Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

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lunedì 14 settembre 2009

'O CHIANTO D''O VIENTO di Bruno Zapparrata


N'addore saglieva cu 'o viento
mmiscanno 'e llimone cu 'e rrose,
purtava 'o sapore 'e Surriento,
cunfiette cu 'e llacreme 'e spose.
Na corda 'e viulino chiagneva,
scetava n'antico turmiento.
'A luna pittava d'argiento
nu suonno, ca steva e nun...steva.
E accussì se n'è ghiuta na vita,
cu 'a speranza 'e fa' meglio dimane,
te ne adduone ca hè perzo 'a partita,
cchiù nun parle e te muzzèche 'e mmane...
Torna ancora a cantà nu canario,
che salotto so' 'e strate 'e Surriento,
ma sta voce, sta voce pe ll'aria,
stenne 'e nnote d''o chianto d''o viento.

Scrivere una poesia di questo genere è sentirla altrimenti non nasce mai. Queste sensazioni bisogna viverle sulla propria pelle così come accaduto a me un una serata di inizio primavera, quando il vento ad intermittenza sferza alberi e ti fa raggomitolare nei cappotti. Poi si calma e attraverso questo vento, in una terra come Sorrento, località per antonomasia per sposi, come Venezia, giungono all'olfatto mille profumi, mille suoni che ti sconvolgono l'animo e allora fai una disamina della tua vita, come in un film e vengono alla mente troppe cose, troppi rapporti, troppi momenti andati a vuoto e resta un enorme rimpianto nel momento che te ne accorgi che tutto è invariato e attraverso il vento si stende un pianto che potrebbe essere quello del mio animo, anzi è quello del mio animo perchè la speranza di far meglio diventa un vago domani che probabilmente non si realizzerà mai. (Bruno Zapparrata)

(Dipinto:Gianni Del Grasso -Mareggiata)


Canzone Appissiunata-Avion Travel



Postata nei commenti trovate la traduzione letterale fatta dallo stesso autore, grazie. ros

17 commenti:

  1. Traduzione letterale e non poetica della poesia di Bruno Zapparrata 'O CHIANTO D''O VIENTO.

    Saliva con il vento un odore che mischiava limoni e rose portando il sapore di Sorrento, dei confetti e delle lacrime di spose.
    Una corda di violino piangeva e svegliava un antico tormento,
    la luna dipingeva d'argento un sogno che c'era e non c'era.
    E così se ne andata una vita, aspettando di far meglio domani,
    te ne accorgi che hai perso la partita e non parli, ti mordi le mani.
    Un uccello ritorna a cantare per le strade di Sorrento che sembrano un salotto,
    ma una voce che vola per l'aria, stende le note del pianto del vento

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  2. annamaria marconicchio14 settembre 2009 alle ore 08:25

    Un capolavoro che ci regala i ricordi di immagini, profumi e suoni di una sera di primavera, nella consapevolezza del rimpianto per ciò che non si è riusciti a fare nella vita...
    Quando dei versi sono ben costruiti, anche la traduzione letterale, seppure mancante della stessa musicalità del testo originale, ne ripecchia le emozioni.

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  3. Torna ancora a cantà nu canario,
    che salotto so' 'e strate 'e Surriento,
    ma sta voce, sta voce pe ll'aria,
    stenne 'e nnote d''o chianto d''o viento.

    E avete detto tutto, ros, annamaria. Un canto srtuggente, in una lingua bellissima che contiene la musica, immagini di Sorrento, della dolci colline degradanti verso il mare, gli odori
    della penisola sorrentina, tutto invita al raccoglimento, al sogno che sembra scomparire, a una vita che scorre ancora, sperando di agire per il meglio. La malinconia vela tutto, riempiendoci l'animo di un dolca canto

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  4. un affresco realizato con i colori del cuore, il lasciarsi andare da nostalgici ricordi, cesellare angoli dolcemente, non per nasconderli ma offrirli con un canto melodco di una carezza di vento
    Antonio Lanza

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  5. Mio caro Bruno, questi versi li trovo incredibili, armoniosi, ogni parola richiama alla mente le immagini stupende di Sorriento, tu hai provato rimpianto, io invece non mi vergogno a dire che ho pianto, pensando alle tante cose che mi sono sfuggite nel passato ma come dici tu, mi prometto sempre di far meglio nel presente. Grazie maestro, un abbraccio.

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  6. Eccomi amici dell'oasi a sognare con il mio amico Bruno.................Eh si perchè le sue adorabili poesia mi fanno sognare la mia amatissima terra ,questa poi ha un profumo particolare quello di Sorrento,le parole poi sono note di un violino che ti fanno ripensare al passsato e a ciò che sarà domani,magari un domani migliore ..................quanto rimpianto ma che dolcezza nel raccontarcelo grazie Bruno adoro leggerti e sognare

    ANNAMARIA FULGIONE

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  7. gia il suono della poesia e tutta una passionale srada,ma nn da seguire e basta,ci devi nascere crescere x capire la radice di questi versi,interpretati scrivendoli in un modo sublime.e vero devi sentirli sulla propria pelle se vuoi darci un anima,xk a sorrento tt e vivo profumi ,sapori,amori,e tutto miskiato,e un vero cuore sa apprezzare.la canzone e stupenda messa li solo x piacere di ki l ascolta....emozionata ti saluto ringraziandoti......angela

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  8. Quasi uno struggente bilancio di una vita trascorsa a sperare di far meglio l'indomani, un bilancio amaro, doloroso, evocato dal pinto di una corda di ciolino...forse suonata dal cuore, in una sera ventosa, a Sorrento, terrra di profumi, terra d'amore.
    Il senso della perdita, della perdita della partita della vita si gonfia di rimpianto...bello il modo di dirlo nell'armonia di suoni napoletani....te muzzèche 'e mmane...e nel gesto evocato tutta l'ineluttabile disperazione di non potere più tornare indietro...

    Particolarmente dolci, di una dolcezza triste, stridente, amara, gli ultimi versi
    Torna ancora a cantà 'nu canario,
    che salotto so' 'e strate 'e Surriento,
    ma sta voce, sta voce pe ll'aria,
    stenne 'e nnote d''o chianto d''o viento

    I primi due versi quasi riflettono pensieri dettati da sensorialità, gli altri due sono quasi un grido straziato dell'anima...

    Bella bellissima, una poesia dettata direttamente dal cuore, core napoletano senza napoletudine oleografica, ricco invece di profondo sentire...

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  9. io mi limito ,come sempre a commentare il lato emozionale delle tue poesie....dal profilo tecnico ..lo fanno ,magistralmente,i tuoi colleghi!A me sembra di viaggiare su due strade parallele...!!Su una leggo ,ammiro, percepisco al tatto le tue descrizioni ..ed apprezzo la tua poesia...Sull'altra continua la tua conoscenza personale , ed il tuo modo di porti con estrema gentilezza e discrezione...mi aiuta a capire che, forse, ho incontrato un amico...!!complimenti!! malinconia a e melodia....un connubbio perfetto!!

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  10. Ed eccomi qui a commentare un'altra poesia del mio grande 'amicone'.
    Caro Bruno, tu lo sai che io vado a sensazione non essendo una critica, vero?

    Tu scrivi: 'Queste sensazioni bisogna viverle sulla propria pelle così come accaduto a me un una serata di inizio primavera, quando il vento ad intermittenza sferza alberi e ti fa raggomitolare nei cappotti.

    Hai ragione caro Bruno, le emozioni bisogna viverle, bisogna toccarle esserne partecipi per poter scrivere una poesia del genere.

    'A luna pittava d'argiento
    nu suonno, ca steva e nun...steva.
    E accussì se n'è ghiuta na vita,
    cu 'a speranza 'e fa' meglio dimane,

    il vento che sale portando gli odori di limoni, una corda di violino che suona ed emette un suono che sembra un pianto e poi la luna che si vede e non si vede...... la vita scorre ma la speranza non muore.

    Grazie per le emozioni che riesci a regalarci, 'amicone mio'.


    Buon pomeriggio cari Amici di questa bellissima 'Oasi di Pace', un caro saluto a tutti e un ringraziamento di cuore per i vostri commenti.

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  11. No, io lo amo!!!! (lo posso dire, Ros? )
    Il tipo di esperienza cantata da Bruno (quanto mi piacerebbe conoscerlo!) non mi appartiene, non ho vissuto nè vivo un nostalgico sguardo al passato, non rimpianti nè rimorsi albergano in me in questo momento. Eppure.....ha vibrato il mio animo, all'unisono con quel violino.
    Bravo, bravo, bravo!
    Certo, il dipinto dà il la. Splendido!
    Complimenti, Ros! e grazie per avermi avvisata.
    Un bacio

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  12. Certo cara Maria, puoi dirlo eccome :). Farò da tramite e te lo farò conoscere il nostro grande Bruno. Grazie per essere passata.

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  13. Amici e amiche carissime scusate se non ho usato i canoni di moderare intervento per intervento con una mia risposta ma non ci sono stato tutto il pomeriggio per un motivo urgente. Lo faccio adesso in un'unico commento perchè mai come questa volta i commenti sono stati unanimi sul concetto della poesia e mi ci trova perfettamente in quanto è quello che io a suo tempo, ho voluto dire. Uno stato d'animo messo in versi con l'atmosfera giusta, nel momento giusto.Pertanto ringrazio ed abbraccio con affetto sincero innanzitutto ros.(Rosalba)la mia amicona come mi ha voluto gratificare,l'amica di sempre Annamaria Marconicchio,La splendida poetessa Gloria Gaetano, Annamaria Fulgione (ed io piccolo rom) La carissima Rosellina Di Rago e l'impagabile e stupendo Poeta Pietro Vizzini, e la conterranea Maria Isa D'Autilia ultima e mia più che nuova amica solo in ordine di tempo e poi gli amici Angela Antonio Lanza e Maria che presumo sia la persona con la quale ho siglato l'amicizia proprio adesso. A tutti devo rinnovare il mio ringraziamento per i commenti veramente splendidi che ho ricevuto quest'oggi. Ci ritroveremo alla prossima occasione e non manchero' di rispondervi uno per uno. Buona Notte a tutti

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  14. Chiedo scusa c'è un gravissimo errore di battitura un unico è uscito l'apostrofo perchè all'inizio era femminile poi ho corretto e non ho cancellato l'apostrofo. Vogliate cortesemente non considerarlo. Grazie

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  15. Anche se tardi e stanco non rinuncio a commentare i sempre bei versi di Bruno.
    A Sorrento, per una strana alchimia, sembra che si realizzino tutti i sogni. Luogo di favola e d'incanti. In un posto del genere il poeta descrive come il vento che agita i colori e gli odori di quella terra, nel momento in cui si calma, porta a ripensare a ritroso la propria vita. Salgono allora i rimpianti ed il pianto che nasce nell'animo si espande col vento in tutta Sorrento.
    Dice bene Bruno che un'esperienza del genere si può vivere solo in quel contesto. E finisce che lui la descrive con una maestria tale da cogliere l'essenza dell'emozione, così come da quelle parti usano fare con i limoni quando producono il limoncello.

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  16. Un grazie ed un affettuoso saluto anche a te Massimo. Non devi mai parlare di ritardo, noi viviamo la nostra vita per la poesia ma poi la stessa vita ci ruba il tempo per altre cose altrettante belle ed importanti. Buona giornata a Presto.

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  17. Caro Bruno... la tua è poesia vera quella che si legge ad alta voce e come per incanto Grazie a i tuoi struggenti versi... sacce parlà pur, o Napulitan. <3 Grazie amico mio poeta. Tua amica Anna Maria <3

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