Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

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giovedì 15 ottobre 2009

Giungerà un Angelo di GUIDO PASSINI

Nei crudeli giorni, bui, dove la pioggia
disquisisce sul petto, sul respiro,
m’inarco sul ventre del dolore.

Una trappola crescente, una morsa
che non molla, e stringe, stringe, stringe,
mentre sento la fatica prendermi.
La testa brucia, il fianco mesto,
vacilla.

Non ho forze per proseguire,
e Lei ride, ride con quel ghigno malefico,
ride, ride, si sfrega le mani, sbava.

La sua lava calda,
che sento nel petto,
cerca di tapparne i condotti,
rovista alla ricerca di un tasto off.

Se ne avessi la forza, se solo avessi la forza
di potermi riscattare, una volta per tutte.
Ormai arreso, una preghiera
giunge, come inno di ripresa:

Il Signore sa ascoltare il tuo dolore,
lo vive sulla sua pelle, insieme a te.

Il Signore sia lodato, proclamato,
accompagnato dalla tua anima.

Giungerà l’angelo tuo destinato, e sarà la risalita.

Scenderà veloce sul male che tanto scuote e percuote.

Renderà luce alle tue tenebre,
affievolirà il calore fino a renderlo gradevole,
come una mano ferma sul cuore.

Strapperà il sigillo al tuo petto,
e staccandosi una piccola piuma dorata
pronuncerà le parole di Dio:
Sia la Luce.

Quand’anche un esercito si accampasse contro a me, il mio cuore non avrebbe paura; quand’anche la guerra si levasse contro a me, anche allora sarei fiducioso. Salmo 27, 3


La poesia è una preghiera, una delle tante che ognuno di noi ci si ritrova a declamare, nelle notti nostalgiche, nelle notti in cui il dolore è tanto. Lasci sempre una luce accesa: quella della speranza. Non necessariamente per noi stessi, ma anche per il prossimo. Ho cercato di trovare la pace con me stesso, di renderla un piccolo salmo, senza averne l'arroganza di crederlo. Il resto verrà da se. Quand’anche un esercito si accampasse contro a me, il mio cuore non avrebbe paura; quand’anche la guerra si levasse contro a me, anche allora sarei fiducioso.



(Dipinto di LAURA PANNUTI)

26 commenti:

  1. annamaria marconicchio15 ottobre 2009 alle ore 08:38

    Una preghiera forte e disperata, la ricerca della pace durante la tempesta...E' bello trovare il coraggio di estrinsecare i propri pensieri, anche quelli più personali, per farne dono agli altri, affinchè ne traggano la forza per credere che c'è sempre la speranza...

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  2. Buongiorno amici del blog.
    Stamattina non sto molto bene, ma confrontandomi con una problematica così seria ed importante ho capito che mi sento un leone. Per questo sono orgoglioso di segnalarvi l'ennesimo lavoro di Guido Passini che, con uno sforzo che ad altri poeti non è dovuto, presenta la problematica della fibrosicistica in tanti stili e modalità diverse, sempre con ottimi risultati. Questa volta si è ispirato alla forma stilistica dei Salmi biblici. Ed in sostanza sviluppa l'affermazione:
    Quand’anche un esercito si accampasse contro a me, il mio cuore non avrebbe paura; quand’anche la guerra si levasse contro a me, anche allora sarei fiducioso.
    Da notare che il dipinto è opera di un'artista che con Guido e tanti altri condivide questa devastante malattia.
    Grazie Guido per ciò che ci proponi.

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  3. Se ne avessi la forza, se solo avessi la forza
    di potermi riscattare, una volta per tutte.
    Ormai arreso, una preghiera
    giunge, come inno di ripresa:

    Il Signore sa ascoltare il tuo dolore,
    lo vive sulla sua pelle, insieme a te.

    Il Signore sia lodato, proclamato,
    accompagnato dalla tua anima

    Questa poesia è una invocazione disperata a Dio , che liberi Guido dal suo dolore insopportabile, un grido di un'animo quasi piegato, che invoca anche la morte. Ma una speranza sorge dal suo cuore profondamente religioso: che venga un Angelo a lenire il suo dolore, la sua condizione di ammalato attanagliato da una crudele tiranna; per cui conclude, a commento, con un salmo, che gli ridà forza e lo spinge a continuare la sua lotta titanica contro la malattia e la sofferenza

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  4. Ho sempre immaginato il dolore diviso in parti inesatte.Questo perchè ognuno nel suo profondo ne custodisce tratti propri.Non ci sono vergogne nel dolore.Non ci sono neanche lealtà.E' cosi un cliente inaspettato al bancone del nostro corpo.Sentirsi impotenti nella gestione del suo arrivo è forse la percezione piu' umile che abbiamo per accettarlo.
    Potrei piangere insieme alle tue lacrime.
    Pregare insieme alle tue lodi
    Potrei sorreggerti nell'incerto passo del tuo io...ma credimi non potrei sostituire quel "cliente".
    Sono profondamente commossa...
    ti abbraccio

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  5. la sofferenza ti assale...la madre matrigna ke ti togle il sorriso,ti assale e si impadronisce...Maki sei ke devi impadronirti di un corpo,devi lacerare una mente..Non accavallarti troppo in piccole grandi torture ke ci dai.ci sono angeli ke prima o poi ti faranno smettere..ci sono combattenti ke sono piu forti di te........srtuggente ma anke molto emozionante ...complimenti un caro saluto da angela...

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  6. Grazie (scusatemi se mi permetto) amici. Spesso sono portato all'esasperazione, e probabilmente porto anche voi dietro, ma in tutta la mia poesia c'è la mia missione. Ho davvero bisogno che la gente conosca questa malattia, che in tanti alzino la testa dal proprio guscio, ascoltino e sappiano capire.
    La malattia è uno stato fisico, ma la mente non fa male. Sono felicissimo quindi quando un blog come questo sposa la mia causa, portando condivisione e ascoltando seriamente quanto ho da dire, da dare. Sono commosso dai vostri commenti, sono veramente appagato dalla vostra dolcezza.
    Vi abbraccio di cuore, uno per uno.

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  7. Lo meriti Guido. E lo meritano tutti coloro che credono con impegno in ciò che sostengono.

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  8. Antonio Lanza ha detto...
    Qualche volta ho avvertito angoscia e il passo è stato breve: pregare. Il dolore, la morte della persona amata sono stati momenti terribili: Leggendo la tua poesia invochiamo insieme, perché mi partecipi un tuo stato d'animo che è stato il mio. Esserti grato è poco, un'affettuosa violenza mi esce dal cuore perché continui la tua missione. Siamo in tanti a dover invocare un Angelo.

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  9. Bellissimo il quadro che come soggetto ha l'angelo della giustizia che schiaccia sotto i suoi piedi e leva la sua spada per uccidere il male. Bellissima la tecnica usata che se non mi sbaglio é a incisione, non riesco a distinguere bene e non sono riuscita a risalire all'autrice pur cercandola su internet.

    Guido, sono come sempre coinvolta dalle tue poesie e d'altra parte come si può non esserlo. Si fa fatica a leggerla, é vero. Io non so cosa sia il dolore che può procurare questa malattia, lo disconosco, per mia fortuna, e peraltro tu con la tua sensibilità riesci anche a trasmettermelo edulcorato.

    Io vorrei in qualche modo aiutarti a portare avanti la tua campagna di sensibilizzazione e se tu sei disposto io potrei in qualche modo contribuire mettendo banner o qualcos'altro nell'altro mio blog, quello blu, come lo identifico io, fammi sapere. Un abbraccio.

    ps.: Caro Massi, hai ragione, i nostri piccoli mali perdono di valore di fronte a certe malattie, bisognerebbe sempre guardarsi indietro, sempre.

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  10. Concordo in pieno con ros per lo spazio da dedicare alla fibrosi cistica, ci fa sentire sempre più utili e credere nell'impegno profuso ad animare le pagine di quest'Oasi di pace.
    Approfitto ros per ricordare che l'autrice del dipinto è anch'essa affetta da fibrosi cistica e Guido ci ha gentilmente allegato anche il dipinto.

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  11. Si Massi lo avevo letto della pittrice ma non ho trovato nulla su internet per identificarla meglio e capirne la sua arte ;)....

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  12. è strano quanto le immagini "pagane" siano le più confortevoli (le mani, angeliche, del pianista promettono proprio illuminazione e piacere) di quelle "sacre" (l'angelo minaccioso che si accinge ad usare la sua borocratica bilancia), immagini che ben accompagnano la disperazione ma anche il desiderio di riscatto dal male, l'attesa del riscatto e della salvezza. Della luce, che solo il sacrificio di un angelo ("...e staccandosi una piccola piuma dorata...) può rendere possibile. Bello nei versi l'alternarsi di dolore e speranza.
    MANLIO

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  13. Cara Ros, sarò felice di darti tutto quello che ti fabbisogna per questa causa. Attingi dal mio profilo, attingi dalla pagina di Senza Fiato, chiedi....e farò il possibile per dare.
    Laura Pannuti è una cara amica che non sa ancora di avere un grande dono nelle sue mani. Non la trovi su internet, ma tra i miei amici FB c'è. Credo le farà piacere un tuo "riconoscimento", soprattutto con la speranza che possa spronarla in una continuità dell'arte. E' brava, ma forse non se ne rende ancora conto....

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  14. Cari amici, ho fatto un piccolo errore nel esporre il quadro allegato.
    E' un disegno realizzato con pastelli, pastelli a olio e gessetti.
    Perdonatemi.

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  15. Assisto qui ad un conflitto, che si manifesta in una forma particolarmente forte, tra il poeta, solo ma non indifeso, e l'esercito del Dolore, della Paura. del Male. La magica potenza di questi versi sta nel fatto che trasferiscano in noi non solo il Dolore, ma soprattutto l'Amore, la solidarietà e il coraggio. Quell'orribile, spietato e vile esercito, dunque, appare indietreggiare e sbandare. Almeno sul piano morale è già perdente. Ma non è forse l'anima a governare noi e il mondo? Oltre i complimenti per te, amico mio, mi permetti tanti tanti auguri per tutti i sofferenti?

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  16. Commentare un grido di dolore di tal portata, per me che ho vissuto un dramma durato 4 anni e finito nel peggiore dei modi, diventa un fatto emotivo che parte dal profondo dell'animo.La disperazione è tale di chi ha scritto questi versi che arrivano a chiedere l'intervento dell'angelo liberatore per porre fine a delle sofferenze che secondo le descrizioni devono essere atroci.Io invece auspico che possa avere tanta forza da combattere il demone del male si da sconfiggerlo, dimostrarsi più forte del male stesso senza mai abbattersi e senza mai perdere la Fede. A volte dove arriva la volontà del singolo non arriva la scienza. Bella questa poesia nei versi, a tratti mistica. E sia veramente la luce ma quella del bene...augurandomi ed augurandoti di leggerti per tanto tempo ancora su questo Blog. Bruno Zapparrata.Bello l'arcangelo che scaccia e schiaccia Lucifero e la sonata al piano tratta da un celebre film.(si vede la stella di David sul braccio del pianista).

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  17. Ho apprezzato gli ultimi interventi di Manlio e Gabriele non solo per la loro qualità e profondità. Essi rappresentano l'emblema dello spirito che anima questo blog. Cioè trattano un argomento come quello proposto da Guido con la valenza ed il rigore poetico che merita senza mai scadere minimamente nel patetico o nella commiserazione.
    In molte altre sedi avremmo avuto prevalentemente la fiera del pietismo. E' quindi con orgoglio che sottolineo il livello e la qualità di tutti coloro che più o meno con frequenza intervengono in questo spazio (ben definito OASI da ros) e fanno si che le proposte qualitative, come quella di Passini ed altre, trovino uno spazio confortevole e profiquo. Mi auguro che ciò serva da continuo richiamo per tutti coloro che amano leggere e comporre testi poetici.

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  18. Caro Bruno, nel tuo caso la migliore risposta al sentito intervento su esposto è una sola: un fortissimo e caloroso abbraccio.

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  19. Oggi mi sono tolto le scarpe per camminare delicatamente in questi versi, dove il dolore si percepisce in maniera lacerante, il tuo respiro diventa sofferenza, si prende gioco della tua voglia di vivere, ma tu cerchi la forza per andare avanti e invochi il Signore a darti il sollievo nell'animo, una preghiera carica di speranza e di luce per lenire la sofferenza, "Renderà luce alle tue tenebre,
    affievolirà il calore fino a renderlo gradevole,
    come una mano ferma sul cuore." Grazie Guido, ti sono infinitamente grato di avermi dato la possibilità di leggerti. Un abbraccio.

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  20. Grazie Massimo lo ricambio affettuosamente

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  21. Ogni essere umano, nel corso della sua vita, si trova prima o dopo di fronte al dolore....quello vero...grande...che annulla la mente...la volontà di reagire....la disperazione prende il sopravvento....ci si sente attanagliati...senza via di scampo...purtroppo non possiamo fare molto..dobbiamo accettarlo...farlo nostro.... Ma si tocca sempre il fondo per poi risalire..e ciò che ci fa risalire è la speranza....flebile fiammella che arde in ogni cuore.
    Abbi fede mio caro dopo le tenebre arriva sempre la luce...quella chiara..luminosa..che attenua..ma non cancella il dolore..lo rende solo sopportabile...
    Un abbraccio grande
    Adriana Giuffrè

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  22. Sgomento,affranto mi ha tolto il fiato bloccandomi il cervello al punto che non riesco a tirare fuori parole che risulterebbero inutili.Probabilmente!Che Dio lo benedica.

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  23. leggere la tua poesia..ha lasciato pochi dubbi..su ciò che hai dentro!!! Adilà del fatto che è una poesia tecnicamente bella..il profilo che colpisce è la tua posizione di fronte al dolore...!! Traspare rassegazione e speranza..fede e,sommessa, rabbia..!! Lo so chi non vive certe situazioni ..è difficile che le comprenda ne può sentire ciò che senti..!! Sono felice,anche se non avevo dubbi, che Rosalba ti abbia offerto la possibilità di diffondere informazioni ..sulla tua patologia !! Io non so dirti nulla...non ti conosco..e non saprei fin dove potermi spingere...ma una cosa mi piace fartela notare!!vorrei che tutti questi commenti..fatti da chi ne sa poco,più ,meno o tanto..di poesia...siano x te un caloroso abbraccio x sostenerti ..e x sperare con te...in un futuro...che ci troverà ancora..AMICI!!!

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  24. Marco Parisnon a caso proprio stasera ho messo a disposizione dei miei amici una card, per significare la gioia che provo nell'ascoltare le parole , il canto. le emozioni di una poesia, dove ogni poesia è voce di un cuore che parla ad un altro cuore. Spero di poterti portare la consolazione dei miei sentimenti, avendo anche io sfferto e avendo cercato nel grido dell'anima , losfogo e la vittoria sulla sifferenza

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  25. Qualche volta noi esseri umani ci lamentiamo stoltamente per cose di poco conto e non ci soffermiamo ad ascoltare il grido di coloro che vivono in pieno la vera sofferenza profonda e lacerante. Leggendo la Tua splendida poesia, caro Giudo, così appassionata e dolente, ho avuto un moto di grande commozione, al punto da sentirti figlio diletto, sul quale avrei voluto stendere la mano con la speranza di riuscire a lenire il tuo tormento.Caro ragazzo questi versi strugenti che giungono a noi direttamente dal tuo cuore, sono capaci di trasmetterci nuova speranza e fede nell'Immenso. Unirò, stanne certo, la mia voce alle Tue preghiere affinchè Egli possa ascoltare la tua invocazione e concederti il miracolo della guarigione. La Tua grande fede rispecchia la Tua bellissima anima, Dio dovrebbe tenerne conto. Con tanto affetto da una madre.

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  26. Siete tutti stupendi....mi sono commosso ai vostri commenti. Non leggo in voi la pietà ma il rispetto, e il saper ascoltare. Credo proprio e non lo dico con "ruffianismo" che questo sia in assoluto il blog con i commenti qualitativamente migliori. Lo dico come redattore di un'altro blog, e come creatore di un sito di poesia che spero prima o poi possa essere online attivamente. I vostri commenti non si limitano a dire:
    si, bella, o bravo o quelle cose fatte solo per dire sono passato di qui.
    Nei vostri commenti trovo molta intelligenza, molta empatia e costanza. Grande affetto....
    insomma sono io a ringraziare tutti voi per quanto sapete darmi.
    Un abbraccio a tutti.

    PS=chiunque abbia Facebook è ben accetto nelle amicizie!!!! vi aspetto.

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