
Muovono l'aria volatili impazziti
Muovono l'aria volatili impazziti
Senza cantare
emettono suoni che mi evitano.
E nell’esilio rimane la mia bocca.
Fammi due carezze
dietro le sbarre.
Dammi la lunghezza
della tua carne
perché la mia tana
non è marcia.
Tra sbarre di tulipani.
(edizioni Lietocolle)
Attraverso il corpo comunicare il tormento. La solitudine. La paura di non essere amati. L'inadeguatezza della propria condizione. Il corpo come filtro. La pelle come parola
Ciao Rita,
RispondiEliminavenire a trovarti sul tuo sito, è meraviglioso.
Grazie. Un abbraccio
Nicola Manicone
Attraverso i suoi versi Rita canta note dolenti di solitudine, quella che toglie il respiro, che allontana dal mondo, che vede da lontano la vita palpitare in voli di uccelli senza la possibilità di udirne il musicale cinquettìo, simbolo di gioisa libertà. La Poetessa, facendosi interprete dell'altrui condizione, tesse una filigrana di preghiera chiedendo il calore di una carezza, chiedendo di poter incontrare il mondo attraverso il contatto fisico di chi nel mondo sta. Un lembo di pelle, una mano tesa può trasmettere vibrazioni per chi si sente ancora vivo in un luogo che è spesso di morte spirituale...e comunque di mortificazione sempre, anche fisicamente!
RispondiEliminaPoesia essenziale, in cui termini pesanti come piombo (senza cantare.....esilio....sbarre....tana)evocano una situazione di amara solitudine che la Poetessa riesce a vivere in prima persona intuendone lo spessore drammatico.
Nel video è possibile ammirare la poliedricità di talento di questa umile, silenziosa, ma operativa Artista.
Adriana Pedicini
chiedo scusa per gli errori di battitura.....Una domanda: di chi è il dipinto? Non so se si adatta alla poesia....
RispondiEliminaadriana pedicini
Ecco di nuovoun poetessa che già conosciamo e che ha varie pubblicazioni al suo attivo. In più canta le sue poesie col ritmo del jazz,come potete ascoltare nel video. dopo l'esuriente e dettagliato commento di Adriana, per adesso non aggiungo altro...Benvenuti , amici,e frequentatori del blog
RispondiEliminaL’abbandono alle parole costa la scoperta di riuscire a denudarsi, anzi, il desiderio di affermare lo scontro diventa esigenza. L’altro diverso, l’altro in agonia, l’altro dietro le sbarre. In ginocchio. Il racconto di un’esperienza in affitto è la disperata empatia che coincide con un momento solo. Come un segno del destino o uno specchio non programmato in cui passano viaggi forse ingiusti. Difficili. E’ la ricostruzione di una gabbia metallica in cui rinchiudere le ossa deformate, da correggere in modo graduale e progressivo, in modo lento. Quasi punitivo o liberatorio. E’ la scoperta di esperienze sgozzate appartenenti a vite cadute, che ora aspettano, espiano, inermi. Da anni.
RispondiEliminada Lietocolle
Pearlstein è riconosciuto come uno degli assoluti grandi talenti della pittura americana di impostazione realistica, divenendo un caposcuola di questa realtà espressiva, oltre che teorico della linea stessa. Infatti, oltre a essere un pittore di fama mondiale, ha anche dedicato molti anni della sua vita all’insegnamento presso varie istituzioni, quali il Brooklyn College e la Yale University. Ha inoltre scritto numerosi testi, pubblicati su riviste e quotidiani di grande prestigio come Arts Magazine, ARTnews, Art in America, Art Journal, il New York Times, e su vari cataloghi d’arte.
RispondiEliminaIl dipinto di Pearlstien rappresenta comunque la separatezza di due corpi, diversi, che forse si uniranno, forse avranno momenti di tenerezza, ma che , nel momento in cui sono colti, vivono una lontanaza, che è anch'essa di 'amara solitudine'
RispondiEliminauna lirica molto bella di esaltante erotismo
RispondiEliminapino de stasio
Rita!
RispondiEliminaPer me è sempre una grande emozione leggere i tuoi scritti o ascoltarti.
Una emozione che non si stanca di rigenerarsi ogni volta, una emozione che non si logora. Scopro ogni volta sfumature diverse.
Credo che questa sia l'essenze dell'essere artisti.
Grazie Rita.
la solitudine attraverso sbarre di tulipani,in cerca di liberta,invocando voli liberi nell.anima,attraversando la pelle con passionilita .carezze cercate in attimi passati nel presente .i tuoi versi sono vivi belli coinvolgendomi in quello ke mi fa sentire leggendoli .e quello ke provo lo scrivo..grazie....angela
RispondiEliminaE' una poesia lirica molto bella, anche se velata da una profonda tristezza, una grande solitudine, ma la poetessa invoca il contatto umano, un abbraccio, una carezza, la fusione di 2 corpi per ridare vita a cio che dietro le sbarre sta deteriorandosi. Molto bella la musica, come il dipinto. A tale proposito vorrei aggiungere: che distanza c'è tra un poeta e un pittore, che differenza? molta direi, ma l'uno sia contemporaneamente anche l'altro. Non e facile come sembra nella scelta di un dipinto. D'altra parte, dipingere la scrittura e poetare la pittura s'incontrano e si legano tra loro. per esempio un poeta si mette a dipingere qualche verso e utilizza delle parole nei suoi dipinti. Comunque l'essenza d ogni artista è sperimentare il mistero o come diceva Picasso rappresentare non tanto quello che vedono gli occhi ma quanto piuttosto quello che anima la sua mente e il suo cuore.
RispondiEliminaUn turbinio di sensazioni che fortemente caratterizzano questi versi che comunicano il desiderio di legittimare il proprio corpo e la paura che non venga accettato. Il tormento è reso palpabile dalla cadenza dei versi. Il tutto si completa con l'immagine di un corpo femminile ben in mostra (quindi accettato) e con il bel canto "jazz dinamico" di Rita in modo da offrire un happening completo.
RispondiEliminaSemplicemente bellissima!!!!!!!!!!e anche interessantissimo il jazz.........è la prima volta che legggo quest 'artista ma è stata una piacevole esperienza.............grazie
RispondiEliminaannamaria fulgione
Mettono ansia questi volatili che: 'Muovono l'aria volatili impazziti. Senza cantare emettono suoni che mi evitano.'
RispondiEliminaLa separatezza dei corpi, come ha evidenziato Gloria, nel bellissimo quadro di Pearlstien, e il trasporto che avverto nei versi e nella posesia di Rita sulle note jazz, mi coinvolgono tanto da sentirmi anch'io dietro quelle sbarre di tulipani. Si sente molto l'esperienza personale accanto a persone che convivono col dolore.
Grazie Rita e complimenti
Con affetto vi ringrazio tutti! Sapete che vi voglio bene?
RispondiEliminaA presto.
rita
Poesia ermetica che appartiene al suo logico filone, Bella per espressioni e immagini. Complimenti Rita.Bello il quadro di Pearlstien e la canzone cantata sempre bene da te.
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