
(Ricordi di Giorgio Pirrotta)
CERCO RICORDI
Affannosamente cerco
in impossibili anfratti;
incontro polvere e ragni.
Ritrovar vorrei
sopiti ricordi,
ma scovando e scavando
altro non v'è che ruggine.
Sembra nascosta
la strada del passato
sentieri e indicazioni
la mente ha cancellato.
Poi, improvviso incanto,
ecco un profumo
o un ritornello antico
e per magia riemergono
fantastiche visioni,
tristi sensazioni,
momenti cancellati.
Son lì, mimetizzati
quegli attimi di ieri
pronti a venire fuori
quando cercar non vuoi.
Il ricordo spesso diventa un ancora per fermare il trascorrere degli eventi. Allora scatta la ricerca frenetica all'interno del nostro essere. Si cerca di ripercorrere a ritroso una strada che ormai sembra impraticabile, e più grande è il desiderio di riuscire più emergono gli ostacoli.
Bisogna invece imparare a vivere il presente. A non cercare indietro. A guardare con fiducia l'attimo che trascorre, ed in uno di quegli attimi si troverà improvvisamente un evento passato.
Allora il ricordo non servirà a sentirci storditi per nascondere la realtà corrente ma sarà lo stimolo a migliorare gli attimi che si susseguiranno.(Massimo Imperato)
Note sull'autore del quadro:
RispondiEliminaGiorgio Pirrotta ha compiuto i suoi studi presso
l’Accademia di Brera di Milano. In seguito si è
occupato di consulenza e progettazione grafica. Ha sempre dipinto per passione ma solo dal 1979 ha iniziato ad esporre in pubblico le sue opere. Ha al suo attivo ventisette mostre in Italia e all’Estero. Il percorso pittorico di Giorgio Pirrotta si snoda in quattro periodi principali.
Periodo Post-Impressionista. All’inizio della sua ricerca realizza una serie di quadri ad olio riguardanti la natura, i rapporti uomo-donna, la famiglia e nature morte dove dominante è la ricerca cromatica e quella poetica.
Periodo Filosofico. L’unità di misura non è più l’uomo ma la massa: ecco quindi la “Partita di Pallone”,“Lo Sciopero”, “Concerto Rock”,“Piazza San Pietro”, “La Spiaggia” ,“Campioni del Mondo” . Dove i numeri corrispondono ad altrettanti punti di colore.
Periodo Polimaterico. Serie di opere realizzate con materiali eterogenei, scartati dalla civiltà dei consumi; carte da imballaggio, sugheri, tappi di plastica, carte di caramelle, schedine totocalcio, giornali e così via, assemblati a ricreare un nuovo insieme grazie alla normalità e alla sensibilità dell’artista.
Periodo Filatelico. Tutte le opere dell’ultimo periodo sono eseguite con il solo uso di materiale filatelico e postale.
Alcuni quadri affrontano problematiche sociali contemporanee, altri invece propongono opere prettamente grafiche; altri ancora evocano utopie poetiche. Di forte impatto la coppia di quadri dedicata alle Twin Towers e l’opera Il Potere, composta da ben 3750 francobolli,
esposte in mostra. Giulio Caporaso
Il quadro qui postato da Massimo fa parte del periodo post-impressionista di Giorgio Pirrotta e a mio modestissimo parere, é il periodo più bello dell'autore, come tecnica pittorica. Nel quadro, intitolato 'Ricordi' é come se l'autore sentisse il ricordo di un passato vissuto ma ormai morto. Quelle case lontane e quel soggetto sdraiato e poi il soggetto più evidente (oltre all'orecchio, naturalmente), in primo piano, che pur essendo etereo, é vivo, con gli occhi ben aperti sul futuro. Bella scelta Massimo, complimenti.
Poi, improvviso incanto,
RispondiEliminaecco un profumo
o un ritornello antico
e per magia riemergono
fantastiche visioni,
tristi sensazioni,
momenti cancellati.
Sono una persona che non vive di ricordi (sarei morta da un pezzo) ma nel presente e per quanto mi é possibile nel futuro. La poesia di oggi di é reale, basta pochissimo per tornare indietro in momenti cancellati e questo mi capita soprattutto quando torno nella mia terra (la Sicilia), basta un profumo per far riemergere dentro me la nostalgia di quando ero giovanissima. Bella Massi, bella.
Buon Giorno a tutti gli Amici di questa 'Oasi' e grazie a tutti per i vostri interventi.
Massimo questa è la sintesi della vita, inevitabilmente è così, i ricordi belli o brutti che siano all'improvviso ritornano prorompenti a segnare un epoca, un giorno, una data, giungendo da soli nella nostra mente cosi' per un input misterioso. I ricordi in genere non vanno cercati perchè riaprono quasi sempre delle ferite e fanno male al nostro animo e ti l'hai descritti da par tuo, basta un profumo un ritornello una voce e tutto si presenta chiaro come una volta; queste sono realtà della vita dalle quali non si può sfuggire. Anche se vivi fuori, Massimo non hai perduta quella sensibilità mediterranea, tutta meridionale che ci fa vivere anche di sentimenti e ci predispone alla commozione con facilta' a differenza di altre etnie.Tu conservi tutto di ciò nelle tue poesie bellissime, come sempre, ed io sono felice di far parte di questo Blog che resta un Blog di Elite. Grazie a te Massimo, grazie a rosalba che lo tiene con tanta cura ed abnegazione. Bello il quadro se non erro del post-impressionismo di Giorgio Pirrotta nel quale si nota tutta la provenienza dello stile. E che dire della musica di Nino Rota? Si commenta da sola. Grazie ancora Massimo
RispondiEliminaol metodo proustiano della Recherche, i ricordi riaffiorano alla mente attraverso un odore,un saporo. Ma riemergono quasi tutti da fondo del subconscio
RispondiEliminaSon lì, mimetizzati
quegli attimi di ieri
pronti a venire fuori
quando cercar non vuoi.
E servono, servono a riprendere coscienza di sè, sono il tessuto connettivo della nostra vita, il nostro radar, il contenuto della nostra esperienza cosciente, della nostra esistenza...
I ricordi possono far male, ma se sedimentati e collocati al loro posto, sanno essere anche dolci e confortanti. Il grande Leopardi sosteneva che il ricordo è bello comunque, poichè ogni evento del passato assume un'aura magica, " oh com'è bello il rimembrar delle passate cose, anche se triste e se l'affanno duri".
RispondiEliminaSalvina Albanese
Sono contento di aver dato risalto ad un pittore che riscuote tanti consensi, in particolare relativi al dipinto da me proposto. Il merito va a ros, che quando viene colpita da un dipinto lo scopre e lo inserisce nei suoi archivi segreti.
RispondiEliminaRingrazio per i primi commenti. Vorrei però spostare l'attenzione su di un tema di cui sono curioso conoscere il pensiero dei nostri commentatori: utilizzare i ricordi come un punto di ripartenza, come un vissuto da migliorare o modificare.
Un abbraccio a tutti.
Poi, improvviso incanto, ecco un profumo o un ritornello antico e per magia riemergono fantastiche visioni,
RispondiEliminatristi sensazioni, momenti cancellati" molto belli questi versi... come sempre.
Pino
Insomma, dalla rimozione (...la mente ha cancellato)al ritrovamento del tempo perduto (riemergono...momenti cancellati).
RispondiEliminaBello questo riscoprirsi nella propria memoria. Mi fa ricordare un film, Blade Runner, dove i robot, quando scoprono di esser tali e non umani, si addolorano per la mancanza di "nostalgia" che impossibilità di ricordo, di memoria, di storia, di identità.
a proposito, quello di poco fa sono io
RispondiEliminaManlio
I ricordi...quanto il passato, fatto di ricordi, è ripiegato come un origami e saldato dal tempo...giorni riposti al fondo di cassetti di cui volontariamente o involontariamente si è persa la chiave, ed allora è inutile cercarla, affannarsi, esplorare fin negli abissi il mare in cui si è persa...anche se a volte, con tutte le forze si vorrebbe trovarla, magari per volgere il capo all'indietro e non vivere un oggi che vediamo estraneo, che vorremmo lontano.
RispondiEliminaMa è su quel mare che occorre navigare, non nei i suoi abissi in cerca della chiave del cassetto dei ricordi...prima o poi una musica, un dettaglio, un qualcosa d'inaspettato, come per magia porterà quella chiave in superficie, sciolglierà l'origami saldato e gli darà forma, solo allora ricorderemo, perché i ricordi non si comandano...è il presente che dà loro vita...
Bella, bella, bella, massimo, e quanto vera, quanto la sento vicina la tua magnifica poesia, quanto mi sento in sintonia con lei!