(Dipinto di UMBERTO ZAMPARELLI)
LLA, QUANNO NASCE 'O SOLE...
E na campana sona int''o tramonto,
na voce, nu cunvento, na preghiera,
me sto sunnanno 'o meglio 'e tutt''e cunte,
mille chitarre sonano stasera.
E penzo a te ca fuie e t'annascunne,
te fa paura ll'aria ca sta attuorno,
mentre staie fravecanno mille suonne,
nun te ne adduone ca già è n'ato juorno.
E lassa sta', cirche 'e truva' arricietto,
nun te da' pena senza na raggiona,
c''o tiempo nun te mettere a dispietto,
lassa vulà pe ll'aria na canzona...
Ma si na lenza 'e luce te fa luce
e vaie cercanno a me, sotto a' na Croce,
io sto sentenno ancora chillu cunto
cu 'a voce 'e na campana int''o tramonto...
Io sto assettato addò se sperde 'o mare,
ncoppa a' na preta, senza na parola,
addò 'a matina l'alba già traspare
io lla t'aspetto : quanno nasce 'o sole...
Scrivere una poesia con questo concetto non è stata una cosa semplice, non perchè chi sa che ricerca letteraria dovesse uscire, ma per gli stati d'animo che in quel momento s'intrecciavano facendo desiderare pace e tranquillità ed ecco nel tramonto la voce, la campana, il convento con la chiesetta, la preghiera che rifa' sognare creando una situazione surreale difficile anche a spiegarla. E allora vengono le considerazioni ed i consigli all'altra persona invitandola a lasciare certi atteggiamenti e a guadagnarsi anche lei la tranquillità. Il finale e' tutto un crescendo sulla condizione nella quale il soggetto si è venuto a trovare però fedele e consapevole di cio' che vuole, di cio' che fa, negli ameni ricordi della campana, del tramonto e della favola ribadisce con un quadretto oleografico la sua tenacia e la forza di volonta' ad aspettare per proseguire all'infinito un legame.(Bruno Zapparrata)
LLA, QUANNO NASCE 'O SOLE... Trasposizione letterale e non poetica. di Bruno Zapparrata
RispondiEliminaEd una campana suona nel tramonto,
una voce, un convento, una preghiera,
mi sto sognando la migliore di tutte le favole,
mille chitarre suonano questa sera.
E penso a te che scappi e ti nascondi,
ti fa paura l'aria che ti circonda,
mentre stai fabbricando mille sogni
non te ne accorgi che già è un altro giorno.
E lascia stare, cerca di trovare tranquillita',
non darti pena senza una ragione,
col tempo non ti mettere a dispetto,
lascia volare per l'aria una canzone...
Ma se un filo di luce di fa luce
e vai cercando me, sotto una Croce,
io sto ascoltando ancora quella favola
con la voce di una campana nel tramonto...
Io sto' seduto dove si sperde il mare,
su di una pietra, senza una parola,
dove la mattina l'alba già traspare
io la ti aspetto: quando nasce il sole...
Io sto assettato addò se sperde 'o mare,
RispondiEliminancoppa a' na preta, senza na parola,
addò 'a matina l'alba già traspare
io lla t'aspetto : quanno nasce 'o sole...
Splendidi versi, in un dialetto, che è lingua, curatissimo e malinconico, che fa giungere la poesia a livelli altissimi, di sentita partecipazione alla natura, al paesaggio malinconico, a una musicalità interna.E' lo scenarioamato dai poeti napoletani, che qui diventa musica sogno, nostalgiasentimento di un amore lontano e di un'attesa
Buon Giorno e Buona Domenica a tutti gli Amici di questa 'Oasi di Pace', soprattutto al nostro Bruno che come sempre con le sue poesie incanta:
RispondiEliminaIo sto' seduto dove si sperde il mare,
su di una pietra, senza una parola,
dove la mattina l'alba già traspare
io la ti aspetto: quando nasce il sole...
Molto bella la rappresentazione di questi versi, ci si immedesima, aspettare l'alba per viverla insieme alla persona a cui hai donato il cuore. Complimenti Bruno, bravissimo.
Due parole sul dipinto tratte direttamente dal sito dell'autore.:
RispondiElimina"Nel mondo reale e' la luce che materializza l'immagine: disegna profondita' e prospettiva, vivifica i colori, ne esalta le trasparenze.
La mia ricerca e' puntata sulla luce.
Una pittura che, pur senza chiaroscuro ed ombreggiature sfumate, riesca a dar vita all'immagine ed a distanziare i vari piani compositivi attraverso i soli colori, scelti ed accostati tra loro -con gradazione di toni o contrasti decisi- in funzione dell'effetto visivo.
La luce e' negli stessi colori, e' impastata con essi.
Ogni mio quadro e' "costruito" con i colori, stesi sulla tela con campiture -ora ampie ed ora piu' serrate- intese a dare corpo all'immagine.
Immagini originate dal reale ed a questo legate, ma interiormente rielaborate.
Evocazioni di emozioni sedimentate.
Voglio ringraziare ros. e Gloria per il loro affetto e per aver postato una delle composizioni alla quale sono e mi sento più legato. Probabilmente non meriterò le splendide parole spese per me, ma li serbo e le tengo strette tra le cose più care. Grazie amiche mie Splendida Vento di Passione di Pino Daniele e il quadro di Umberto Zamparelli intonato perfettamente al contenuto della poesia con un sole che nasce tra mille colori. Bravissime
RispondiEliminaBruno, sono felice che anche il quadro ti sia piaciuto, non ne ero sicura. bacio.
RispondiElimina....ti aspetto là dove nasce il sole....
RispondiEliminaE' qui tutta l'attesa delle cose del mondo. L'inizio del giorno e del futuro. La partenza e la meta. Ed il Poeta sa come aspettare.
Complimenti veri Bruno!
Alla prox
Rita Pacilio
Grazie Rita, affettuosa e gentile. Un abbraccio
RispondiEliminaRos. ma scherzi, non mi sarebbe piaciuto il quadro? e perchè? e poi è una tua scelta e in me la delicatezza è innata. Comunque al di la di ogni considerazione veramente mi piace molto, io son rimasto come un bimbo, mi piacciono i colori forti... Ciao un abbraccio e un Kiss
RispondiEliminaSCUSATEMI AMICI DELL'OASI MA IO QUANDO LEGGO UNA POESIA DI BRUNO MI ACCOMODO NELL'OASI E SOGNO......BELLISSIMA ,e non solo perchè è nella mia lingua ,ma perchè,non sò se a voi succede,è come ascoltare dei mandolini ,musica struggente ma passionale e viva........questo è per me leggerti caro amico
RispondiEliminaANNAMARIA FULGIONE
E questo resta un mio orgoglio, avere commenti di tanti cari amici e amiche anche nell'arte.Annamaria Fulgione ti sono grato delle belle parole e considerazioni per i miei scritti.Scrivere per me è stata la vita, divulgare la poesia dialettale idem (ho speso 1o anni della mia vita per presentare ogni anno radiofonicamente tutti i migliori poeti Napoletani compreso un Cardinale Mons: Carlo Ponticelli, ne sono orgoglioso e soddisfatto., come sono felice di tante belle parole spese per la poesia. Un abbraccio fortissimo Annamaria
RispondiEliminaDa napoletano in esilio i versi di Bruno sono per me una boccata di ossigeno. Il suo è un viaggio subliminale tra dei punti che girovagano per poi trovarsi in una quiete finale:
RispondiElimina"dove la mattina l'alba già traspare
io la ti aspetto: quando nasce il sole..."
e ciò che descrive assume dei colori e dei suoni che solo in lingua napoletana poteva esprimere.
Un viaggio alla ricerca di una quiete interiore che in realtà era già presente dentro.
Grande la canzone proposta.
Grazie Bruno per la poesia.
RispondiEliminaOggi mi sono sentita un po' così con tanta confusione. Avrei voluto scappare, nascondermi.
-E lascia stare, cerca di trovare tranquillità,
non darti pena sensa una ragione,
...lascia volare per l'aria una canzone...-
Ho ascoltato la tua poesia e mi sono ritrovata in silenzio su di una pietra ad aspettare la quiete dell'animo. Grazie
La mente e l'animo restano sospesi nei pensieri leggendo questi versi.
RispondiEliminaGrazie Bruno.
Gabriele Nocera
Grazie Massimo se ti ha portato solo un po' di Napoli ne sono felice come sono contento per Flavia che dice di aver ritrovato la tranquillita' nell'animo sedendosi su di una pietra (l'importanza della trasposizione in lingua madre)ed aspettando, a Gabriele Più che nuovo e bravo poeta che mi auguro di vedere su questo Blog ora che lo ha individuato, do' solo un abbraccio per la vera amicizia con mio figlio con il quale è cresciuto e con me insegnandomi segreti del pc. A tutti un caloroso ringraziamento
RispondiEliminacomplimenti Bruno, oramai,nelle tue poesie è difficile non ritrovarsi.Leggi e rileggi..c'è sempre qualcosa che riconduce a se stessi!non c'è speranza più bella..dopo aver fabbricato mille sogni...dopo aver cercato di trovare un pò di tranquillità...sapere che c'è qualcuno..lì dove si perde il mare...ad aspettarti ..al sorgere del sole!!Come si fa...dopo averti letto a non pensare a quanto sia dolce sognare!!!
RispondiEliminaRosellina cara il tuo commento è sempre carico di dolcezza ed è così perche negli ultimi versi che chiudono la poesia, contro il mio carattere ho profuso tanta dolcezza perchè forse c'era qualcosa di struggente... Mah....Grazie Rosellina, mi ricordi che qualche volta sono anche umano.
RispondiEliminacm sempre le tue opere,emozionano ki le legge ,e cm spesso ho scritto tu riesci a far vivere cio ke scrivi,e nn e da tutti provocare tante emozioni.......BELLISSIMA opera Bruno.
RispondiEliminaE' una strana magia che mi prende mentre leggo i tuoi ammalianti versi...li leggo ed essi scendono come su una dolce antica melodia, come se le parole fossero note su un pentagramma...scendono dal Vesuvio, scendono da scalinatelle, scendono come verso Marechiaro e giungono dritte in fondo al cuore...
RispondiEliminaQuanta serenità nei primi versi...quella serenità carezzata da voci, da campane, da mille chitarre che accompagnano il sogno d' 'o meglio 'e tutt''e cunte... e cunte, più delle favole, un'intrecciarsi strettissimo di favole e realtà...
Quella realtà in cui un'altra persona, forse l'alter ego del poeta, forse una donna, non trova arricietto...e a lei il poeta rivolge i bellissimi versi:
"E lassa sta', cirche 'e truva' arricietto,
nun te da pena senza 'e na raggiona,
c''o tiempo nun te mettere a dispietto,
lassa vulà pe ll'aria na canzona..."
E poi l'appuntamento, "assettato addò se sperde 'o mare...", dolcissimo, quasi un appuntamento d'amore "quanno nasce 'o sole"...
Bella poesia mediterranea, dove serenità si stringe a saudade...e l'armonia struggente e musicale del dialetto la rende, per chi legge un'intensa, irripetibile emozione per l'anima ed il cuore.
Bruno, soltanto tu sai toccare le corde più profonde...grazie di esserci..
Alessandra come al solito dimostri tanto affetto per me e il tuo commento mi inorgoglisce. Grazie
RispondiEliminaMaria Isa che dirti, mi emoziono più a leggere il tuo commento che a scrivere la poesia. L'hai analizzata in un modo così perfetto interpretando cio' che io volevo far capire e la poesia è mediterranea perchè io adoro il Mediterraneo, lo porto nel sangue, sarà l'origine del mio cognome spagnolo, sara' che veniamo dal mare ma io ho sempre l'immagine delle coste con le alture con gli Ulivi e gli Oleandri e la gente bruciata dal sole, questo è il Mediterraneo e una poesia, per me importante non poteva che essere ambientata nel mediterraneo. Grazie grande poetessa Maria Isa.
Scusa Bruno, se arrivo in ritardo a commentare questa splendida poesia.
RispondiElimina"E na campana sona int''o tramonto,
na voce, nu cunvento, na preghiera,
me sto sunnanno 'o meglio 'e tutt''e cunte,
mille chitarre sonano stasera."
L'inizio di questi versi è eccezzionale, dona una luce particolare a tutta la lirica, si percepisce nel suo scorrere quella pace interiore, la tranquillita avvertita dagli elementi porta a una condizione di attesa tra te e dove nasce il giorno, per ritrovare rafforzato quel sentimento d'amore. L'alba porta sempre con se quella vogla di speranza.
Sei un vero maestro mio caro Bruno, ti ammiro moltissimo, grazie per avermi fatto assaporare questa splendida poesia, ti abbraccio.
Dette da te queste cose mi fai pensare che devo credere di più a quello che faccio.Hai citato il passo d'apertura che insieme alla chiusura io ritengo vitale per una poesia poichè nel corpo si sviluppa il concetto. Arrivano per tutti, momenti nella vita che uno sogna la più bella fiaba e come se i suoni accompagnassero questo sogno. A chi non è capitato?Ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e per le bellissime parole donatemi. Sei un gran poeta, grazie oltre che un amico sincero.
RispondiEliminaE' dolce e malinconica, parole che sembrano abbiano un accompagnamento musicale, sembra di stare lì. Grazie molto bella.
RispondiEliminaRosaAnna Pironti
Bruno...quanta poesia traspare nel tuo animo, la nascita di un giorno nuovo fatto di colori profumi e rumori che segnano il risveglio dei propri sentimenti, e la voglia di continuare a sperare e credere che si possano realizzare quei desideri nostalgici, che rivivono con il nascere di un alba.
RispondiEliminaCommovente, nei tuoi versi, è tanta nostalgia nel ricordo di tua madre, una donna fatta di tante sofferenze e poche parole, ma che ti ha fatto comprendere... cosa vuol dire il sole. Un abbraccio fraterno.Nunzio
Caro Bruno....leggerti è stato stupendo,un senso di pace e di quiete mi ha avvolto,in un momento particolare per me...La leggerezza e la terminologia di questa tua poesia..trasmettono sensazioni quasi paradisiache.Sei un profondo scrutatore dell'animo umano, riesci ad esternare i sentimenti più profondi..che si fondono magistralmente con la natura..il sole ..la luce.Inviti alla pace interiore ad affrontare la vita con più leggerezza, lasciando le proprie inquietitudini ed accogliere le meraviglie della atura della vita in senso positivo Un abbraccio grazie per questo tuo dono.....
RispondiEliminaA RosaAnna, a Nunzio (benvenuto sul Blog, tu che ne hai uno altrettanto bello) e ad Andriana Ingrassia che mi hanno gratificato con bellissime parole dandomi conferma delle emozioni trasmesse da questi pochi versi il li abbraccio, solo cosi' si ringraziano gli amici che spontaneamente ti onorano con la loro presenza.Love <3
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