Poesie, Racconti e Musica d’autore

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mercoledì 23 settembre 2009

SEMBIANZE UMANE di Filippo Pio

Confezioni su misura coprono
esistenza in folla permanente
tra coincidenze ed incroci d'apparenze.

Abiti smisurati di moda
in fattezze di ghiaccio specchiano
occhi e menti d'umanoidi.

Vestiti di passioni estemporanee
frivole e fugaci per un io sfuggente
che si perde tra la gente.




Un piccolo ritratto di questa società, che vuole apparire per temere di essere, che conduce esistenze frivole e aride senza avere la capacità di andare oltre, la capacità di creare dei ponti e dei legami con sé stessi e gli altri!
Per Marcuse, la società di massa riduce tutto a sé, ogni dimensione "altra" è asservita al potere capitalistico e ai consumi, conquistata dal dominio "democratico" della civiltà industriale; una società che condiziona i veri bisogni umani, sostituendoli con altri artificiali.



8 commenti:

  1. Sono totalmente d'accordo con Filippo anche nel commento. Questo è lo specchio della societa' che va modificandosi nelle varie mode periodiche in una rincorsa ad un consumismo sfrenato e le fattezze di ghiaccio in abiti smisurati io le vedo come l'insensibilità prorompente delle masse guidate da pochi soloni che impongono il loro gusti, i loro obrobbi (spesso) e che pensano solo al dio danaro.Appropriata la definizione di Marcuse. Bella la musica Silenzio eseguita dal complesso e la massa dipinta nel quadro che nella vivacita dei suoi colori e l'enorme assembramento da' l'idea della confusione nella quale stiamo vivendo.

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  2. ecco ...in pochi ..ma autentici versi...la descrizione della nostra società affollata da umanoidi!!!complimenti!!! non potevi farlo meglio!!Sapessi quante volte..mi sento un io tra la gente a disagio tra coincidenze ed incroci di apparenze ..ma sembra tutto regolare...ed il dramma è questo!!

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  3. Tre terzine per ritrarre la civiltà dei consumi con estrema completezza. In forma ermetica, così come ispira il bellissimo brano proposto che tratta appunto il "silenzio", si toccano i tanti punti caratterizzanti le masse consumistiche. La fuga dalla coscienza e l'identificazione con la massa. La moda ed i fenomeni di massa. Il condizionamento mediatico. Il rifiuto dell'io e il contraddittorio culto di un ego che in realtà non è il proprio.
    Tutti questi spunti traspaiono dai versi ben esposti da Pio in un suo stile ormai consolidato.

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  4. la gente siamo noi,con convizioni,mode,consumi,avvolte nn ci guardiamo neanke piu in faccia ,osseviamo.,modo di camminare,un costume,generazioni cambiate troppo in fretta,tt deve essere veloce.....ma x andare dove?angela

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  5. argomento molto interessante per una poesia: la società Massificata e omologata nei gusi,nei comportamenti, nella mentalità E ancora siamo umanoidi, non specie evoluta, mentre l'individuo si sperde,confuso e disorientato,nella folla freeticamente consumista. Filippo fa poesia in questo modo, affrontando temi filosofici, ideologici, matematici, scientifici riuscendo a coinvolgere i lettori in emozioni, che prima hanno avuto bisogno di preparazione e riflessione
    e di letture attente

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  6. Abiti smisurati di moda
    in fattezze di ghiaccio specchiano
    occhi e menti d'umanoidi.

    l'omologazione e l'uniformazione sta rendendo la nostra società priva personalità. Mi fa paura soprattutto per i giovani che vedono nelle varie miss o nei vari mister i loro esempi.
    C'è un livellamento culturale che mi disorienta, non voglio generalizzare e per dirla tutta odio le generalizzazioni ma preferirei una società dotata di altri modelli da seguire.

    Bellissima poesia caro Filippo, una poesia che descrive benissimo, ahinoi, i tempi in cui viviamo.

    Complimenti per la scelta del video. Silence....solo da ascoltare in religioso silenzio. Grazie

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  7. Dopo la lettura il baratro dal quale emerge solo la tua luce interiore, non omologata, perché la nostra dannazione è l'omologazione, la mancanza di originalità, di idee genuine come stelle polari. Dai fondo al tuo estro, c'è bisogno di aria pulita. La confusione che regna nelle nostre menti è ben espresso nella foto, per fortuna segue una musica diversa, incoraggiante
    Antonio Lanza

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  8. Una poesia sociale molto forte. Una lettura poetica di tutto quello che è la problematica che ruota intorno alla comunicazione. Solo il Poeta sa gestire il quotidiano con la misura della sensibilità.
    Grazie e complimenti tanti!
    Rita Pacilio

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