Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

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lunedì 26 ottobre 2009

Oggi festeggio (prosa) di Guido Passini

Oggi festeggio. Festeggio i due anni dal pneumotorace che ha dato una svolta decisiva alla mia vita. Non so dire ancora quanto sia cambiata in meglio e quanto in peggio, so solo che sono cambiato. Festeggio due anni vissuti all’insegna della paura, del crollare ad ogni piccolo dolore al fianco, festeggio i giorni passati con ossigeno e flebo al braccio, festeggio i giorni all’insegna del cortisone, di come ti sconvolge la fame, di come ti spinge a mangiare ogni mezz’ora. Festeggio i repentini cambi d’umore appena il tempo varia. Festeggio le notti passate insonni con il fiato strozzato, dove l’unico modo di dormire è quello di stare seduto perché lo sforzo è immane. Festeggio le notti passate a sudare freddo, cercando in tutti i modi di rompere il fiato. Festeggio gli inganni di una malattia che si nasconde, si mostra e ancora si nasconde. Festeggio, festeggio sempre, ogni cosa succeda, perché è un giorno in più da vivere. Festeggio i tanti sogni andati a quel paese, perché il fisico non riesce a reggere a tutti gli sforzi cui lo vorrei sottoporre.
Vorrei correre forte nel vento, ma sono anni che non lo faccio, vorrei tornare in palestra e forzare all’inverosimile fino a sentirmi sfinito, senza il timore che qualcosa si rompa dentro. Vorrei tornare a tirare pugni a quel maledetto sacco rosso pieno di sabbia, che tanto ha sfogato la mia rabbia. Vorrei guardare le porte dell’inferno e girare i tacchi e innalzarmi con nuove ali d’argento.
Festeggio la mia prima poesia, festeggio la voglia di tornare a rinascere, festeggio per le tante persone incontrate, e festeggio per quelle che ancora conoscerò.
Cosi con lo sguardo perso nel vuoto, con gli occhi rossi per il pianto, mi perdo nel ventre della vita, sospirandola. In questo giorno sono solitario, voglio sentirmi in pace, voglio conservare il mio corpo anche solo per un secondo, lontano dalla realtà. Mi carezzo la cicatrice, non fa male esteriormente, ma nel toccarla ne sento il rigonfiamento e sale la rabbia, una rabbia convulsa, che non lascia scampo alla mente. Cosi cominciano i se, i forse, i perché. Riaffiora la sensazione di lama calda che scalfisce il corpo,
l’effetto di un’anestesia che non fa effetto per la troppa ansia, un maledetto tubo di gomma conficcato nel fianco, legato con un filo per tenerlo fermo. In questo giorno ho paura, ho paura di aver esaurito il credito verso Dio, di aver avuto la mia chance ed ora sta a me proseguire. Ho la testa che mi gira, mi sento spaesato per un attimo e mi siedo, le gambe tremano, le mani si fanno fredde e sudate, una piccola scossa e la mia testa finisce tra le mani. Chiudo gli occhi e un fastidioso luccichio si fa spazio nel buio del mio silenzio.
Risollevo il capo e sbuffo alleggerendo la mente. Per questo festeggio, perché quel giorno la stronza ci ha provato, ha iniziato il suo lavoro truce, mi ha piegato, ma sono risalito. Ho bruciato la bandiera che ha conficcato nel mio stato. Quanti di voi hanno affrontato questo potranno capire lo stato d’animo con cui mi presto a scrivere queste righe, quanti di voi hanno affrontato questo sanno quanto vale la risalita.
Mi chiedo spesso ancora quanto devo sopportare, quanto dolore dovrò ancora purgare, quanto respiro dovrò ancora spendere. Mi chiedo se avrò la forza di continuare in questa lotta, mi chiedo se un giorno tutto avrà fine, mi chiedo se davvero tutto potrà cambiare. Ho i miei ideali, costruiti giorno dopo giorno, ho le mie idee e nessuno può cancellarle. Ho una visione del mondo che mi circonda tutta mia, e ancora non so se è giusta o sbagliata. So solo che oggi festeggio, senza trombette senza coriandoli, senza candele da spegnere, senza una torta da mangiare, ma solo un grande vuoto dentro che brucia e ancora non so spegnere.

12 commenti:

  1. aspetta che respiro!
    ...adoro leggere le parole che scorrono veloci sotto gli occhi e poi si fermano nella mente per farmi ragionare e capire!
    si...respiro!
    forse dovrei usare"sospiro"ma no!...nulla deve distruggere l'aria...nulla!
    Ti fai distruggere l'aria ?
    No!
    Hai scansato il pericolo...lo fai scrivendolo.Il bisogno di ritrovare lei nel ricordo delle parole...oppure è solo il bisogno di te che devi capire.
    Mi piace....la rileggo
    la sento....mi farai scrivere....
    un bacio
    Angela

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  2. Buongiorno amici.
    Oggi proponiamo una prosa di Guido Passini. L'abbiamo già apprzzato per le sue toccanti poesie dedicate ad una nobile battaglia contro la FIBROSI CISTICA.
    Il brano di oggi completa il quadro espressivo che testimonia il suo modo di combattere tale malattia.
    Vi invito a leggerlo per la sua particolare forza di impatto.

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  3. Quando si rileggono cose già lette e si riprovano emozioni già provate....
    Quando ogni parola passa attraverso gli occhi, raggiunge la mente e poi scende fino a posarsi nell'anima...capisci che la vita ti ha fatto un grande regalo.
    A me è successo Guido...è successo quando ti ho conosciuto.
    Ricordi cosa ti scrissi in merito a "Oggi festeggio..."?
    E' passato un po' di tempo da allora, ma io di quella nota.....non cambierei neanche una parola!

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  4. Buona sera!! Chiedo scusa se non sono riuscito ad arrivare prima, ma eccomi qui. Pronto a rileggere il mio testo. Sono orgoglioso di questo testo perchè esprime tutto quanto ritrovo nelle mie poesie. Ringrazio ancora Massimo per l'occasione che mi è stata data e l'anonima....che poi tanto anonima non è. Ci rincontreremo presto con lei. Grazie anche a Angela....e credo di aver capito ora....grazie ancora.

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  5. Caro Guido, Massimo sa' benissimo la mia odissea con mia figlia finita molto male per incapacità professionale. Di chi? Lasciamo perdere... Io ho letto passo per passo la tua prosa vedendo la mia pelle accapponarsi e percorrendo strade a me gia' conosciute ma quello che denoto in te è la forza, la volonta' derivante da una enorme sopportazione che con rassegnazione combatti nel tentativo di sconfiggere il male che ti affligge.Ti prego festeggia pure ma non contare i giorni, conta gli anni, i lustri, ti darà piu' coraggio e piu' certezza del domani un domani che io ti auguro luminoso sperando che improvvisamente esca l'antitodo adatto a farti stare di nuovo completamente bene. Consentimi, non conosco la tua eta', ma io sono anziano, di abbracciarti paternamente. Ciao Voglio sentirti più su'.. Bruno Zapparrata. La tristezza di Chopin è un capolavoro ma perchè non La vita è bella di Piovani? Bellissimo anche il nudo in meditazione...

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  6. anch'io ..oggi FESTEGGIO....!!!!
    Si !!!..bisogna festeggiare....quando si incrocia sulla propria strada una persona come TE!!! Ho riempito un bicchiere di speranza,ho aggiunto qualche cubetto di ammirazione x la tua forza....ed ho brindato..a te.....al tuo coraggio...alla tua forza..ed alla CERTEZZA...dei tuoi giorni migliori!!PROSIT..mio caro Guido!!

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  7. tutta la solidarietà....è poco....
    la tua rabbia è grande come la tua consapevolezza......come la forza per lottare........come la voglia di vincere sulla sorte......che speriamo possa cambiare con l'aiuto della medicina.
    Tutto questo è vita....manca una cosa sola....il tuo sorriso.....il festeggiare sarebbe più completo.
    Perdonami! Un abbraccio
    Adriana Pedicini

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  8. Ringrazio tutti gli intervenuti per la grande carica umana dimostrata.
    Mi dispiace che con un tema così forte e nonostante sia stato presente per due giorni la partecipazione sia stata minima. Mi dispiace ancora di più se ci sono ragioni più importanti di quelle espresse da Guido.
    Ringrazio Guido e lo invito, anche a nome di Ros, ancora su queste pagine.

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  9. Guido, porti il nome di mio figlio, il tuo dolore è il nostro dolore, la tua sofferenza è la nostra, perchè la prova che stai affrontando è la prova di tutti noi. Ognuno nella vita porta la sua croce, diversissima, fisica o spirituale, nel suo corpo o nel corpo di un figlio o quello della madre o di un amico con cui si è condivisa la vita. Non dico tutto ciò per consolarti, ma è la verità, la vita è condivisione della gioia e del dolore, non solo fra i familiari,ma anche fra gli sconosciuti, ecco perchè la tua sofferenza è la mia e quella di tutti gli uomini.
    Ma tu sei bravissimo perchè resisti, reagisci alla prova e noi brindiamo con te alla vita che oggi ti appartiene, ci appartiene.
    Salvina Albanese

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  10. Ringrazio tutti per la grande dolcezza. Finirò per ripetermi ma leggo tanto amore per il prossimo in queste pagine. Io resisto e lotto, e da qualche mese sto lottando per tutti i malati per la fc...e lo faccio con il cuore perchè sono fratelli....vi abbraccio per la vostra delicatezza.

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  11. Guido la forza che hai è tanta e sconfiggerai il tuo male. Io ti sono vicina e brinderò oggi per avermi il fato fatto incontrare una spendida persona.

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  12. Vorrei correre forte nel vento, ma sono anni che non lo faccio, vorrei tornare in palestra e forzare all’inverosimile fino a sentirmi sfinito, senza il timore che qualcosa si rompa dentro. Vorrei tornare a tirare pugni a quel maledetto sacco rosso pieno di sabbia, che tanto ha sfogato la mia rabbia. Vorrei guardare le porte dell’inferno e girare i tacchi e innalzarmi con nuove ali d’argento.

    Ancora una volta caro Guy ci metti davanti al dolore della sua malattia, ma stavolta ce lo fai percepire, lo sentiamo, riusciamo a distinguerlo. Il tuo dolore, il dolore di non riuscire a soddisfare anche i piccoli piaceri della vita, come fare una corsa contro il vento....!

    Devi scusarmi caro Guy ma io non ho voglia di festeggiare con te questo dolore, io vorrei festeggiare con te la tua guarigione e correre con te contro il vento!

    Grazie ancora per questa accorata testimonianza, grazie di cuore.

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