Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

Viviamo assieme una poesia, un racconto, una canzone o un quadro d'autore, lasciate un vostro commento ai post, per noi sarà un piacere leggervi.

Preghiamo gentilmente tutti quelli che postano il loro commento scegliendo l'opzione 'Anonimo' di blogger di firmarlo, grazie. ros e massimo

Translate

martedì 6 ottobre 2009

QUANDO ERAVAMO IN DUE di Massimo Imperato

Quando eravamo in due
il sole sorgeva in coro
sui nostri sguardi uniti,
le lacrime si mischiavano
amandosi come noi.

Quando eravamo in due
le ore si fondevano
ai nostri corpi uniti
ferme, sospese e austere
in cerca di un amplesso.

Anche la rabbia, persa
nei nostri accesi sguardi,
smussata e stemperata,
cambiava il suo colore
e diventava amore.

Quando eravamo in due
ognuno il suo dolore
poggiava all'altro in grembo,
trovando il giusto asilo
e l'unico conforto.

Oggi che siamo due
più niente ancor accade.

Quando eravamo in due
legammo in un tutt'uno.
Ora non siam nessuno.

La vita di coppia spesso finisce col diventare un'abitudine. Si dimenticano i momenti magici trascorsi insieme, quando anche la situazione più banale assumeva toni e colori sgargianti. Invece l'abitudine finisce col colorare di grigio tutti i giorni e la forza di affrontare la vita insieme viene definitivamente a mancare. Fino alla distruzione del rapporto. Basterebbe rivivere con lo stesso spirito di "quando eravamo in due" per smettere di essere due qualunque, persi nei propri fallimenti.


21 commenti:

  1. Benvenuti amici nella nostra oasi, dove troviamo una bella poesia di Massimo Imperato, che tratta di un argomento, noto a molti di noi, cioè il trasformarsi della coppia dall'essere in due all'essere 'due', per il pietrificarsi di abitudini quotidiane. Non ci vorrebbe molto a ritorna e fare tutto in due, come una volta, ma molti non ci riescono. Con la solita bravura Massimo ci oarla della nostalgia di una coppia che non sa rinascere,ma deve concludere il proprio percorso. Accompagna la lirica la bella voe di Massimo Ranieri, che parla di un amore antico

    RispondiElimina
  2. Grazie Gloria. Hai ben sintetizzato il concetto. Mi piacerebbe sapere quanti si rispecchiano nei versi che propongo oggi.
    E poi spero che ros tiri dal suo magico cilindro d'arte figurativa l'autore del dipinto che ho proposto e che mi piace tanto.

    RispondiElimina
  3. Antonio Lanza ha detto:
    Questa volta non sbaglio nome, caro Massimo. Sono passato da uno stato di estasi a quello di amara riflessione. La vita in due non è un incidente di percorso, ma l'afflato di due sentimenti che si incontrano, si fondono, si perdono si dovrebbero ritrovare. Io che sono un sentimentale vorrei che non si perdessero mai, però la realtà da te impressa è inesorabilmente vera, e un legame profondo diventa una mera abitudine, quasi una noia unsopportabile. Non me ne volere se mi piace vedere una speranza sull'orizzonte. Un cuore diviso, le due parti tendono a divaricarsi, la canzone Reginella, un pianto nostalgico ricorda un amore che non c'è più.

    RispondiElimina
  4. Caro Antonio, concordo con la tua speranza. Anzi, il mio: "Ora non siam nessuno" vuole indurre a tornare indietro e ripercorrere la strada di "quando eravamo in due".
    Grazie per i tuoi sentiti interventi.

    RispondiElimina
  5. Lirica che fa tornare i temi dell'unità di due amanti, della loro divisione, dell'assenza dell'amata dovuta al consumo di tutte le nostre aspettative per abitudine e troppa quotidianità. Qui incontriamo il motivo anch'esso di per sé convenzionale, della dipendenza del valore poetico dal soggetto che lo ispira. Il merito va tutto alla persona amata, cantata o celebrata e richiama l'allontanamento reale, dell'uno o dell'altro, in una forma di penoso distacco. Tale divisione non è che una ricostituzione dell'intero platonico della coppia raggiunta al costo di una divisione effettiva. Nella sua concettosità, questa poesia torna alle radici stesse dell'amore nell'assenza e nella mancanza.--- Mi scuso per un commento-interpretativo piuttosto concettuale...

    RispondiElimina
  6. No, Hilde,tu hai ragione: la simbiosi platonica è un mito per tutti. Ma spesso si è due individui leberi, separati, a volte lontani, mentre bisognerebbe accettare questo essere due, per tornare a essere in due...

    RispondiElimina
  7. l amore fra due persone nn e detto ke finisce sempre,prende altre forme,ci sono tt cose cke dovrebbero camminare al passo con l amore,tt dipende da come e da quandto sia corrisposta la coppia indipendentemente dall amore,io penso ke se un amore finisce con tanta facilta,nn era amore,e altri ne verranno uguali....la poesia e bella,la canzone,e stupenda,e grazie ancora una volta allo staff,e a gloria un bacione

    RispondiElimina
  8. Non ho riconosciuto l'Anonimo anche se concordo che se l'amore finisce non era amore. Infatti il non essere più nessuno implica l'impossibilità di tornare indietro in questo caso a quando si credeva che fosse amore.
    Per Hilde ci voleva l'intervento appropriato di Gloria in quanto avendo io una scarsissima preparazione letteraria e filosofica mi sento in difficoltà a replicare anche se intuisco di concordare pienamente.

    RispondiElimina
  9. Quel cuore spezzato ha un ponte: riusciranno i nostri eroi a percorrerlo l’uno incontro all’altro? E a ritrovare gli “sguardi uniti”?
    Bella l’alternanza di sentimenti, sensazioni, emozioni, il loro svolgersi che Massimo descrive con tanta sapiente abilità narrativa.
    Chissà per quale inestricabile associazione, mi viene in mente “l’uno che si fa due” di Mao, forse si tratta solo di un accostamento di parole, ma forse vale anche il ricordo del Mao delicatissimo poeta.
    Scusa, Massimo, questa digressione.
    E vado a rileggermi quegli ultimi quattro versi della tua poesia, dove è davvero profondamente angoscioso quel nulla che accade perché s’è frantumato il “due”, una volta legato in tutt’uno.
    MANLIO

    RispondiElimina
  10. Già, l'abitudine riesce ad uccidere anche un grande amore. L'amore é come un fiore che và annaffiato affinché non appassisca.
    Non amo vivere di rimpianti e in questa poesia caro Massimo percepisco rimpianti. Non credo neanche che quando finisce un amore si possa in qualche modo recuperarlo rinnovandosi.

    'Quando eravamo in due
    legammo in un tutt'uno.
    Ora non siam nessuno.

    Bella, complimenti Massimo.

    Buongiorno in ritardo oggi, ogni tanto capita. Grazie a tutti.

    ps.: per quanto riguarda la foto che hai postato Massi, non sono riuscita a recuperarne l'autore poiché é un'immagine google, non so se sia un quadro.
    La canzone è un vero cult. bella.

    RispondiElimina
  11. Concordo con l'anonimo che poi se non sbaglio anonimo non è che giustamente afferma che quando una amore finisce probabilmente non era amore. Spesso lo si scambia l'ardente passione, il desiderio, il risveglio dei sensi, per la bellezza dell'altro. L'Amore è sacrificio, è dedicare la vita ad un altra persona e difficilmente si diventa dall'essere in due, solo in "due". Questa è una poesia, come al solito ben esposta, bene assemblata, che lascia molto riflettere anche perchè comune a tante coppie laddove finita la scorta di affetto e di attrazione ci si accorge che non era amore. Massimo, tocchi certi argomenti in maniera esemplare, Grazie Bruno Zapparrata

    RispondiElimina
  12. Belli il cuore spezzato e la canzone Reginella cantata da Massimo Ranieri, scelta felice.

    RispondiElimina
  13. Spero, caro Manlio, che la poetica di Mao ti piaccia, e allora gradisco e lo prendo come un bel complimento. Comunque noto che sia tu che ros, ed anche gli altri commenti, trovate una vostra chiave di lettura in funzione del concetto di amore a cui vi riferite.
    In realtà io parto da un assioma: l'amore se finisce non è mai stato amore, per cui non si può recuperare e non genera rimpianti. Ma, secondo il mio pensiero, un amore vero non solo si può rinnovare, rifiorisce anche in un deserto.

    RispondiElimina
  14. Grazie Bruno, mi aiuti a centrare meglio la differenza tra il "vero amore" ed il "calesse" come diceva Massimo Troisi nel fortunato film. Nel vero amore l'uno si annulla nell'altro scambiandosi identità pur rimanendo se stessi. Ed ecco la forza di "essere in due".
    Mi sembra che tu abbia individuato l'anonimo; chi pensi che sia?

    RispondiElimina
  15. Sì, mi piace la poesia di Mao, non è un termine di paragone con la tua poetica, ma una associazione che penso non debba dispiacerti.
    Anche io penso che si possa (ma è dificile!!!) rinnovare, tant'è che mi son chiesto se i due saranno capaci di attraversare il ponte, me lo chiedo, non lo escludo. Per Ros: non mi sembrano rimpianti, ma più nostalgia che è "dolore del ritorno", del ritorno nella memoria o comunque la si voglia interpretare nella poesia di Massimo.
    MANLIO

    RispondiElimina
  16. Concordo. Se non parliamo di vero amore diventa doloroso ricordare quello che si era creduto amore e che non tornerà più.
    L'accostamento con Mao non mi dispiace; a prescindere dalla condivisione delle idee è comunque un uomo che ha saputo guidare milioni di persone diffondendo il suo pensiero e raccogliendo largo consenso.

    RispondiElimina
  17. cARIssimo amico molto bella la tua poesia !!!!!!!!mi ci ritrovo sai,maconcordo con Bruno il ero amore può rinascere .........se amore non c'è invece è solo calesse...........ciao amici di quest'oasi piena d'amore

    annamaria fulgione

    RispondiElimina
  18. Vedo che piano piano, con un po di confusione, le varie interpretazioni convergono.
    Grazie Annamaria per il tuo graditissimo impetuoso intervento.

    RispondiElimina
  19. No, non ne sono convinta. L'amore può finire anche se é un grande amore. Nulla é eterno.
    Il sentimento può trasformarsi, modificarsi ma non ritornare ad essere uguale. Non credo in un'amore rivalutato.....

    RispondiElimina
  20. Massimo, i tuoi versi mi piacciono molto l’amore di coppia è proprio così. La tua bellissima poesia evidenzia lo spettro che fa paura ad una coppia, anche un grande amore può spegnersi, ma una piccola fiammella può diventare amore ardente.

    RispondiElimina
  21. Bella poesia, complimenti. Finale amaro e quasi crudele, si, ma leggo anche speranza, quella di poter riabbracciare quei dolci momenti vissuti in due, fusi in un solo corpo e una sola anima. La vita ci travolge, ci uniforma, ci distrae, ci violenta e diventiamo rocce esposte al vento e alla pioggia, solitari e disperati. La tua poesia, le tue parole, però, non hanno il colore della rassegnazione, sono l'urlo di chi si ribella allo stato apatico delle cose.

    RispondiElimina

Disclaimer

A questo blog non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47, poiché l'aggiornamento delle notizie in esso contenute non ha periodicità regolare (art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62). Esso é un prodotto amatoriale e non rappresenta una testata giornalistica , i post editi hanno lo scopo di stimolare la discussione e l’approfondimento politico, la critica e la libertà di espressione del pensiero, nei modi e nei termini consentiti dalla legislazione vigente. Tutto il materiale pubblicato su Internet è di dominio pubblico. Tuttavia, se qualcuno riconoscesse proprio materiale con copyright e non volesse vederlo pubblicato su questo blog, non ha che da darne avviso al gestore e sarà immediatamente eliminato. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi a me, nemmeno se gli stessi vengono espressi in forma anonima o criptata.