissimo dal profondo dell'animo per il tuo parere. Bruno

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  14. cara Annamaria Fulgione, sempre presente, sempre affettuosa. Grazie Bruno

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  15. Sì, Bruno i figli dei quartieri, che sono proprio l'espressione della nosra cità divengono diavoli, hanno un destino segnato. Saviano docet

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  16. Si è verissimo, qui sta il libro, ma quando io ho scritto questa poesia nel 1990 Saviano aveva 11 anni e prima di lui questo argomento era stato un po' toccato da tutti. Io non voglio accusare nessuno, gli onesti si salvano da se (ma dove sono?) ma ho notato delle connivenze da far rabbrividire durante l'iter del mio lavoro svolto nei pressi di Piazza della borsa...Ciao Glorietta

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  17. Mio caro Bruno, mi riesce difficile commentare il contenuto di questa poesia perchè dovrei ripetere le stesse cose che hanno detto gli altri amici, ma devo dirti che la musicalità e le parole che hai usato per questi versi sono eccezzionali, complimenti davvero mio caro maestro, un abbraccio.

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  18. Nell'abbracciarti dico ma quale Maestro, io da te ho tanto da apprendere.Devo dire che il blog, tranne qualche rarissima eccezione più per i soggetti trattati che per le liriche in loro stesse, è dotato di ottimi poeti, questa è la verita', difficile trovare una uniformità di classe e di espressione come raffigura e configura questo Blog, merito delle scelte di Rosalba, Gloria e Massimo... Rinnovo l'abbraccio ed il ringraziamento Bruno

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  19. Mi accorgo che stamattina ho postato un commento che però non ritrovo.
    Comunque ho sottolineato che il componimento di oggi è diverso dagli altri in quanto tratta un tema sociale molto grave. Ma alla maniera di Bruno.Egli riesce a descrivere il popolo napoletano evidenziando la differenza tra il sacro ed il profano (la malavita organizzata). E riesce a dare un tratto poetico anche all'universo che ruota attorno ai malavitosi, definendoli con maestria: "angeli senza ali, per l'inferno".
    Eccellente.

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  20. Grazie caro Massimo, grazie per il bel commento come sempre e per aver differenziato il sacro con il profano facendoli lo stesso convivere attraverso il verso.Fu una poesia sofferta, ne resta una della mala napoli il cui titolo dice tutto : NA MACCHIA 'e sango...POI IL TRITTICO è FINITO.CREDIMI QUANTO AVREI PREFERITO NON SCRIVERE QUESTE COSE CONTINUANDO A CAMMINARE CON I SOGNI AI QUALI NON CREDO MA AIUTANO A VIVERE.Ritornando a quello che dicevi, se questo blog annovera ottimi poeti e le scelte sono professionali e minuziose il merito va ascritto a Voi Rosalba, Gloria e Massimo Imperato che operate e Vi sacrificate per noi...Un abbraccio

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  21. Bruno mi inorgoglisce e credo valga anche per Gloria e Rosalba. Il nostro blog, e dico nostro nel senso di tutti coloro che lo frequentano, sta crescendo giorno dopo giorno. Il coinvolgimento e la qualità dei componimenti e dei commenti è indiscutibile. Questo sicuramente agevola le nostre scelte.
    Gli sforzi passati di Rosalba sono in tal senso serviti a molto.
    Oggi i nostri meriti si possono condividere con tutti voi.
    Grazie di cuore.

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  22. Poeta dall'animo sensibile, fratello mio, attraverso i tuoi versi mi hai saputo trasmettere sempre delle grandi emozioni, dall'esaltazione dell'amore romantico, a quello per la propria terra, con delle uniche e suggestive dichiarazioni d'amore; ma anche in questa poesia, che nel cuore di chi ti legge lascia delle tracce di profonda amarezza, sei riuscito a materializzare una piaga profonda attraverso un poema... stupendo, quale è " Angele pe n'Inferno ".
    Napoli è anche questa, mistica, oltraggiosa e piene di contraddizioni. C'è chi in nome di un "dio minore", si riconosce e si sente leggittimato a commettere crimini e reati, mescolando in tutt'uno il sacro al profano, commettendo a sua volta contemporaneamente due peccati, un sacrilegio ed un malfatto, colpendo povere anime innocenti, anche a discapito della propria vita; breve, illusoria e fatta di finte realtà.
    Con l'affetto e la stima di sempre. Nunzio

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  23. Caro Nunzio, con il tuo commento è come se mi avessi letto nell'animo, la grandezza del poeta, che tu sei, spesso sta nella capacità di leggere nell'interno dell'autore che ha espresso una lirica e questa non è una cosa da tutti. Spesso ci si ferma alla prima taverna senza approfondirne i motivi. Napoli è così, in nome di un dio minore si commettono fatti e misfatti aventi come vittime sacrificali proprio i nascenti che vivendo queste realtà, saranno dei potenziali condannati a morte...ecco perchè la Trapassata... Grazie Nunzio, un forte abbraccio Bruno

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  24. Pur preferendo le poesie che mi parlano di sentimenti e mi fanno palpitare il cuore, devo riconoscere che anche sul sociale Bruno sa toccare le corde dell'anima. Complimenti!

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  25. Ciao Maria e grazie per il tuo affettuoso intervento. Purtroppo tu me lo insegni le poesie non si scrivono a comando, e Lei che viene a te per un amore, una delusione, un dolo, un fatto sociale e tu lo esprimi... Per essere poeta bisogna saper scrivere su tutto altrimenti si diventa monocorda. Grazie cara Maria

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  26. Lucia MastelloneCruda ma come tutte le tue poesie bellissima
    Dom

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  27. Trascrivo il commento fatto in bacheca. Grazie Lucia

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  28. Gabriele Nocera, Pasquale Rizzo, Angela Trottola e altri 2 piace questo elemento.

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  29. Grazie anche a questi amici che sono andati in bacheca

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  30. A Gabriele Nocera, Gianluca Di Martino, Lina Andreozzi e altri 3 piace questo elemento.BrunoGabrieleGianlucaLina

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  31. Ringrazio anche questi amici che sono andati in bacheca senza passare per il blog

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