Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

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venerdì 18 settembre 2009

SOLO DI TE di Giovanni Anzalone


posso solo scriver di te
così lontano e presente
luminoso e nell'ombra
del tuo lento vagolare tra mura e fossati
pur se chino non è il corpo
pur se il capo non pesa
nè ci sono perchè
sei lì testimone inascoltato
silenzioso profanatore di tenebre
punto d'erba tra brune folle di campi
posso solo dire il tuo silenzio profondo
e come vedi il mondo ruotare instancabile
su un chiodo stretto da ruggine
guardo occhi tuoi d'innocente felino
e m'inchino al tuo muoverti obliquo
tra quinte e vecchi ceroni
carrucole lampade e funi
penso a te assistere muto
al silenzio in festa lancia in resta
lesta a respingere inquieti fantasmi
ti vedo immerso nel nero indistinto
mentre t'agiti a premere occhiaie
quando pure indovini frammenti di risa
foglie nel parco a dire l'assenza.

"un dialogo muto in cui si parla parlati dal luminoso angelo in ombra,
nel suo lento svolazzante disapparire...".(G. Anzalone)


(Liszt, Liebestraum)



(La foto: ANGIE di G.Anzalone)

31 commenti:

  1. Buongiorno a tutti gli Amici dell'Oasi, stamattina diamo il benvenuto ad un nuovo autore, Gianni Anzalone, spero tanto che la sua poesia vi coinvolga come ha coinvolto me.

    L'angelo, un'entità astratta, che prende forma ogni volta che viene evocata, come spiega bene nella sua introduzione l'autore stesso: 'nel suo svolazzante disapparire'.

    ....guardo occhi tuoi d'innocente felino
    e m'inchino al tuo muoverti obliquo
    tra quinte e vecchi ceroni
    carrucole lampade e funi
    penso a te assistere muto .....

    Quando ho bisogno di te ci sei, ti vedo, non sei astratto, informe, ti vedo che fluttui e vedo persino i tuoi occhi.


    Lascio a voi la scena e i commenti che saranno, come sempre, graditissini....

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  2. Scusate, dimenticavo d fare a Gianni i complimenti per la bellissima foto. Anche questa foto evidenzia nelle sue difformità un angelo che sembra sia in movimento.......'nel suo svolazzante disparire'. Bravo Gianni.

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  3. penso a te assistere muto
    al silenzio in festa lancia in resta
    lesta a respingere inquieti fantasmi
    ti vedo immerso nel nero indistinto
    mentre t'agiti a premere occhiaie
    quando pure indovini frammenti di risa
    foglie nel parco a dire l'assenza.
    E' una poesia dedicata a una persona immaginaria, un angelo, o qualcuno che ci sarà.Qualcuno che vive di sogni e silenzio. Ma è l'assenza che mi colpisce, assenza che va riempita di musica immaini e parole. Inutile dire che l'esecuzione di Rubinstein è eccellente e che l'immagine scelta rivela un misterioso personaggio, che ancora deve prender forma. Benvenuti amici nel nostro spazio...

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  4. Per poter fare un adeguato commento a questa poesia "in primis" bisogna avere fede e credere negli angeli... comunque dalla lettura molto attenta e ripetuta più volte sembra che tra le immagini ricche di suggestione si vada molto al di la di un angelo vero e proprio e si cerca qualcosa di sfuggente ma reale, vedi un animo inquieto "nel tuo lento vagare tra mura e fossati", qualcosa che non va nel far girare il mondo su di un vecchio chiodo arrugginito e la concretezza viene quando si parla di teatro tra quinte, funi e vecchi ceroni per sfociare in un silenzio in festa agitandosi e premendo occhiaie, indovinando frammenti di risa, foglie nel parco a dire l'assenza. Ripeto, più che un angelo astratto io ci trovo e vedo qualcosa di più concreto, forse sbiadito tra i ricordi ma che ritorna dominante significando la sua mancanza. Bella poesia, bisogna essere molto attenti per poterla capire, io non ho la presunzione di aver fatto questo ma la mia impressione è quella espressa. Complimenti, bella la foto e Rubistein al piano è sempre lui...

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  5. vERSI E MUSICA CREANO UNA MAGIA.LA POESIA DI ANZALONE DAI PRIMI VERSI TI POSTA IN UN MONDO SURREALE, POI NE FACCIMO PARTE PERCHè ABBIAMO ANCHE NOI UN MONDO NEL QUALE CI RIFUGIAMO
    Antonio Lanza

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  6. Benvenuto a Gianni Anzalone che ben si presenta con questa sua composizione, magnificamente accopagnata da una sonata di Liszt.
    I suoi versi sono fluidi scritti in libero stile. La sua percezione di una presenza angelica pone l'attenzione sul tema della fede.
    La sua non è una visione ma l'attenzione alle sensazioni che l'accompagnano durante la giornata. Ed è appunto in queste sensazioni che si coniuga la fede di vivere con un angelo accanto.

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  7. bruno, ti ricordo che anche Montale,che non era credente ha scritto una poesia bellissima 'L'angelo nero', che parla di questa presenza i un angelo spazzacamino, presente nella casa, forse un gradino più giù nell'evoluzione della specie, forse più in alto.. Forse una persona. Ma una presenza familiare, discreta, immaginaria...o reale. E questo l'ha detto, parlando di una presenza vaga.
    Il discorso sulla fede mi sembra superfluo, non ti pare?

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  8. In effetti, quel Me- parte del mio Sè- che "parla" per grafemi cercando di avvicinarsi il più possibile ai fonemi della Voce Interiore che chiede di essere ospitata, ha una fortissima Fede. Ma non è quella Religiosa (che io rispetto
    in quanto ambito in cui si muovono i problemi e i rapporti col Sacro); la mia è l'altro tipo di Fede: quella Filosofica. Io pratico la Fede della Conoscenza, della Filosofia (Amore per il Sapere. In questo enunciato il Soggetto non è il Sapere ma...l'Amore. E dunque un Sentimento, un sentire. Ricordando che l'Anghelos, il Nunzio, è un Archetipo di Luce di gran lunga pre-esistente all'avvento del Cristianesimo, ricordo che Corbin ci ha spalancato le porte alla filosofia dei grandi Persiani Sufo-Mazdei, all'interno del qual pensare, l'Angelo (Mlaika -da cui Michele Principe delle Milizie Celesti) è il Governatore dell'Anima. La Quarta Dimensione. La Dimensione del Non-Dove.

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  9. No cara Gloria non mi pare sulla fede, infatti essa è una questione di convinzione e di studio e finchè il pensiero non è arrivato alla completa maturità si resta in un limbo.Questo è un fatto soggettivo che ognuno puo' credere e pensare a cio' che ritiene più opportunoLa poesia di Montale L'Angelo Nero se non sbaglio si trova in Ossi di Seppia comunque la conoscevo per averla ascoltata anche da il fu Alessandro Gennari da Limiti con il quale ho intrattenuto una corrispondenza appunto su cio'.Comunque se Montale dice che sotto forma di spazzacamino si cela un angelo nero non è che io debba crederci per forza, Montale ha scritto quello che ha scritto, è un gran letterato ma non è un Teologo.Con questo ti abbraccio e resto fermo nella mia convinzione

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  10. io posso solo dire ke il quadro e bellissimo.e la poesia e di sollevata cultura di un credo profondo x arrikkire le parole e dare un senso forte di religiosa sapienza io nn faccio altro ke leggerla da piu di 30 minuti mi piace da morire,ma quanta meraviglia ancora devo leggere quanta grazieeeeeeeeeeeeee angela

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  11. Grazie cara Angela, in effetti anch'io come te l'altra mattina ho letto questa poesia per 30 minuti, ne sono rimasta incantata. Veicola un mistero di grande forza, un fede nel sapere, nella conoscenza come ha ben scritto lo stesso autore, Giovanni (Gianni Anzalone), che ringrazio per essere passato.
    Grazie a tutti, amo questo tipo di discussione, arricchisce tutti noi.

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  12. Grazie a Voi per tanta accoglienza. Volevo soltanto amorevolmente ricordare al nostro amico Bruno che appena cerchiamo di avere ragione -da qualunque parte la pulsione venga- il discorso cum-loquiale langue di languor proprio. Io fui invitato a partecipare AD UN FUOCO COMUNE (Anima Mundi)alimentato da Anime Individuali. Il Discorso, il dia-logo langue quando vogliamo misurare e pesare la granzezza e la consistenza del pezzo di legno che ciascun Io sta portando al fuoco comune. L'importante, caro profondo Bruno, è che il fuoco comune NON SI SPENGA!!!
    Questo è il compito del pensatore, del poeta, del Teologo, dell'Artista...Il Fuoco comune non deve morire non mure...grazie al pesantissimo tronco d'ulivo che arde...grazie all'esilissima paglia. Un discorso d'Amore Cosmico come ghestus di Ospitalità ed Accoglienza alla Diversitaà tra...diversi. Sincera-mente... Con molto onore...

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  13. Grazie a Voi per tanta accoglienza. Volevo soltanto amorevolmente ricordare al nostro amico Bruno che appena cerchiamo di avere ragione -da qualunque parte la pulsione venga- il discorso cum-loquiale langue di languor proprio. Io fui invitato a partecipare AD UN FUOCO COMUNE (Anima Mundi)alimentato da Anime Individuali. Il Discorso, il dia-logo langue quando vogliamo misurare e pesare la granzezza e la consistenza del pezzo di legno che ciascun Io sta portando al fuoco comune. L'importante, caro profondo Bruno, è che il fuoco comune NON SI SPENGA!!!
    Questo è il compito del pensatore, del poeta, del Teologo, dell'Artista...Il Fuoco comune non deve morire non mure...grazie al pesantissimo tronco d'ulivo che arde...grazie all'esilissima paglia. Un discorso d'Amore Cosmico come ghestus di Ospitalità ed Accoglienza alla Diversitaà tra...diversi. Sincera-mente... Con molto onore...

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  14. Cari Anonimo e Giovanni che penso siate la stessa persona il tuo è un bel discorso e non fa una grinza ma vale sempre la mia risposta, non può essere accolto da tutti il filo logico esposto sopra. Io personalmente ho le mie riserve su tutto e mi diletto a scrivere poesie, nel modo più semplice e comprensibile possibile e nella mia lingua di origine cioè il Napoletano.Non racconto fatti e non mi piace assemblare paroloni ad effetto per fare sensazione.Pubblico di tanto in tanto su questo blog perchè siete tutti grandissimi poeti, tranne qualche mera eccezione, pero' ci tengo a ribadire non sono un critico, capisco la poesia, individuo il contrabbando, ma non sono un critico. Il critito sempre è un artista mancato sia chiaro. Io ho questo punto di vista sulla fede e sulla religione per aver toccato con mano sia l'ambiente sia il mio intimo e non sto qui a raccontare le mie disgrazie ma perecchi amici sanno due anni fa come e dove sono stato colpito e non aggiungo altro. Questa assolutamente non è una polemica ma un chiarimento perchè non condivido ne legno d'ulivo o paglia da ARDERE ne le fiaccolate per ricordare che? Con il rispetto e la cordialità dovuta

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  15. Non sei sereno, caro Bruno. Rileggi meglio...
    non c'è nulla da capire...c'è da "percepire"...
    Quel tuo finale non mi appartiene. Io pratico non aut- aut...non pratico nè...nè...
    Il mio percorso indica e...e...
    giovanni

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  16. Non capisco, ma Bruno ha ragione, non stiamo a discutere di teologie, nè a denigrare i non credenti, ma facciamo poesia, in cui certi contnuti filosofici sono adombrati, condensati. Non è giusto fare qui professione di fede, perchè ci sono varie correnti di pensiero filosofico, alle quali uno si sente di aderire o no. Dice Giovanni si tratta di percepire, e io non percepisco presenze divine, ma presenze tout court, di uomini animali, foglie, fiori, etc, e anche angeli spazzacamini...posso percepire come
    intendo e comprendo, secondo le mie capacità, che come essere umano hanno necessariamente limiti storici...e evolutivi..

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  17. L'angelo una presenza consolatoria e rassicurante che ricorda l'infanzia.

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  18. e va bene così, Laura, Noi conserviamo sempre una parte d'inanzia in noi, che ci fa uscire ogni tanto gli angeli...Non fa male a nessuno...Ma addentrarsi in una discussione teologica è noiso, e poi prevede tante concezioni teologiche...Tanti Dii, di tutte le religioni, che, chissà perchè ci somigliano sempre.. La tesi di Feuerbach, che poi è anche di Freud, mi sembra quella da cui si può partire..E ho messo un altro po' ci ciccia a cuocere...

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  19. BENVENUTO NELL'OASI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!HA RAGIONE ROS BELLA E COINVOLGENTE GRAZIE
    UN BACIO AMICI
    ANNAMARIA FULGIONE

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  20. Avete RAGIONE,scusate!...

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  21. Mi piaceva molto questa discussione finché non é scaturita nel personale. Mi dispiace per questo. Sarebbe stato meglio confrontarci sulla poesia di Gianni o Giovanni (a proposito mi dici come ti devo postare, con che nome?).Io in questa poesia non ci trovo nulla di teologico e la più la leggo e più mi coinvolge. Grazie ancora Gianni o Giovanni.

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  22. cara ros. nessuno ha trovato teologia nella poesia. La poesia è stata commentata come si deve dando merito al suo autore che ribadiamo qui ancora una volta.E' dalla mia risposta che poi e scaturito tutto un discorso teologico di fede e di Vangelo che non sto qui a ripetere altrimenti accendiamo altre discussioni. Allora ho chiarito cosa deve essere per me la POESIA E COME LA INTENDO.Un abbraccio e scusa se sono stato parte in causa ma anche queste discussioni fanno bene, in fin dei conti non ci siamo mica offesi, uno la pensa di un modo e l'altro che sarei io, suo malgrado, e dico suo malgrado, di un'altra. E' la vita che mi ha portato a queste considerazioni e tu lo sai... Ciao cara ros. e grazie

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  23. Gli angeli è un argomento x me molto attraente!!Amo tutto ciò che è riconducibile a loro e questa poesia è affascinante..Vedo,anche, che l'argomento ha suscitato una discussione molto interessante!! Io conosco qualcosa della vita di Bruno che mi fa comprendere ciò che afferma !!Quando ci si ritrova a scambiare i propri punti di vista bisognerebbe tener conto di ciò che c'è dietro ognuno di noi e cosa ci spinge a sviluppare certe idee!!!! A te Giovanni non posso che dire bravissimo!! la poesia è attraente e coinvolgente ed a Bruno non posso che augurare che gli inquieti fantasmi lascino spazio..a quell'angelo che non ha smesso e non smetterà mai di sorridergli!!Per quel che mi riguarda... un abbraccio a tutti!!

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  24. Vi prego di rivedere e rileggere quanto da me esposto. Il tutto è al di fuori di odor di sacrestie!!! Io non ho parlato di Vangelo e ho chiarito il mio tipo di Fedw che è Amore per la conoscenza. Se volete declinate le mie generalità religiose, se volete una etichetta bene : Io sono un POLITEISTA NEO-PAGANO.
    Se qualcuno volesse capire il perchè abbia tirato in gioco Anghelos, pur avendovelo già partecipato molto chiaramente, può leggere "L'Angelo Necessario" di Massimo Cacciari,attuale sindaco di Venezia e certamente non frequentatore di sagrestie nè di confessionili.Tanto vi dovevo. Parlavo di Poesia. Ma anche e sopratutto di Poetica.
    Dis-apparire. Eventuarsi svanendo. Ma queste, purtroppo, sono altre storie. Brutto il pregiudizio. Brutto l'approccio letterari piuttosto che letterale. Chiedo umilmente venia...prima di di-apparire...di s-comparire Altrove...final-mente nei Luoghi-Non...
    Diceva un mio conterraneo di nome Eschilo, già nel Quinto Secolo a.C....
    TREMENDO E' IL SANGUE...E IL VIVERE IN COMUNE.
    Con molto, definitivo, onore. Giovanni ora Anonimo.

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  25. non c'è bisogno di rileggere la tua poesia, è chiarissimo il tuo pensiero...e la poesia meravigliosa!! esprimi dei concetti molto alti attraverso la tua evidentissima conoscenza!! esprimere opinioni ,esporre il proprio pensiero sono alcuni degli elementi fondamentali che caratterizzano il VIVER COMUNE...E pur apprezzando la scuola di pensiero di Eschilo..trovo azzardato paragonarlo al sangue!! Se poi il viver comune significa non aver diritto alla propria espressione di pensiero ..allora questo è TREMENDO!!con tutta la stima a giovanni dalla non anonima Rosellina!!

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  26. Credo che tutta questa discussione sia stata frutto di un fraintendimento e questo mi dispiace ancora di più. Giovanni e Bruno, voi siete due persone che stimo ed é per questo che spero che questo piccolo dissidio sia superabile da entrambi per il bene comune e di questa 'Oasi', dove desidero regni la pace. Grazie.

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  27. Buonasera a tutti,
    ritrovo con piacere Giovanni Anzalone con il quale, per la disattenzione del tempo e gli affanni del quotidiano, ci eravamo persi di vista; ritrovo con altrettanto piacere i suoi splendidi versi, non quelli del poeta che scrive ma della poesia che alberga in lui e che tutto filtra attraverso l'osservazione.
    Non vedo Angeli, non vedo Religione, mi accodo allo sguardo dell'osservatore che quasi nascosto dietro questa impalpabile presenza, filtra le sensazioni e le riporta su carta esattamente come le ha vissute un attimo prima. Non è il poeta che parla ma la poesia che si esprime...poesia e poeta non sono la stessa cosa...attore, artista e arte non esprimomo lo stesso concetto. Arte e poesia vivono indipendentemente da noi, hanno ul loro linguaggio, una loro forma, i loro suoni e i loro colori; il poeta e l'artista tentano di tradurli e spesso, come nel caso di Giovanni, preferiscono (giustamente, a mio avviso) riportarli esattamente come li avvertono.
    Di cosa parla esattamente Giovanni? Non parla, interpreta una sensazione, un evento, svanisce nella folgorazione che lo ha spinto a scrivere e diventa egli stesso la folgorazione. In tal modo non esistono canoni, ogni cosa è lontano ma presente, risplende pur rimanendo nell'ombra...tutto si eventua nel continuo divenire, diventa causa ed effetto contemporaneamente, ogni cosa assume il proprio ruolo e ogni ruolo è specchio e riflesso della sua stessa immagine...sono piccoli segnali, punti d'erba tra le zolle brune, lo spirito dell'arte che si muove tra le quinte di scena, che tanto ha visto e tanto ancora vorrebbe vedere.
    Grazie Giovanni, felice di averti incontrato.
    Un caro saluto a tutti voi.

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  28. Grande angelo d’ebano
    angelo fosco
    o bianco, stanco di errare
    se ti prendessi un’ala e la sentissi
    scricchiolare
    non potrei riconoscerti come faccio
    nel sonno, nella veglia, nel mattino
    perché tra il vero e il falso non una cruna
    può trattenere il bipede o il cammello,
    e il bruciaticcio, il grumo
    che resta sui polpastrelli
    è meno dello spolvero
    dell’ultima tua piuma, grande angelo
    di cenere e di fumo, miniangelo
    spazzacamino.

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  29. Grazie molto Roberto per il tuo commento più che altro descrittivo della personalità di Giovanni, persona che apprezzo tantissimo. Spero che il tuo commento sia chiarificatore per tutti. Un abbraccio e a presto.

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  30. bellissima,un dialogo con un angelo che fluttua intorno all'anima, forse un parlare a se stessi, complimenti per l'uso delle parole così attento e sensibile alle sfumature! Tatiana

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