Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

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sabato 10 ottobre 2009

NA TERRA di Bruno Zapparrata

Capo Miseno, la rada- Luciano Cuomo Galleria)

















NA TERRA

Bella comm'a' nu specchio 'e Paraviso
sta terra 'e fuoco cummigliata 'e verde,
cu l'oleandro, sciore amaro appiso
e 'o mare chiaro attuorno ca se sperde.
Se sposano acqua e fuoco, na canzona,
sèmmena pe chi nasce già signato...
figlio d''a storia e d''a rassignazione,
cchiù amaro 'e ll'oleandro, a quann' è nnato.
Preta pe preta, ce se legge 'a storia
d''e griece, d''e rumane, ca traspare;
strate c'hanno cantato morte e gloria;
storia ca s'annasconne e po' accumpare.
Ma si' 'a notte cammine pe sti vvie
e dint' a ll'aria siente nu lamiento,
nun so' 'e ssirene cu 'e malincunie
nè 'a tromba ca Miseno sona 'ô viento.
E' ll'anema 'e sta terra ca se lagna,
e n'eco 'e chianto torna mmiezo 'e fronne
e siente 'e murmulià pure 'a muntagna
ca 'a luna guarda e a mmare po' s'affonna...


Chi non ha mai varcato il golfo di Pozzuoli attraverso Miseno chiuso tra le sentinelle di Montenuovo a Lucrino (monte nato in una notte) ed il lungomare che va da Coroglio sino a Pozzuoli. E' uno spettacolo della natura incomparabile che solo nel tempo e nei secoli eruzioni vulcaniche hanno dipinto con mano sapiente così bene. Terra vulcanica per eccellenza i Campi Flegrei da Fuorigrotta sino al lago Patria conta 23 crateri vulcanici parecchi con laghi piccoli o medi più il catino di Fiorigrotta, mitico stadio di Maradona che è proprio un cratere, l'altro che non ha lago sono gli astroni di Agnano ed anche l'omonimo ippodromo e' su di un cratere.Nelle giornate tiepide di scirocco arriva l'odore di zolfo acre e persistente sprigionato dalla Solfatara ed ecco perchè tra l'altro è terra di fuoco mentre la storia che si nasconde e ricompare è dovuta al bradisismo. Lo specchio d'acqua davanti Pozzuoli, Baia dei Cesari, Bacoli è stracarico di Reperti antichi che affiorano quando si solleva il suolo. infine Miseno che cadde a mare ammaliato dal canto delle sirene, morendo. Tutti storicamente conoscete Miseno, Nocchiere e Trombettiere di Enea nel suo peregrinare sino allo sbarco nei pressi di Roma proveniente in fuga da Troia. Ma i lamenti sono esclusivamente della Montagna nel cui eco le foglie degli alberi fanno da contorno con il pianto e per acquietare l'animo, guarda la luna e poi s'affonda con la base a mare, non potendo sopportare lo scempio della natura che oggi avviene (Bruno Zapparrata).




Postata nei commenti trovate la traduzione letterale della poesia fatta dallo stesso autore.

45 commenti:

  1. TRADUZIONE LETTERALE E NON POETICA DELLA POESIA NA TERRA DI B.ZAPPARRATA

    Bella come uno specchio del paradiso,
    questa terra di fuoco coperta di verde,
    con l'oleandro fiore amaro appeso
    e il mare chiaro attorno che si sperde.
    Si sposano acqua 'e fuoco, una canzone,
    semina per chi nasce già segnato,
    figlio della storia e della rassegnazione,
    più amaro dell'oleandro da quando è nato.
    Pietra per pietra ci si legge la storia,
    dei greci, dei romani che traspare;
    strade che hanno cantato morte e gloria,
    storia che si nasconde e poi ricompare.
    Ma se la notte cammini per queste vie
    e attraverso l'aria senti un lamento,
    non sono le sirene con le loro malinconie
    nè la tromba che Miseno suona al vento.
    E' l'anima di questa terra che si lagna,
    e un eco di pianto torna tra le foglie,
    e senti mormorare pure la montagna
    che guarda la luna e a mare poi s'affonda.

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  2. Preta pe preta, ce se legge 'a storia
    d''e griece, d''e rumane, ca traspare;
    strate c'hanno cantato morte e gloria;
    storia ca s'annasconne e po' accumpare

    Nella bellissima lingua napoletana, usata magistralmente da Bruno, appare il golfo di Pozzuoli, i Campi flegrei, Capo Miseno,il lago d' Averno, luoghi densi di storia e di miti. La lingua pastosa e sinuosa aderisce a questa descrizione, a questi miti, con l'amarezza di chi sa che non c'è continuità tra na nostra epoca e il passato antico. L'anima della nostra terra piange, si dispera, consapevole di cosa stia sucedendo nel nostro incantato paesaggio..Ma co'è bello quel 'cummigliata 'e verde'!

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  3. fantastica poesia, non conosco Napoli e il suo golfo meraviglioso, ma da qui posso vedere e sentire il canto della natura che piange, che rivuole spazi che il cemento sta togliendo ovunque, sento le fronte degli alberi curvarsi per la pena dello spazio che viene loro tolto, sento la musica dei profumi che si ostinano a danzare nell'aria e che non se ne andranno mai! grazie per questa emozione..Tati

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  4. Grazie Gloria per lo stupendo commento che hai voluto riservare a questa mia composizione. Dalla tua penna e dalle tue mani escono solo gioielli e fortunato chi riesce ad esserti amico.Io amo questa terra anche se tremo in quanto i 23 vulcani praticamente sono tutti attivi secondo i vulcanoloci e ci salva lo sfogo della solfatara e dei vulcani siciliani che sono in attività. Ti abbraccio amicona mia Grazie


    @ Per Tati anche tu mi hai voluto donare un bellissimo commento descrivendo alla perfezione un posto che dici di non aver mai visto. Anche a Te va il mio ringraziamento di cuore

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  5. Ringrazio ancora ros. e Gloria per la bellissima rada di Miseno espressa nel quadro e per la delicata musica che regala sogni attraverso le delicate note e immagini, ma come tutti i sogni anche questi sono destinati ad infrangersi appena la cascata raffigurata precipita e si frantuma sulle rocce sottostanti. Bellissima espressione visiva poetica GRAZIE !!!

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  6. suggestivo il dipinto, che rappresenta in modo stupendo il paesaggio della mia terra. Tra l'altro, pur essendo napoletana doc, amo profondamente tl aterra vulcanica dei Campi Flegrei...

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  7. Un sonetto così mi ricorda la scuola siciliana,
    endecasillabo perfetto. Evoca l'immagine di un trovatore tra "legiadre pulzelle" con il suo liuto a dar mostra del suo nobile animo poetico e sensibile. Ma è un cantore che, al di la della pastorale, con un salto di sei secoli sottolinea il velo della malinconia di leopardiana memoria.

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  8. Chiedo scusa ma Vulcanologi e non come erroneamente battuno vulcanoloci. Vogliate scusare l'errore non visto anche in fase di controllo e rilettura.

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  9. i luoghi evocati dalla poesia hanno la meraviglia ed il potere di infondere la bellezza e la pace nella mente di chi li osserva.
    tesori inestimabili della natura, intensamente raffigurati dalle parole del poeta.

    Mauro Mazziero

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  10. Carissimo Bruno nn ci sono parole x esprimere le emozioni che suscitano in me i tuoi versi,le tue poesie racchiudono in esse l'animo di un poeta, che riesce ad emozionarsi e a trascrivere in modo eccellente le sue emozioni in modo ke esse siano comprensibili a tutti; sensazioni, ed emozioni del tutto inconsuete in un era che e'piu apparire ke essere.Ti saluto cn infinita stima, un abbraccio forte. Alessandra Marrone

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  11. Grande!!!... mi fa piacere leggere commenti come quelli di Alessandra. Quando le tue sensazioni sono simili a quelle provate da altri hai la riprova che... buon cuore non mente. Comunque, una grande ode ed un inno ad una parte del nostro territorio che racchiude in se quel fascino e quella storicità... che fai rivivere ... fantasticamente attraverso la tua narrativa sempre suggestiva ed emozionante. " E' ll'anema 'e sta terra ca se lagna... " sì caro Bruno, e si lamenta a giusta ragione, perchè purtroppo noi viviamo in un angolo di paradiso che incarna... attraverso alcuni elementi che bada solo ai propri interessi... quel male dell'inferno!
    Cià' fratè', bona poesia a te.
    Nunzio Strazzullo

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  12. è come se tu con le tue parole avessi dipinto un quadro, di pari bellezza di quello che hai presentato. capo miseno lo conosco bene. ogni volta che ritorno sulla mia isola ci passo. è il primo segnale che sto tornando a casa e l'ultimo segnale che mi saluta quando torno sulla terra ferma. è come un amico, in attesa. maryann

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  13. Per fortuna che c'è Bruno con le sue poesie. Chi non conosce i luoghi che lui canta crede di vederli. Per me, in esilio volontario, è una evocazione fantastica. Come aprire la mia finestra e invece di vedere la rocca di San Marino mi appaiono gli scenari descritti con maestria da Bruno. E mi sembra anche di sentire il lamento della montagna, assomiglia al lamento del mio animo costretto ad assistere impotente allo scempio che in quelle zone avviene.

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  14. Con le parole dipingi e trasmetti sensazioni....Complimenti
    RosaAnna Pironti

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  15. no!! no!! non mi fai pensare a nessuna canzone questa volta!!!Questa è una poesia e basta!! é un tributo dovuto e meritatissimo a questi cammei che fanno della nostra terra un paradiso!!!Visitare questi posti o leggerti è la stessa cosa!!!Il quadro è bellissimo ..ma le tue parole non tralasciano ..nulla!! Riesci a far trascinare gli occhi fin dove è consentito guardare...ed ammirare... a luna che si appoggia sul mare e pò s'affonna!!Grazie!

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  16. Ringrazio Orazio Carmantini per il tecnico qualificato e qualificante intervento. L'endecasillabo è stato usato, giustamente come osservato, perchè la poesia è uscita in endecasillabo ed è stata la necessità di espressione. In genere non si decide mai che ritmo o metrica dare se non casca bene il primo verso. Il necessario è darla la metrica. Grazie Carmantini sono lusingato per le belle parole. Bruno

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  17. Anche a Mauro Mazziero va il mio ringraziamento per il commento lusinghiero donatomi. Bruno

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  18. Cara la mia Dottoressa Alessandra Marrone, ormai per i tuoi bellissimi commenti dovrei solo impoverire tutte le serre del circondario per offrirti fiori ma con le parole posso solo offrirti florilegi sinceri e affettuosi per il bene che dimostri di avere per i miei scritti. Grazie Alex grazie di esserci

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  19. Nunzio carissimo, ormai per te la mia poesia non ha quasi più segreti, la riconosceresti tra mille anche senza firma e nei commenti interpetri alla perfezione il mio pensiero spesso velato da metafora, comunque non in questo caso, Ho scritto questi versi nella maniera più chiara possibile così come si addicono alla meravigliosa terra Flegrea, luogo di sogni rincorsi sin dalla infanzia nel nostro peregrinare sulle sue spiagge disseminate sulla costa. Ecco perchè la montagna piange e si lagna, hanno distrutto principalmente spiagge e rovinato il mare, facendoci ogni anno emigrare spesso in luoghi che non solo non hanno niente a che vedere con le nostre bellezze ma forse stanno ancora peggio e sono coperti da omertà...Frate' oltre al ringraziamento che risulta essere il minimo ottima poesia anche a te che io leggo anche quando non ti dico nulla... Ciao Nunziè...

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  20. Bella come uno specchio del paradiso,
    questa terra di fuoco coperta di verde,
    con l'oleandro fiore amaro appeso
    e il mare chiaro attorno che si sperde.


    Un'amore struggente e viscerale per la propria terra, una terra che non si accetta di veder distrutta per mano dell'uomo, poiché un uomo che la ama la venera, l'ammira, la preserva.....

    Come sempre un bel quadro quello di Bruno, descritto minuziosamente e con accuratezza. Complimenti

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  21. Maryann è il caso di cantare la canzone di Califano..l'ultimo amico va via... quando lasci Miseno tornando da Ischia con l'appuntamento all'anno successivo ma non dimenticare mai che Ischia e Procida sono elementi staccati dai Campi Flegrei e ne conservano gran parte della bellezza. Il Mio ringraziamento per il tuo affettuoso intervento Bruno

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  22. Caro Massimo tra coloro in esilio volontario sei tra i più fortunati perchè vivi in una zona marina e bellissima. La rocca di S.Marino, sul monte Titano è bellissima e chi non la conosce.Quello che dici è molto bello ma nel paragonare il lamento della montagna a quello del tuo animo mi rende un po' triste, e capisco in quanto nella mia vita lavorativa ho fatto tante di quelle missioni che mi portavano spesso fuori e se per un verso talvolta era anche piacevola dall'altro, specialmente di sera ti prendeva una stuggente nostalgia... Ti capisco Grazie Massimo, sempre affettuoso.Bruno

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  23. RosaAnna Pironti grazie per il bel commento. Affettuosamente Bruno

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  24. Rosellina che dirti, finalmente non ho scritto come dici una canzone? Tutte le poesia quando sono musicali possono divetare canzoni, basta modificarle con la strofa e l'inciso...Quanto da Te affermato è molto, molto lusinghiero per me e sai quanto ci tengo al tuo commento. Essere riuscito a far vedere i luoghi attraverso lo scritto mi riempie di soddisfazione. Non mi resta che abbracciarti e ringraziarti e dire alla prossima. Ciao Bruno

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  25. Rosalba carissima, non credevo che mi gratificassi anche nei commenti, infatti ti avevo ringraziato all'inizio ma lo faccio con gioia ancora adesso non fosse altro che nella scelta del verso che a te piace hai nominato l'oleandro, fiore mediterraneo per eccelleza riflettente il carattere di noi meridionali, bellissimo a vederlo nei suoi tanti colori ma amarissimo e velenoso, come quando noi diventiamo cattivi o per meglio dire ci fanno diventare cattivi.L'amore per la mia terra ? Morirà con me. Ciao ros. con tanto affetto Bruno

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  26. Eccomi carissimo amico pronta a sognare attraverso la musica della tua penna........Hai dipinto un quadro bellissimo dei posti che io amo di piu e che da tanto diserto !!!!!!!!!!grazie grazie.......bellissim tutto

    annamaria fulgione

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  27. Annamaria non ti emozionare, nonostante gli scempi i Campi Flegrei sono sempre li pronti a far sognare, a farci tornare bambini quandi si abitavano solo in periodo di villeggiatura ed era un sogno... Grazie per gli affettuosi apprezzamenti... sempre il piccolo rom...

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  28. Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, Bruno, che bella descrizione della terra che io amo! Terra di miti e superstizioni, terra di acqua e fuoco, terra… ahimé sconosciuta quasi. Eppure, per chi si avventura in una inimmaginabile passeggiata dalla “montagna che fuma”, come la chiamo io (è il versante di Agnano della Solfatara: i vapori della Solfatara escono dalla costa e dai tombini, ché a volte sembra già di essere all’ingresso degli inferi) e scende guardando al di là dell’accademia aeronautica, vede un golfo, quello di Pozzuoli, che quando il dio della luce vuole è un incantevole e unico acquerello di colori tenui, dolci, tenero ingresso ad una terra forte. E da lì, oltrepassata la Solfatara (questo grande cratere che ribolle) e fatto un cenno di saluto a san Gennaro, nella cui chiesa è custodito il sasso su cui venne decapitato (e anche lì il suo sangue rinnova due volte all’anno il misterioso scioglimento), salutiamo alla nostra sinistra il Rione Terra (il cuore antico dei Campi Flegrei) scendiamo lungo l’anfiteatro, il tempo di Venere, il porto–mercato romano di Pozzuoli, che, sempre indeciso se appartenerci o abbandonarci, sale e scende dalle acque, per arrivare a quel cupo, misterioso, affascinante lago d’Averno, ingresso al mondo dei morti. Ma si può ancora andare avanti e a Bacoli stupirsi per la Piscina mirabilis, quell’immenso serbatoio d’acqua della flotta romana, e poi “centumcellae” per le vacanze dei ricchi romani, e poi ancora quella tomba di Miseno, non mai abbandonato ricordo del viaggio di Enea.
    Hai ragione, hai ragione, hai ragione… “Preta pe preta, ce se legge 'a storia / d''e griece, d''e rumane, ca traspare”, e come lo hai detto bene, come li racconti con il tuo bel cuore di napoletano questa terra che arde!
    MANLIO

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  29. nn credo ci sia dipinto piu bello della poesia stessa,cke nn poteva esserre ke nn in lingua napoletana,e colorata con pennelli ad arte,con verita e insidie di perdere la bellezza,ke dio a donato a quei luoghi scendendo dal celo con ali d orate,e mentre dava spolverate di immensa bellezza,a creato ki con la penna gli potesse dare immensa bellezza .......grazie signor bruno i miei complimenti Angela

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  30. Caro Manlio resto abbastanza confuso sul meraviglioso commento che hai voluto donare ai miei versi e direttamente anche a me in chiusura.Il Napoletano, ama, deve amare i Campi Flegrei, una volta scritta obbligata dalle FF.SS ora Mostra o Leopardi, sottraendoci anche la poesia di una volta. Sino ai miei 16/18 anni i Campi Flegrei erano paragonabili ad un paradiso terrestre con tutti gli orti, giardini fiori avvolti in un magico silenzio e finanche i giardini del piazzale della vecchia Mostra d'Oltremare erano più accoglienti.Con molto piacere ho notato che hai ricordato facendo seguito a quello scritto da me altri cimeli mitologici e storici nonchè la Solfatara e l'accademia di Pozzuoli. Andiamo pero' in ordine:La Solfatara, meglio non la potevi descrivere e sulla sinistra dell'ingresso, salendo in parallelo c'è un campo di calcio dove io giovanottello ne ho svolti tornei e campionati giovanili, l'Accademia Aeronautica è stata costruita quando io ero di stanza a Nisida, nel mentre finivo la ferma di complemento iniziarono i trasferimenti che terminarono a giugno del 196O serbandone dei meravigliosi ricordi (ho tenuto 2 ragazze di Pozzuoli), il santuario di San Gennaro con la Pietra con il sangue che si scioglie in quella misticità tutta napoletana per ritornare al Lago d'Averno alle falde del Montenuovo, nato in una notte, dove Virgilio scese nel regno dei morti, di qui Averno con innumerevoli fomarole le cui esplosioni improvvise di gas portano a morie di pesci, enormi, vero è che sembra abbiano tolto i Vivai.la piscina mirabilis, centumcellae, le stufe di Nerone e la mitica tomba di Miseno, senza contare a Cuma l'Antro della Sibilla che da' sul lago Fusaro passando ancora sul ciottolato sotto un arco costruito dagli antichi romani e da loro pavimentato.In poche parole è uno spettacolo, e il lato più bello e che ne siamo innamorati entrambi con dovizie di particolari.Le bellissime parole che mi hai detto per la mia composizione mi lasciano orgoglioso ma passano cosi' come la poesia in second'ordine davanti a questo esempio di capolavoro del creato che senza la sua immagine e la sua atmosfera non avrei mai potuto scrivere la poesia. Il mio ringraziamento a te caro Manlio, per il tempo ed i pensieri che mi hai voluto dedicare. Grazie ancora

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  31. Campi Flegrei...palinsesto di storia e di miti...dove ogni luogo è storia e mito insieme, dove ogni passo risuona antichi passi realmente impressi, o passi affabulati, raccontati. Campi di fuoco, campi di mistero, l'Averno, lago senza pesci o uccelli...Porta degli Inferi nel cui odore sulfureo portato dal vento sembra di sentire echi lontani, l' "ibis redibis non redieris" della Sibilla, sulle foglie che volano sembra di poter leggere i suoi vaticini, o nell'aria di zefiro in primavera udire il canto prima e dopo il pianto di Orfeo in cerca della sua Euridice...
    Quanto i tuoi versi belli e musicali, Bruno rievocano le vecchie e nuove fantasie di chi quei luoghi conosce ed ama di quell'amore disperato quando li vede invasi da barbarie del tutto a loro nuove a sconosciute...

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  32. Cara Angela molto suggestivo e molto bello il tuo commento.Che Dio abbia creato tutte queste bellezze e come lo ha fatto da te tanto bene descritto, siamo d'accordo, che poi abbia creato me che ho scritto la poesia forse non troppo. Io penso che si sia sbagliato collocandomi sulla terra il 24 dicembre. Grazie Angela affettuosissima.

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  33. Maria Isa, carissima anche la tua è stata una bella disamina su questo luogo forse unico al mondo iniziando dal lago d'averno senza uccelli e senza pesci. Ebbene nel lago d'averno ci misero dei vivai di pesci ed il lago si è ribellato sprigionando gas solfurei bollenti si da provocare una moria di pesci colossale, cosa di pochi anni fa mentre hai illustrato più completamente la Sibilla con i suoi vaticini, con "l'ibis redibis non redieris" e con la sua purezza, negando ad Apollo, innamoratosi di Lei la propria verginita' in cambio della giovinezza eterna, ebbe quello della vita che però invecchiava progredendo con gli anni sono a scomparire sentendosi solo la sua voce. Cara Maria Isa, la mitologia ha il suo enorme fascino,in uno alla bellezza dei luogi fa passare in second'ordine quello che ho scritto io sotto forma di Poesia. Resta appunto, un'occasione per non dimenticare. Ciao e grazie sempre Bruno

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  34. Caro Bruno, io non ho mai visto questi posti incantevoli, ma dai tuoi versi emerge l'immagine fantastica di una terra in cui in ogni pietra vi si legge la storia, bellissimo il lamento che traspare, perfetta decantazione della terra. Grazie Bruno sono sempre onorato di commentare i tuoi capolavori. Un abbraccio.

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  35. Appena posso e la stagione lo consente faccio un tuffo in quel mare e cerco tra i tanti ristorantini che ci sono, di passare una serata mangiando un po di pesce. Nelle immagini che il poetare di Bruno rievoca, chi legge rivede quei luoghi e ne ricorda i tratti, ma ciò che solo un grande maestro è capace di fare è riportare in vita i profumi e le sensazioni che quei luoghi conservano.
    Grazie Bruno

    Gabriele Nocera

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  36. Antonio Lanza ha detto...
    Ciao Bruno, mi scuso con te per il ritardo. Ieri sono stato in viaggio e pensavo alla tua poesia, un pennello messo in mano a un grande artista che ancor colpito dalle immagini fa parlare il cuore. Ho letto e rileggo ancora la tua poesia, si percepice la bellezza che accarezza il mio animo.

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  37. Caro Pietro Vizzini, amico mio, sei sempre cosi prodigo di benevolenza nei confronti dei miei versi. Ti confermo che per esprimermi così ho amato ed amo questi luogi tantissimo. Quando avevo i figlioli piccoli quasi ogni domenica era la nostra meta e spesso ci si fermava a pranzare nei giardini del Lago Fusaro passando delle ore paradisiache. Quando hai vissuta una situazione diventa semplice descriverla. Ti ringrazio dal profondo dell'animo per quello che mi dici e ti abbraccio...Bruno...

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  38. Carto Gabriele, a te che ti conosco da quando eri piccolino, posso dirti solo un grande grazie. Vale la stessa risposta che ho dato a Pietro Vizzini.Comunque rivedere quei luoghi e percepirne i profumi anche attraverso uno scritto diventa un autentico atto di fede. Un abbraccio grande Gabriele, poeta vero!!!

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  39. Caro Antonio, non devi mai scusarti, postare un commento lo si puo' fare in ogni momento, senza correre, semmai rileggendo la composizione. L'onore di averti occupato la mente con il mio scritto mi riempie d'orgoglio, mi accorgo dai vostri commenti, tutti di non averlo fatto invano e spesso credimi, contro tutto e tutti ma le cose sofferte sono sempre le più belle. Ti ringrazio dal profondo del cuore e se ti ho regalato solo un attimo di magia posso dire di essere un uomo felice. Grazie Antonio

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  40. Spero di riuscire a fare arrivare a BRUNO l'ennasima prova della mia ammirazione dato che non sono siuro di procedere bene in tutte le operazioni richieste, era più facile dall'altro lato. Comunque non c'è dubbio che pochi sono i poeti, veri poeti. Come disse qualcuno prima di me, da giovani tutti scrivono poesie, poi si vanno perdendo lungo la strada della vita e rimangono solo i veri, pochi poeti. Bruno è uno di questi e che Dio lo benedica. Ciao Bruno.

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  41. Franco la Pica, un grande poeta lo sei tu, con i fiori, la natura, il mare di cui sei padrone essendo un vero sub. ma soprattutto sei mio amico. Io ti ringrazio per quello che dici e scrivi pubblicamente, ti sono veramente grato. Franco La Pica un vero poeta, un grande amico. Ciao Bruno

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  42. annamaria.marconicchio12 ottobre 2009 alle ore 08:53

    Leggo ammirata e soddisfatta i tanti commenti giunti. Tutti ormai hanno capito che Bruno è davvero un grande poeta, che riesce magistralmente a dosare emozioni e sensazioni in poesie stupende per musicalità, metrica ed espressività...Non posso dire altro: sono arrivata troppo tardi...

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  43. Basta la tua firma, il tuo spirito, il tuo credere in cio' che scrivo. Grazie

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  44. Conosco la tua terra e se pure non ci sono nata la amo come se fosse la mia...capisco i tuoi sentimenti che così bene sai fermare attraverso le parole scritte dei tuoi versi che sono terra nella terra.
    Grazie...caro Bruno!
    Angela Ragusa

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  45. Come sempre Bruno , le cose di cui scrivi denotano la tua grande sensibilità . L'amore sempre nei tuoi versi , che sia verso un luogo o verso una persona , esso predomina . Un canto amaro questo tuo mio caro amico, ma ha la forza di un urlo

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