Poesie, Racconti e Musica d’autore

"Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle." (Charles Bukowski)

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lunedì 7 settembre 2009

Stille di Antonio Spagnuolo



Stille

È lento il tempo da scomporre in ritmi
che gli spazi comprende,
o l’incauto rincorrere la storia.
Sorridi ancora, finalmente ebbro
del rutilante calice, sbandando
quasi fossi nel giorno del giudizio
a raccattare stille.
Fra i tralci la tua carne indolenzita
scioglie delizie inaspettate, nude,
con passo dolce e discorde,
avanzando negli umidi presagi
d’una beffa.
Fugace è il bagliore, il suono sordo
ed incauto che svincola melodie,
nuove forze, e l’ardore di vene
ti ritrova delfino a rallegrarti,
scomposto tra sapienza e pudore,
nel gioco acerbo.
Sarà la sonagliera degli angeli
a conforto d’una buffa filastrocca
che si specchia nel fiume arrugginito
del rimpianto,
o bacia e morde l’ugola.
Ecco il tormento delle mani giunte
in armonia col tarlo dell’orecchio,
una realtà, un’immagine inattesa,
un’ombra che ricerca la pretesa
di comprendere quel che accade
al di là dello sguardo.
Tutto è fermo, inferno e paradiso,
nella bambagia rossa della vite,
e le parole sgranano le labbra
in balbettii sconnessi.
Ancora un sorso e le arterie ed i muscoli
saranno le misure in cui più acceso
scomporrai il tuo tempo.


Accettare l'ebrezza in una vorticosa allucinazione del presente è come rincorrere la fantasia che allegra giorni ed ore nella speranza di sconfiggere "Thanatos". Inferno e Paradiso possono convivere se il poeta è capace di scardinare metafore in un preciso riferimento di sentimenti e sensazioni che possono rovesciare un equilibrio già precario. A cosa vale una preghiera? "ecco il tormento delle mani giunte / in armonia col tarlo..." La possibilità di un sogno, di una ricerca d'amore si rappresenta in armonia col mistero nascosto nelle piccole cose della quotidianità, proprio perché muscoli e arterie sono capaci di contrarre il tempo." (Antonio Spagnuolo)




(Immagine:Ein leichter Hauch des Vergessens)

6 commenti:

  1. Giustamente come chiarisce l'autore le allucinazioni del tempo, bella poesia costellata da immagini e versi significativi per entrare nel merito dei quali bisognerebbe scrivere un trattato. Io mi fermo qui dando la massima stima ed il mio personale apprezzamento ad un ottimo poeta. Complimenti Bruno Zapparrata

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  2. Ottima la musica di Ennio Morricone ed il quadro che raffigura in una tempesta di vento appunto le allucinazioni del tempo.

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  3. È lento il tempo da scomporre in ritmi
    che gli spazi comprende,
    o l’incauto rincorrere la storia
    La concezione sempre discussa del tempo, e la preghiera, la voglia di capire certi misteri inspiegabili. Immagine ricche e piene di significati, metafore del vivere e dell'interrogarsi sul sogno e la realtà, su Dio e la preghiera, sull'universo. C'è molto qui, e andrebbe analizzato bene...Apriamo ai commenti di coloro che amano questa oasi

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  4. Il tempo che scorre, che ci sfugge. La vita, il sogno di riuscire preservare i momenti più felici prima che arrivi la sua fine. Sforzarsi di vivere amando quello che che questo tempo ci regala.

    Fugace è il bagliore, il suono sordo
    ed incauto che svincola melodie,
    nuove forze, e l’ardore di vene
    ti ritrova delfino a rallegrarti,
    scomposto tra sapienza e pudore,
    nel gioco acerbo.

    Emozionante. Grazie Antonio.

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  5. Confesso che questo genere di scrittura è sempre stata per me ostica. Anche perchè richiede una notevole preparazione letteraria che io non posseggo. L'uso di metafore e figure retoriche per raffigurare le allucinazioni che il trascorrere del tempo produce, scorre in maniera fluida. Tanto che i versi ne risultano armoniosi.
    Sicuramente questo galleggiare ed essere sballottati sugli eventi della vita traspare dai versi che trascinano come in un vortice di una giostra da brivido.
    Mi piace tanto la musica di Mission che sembra scandire i ritmi dei versi.

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  6. Grazie per le belle parole. Già sapete che io non amo le "lodi" a tutti i costi e preferisco un "incontro/scontro" per poter comprendere sempre di più come cresce la poesia. Scrivere di poesia (poiein) è un vero e proprio lavoro che dà sofferenza a chi ricerca, a chi suda per fermare la parola giusta nel ritmo giusto, nella frase giusta. Eros e Thanatos si combattono in tutti i miei componimenti, nel tentativo di allontanare Thanatos, per sopravvivere e "amare" sino all'etereo.
    Antonio Spagnuolo

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